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Fonti principali: elettricità sia pubbliche che private (nelle città o nelle case), petrolio, acciaio,
o chimica e motore a scoppio. Sono elementi innovativi tanto è che molti pensano che l’età
contemporanea inizi con la sec. riv. industriale.
Forte interazione tra scienza e tecnologia e anche un aumento della produzione (nasce la
o produzione in serie, si inizia a parlare per la prima volta dei consumi di massa, che è un
elemento di grande innovazione). Si sviluppano maggiormente le ferrovie, le reti ferroviarie
transcontinentali che sono fondamentali per l’evoluzione del commercio internazionale.
Nascono anche le metropolitane e si rafforza il sistema navale, abbiamo i primi
transatlantici. Vengono anche costruiti i primi canali artificiali come il Canale di Suez che ha
permesso di collegare il mediterraneo al meridiano pacifico senza dover circumnavigare
l’Africa. Altre innovazioni sono le prime automobili all’inizio del 900, il telegrafo, la radio e
il telefono.
Emigrazione alla fine dell’800 abbiamo migrazione dei paesi dell’Europa mediterranea
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o (soprattutto sud Italia) verso gli Stati Uniti. Erano viaggi fatti soprattutto da agricoltori che, non
potendo trovare lavoro nel loro paese, si spostarono in altri dove erano convinti di trovare una
maggiore possibilità lavorativa.
Paesi coinvolti, oltre quelli già citati prima abbiamo anche la Germania che fu una delle
o protagoniste, gli Stati Uniti che iniziano ad emergere anche nelle dinamiche internazionali,
Giappone, Russia, Francia e poi anche l’Italia. Gli anni 50 saranno per l’Italia gli anni del grande
miracolo economico, ha molta importanza l’imprenditoria, alcune famiglie iniziano ad
investire ◊ Olivetti ha sviluppato moltissime innovazioni a partire dal 900, queste ci sono state
anche nel campo dell'industria delle macchine come con la Fiat e, infine, il ruolo di Mattei
rispetto al petrolio.
La terza rivoluzione industriale (fine anni 70 e in corso anni 80)
elementi caratterizzanti: energia atomica, informatica e astronautica.
o Gli Stati Uniti ebbero un'importanza enorme in termini di innovazione tecnologica per dare
o avvio a una grande spinta informatica con Reagan. L’utilizzo di internet ha cambiato
completamente il modo di intendere la vita di ogni giorno e ha cambiato il nostro modo di
comunicare ed esprimerci. Ad oggi, potremmo parlare di una quarta rivoluzione legata alle
forti innovazioni digitali e l’intelligenza artificiale di cui parliamo oggi. Si sono definite anche le
prime problematiche di carattere sociale ◊ passaggio dalla campagna alla città dei
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cittadini collegata anche con una grande crescita democratica all'inizio dell’800 →
trasformazioni delle città e una nuova percezione del lavoro. Insieme alla nascita della
borghesia abbiamo quindi anche la nascita di un nuovo proletariato urbano che lavora nelle
fabbriche. A seguito di ciò, sono nati anche dei movimenti di protesta nei confronti delle
macchine che tolgono tutto il lavoro ai cittadini (Charlie Chaplin tempi moderni) che sentono
un senso di alienazione. In questo periodo emerge quindi la necessità di tutelare il lavoro,
esistevano situazioni di scarse condizioni igieniche o il lavoro minorile, problemi che poi sono
stati risolti soprattutto tra la fine dell’800 e l’inizio del 900. Abbiamo la nascita dei sindacati
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e alcuni intellettuali che iniziano a riflettere. A questo si legano riflessioni di carattere
ideologico legate al socialismo, cui uno dei maggiori esponenti è stato Marx che ha difeso gli
interessi dei lavoratori. Queste riflessioni saranno sempre più sviluppate agli inizi del 900.
L’età delle ideologie.
Deve essere fatta una chiara distinzione tra le diverse ideologie che hanno caratterizzato la metà
dell’800 e gli inizi del 900 che hanno caratterizzato la modernizzazione politica dopo la Rivoluzione
Francese→ Ideologia molto importante in questa fase perché è legata al cambiamento del mondo
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del lavoro e al cambiamento dell’individuo e la sua percezione lavorativa. Vi è anche una nuova
dimensione tra individuo e stato; quindi, l’ideologia fa riferimento sia al ruolo dell’individuo che al
ruolo del cittadino. Questo termine piano piano ha iniziato a fare riferimento ad una sorta di
filosofia pratica tesa a spiegare e orientare l’agire umano nella sfera pubblica. Ciascuna ideologia,
riflettendo su diversi valori come libertà, uguaglianza, giustizia, elabora un proprio sistema di valori
e uno schema coerente per comprendere la realtà storico-politica di un dato momento. Essa cerca
di capire che ruolo deve avere lo Stato nei confronti della società, quale soggetto deve essere
posto al centro della sfera pubblica ecc… Un altro aspetto fondamentale è legato al sistema
valoriale ciascuna ideologia ritiene primari determinati valori rispetto ad altri.
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Reazionarismo nasce come reazione prodotta dagli eventi della Rivoluzione francese, è una
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critica al cambiamento, si oppone a tutti i valori della cultura reazionaria e dà maggiore
importanza ai valori tradizionali religiosi, i valori dell’Ancien Régime. I reazionari ottocenteschi
negano l’idea che gli uomini potessero organizzarsi secondo la propria ragione e ritenevano
che l’assetto politico-sociale derivato dalla volontà divina e dall’ordine naturale non andasse
modificato. Per loro il sistema valoriale basato sulla religione prevale sul sistema valoriale
basato sulla ragione. Strutture come la famiglia, la comunità locale, la Chiesa, dovevano
mantenere una forma piramidale e gerarchica con al vertice l’autorità tradizionale sancita dalla
volontà divina. Quando, però, divenne chiaro, nel corso dell’Ottocento, che il processo di
modernizzazione politica non poteva essere fermato, il reazionarismo cominciò a mutare in
parte i propri obiettivi e valori. Pur continuando a respingere la Rivoluzione francese, non si
pensò più di ristabilire l’ordine dell’antico regime ma si cominciò a difendere la nazione.
L’impianto reazionario, quindi, prese corpo, nell’esplosione del nazionalismo e
dell’imperialismo.
Conservatorismo approccio che diffidava dello spirito di cambiamento della Rivoluzione
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Francese, ma in modo più morbido. Esso è basato su una gerarchia sociale che difende la
famiglia, la religione e la proprietà privata e pone una forte attenzione all’interesse nazionale.
La differenza rispetto alla visione reazionaria è che il conservatorismo mantiene degli elementi
di dialogo con gli i cambiamenti che si sono verificati nel corso dell’800. I conservatori (come i
padri con i figli) dovevano fare attenzione ai nuovi problemi legati all’industrializzazione e
quindi dovevano provvedere al benessere dei gruppi più svantaggiati “conservatorismo
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sociale” ≠ “socialismo di cattedra” coloro che credevano che doveva essere lo Stato a dover
garantire il benessere dei meno abbienti ◊ Rerum Novarum, documento in cui per la prima
volta la Chiesa affronta esplicitamente i problemi sociali e sollecita i cattolici ad impegnarsi nel
settore dell’assistenza. I conservatori, dinanzi al principio nazionale furono, da un lato coloro
che attuarono una politica estera aggressiva si stampo nazionalista e colonialista, dall’altro lato
i gruppi conservatori lo utilizzarono come elemento di coesione di fronte all’emergere di partiti
socialisti e della competizione tra le classi.
Liberalismo l’ideologia liberale è stata fondamentale nella definizione della Rivoluzione
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francese e il suo fulcro era basato dall’individualismo, ovvero dalla salvaguardia
dell’autonomia del singolo rispetto agli altri soggetti, quindi anche rispetto allo Stato e altri
gruppi sociali tradizionali. Si basa sulla razionalità dell’individuo, lo spirito critico, l’autonomia
di giudizio e di azione che prevalgono sulla religione. La libertà dell’individuo, soprattutto
quella economica, doveva essere difesa e tutelata in tutto soprattutto dall’invadenza dello
Stato. L’uomo ha pochi vincoli nei confronti di questo, quindi maggiore possibilità di
accumulare ricchezze e sviluppare le proprie attività economiche. Però, anche questa
ideologia, sul finire del secolo, cominciò a cambiare: alcuni liberali furono richiamati del
nazionalismo soprattutto in Inghilterra, si cercò di coniugare i valori dell’individualismo con
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quelli della politica nazionalista. Viene elaborato anche il concetto di “libertà positiva”, non
era più sufficiente che l’individuo non fosse ostacolato nella sua realizzazione, ma dovevano
anche essergli forniti degli strumenti affinché potesse vivere come desiderava (“nuovo
liberalismo” in Gran Bretagna). I requisiti per determinare il corpo politico erano definiti in base
a ricchezza ed istruzione e, solo gli uomini potevano votare. Tuttavia, nel XIX secolo, si diffuse
una nuova corrente ideologica legata alla famiglia liberale, il radicalismo. Esso si batteva per
avvicinare il più possibile le istituzioni rappresentative al popolo, attraverso la concessione del
suffragio universale, la retribuzione dei deputati. Con il tempo anche le classi politiche liberali
finirono per accettare l’idea dell’estensione del suffragio e si dotarono di istituzioni sempre più
democratiche.
Socialismo pone come priorità il perseguimento del benessere del corpo sociale. Si dà
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importanza alla collettività e alla solidarietà sociale. Essa deve essere omogenea al proprio
interno, egualitaria nella distribuzione del potere politico ed economico e fondata sulla
solidarietà reciproca tra tutti i membri della collettività. Vuole l’abolizione della proprietà
privata e una compiuta democrazia con la partecipazione di tutti i cittadini. Il contributo più
importante sul socialismo venne fornito da Marx e Engels che ritenevano che dovesse cadere
il capitalismo e la borghesia ad opera della classe sociale in quel momento molto sfruttata, il
proletariato (“dittatura del proletariato” che sarebbe scaturita in una società senza classi, senza
proprietà privata e priva di disuguaglianze e disparità sociali). Negli ultimi decenni dell’800
cominciarono ad essere fondati in tutti i paesi europei, partiti politici che si ispiravano
all’ideologia socialista, il più grande ed influente fu quello di Gotha. Nel 1864 venne istituita la
Prima Internazionale socialista, un’organizzazione che aveva il ruolo di raccogliere e
collegare in un unico organismo i movimenti socialisti dei diversi pa