Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Appunti sociologia Pag. 1 Appunti sociologia Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

docente universitario è cittadino e al di fuori è libero, è cittadino. Il docente

deve cercare di dire che su un certo campo ci sono situazioni diverse, ma poi la

scelta è del discente. In una lezione c’è uno che blatera tutto il tempo e ci sono

degli ascoltatori passivi. Nel corso della lezione bisogna essere avalutativi.

L’avalutatività è un principio etico-pedagogico.

- Il realismo giuridico di Tarello è antinormativista non è soltanto un enunciato

normativo che diventa norma, il diritto sono anche altre cose, sono prassi

normative.

I giudici hanno un ruolo politico, hanno la possibilità di scegliere.

13/02/2024

Tutte le scienze giuridiche devono essere scienze di realtà. La sociologia è una

scienza storica per molte ragioni. Tutte le scienze sociali hanno un rapporto con la

storia.

Lo storicismo ha avuto un ruolo formativo (Benedetto Croce e Giovanni Gentile),

questo storicismo deriva molto da uno storicismo la cui idea è quella che la storia ha

un corso. Questo storicismo ha un evidente debito verso Hegel, la storia ha un fine.

Se facciamo riferimento ad un autore italiano facciamo riferimento a Giovan Battista

Vico.

Vi sono autori che pensano che lo storicismo debba avere una struttura idiografica.

La sociologia del diritto deve avere un’attenzione anche alla profondità dei fenomeni.

Due poli fondamentali che devono essere messi a confronto sono, se guardiamo una

comunità politica, i soggetti agenti.

Olismo metodologico Marx

RAPPORTO DEL DIRITTO CON IL POTERE

Facciamo riferimento ad un giurista importante del ‘900 ossia Max Weber, noto più

come filosofo e sociologo. Ha scritto un libro “economi e società” del 1921, un pezzo

importante è dedicato alla sociologia del potere. Cosa vuol dire avere potere nei

confronti delle altre persone? Che cos’è il potere? Il potere in senso lato può essere

definito come attributo di persone o di gruppi o di movimenti che hanno capacità

conativa che è la capacità di influenzare altre persone. Diceva che ci sono persone

che comandando e che, quindi, vogliono influenzare e altre persone che si vogliono

fare influenzare. La modalità più elementare di potere è la potenza. Normalmente il

potere si esercita in altre forme, ci sono meccanismi di costrizione più raffinati,

Weber lo chiama potere signoria che è il potere di un signore verso i dominati, weber

ha come riferimento fondamentale la filosofia di Nietzsche. Vuole condizionare un

agire libero e non costretto. Max Weber dice che il potere economico spesso,

soprattutto se in condizione monopolistica o oligopolistica, opera in questo modo, è

un potere influenza, è il potere di un signore più forte di me. L’agire è formalmente

libero, ma è condizionato. I motivi della disposizione ad obbedire ai comandi

possono essere molto vari: costumi, abitudine etc. il potere tende a fondarsi su

qualcosa di più forte e stabile e cerca di mantenere in vita la sua volontà. Perché noi

obbediamo a ciò che viene deciso dal governo? Perché crediamo che quel loro potere

sia un potere legittimo, fondato che noi riconosciamo. Abbiamo la necessità di capire

il meccanismo psicosociale del potere comando.

20/02/2024

Nella recente storia di Italia si è affermata una nuova forma politica, un partito

leggero. Nessuno dei partiti presenti oggi in Italia sceglie il nome partito (tranne il

partito democratico). L’altra questione è molto significativa, nel momento in cui il

soggetto viene eletto si svincola e diventa autonomo. In realtà sarebbe possibile anche

da noi vista la previsione dell’art. 67 cost. (il soggetto eletto rappresenta la nazione ed

esercita le sue funzioni senza vincoli di mandato) divieto di mandato imperativo.

05/03/2024

La legge Mastella del 2007 prevede un concorso unico per accedere alla magistratura.

Si lambiscono i concorsi quando i magistrati che vi sono vanno in pensione. Per

accedere al concorso è sufficiente la laurea in giurisprudenza (dopo la riforma

Cartabia). Fino alla legge Castelli il candidato doveva esprimere la propria preferenza

e prevedeva anche un colloquio psico attitudinale. Per mestiere di giudicare ci

vorrebbe un senso della misura e della giustizia, per essere magistrato requirente

bisogna avere fiuto per le indagini.

Antonio di Pietro era un bravo pubblico ministero perché prima era stato un

commissario di polizia.

Dal punto di vista del candidato il concorso è strutturato in tre prove, con punteggio

massimo di 20 punti.

Per chi si cimenta in questa prova, i concorsi successivi sono molto più semplici.

Ad iscriversi sono decine di migliaia, poi partecipano molti meno. Ne passa circa 1 su

10. La riforma Cartabia ha abolito il tirocinio. Non si sa immediatamente l’esito della

prova, in carenza di informazione sul risultato si continua a studiare per il successivo

concorso. Le scuole consigliano di fare una divisione del tempo, dedicare più tempo

al diritto civile perché lo spettro è più ampio e i quesiti sono molto più impegnativi,

poi un 25% di tempo al diritto penale e un 25% all’amministrativo. Bisogna evitare di

scrivere troppo. Vi è una tendenza molto forte alla femminizzazione della

magistratura.

Molti decidono di frequentare sia la scuola pubblica sia quella privata.

La scelta delle scuole private si deve basare sul programma del corso che deve essere

chiaro, le lezioni devono essere in funzione delle prove scritte. È fondamentale un

rapporto intenso con gli allievi e che vi siano molte simulazioni di prove. Poi ci deve

essere una correzione puntuale degli elaborati, una correzione molto analitica.

Come studiare? Si comincia studiando i manuali universitari e poi si approfondisce

con manuali molto più ampi. Si parte da quello che uno conosce già. Bisogna farsi

degli appunti scritti che consentono alla memoria di ricordare meglio. Non si deve

eccedere con il citare giurisprudenza e dottrina. Una volta che il candidato ha vinto il

concorso deve giurare fedeltà e dichiarare la scelta della destinazione, in base anche

alla posizione. Poi il neo-magistrato deve svolgere un tirocinio pagato presso la

scuola superiore della magistratura.

La riforma Cartabia ha previsto nel settore penale ha previsto un solo passaggio tra

magistrato requirente e giudicante. Tutte le correnti della magistratura hanno valutato

negativamente questa riforma. Anche qualche giurista insiste sul punto dell’art. 111

cost. ossia sul fatto che chi giudica dovrebbe essere un soggetto terzo.

La progressione economica è automatica, legata all’anzianità dei servizi, sono

sottoposti ad una valutazione di professionalità ogni quattro anni per sette volte. Le

valutazioni vengono fatte dalla scuola superiore della magistratura che tiene conto

della sede di appartenenza del magistrato. I giudizi dei consigli giudiziari sono

tendenzialmente sempre positivi. In caso di giudizio negativo lo scatto di anzianità

non c’è.

La scuola superiore della magistratura è una scuola autonoma che deve curare il

tirocinio dei magistrati appena assunti, è composta da 12 componenti in maggioranza

magistrati, ma sono presenti anche avvocati e professori universitari. I componenti

sono nominati dal ministro della giustizia e dal CSM.

La riforma dell’ufficio del p.m., l’azione penale è obbligatoria, poi i sostituti

potevano essere delegati dal capo.

Giudici del TAR

Possono partecipare al concorso i magistrati ordinari, contabili e militari. Anche gli

avvocati dello stato, quelli con almeno 8 anni di servizio, ricercatori, dipendenti dello

stato e delle regioni. È un concorso molto selettivo e non ha una cadenza definita, ci

sono tre prove scritte, ovviamente la più importante è quella in diritto amministrativo,

poi diritto privato e finanziario o scienza della finanza. L’ultimo concorso è stato nel

2022, i posti in Italia erano 53. È un concorso molto ambito perché le retribuzioni

sono più alte, si va oltre i 10.000 euro mensili e poi per dei ritmi di lavoro più leggeri.

Ideologie costituzionali

Si interroga sulla forma di governo, come valuto il rapporto con il potere esecutivo e

legislativo. La magistratura italiana ha elaborato una propria immagina di se molto

diversa dall’immagine tradizionale. Non si ha più un’ideologia di fedeltà verso il

legislatore, questo ha generato dei problemi, il primo di considerazione complessiva

degli assetti istituzionali che continuano a presuppore una funzione di esecutore della

legge. Il nostro legislatore nel corso degli ultimi anni tende ad elaborare delle

legislazioni di programma, si indicano finalità e si affidano al potere decisionale dello

stato. Si è generata una contrapposizione molto forte all’interno della formazione

giuridica. È probabile che queste discussioni rimetteranno in circolo il confronto tra

questi due ordinamenti. AVVOCATI

L’essere dell’avvocato si dice ancora in più modi. Molto diverso è l’avvocato di

diritto penale, ancora diverso è l’avvocato di diritto amministrativo che vede molto

meno il cliente. Abbiamo una legge che ha sostituito una legislazione precedente del

1934 ed è una legge del 2012.

È richiesta la laurea magistrale in giurisprudenza, devono essere iscritti in un albo per

esercitare e soprattutto aver superato un esame di stato, è un esame abilitante.

Possono essere iscritti direttamente senza sostenere l’esame chi ha svolto le funzioni

magistrato e gli avvocati di stato che abbiano cessato le loro funzioni. Possono essere

iscritti all’albo senza fare l’esame anche i professori universitari di stato dopo 5 anni

di servizio. In Italia diversamente che in Germania in cui vi è una sostanziale

incompatibilità i professori universitari possono continuare ad esercitare. Chi

continua ad esercitare ha uno stipendio ridotto.

Non si può accedere subito all’esame di stato, è necessario un tirocinio di 18 mesi,

avviene poco prima di Natale. C’è stata una riforma significativa secondo cui il

tirocinio per 6 mesi può essere svolto in concomitanza con la laurea in

giurisprudenza. Però le convenzioni che sono stipulate prevede che si possa accedere

solo se si è in regola con gli esami.

Al praticante è dovuto sempre un rimborso delle spese sostenute per conto dello

studio, la legge dice che decorso il primo semestre possono essere riconosciuti con un

contratto apposito un’indennità oppure un compenso talvolta effettivamente

riconosciuti. Su questo argomento l’art.40 del codice deontologico forense dice di

pi&ugra

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
6 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara030303 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia del diritto e delle professioni legali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Marra Realino.