Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 91
Appunti Storia contemporanea  Pag. 1 Appunti Storia contemporanea  Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 91.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia contemporanea  Pag. 91
1 su 91
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ERA UTILE AVERE UNA COOPERAZIONE A TRE DURANTE IL DOPOGUERRA.

In questo modo

A. La creazione di un’alleanza antisovietica sarebbe stata difficile

B. Avrebbe potuto ottenere riparazioni dalla Germania e crediti dagli us

• I sovietici avevano già detto di voler tenere i territori da loro conquistati con il patto Molotov-

Ribbentrop, inglobando i paesi baltici e la parte orientale della Polonia, in modo tale da tornare alle

frontiere dell’impero zarista.

• Inoltre volevano il controllo dei paesi orientali, della Polonia per poi arrivare alla germania tramite la sua

distruzione militare e grazie a futuri accordi alleati

La convinzione di una sicurezza totale staliniana era fondata sulla potenza militare del paese e del dominio territoriale,

alimentando il mito di un’Unione sovietica forte dinanzi a un’Europa debole. Stalin prevedeva, inoltre, la guerra come

conseguenza inevitabile del capitalismo, vedendola come irriducibile e necessaria il periodo del primo dopoguerra

era visto come un periodo di tensione tra capitalismo e socialismo e di una crisi storica del capitalismo.

Per Stalin, si doveva quindi rafforzare il dominio geopolitico delle aree circostanti sia per preservare la sicurezza del

paese fa un pondo ostile che per rafforzare il socialismo nei territori dove l’unione sovietica era egemone.

I sovietici si preparavano quindi a vivere in un mondo ritenuto come ostile affidandosi alle forze della storia le quali,

secondo il pensiero Marxista e Leninista, avrebbero portato a un terzo conflitto tra capitalismo e socialismo, che 65

avrebbe portato a confondere e logorare gli avversari lotta di posizione e di tattiche dove si dovevano evitare rischi

inutili.

Il dopo guerra era quindi un periodo di consolidamento per l’unione, dove la collaborazione internazionale aveva come

fine quello di facilitare gli scopi staliniani, non quello di delineare un ordine nazionale collaborativo.

Ad alimentare le ipotesi di Stalin era il fatto che l’ultimo anno di guerra sembrava andare molto bene per l’unione

sovietica:

 L’avanzata dell’Armata Rossa dava la possibilità si assicurarsi i confini del 1941 e di espandersi ulteriormente.

 Nelle conferenze di Teheran (1943) e Jalta ( 1945) si andava a confermare un’idea di Europa Orientale governata

dall’unione sovietica.

• Roosevelt aveva bisogno dell’intervento sovietico contro il Giappone. Washington e Londra andavano

solo a limitare un’ipotesi a chiusura dell’Europa orientale e il potere esclusivo sulla germania, divisa in

zone di occupazione, spostando a ovest i confini polacchi.

Inoltre, sebbene i principi democratici della dichiarazione sulla Europa liberale firmata a Jalta erano necessari nel

controllo di un territorio, la sua applicazione si era spostata a dopo l a guerra, stessa cosa andava per la divisione della

Germania l’URSS aveva spazio per applicare la logica di controllo nei paesi dell’Europa Orientale.

Sulle altre parti erano necessarie forme di influenza diretta, quindi era necessario per i partiti comunisti, almeno per un

primo tempo, seguire alternative moderate a governi di coalizione, evitando di partecipare in conflitti intempestivi.

La Germania , chiave di volta del concetto di sicurezza staliniano,. Era necessaria una ricostruzione neutrale,

smilitarizzata e de-nazficata . Era nozione comune anche il fatto che la Germania non sarebbe dovuta cadere nelle mani

della Russia. Tuttavia, Stalin prevedeva che la Germania, al declino dell’influenza britannica successiva al ritiro degli

americani, Tuttavia, mentre sostenevano con i communisti tedeschi alleanze con i partiti socialdemocratici,

provvedevano a smantellare i tentativi si crescita di economia tedesca e adottando metodi di repressione e di terrore

tipici della dittatura sovietica. L’URSS installò da subito, quindi , un clima di paura, diffidenza e ostilità.

Un altro paese che aveva ragione di guardare al dopoguerra in modo ottimista erano gli Stati Uniti. Tra il ’38 e il ’45,

infatti, la produzione industriale era quasi raddoppiata e il Pil si era alzato del 60% alla fine della guerra, complice

anche il fatto che gli Stati Uniti non si trovassero al suo epicentro, gli US possedevano due terzi delle riserve auree e

monetarie e si offriva al mondo come esempio di organizzazione sociale morale, ed efficace allo stesso tempo. Si

presentava, quindi, come paladina della libertà.

Nella pianificazione del dopo guerra fondamentale per gli americani era l’idea di un’economia mondiale. aperta, la quale

non corrispondeva solo ai benessere degli americani ma ingloba a una concezione più ampia e pacifica dottrina

internazionalista della porta aperta, dove gli americani avevano il compito storico di superare i conflitti e di garantire un

periodo di cooperazione diplomatica tramite una Società delle nazioni ( UN).

Con gli accordi Bretton -Woods il dollaro diventa moneta principale del mondo occidentale, altre valute convertite in

dollari, unica valuta che può essere convertita in oro, e nacquero le istituzioni del fondo monetario c per la regolazione

dei tassi di cambio delle varie valute nazionali e la Banca Mondale, che aveùùùcome compito la fornitura di crediti per

tutti i paesi in difficoltà economica, disincentivando le chiusure protezionistiche.

La concezione che gli usa sarebbero potuti sopravvivere anche in maniera autoctona antecedente alla guerra, era stata

scartata. La miseria della grande depressione e delle reazioni protezionistiche, infatti, avevano indebolito la democrazia

è alimentato i progetti totalitari. La rapida ascesa di Hitler, inoltre, aveva evidenziato il nesso tra debolezza economica,

dittatura e guerra.

Non si temeva, infatti, per l’incolumità fisica degli americani, quando per la sicurezza devi valori della sua società: se

circondati da un mondo ostile e anti-democratico, infatti, anche gli Stati Uniti, costretti a diventare una grande potenza

militare, per garantire la propria sopravvivenza, sarebbe dovuto diventare un regime totalitario.

Questo si sarebbe tradotto in un dominio totale sui cieli e sui mari, la mancanza di una potenza ostile di controllare le

risorse dell’Eurasia e nel ruolo di arbitro degli Stati Uniti, potenza egemone garante della libertà e della crescita

internazionale.

L’universalismo americano e la concezione del liberalismo politico trovarono approvazione in tutta europa, dove

l’incognita rimaneva nell’unione sovietica.

Roosevelt riteneva essenziale la collaborazione con l’unione sovietica. Il fallimento della società delle nazioni indicava il

bisogno delle potenze vincitrici di assicurare una politica sicura: idea che al vertice delle nazioni unite ci sarebbero

dovute stare le potenze vincitrici. Secondo Roosevelt, quindi, si doveva integrare il più possibile l’URSS nella comunità

internazionale, impedendo tuttavia di fare crescere la sua influenza nei paesi dell’Europa orientale e del medio oriente.

66

A Roosevelt successe Truman, favorevole sia alle idee di Roosevelt, soprattutto per quanto riguardava le nazioni unite,

che pere fare valere la forza americana ai sovietici e ed esigere comportamenti consoni al principio democratico di auto

determinazione fino a quel momento rimandati. Esempio era la Polonia, dove i sovietici, complice anche l’ostilità della

popolazione all’occupazione, non si era esercitata un’influenza consensuale e non repressiva.

Alla fine della seconda guerra mondiale c’erano allora, come superpotenze i sovietici, che avevano come sicurezza il

dominio territoriale e avevano la visione di conflitto internazionale come normalità e gli Stati Uniti, i quali avevano come

forza l’interdipendenza internazionale e un’ideologia che aveva la pace come condizione necessaria.

Le conseguenze della seconda guerra mondiale.

La IIGM era stata uno spartiacque storico, con conseguenze incredibili sul mondo futuro. Vide la vittoria delle

democrazie e ridisegnò la carta d’Europa, accelerando la crisi delle potenze europee: Germania debellata, Francia e GB

indebolite e incapaci di mantenere colonie. Le uniche due che potevano aspirare ad essere potenze mondiali, o

superpotenze, erano USA e URSS, due entità continentali e multietniche, ricche di risorse, con interessi mondiali,

portatrici di due messaggi ben contrapposti: il messaggio americano, a sfondo individualistico, era fatto di pluralismo,

democrazia liberale, concorrenza economica e libertà. Il messaggio sovietico era quello dell’anti- individualismo, del

sacrificio e della disciplina, del modello collettivistico e centralizzato. mondo bipolare, molto chiaro in Europa dove le

sfere di influenza furono determinate da dove gli eserciti erano arrivati. Il disastro della guerra aggiunto alle rivelazioni

sull’Olocausto e alla bomba atomica (arma in grado di distruggere l’intera umanità) segnarono molto il pensare comune.

Ci furono tentativi di rifondare i rapporti internazionali: gestione generosa della pace da parte americana, nuova

fisionomia alle Nazioni Unite, codificazione e aggiornamento del diritto internazionale, anche penale processo di

Norimberga (1945-46). L’egemonia USA fece sì che gli States divennero per l’Europa un punto di riferimento: il “mito

americano” era quello di cui l’Europa atterrita e spaventata aveva bisogno: influenza culturale (musica, balli, etc...).

Le Nazioni Unite e il nuovo ordine economico.

ONU nasce a San Francisco nel 1945. Ispirato alla Carta atlantica, seguiva due direttrici: l’utopia democratica wilsoniana

e la roosveltiana necessità di un “direttorio” tra le potenze i due organi principali ne sono emanazione: Assemblea

generale, universalità e uguaglianza di tutti gli Stati, e Consiglio di Sicurezza (5 + 10), che può usare la forza; poi ci sono il

Consiglio economico e sociale (Unesco, Fao, etc...) e la Corte internazionale di giustizia. Spesso l’ONU non è servito a

niente, è stato inadempiente, paralizzato dai contrasti tra le potenze; è importante centro di dialogo. Anche i rapporti

economici internazionali però cambiarono: nel 1944 nacque a Bretton Woods il Fondo monetario internazionale, con lo

scopo di costruire riserve valutarie e assicurare la stabilità dei cambi, ancorando le moneta non solo all’oro, ma anche al

dollaro (con conseguente primato). Banca mondiale si occupa invece di fare prestiti a lungo termine ai Paesi per la loro

ricostruzione o sviluppo. E poi ci fu il Gatt, 1947, che abbassò il livello dei dazi. Gli USA si servirono di questi mezzi per

indirizzare la rinascita economia europea.

La fine della “grande alleanza”.

Presto i contrasti tra le due superpotenze furono chiari: gli USA erano in realtà stati toccati poco dalla guerra e ora

puntavano a creare un nuovo ordine mondiale, mentre l’URSS, uscita molto più acciaccata dal conflitto, non faceva che

esigere

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
91 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ele.onoraaaa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Landolfi Francesco.