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COMECON
I PAESI SATELLITI sono politicamente indipendenti ma che dipendono totalmente dalla linea politica dettata
dall’UNIONE SOVIETICA. La Romania ha un suo Presidente, un suo governo, ma le scelte strategiche e di politica
economica vengono prese dall’Unione Sovietica. Chi prova a ribellarsi viene occupata militarmente.
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● Consiglio di mutua assistenza economica (1949) comprende: Bulgaria, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia,
Romania, Unione Sovietica (non è solo la Russia) e successivamente anche la Germania est (Repubblica
Democratica Tedesca).
● Negli anni ‘60 si intensificano i rapporti tra i paesi membri.
● Alla fine del decennio contrasti tra Cina e blocco sovietico azzerano il commercio tra le due compagini.
URSS E PAESI SATELLITI
L'economia è ancella della politica > la decisione politica è la cosa fondamentale, è lei che decide i settori da
sviluppare, non riconosce proprietà privata, non riconosce le regole di mercato e le scelte dei settori da sostenere sono
collegati ai settori ritenuti necessari per competere con il mondo occidentale.
Inutile investire nei consumi individuali, non importa che qualità di tessuti si produca, l’importante è produrre. Tutti i settori
che nel mondo occidentale erano fondamentali per il consumo individuale qui vengono negati e invece si PUNTA NEI
SETTORI STRATEGICI:
- INDUSTRIA PESANTE come acciaierie
- INDUSTRIA ESTRATTIVA
- INDUSTRIA AEROSPAZIALE nella competizione con USA si poteva far vedere la forza dell’Unione Sovietica.
● L’URSS, ed i paesi ad essa legati, rimangono fortemente arretrati nella produzione dei beni di consumo, mentre
raggiungono straordinari primati nei settori industriali ritenuti strategici: sfruttamento delle risorse naturali,
industria aerospaziale, trasporti …
● Sia prima con Stalin che poi con Kruscev (nonostante una situazione fattasi leggermente migliore) i paesi
dell’Est (anche l’URSS) sono caratterizzati da:
○ Basso tenore di vita delle popolazioni, il PIL pro capite, pur essendo cresciuto sensibilmente è pari al
50% di quello britannico e al 36% di quello statunitense > capacità di SPESA LIMITATA
○ Mancanza delle più elementari libertà politiche e sociali > unico organo di stampa è la Pravda
○ Condanna dell’iniziativa privata
URSS E PAESI SATELLITI: LA PIANIFICAZIONE E I SUOI LIMITI
Lo Stato pianifica con PIANI QUINQUENNALI: risorse, consumi e investimenti, in genere sacrificando parti significative
dei consumi (soprattutto quelli delle persone) a favore degli investimenti.
I limiti della pianificazione:
● Difficoltà nel coordinamento tra le diverse fabbriche
● Scarsa valutazione delle quantità di beni da produrre > si produce troppo poco delle cose necessarie da produrre
● Poca aderenza dei prezzi ai costi di produzione. Inoltre, alcuni beni (alimentari di prima necessità e affitti degli alloggi) sono
mantenuti deliberatamente molto bassi. Costano poco le cose che costano tanto produrre
● Bassissima produttività del lavoro, ma assenza di disoccupazione > non c’è una spinta a emergere e cercare di fare il
meglio possibile
● Scarsa capacità di introdurre innovazioni tecnologiche, non perché non si investisse in ricerca, ma per gli scarsi stimoli
offerti ai tecnici > non riconoscimento del merito o della capacità individuale va contro l’intero sistema economico
16° lezione 06.05.24 GLI ANNI ’70, ‘80 E ‘90 DEL XX SECOLO
Tra crisi petrolifere e deregulation.
Negli anni 70 il sistema economico occidentale sembra poter collassare perché è sottoposto a una CRISI
ENERGETICA. L’UNIONE SOVIETICA potrebbe approfittarne ma non vuole aprirsi al commercio. Questo che porterà al
fallimento del sistema economico sovietico.
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Gli anni 70 fanno capire che la GRANDE DIVERGENZA potrebbe bloccarsi, mentre con gli anni 80 e 90 il fenomeno
riprende vigore ma sotto spoglie diverse. Perde importanza il settore industriale e ne acquisisce sempre di più il settore
FINANZIARIO. Il sistema capitalistico occidentale per uscire dalle crisi degli anni 70, cambia direzione e punta più sulla
finanza e in qualche maniera si avvia a una nuova POLARIZZAZIONE DELLA RICCHEZZA (la classe media perde
sempre più potere d’acquisto > ciò che sta accadendo OGGI). Il sistema economico che prende piede favorisce i RICCHI
contro i POVERI.
I DIFFICILI ANNI ’70
● La grande crescita dei decenni Cinquanta e Sessanta si interrompe in maniera drastica con gli anni ‘70.
Dopo un periodo di elevata crescita, a livello mondiale ci si trova di fronte a una situazione sempre più complicata, in
particolare si fa sempre più fatica a perseguire gli obiettivi che avevano mosso la ripresa economica dopo la seconda
guerra mondiale.
● La maggior parte delle economie non riesce più a mantenere la combinazione tra bassa inflazione e bassa
disoccupazione che aveva contrassegnato gli anni 50 e 60.
Già negli anni 60, l'inflazione non è più quella buona del 2% e anche in campo occupazionale la fase di forte crescita
incomincia ad entrare in crisi > la situazione riguarda un po’ TUTTI I PAESI SVILUPPATI (compresa l’Italia).
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Ci si trova di fronte ad una depressione mondiale grave e di non breve durata, determinata in buona parte anche dalle
politiche restrittive volte a dare più importanza all’obiettivo del contenimento dell’inflazione che a quello dell’aumento
dell’occupazione.
Di fronte a questa situazione ritenuta ingiusta incomincia un rifiuto della società occidentale per come si è sviluppata la
stessa. Si fanno spazio prima i movimenti studenteschi e poi si perde il CONTROLLO. Quelle che erano giuste proteste
sfociano nella presa delle armi e negli ATTI TERRORISTICI.
In Italia dal 1975 in poi, emerge dirompente il TERRORISMO ROSSO e NERO con modi di operare diversi: le brigate
rosse avevano come obiettivo chi detiene il potere o chi si pensa lo detenga. Dal lato dell'estrema destra si punta alla
tensione creata dalle stragi.
Sinistra: fa attentati specifici
➢ Destra: attentati pubblici per creare lo stato di tensione. La cosa drammatica è che la situazione scappa di mano,
➢ numerosi studenti muoiono.
Un po' tutti gli studenti del periodo fanno fatica ad essere neutrali, essi si schierano da una parte o dall'altra. Si parla del
DECENNIO DELL’IDEOLOGIA. Invece negli anni 80 è il secolo del DISIMPEGNO TOTALE.
Gli anni 70 sono un decennio bruttissimo anche per l’impero dell’eroina. Negli anni 80 è il decennio della cocaina
● I paesi più sviluppati vedono un rallentamento deciso della crescita economica. I PVS (non i paesi petroliferi)
vedono una riduzione delle risorse a loro disposizione
● Ci troviamo di fronte dunque alla presenza di tre fenomeni: INFLAZIONE A DOPPIA CIFRA, RALLENTAMENTO
DELLA CRESCITA, CRESCENTE DISOCCUPAZIONE
● La STAGFLAZIONE: stagnazione (recessione) + inflazione. Si tratta di un fenomeno economico che a livello
teorico gli economisti pensavano potesse accadere, ma lo escludevano a livello pratico. Normalmente se c'è
recessione economica c’è meno domanda e a fronte di un'offerta alta i prezzi si abbassano. Mentre l'inflazione di
solito c’è quando c’è crescita economica. La stagflazione mette insieme la recessione economica con
l’aumento dei prezzi.
Negli anni scorsi, noi eravamo in una fase di deflazione (costo del denaro azzerato e il tasso di interesse nei mutui pari a
zero), la fase successiva di ripresa economica ha portato a un aumento di inflazione collegato alla crescita economica
che poi è sfuggita di mano per l'arrivo di fenomeni come la guerra Russia e Ucraina che però non è sfociata nella
stagflazione perché non c’è stata una recessione così pesante come quella degli anni 70.
LA STAGFLAZIONE, una definizione
L’insieme di due fenomeni che di solito non vanno mai insieme anche perché le armi CLASSICHE per combatterli sono
divergenti.
● Si tratta di una situazione sinora poco considerata dagli economisti, che tendevano ad escludere la
contemporaneità dei due fenomeni
● La recessione economica richiedeva l’adozione di misure espansive per combattere la stagnazione, ma
queste innestavano l’aumento dell’inflazione
● La lotta all’inflazione necessitava di misure deflazionistiche, ma questo riduceva le disponibilità monetarie e
provoca difficoltà per imprese e per i consumatori a rifornirsi di capitale necessario a mantenere il proprio livello
di produzione o di consumo, causando stagnazione
Come combattere la stagflazione? Perché gli anni 70 conoscono la stagflazione e perché si manifesta? A causa delle
CRISI PETROLIFERE
LE CRISI PETROLIFERE
I paesi europei e gli USA non avrebbero MAI immaginato una crisi di questo tipo. Avevano sottovalutato le conseguenze
di scelte di politica internazionale avvenute alla fine del conflitto mondiale. Se con la fine della guerra si riescono ad
evitare gli errori commessi con il trattato di Versailles e a mettere in sicurezza la finanza internazionale. Il problema è che
non si è tenuto conto che alcune scelte prese intraprese avrebbero potuto aprire un nuovo fonte di difficoltà politica.
Appoggiare nel 1948 la nascita dello stato di ISRAELE.
La questione Medio Orientale tra lo stato di Israele e i vicini è qualcosa che nasce alla fine degli anni Quaranta ed
esplode alla fine anni 60 (ancora di più anni 70) e che non è ancora risolta. Luoghi abitati dagli ebrei che nel frattempo
vedevano abitare popolazioni di religione diversa, ha fatto sì che la cosa potesse peggiorare, infatti la situazione esplode.
Una delle caratteristiche della crescita dei paesi occidentali era stato un basso costo delle risorse energetiche: il
petrolio era a prezzi eccezionali. Negli anni 70 la questione medio orientale e la disponibilità delle FONTI ENERGETICHE
diventano un unico tema.
Quando parliamo di petrolio, il valore cambia in continuazione, fasi in cui la disponibilità di petrolio sembra immensa, poi
sembra non esserci. La situazione tra Israele e i paesi arabi poi si aggrava nel 1973 quando scoppia la Guerra del Yom
Kippur. I paesi che attaccano Israele sono EGITTO e SIRIA. Essi lo attaccano durante una delle principali festività
israeliane. Israele che era già una superpotenza militare ha la meglio grazie anche ad appoggio dei paesi occidentali.
● La crescita dei prezzi delle materie prime si incomincia a manifestare fin dall’inizio degli anni ’70, ma conosce un
aumento eccezionale a partire con il 1974
● Le iniziative dell’OPEC (Organisation of the Petroleum Exporting Countries) hanno un ruolo centrale nello
spiegare questo fenomeno anche se non è l’u