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GERMANIA

Pesante sconfitta nel 42

Grande efficienza produttiva attraverso qualsiasi mezzi: deportazioni popolo civile dei

territori conquistati per la produzione

GIAPPONE

Grande sforzo produttivo

ITALIA

Crolla miseramente a causa di varie origini

URSS

Prima patto di non aggressione con la Germania, che poi la invade

Discreta prova del suo apparato produttivo, difficoltà di infierire perdite e sconfitte per

l’estensione, ma molti aiuti da USA per materiale di tutti i tipi

ASPETTO IDEOLOGICO

Contrapposizione dei due schieramenti

-liberal-democrazie: 6 gennaio 1941 discorso sullo stato dell’unione, al Parlamento,

discorso Roosevelt rende conto delle condizioni dello stato, egli pronuncia parole che

“discorso sulle 4 libertà”

passeranno alla storia come il cerca di capire come agire nel

quadro internazionale presupposto: per evitare che il mondo non vada più incontro a

queste tragedie bisogna che siano garantite queste 4 libertà:

- libertà opinione ed espressione

- libertà di culto, di religione

- libertà dal bisogno, dalla necessità

- libertà dalla paura

Le prime due sono libertà di diritti civili, le ultime due sono libertà più economiche per

ciò che Usa aveva appena vissuto, egli comprende quanto crisi del 29 è stata decisiva

nel produrre una tragedia del genere, eredità che lascia al mondo intero

-nazi-fascismo: totalitarismo più compiuto è il nazismo, soluzione finale problema

ebraico: Shoah, tentativo di eliminare dalla terra la popolazione ebraica, inizio 1942, si

immagina intera distruzione di un intero popolo, più di 6 ml di vittime, campi di

sterminio per eliminazione specifica e pragmatica di persone

ITALIA

Entra il 10 luglio del 40, colpisce alle spalle la Francia che sta per essere piegata

dalle forze tedesche

Volontà di Mussolini, polizia, classi dirigenti, capi militari erano contrari perché l’Italia

era già da tempo in guerra: dall’ottobre del 35 in Etiopia al 36 e fino al 39 in Spagna

con la guerra civile, ha esaurito armamenti, forte e soldati

Mancanza materiali, impreparazione materiale

Crisi nei primi anni di guerra aggravata da Mussolini che non vuole ammettere la sua

debolezza di fronte all’alleato tedesco

Partecipa anche all’ invasione della Russia, epopea Amir, corpo spedizione italiano

Italia piegata nel 43, in ginocchio

Sempre più difficile, sono allo stremo

Palese difficoltà di cui si accorgono gli alleati, che iniziano la controffensiva,

soprattutto per volere inglese, dall’Italia:

- Notte tra 9 e 10 luglio 1943: imponente forza angloamericana, 7 divisioni

sbarcano in Sicilia, 2 armate, prima divisione canadese, francesi, marocchino,

australiani, schieramento enorme, nella prima giornata più grosso di quello in

Normandia, gli americani si vedono di fronte un paese in ginocchio: bambini

scheletrici affamati vestiti con un sacco di juta, si svelano le menzogne dietro la

propaganda fascista dura alcune settimane, si conclude nei primi giorni di

agosto, no resistenza. L'attacco alleato alla Sicilia non incontra serie resistenze.

L'esercito italiano, rivelatosi insufficientemente. preparato in quasi ogni

circostanza in cui è stato impegnato, è sul punto di disgregarsi. Mussolini stesso

ha ormai perso ogni contatto con una società che fino a pochi anni prima era in

larga misura dalla sua parte. Troppa la distanza tra la retorica e le capacità

effettive del regime. Troppi gli errori di valutazione compiuti. Troppe le

sofferenze che le famiglie italiane devono sopportare-in termini di morti così

come di drastico peggioramento del tenore di vita.

- Notte tra 24 e 25 luglio 1943: voto del Gran Consiglio del fascismo, messo

per la prima e unica volta in minoranza il potere di Mussolini, il 25 luglio 1943

finisce dittatura fascista in Italia, iniziata nel 22. Mussolini viene

arrestato, il nuovo capo del governo Pietro Badoglio, un generale militare

nominato dal re, dà avvio alle trattative con gli anglo-americani, 3 settembre

1943 a Cassibile, Siracusa, Sicilia viene firmato armistizio, rimane

segreto per alcuni giorni. Altro sbarco a Salerno nel 9 settembre 43,

dichiarano l’8 da radio Londra che Italia ha firmato armistizio,

costringendo Badoglio ad ammettere e dire che l’Italia è uscita dal conflitto. Il re

scappa, non coraggioso, ma comprensibile, mancanza di indicazionisfascio,

crollo istituzionale di un’intera classe dirigente, crisi dell’idea di

nazione come valore unificante di tutti gli italiani perché manca una

classe che dà indicazioni, i militari non sapevano cosa fare, giuravano fedeltà

al re e il re era scappato, non sapevano che i tedeschi erano nemici, crisi

d’identità della nazione. Germania invade Italia 8 settembre: morte patria,

così chiamata da Ernesto della Loggia, ma una minoranza italiana, in maniera

spontanea inizia la lotta per la liberazione del paeseResistenza, che salva la

dignità del paese, a Roma, occupata dai tedeschi il 9 settembre, nasce il CLN

comitato di liberazione nazionale per volontà dei partiti politici clandestini,

7/8 partiti, a capo 4: Partito socialista, comunista, democrazia cristiana e

partito d’azione. Sin dal 9 settembre del 1943 si è formato il Comitato di

liberazione nazionale (Cln), composto dagli esponenti di sette partiti che si sono

costituiti (o ricostituiti) dopo la caduta del fascismo: si tratta del Partito d'Unione

(PdA), che si fa prosecutore dell'esperienza di Giustizia e Libertà; della

Democrazia cristiana (Dc), che si propone come erede del Partito popolare; del

Partito socialista italiano di unità proletaria (Psiup), che rappresenta l'area

socialista; del Partito repubblicano italiano (Pri), erede della tradizione

mazziniana; del Partito liberale italiano (Pli), prima formazione partiti ca di

quest'area politica; del Partito democratico del lavoro (Pdl), un piccolo gruppo

politico fondato ex novo da Ivanoe Bonomi e del Partito comunista italiano (Pci)

che- grazie soprattutto all'azione di Togliatti-ha mantenuto a Mosca una sua

continuità organizzativa. La Resistenza è il movimento politico e militare

sia attivo che passivo che si schiera e combatte contro nazismo e

fascismo. La notizia del crollo del regime viene accolta con entusiasmo in

Italia: molti uomini e molte donne ritengono che la crisi politica sia il preludio

alla fine della guerra. Ma la guerra non è affatto finita. I tedeschi hanno

già cominciato a inviare reparti del loro esercito in Italia, per cercare di

contrastare l'avanzata degli anglo-americani. E lo stesso governo

Badoglio, al momento, annuncia che niente è mutato per ciò che

riguarda l'impegno bellico dell'Italia. Una doccia fredda sugli entusiasmi,

quindi, ma la situazione è in rapidissimo movimento. Il governo Badoglio,

mentre da un lato annuncia fedeltà agli impegni presi a suo tempo da

Mussolini, apre trattative segrete con gli angloamericani che ormai

dilagano in Sicilia. Le trattative portano a un armistizio, firmato il 3

settembre del 1943, ma reso noto cinque giorni più tardi, l’8

settembre, quando gli anglo-americani stanno per sbarcare a Salerno.

L'armistizio viene comunicato da Badoglio nel corso di una trasmissione

radiofonica che lascia l'Italia nel caos. Non è chiaro che cosa debba fare

l'esercito, se debba arrendersi o combattere a fianco degli anglo-

americani. La confusione è resa ancor maggiore dalla decisione presa

dal re, da Badoglio e dagli altri membri del governo, i quali

abbandonano Roma e fuggono a Brindisi, dove intanto sono sbarcate le

truppe alleate. Quasi ovunque i reparti dell'esercito si sciolgono. Ve ne

sono alcuni, però, che nonostante il caos generale decidono

egualmente di opporre resistenza alle truppe tedesche che si stanno

insediando in tutta l'Italia centro-settentrionale. Gli episodi di resistenza

di reparti dell'esercito, testimonianza di coraggio e di rigore, sono puniti

durissimamente dai tedeschi, che li considerano atti di tradimento, italiani

portati nei campi di concentramento.

12 settembre Mussolini viene liberato e portato in Germania, e a

settembre verrà fondata la Repubblica sociale italiana, detta anche di

Salò. il 12 settembre 1943 un commando di paracadutisti tedeschi libera

Mussolini dalla prigione di Campo Imperatore, sul Gran Sasso, dov'era stato recluso

dopo il 25 luglio. Trasportato a Nord, il 23 settembre 1943 Mussolini annuncia la

costituzione di un nuovo Stato fascista repubblicano, la Repubblica sociale italiana

(Rsi), con capitale a Salò, sul Lago di Garda.

Da questo momento l’Italia soffrirà 3 tripartizioni, usato dallo storico :

- Geografica: l’Italia del Sud viene liberata da anglo-americani, capitale Brindisi,

dove risiede il governo Badoglio, linea Gusta che bloccava avanzata truppe

nemiche; Italia centrale luogo di contendenza tra tedeschi e anglo-americani,

Italia del nord con Mussolini repubblica di Salò

- Della popolazione: 3 gruppi 1. I partigiani, i resistenti, che sono una piccola

comunità rispetto alla popolazione italiana, alla fine del 43 max 10mila persone,

arriveranno a essere 80mila nel 44 e 200mila nelle ultime settimane di guerra,

500mila solo alla fine della guerra, prigionieri di guerra inviati nei campi di

concentramento, coloro che non accettano di combattere con i nazisti: forma

passiva di Resistenza 2.italiani rimasti fedeli al fascismo, molti di più dei

partigiani, pensano che l’uscita dalla guerra sia stato un tradimento nei

confronti dei tedeschi 3. 85%-90% l’area grigia, chi non si schiera

apertamente con nessuno dei due contendenti, cioè coloro che subiranno

maggiormente gli effetti e le distruzioni della guerra 2 motivi: ignoranza e paura

di morte e distruzione perché tocca la popolazione civile come mai non era

accaduto prima di allora. La militanza non è di massa, come non lo è in

nessun'altra Resistenza europea. Non lo è anche perché la guerra an ti

partigiana messa in atto dalle truppe naziste, coadiuvate dalle formazioni

militari fasciste-repubblicane, è durissima. In Italia tra il 1944 e il 1945 si

impiegano metodi già largamente sperimentati in tutta Europa negli anni

precedenti, con l'attuazione di spietate ritorsioni contro prigionieri e contro

civili.

- Le guerre combattute: l’Italia è attraversata da una guerra civile, strascichi

pesanti anche nei mesi successivi la fine; guerra di liberazione nazionale per

sconfiggere il fascismo e il nazismo, una sorta di secondo Risorgimento e guerra

sociale, di classe siccome molti di loro erano legati alla sinistra, si pensava che

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
99 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tfran245 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Maccarini Roberto.