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LA CADUTA DELLA FRANCIA
Dopo che le forze armate prendono il possesso di Parigi superando la linea Maginot, Hitler impone alla
Francia due armistizi separati:
● Armistizio franco-tedesco → si decide che il territorio francese venga diviso in due aree:
1) quella nordoccidentale sotto diretta occupazione tedesca
2) la Repubblica di Vichy, uno Stato fantoccio che guidato dal maresciallo Pétain cercherà di
ergersi ad alleato della Germania
● Armistizio franco-italiano → molto deludente per Mussolini, che ottiene solo la smilitarizzazione del
confine franco-italiano
A combattere la Germania era rimasta solamente la Gran Bretagna: il premier inglese Churchill,
riconoscendo la caduta della Francia, decide di concentrare tutte le forze sulla difesa inglese.
Dal canto suo Hitler è consapevole della potenza della flotta marittima inglese e pertanto, sapendo di avere
poche probabilità di vittoria, ha bisogno di costringere la Gran Bretagna alla resa ("hanno perso la guerra,
ma sono troppo stupidi per accorgersene").
L’AVVICINAMENTO AMERICANO ALLA GUERRA
Nonostante sia rimasto solo, Churchill è determinato a portare avanti la guerra confidando in un possibile
aiuto americano.
Nel 1940 Churchill riesce a strappare un primo aiuto a Roosevelt: la Gran Bretagna accetta di mettere al
servizio degli Stati Uniti alcune basi navali come quelle di Terranova e Bermuda in cambio della
fornitura di cinquanta di queste unità marittime americane (nonostante Roosevelt non abbia intenzione
di entrare in guerra dichiara che gli Stati Uniti intendono proporsi come l'arsenale delle democrazie e
dunque accetta lo scambio proposto dal primo ministro inglese).
Un segno molto più significativo arriva agli inizi del gennaio 1941 con il discorso di Roosevelt delle Quattro
libertà irrinunciabili, a difesa delle quali gli USA sono disposti a fornire ogni tipo di mezzo e risorse.
Roosevelt inoltre, punta ad un mondo post bellico: libertà di parola ed espressione, libertà di ogni persona
di venerare Dio a suo modo, libertà dal bisogno (povertà), libertà dalla paura (dalla tirannia), il discorso
delle 4 libertà in è prospettiva futura. Gli americani si guardano bene dall’entrare in guerra, ma si
definiscono come difensori delle libertà e in difesa delle democrazie.
Nel 1941 viene emanata la Legge affitti e prestiti la quale concedeva al presidente americano, in caso di
interesse nella difesa nazionale, il potere di autorizzare il segretario alla guerra:
● a fabbricare in arsenali, fabbriche e cantieri sotto la loro giurisdizione o in altra maniera
procurare qualunque materiale di difesa per il governo di qualsivoglia paese la cui difesa il
presidente consideri vitale per la difesa degli Stati Uniti
● a vendere, scambiare, affittare, prestare a qualunque di tali governi, qualunque materiale di
difesa
LA CARTA ATLANTICA
Il 14 agosto 1941 Churchill e Roosevelt sottoscrivono la Carta Atlantica, documento con cui Gran
Bretagna e Stati Uniti delineano i propri presupposti del futuro ordine internazionale alla fine della guerra.
La Carta Atlantica consisteva in una sorta di rielaborazione più realista e pragmatica dei quattordici punti di
Wilson, con un'attenzione particolare allo sviluppo economico e sociale dei popoli.
Le otto clausole principali della Carta prevedevano che:
1) i firmatari non miravano a nessun ingrandimento di tipo territoriale
2) non doveva avvenire nessun mutamento territoriale che non fosse conforme ai desideri dei popoli
interessati
3) i firmatari si impegnano a rispettare il diritto di autodeterminazione di tutti i popoli
4) i firmatari si impegnano, per quanto possibile, ad abbassare le barriere commerciali
5) i firmatari si impegnano a promuovere una cooperazione economica globale, il progresso economico
e la sicurezza sociale
6) i firmatari si impegnano, una volta sconfitto l'hitlerismo, a garantire la pace globale per costruire un
mondo libero dal desiderio e dalla paura
7) i firmatari si impegnano a garantire la libertà di circolazione dei mari
8) i firmatari si impegnano, alla fine della guerra, a rinunciare alla forza deponendo le armi e
promuovendo un disarmo comune post-bellico
La Carta Atlantica getta le basi per la nascita delle future Nazioni Unite.
IL PATTO TRIPARTITO
Il 27 settembre 1940 viene firmato a Berlino il Patto Tripartito tra Germania, Italia e Giappone (vi
aderiranno in seguito anche alcuni paesi satelliti della Germania come la Romania e la Jugoslavia):
alleanza militare difensiva che prevede il sostegno reciproco dei tre paesi firmatari nel caso in cui uno di
loro subisse un attacco esterno.
Tuttavia il Patto Tripartito mirava anche a garantire le sfere di influenza conquistate nel periodo precedente
dalle tre Potenze:
● l'Europa deve sottostare all'influenza tedesca
● l'Italia ha il ruolo di controllare il Mediterraneo
● Ii Giappone ha campo libero in Asia
Il Patto rappresenta di fatto il tentativo di costruire un nuovo ordine mondiale alternativo a quello presente
nel periodo pre-bellico.
In questa divisione europea progettata da Hitler l'alleanza con Stalin rappresenta un grosso problema: di
conseguenza Hitler invita Stalin a prendere parte al Patto Tripartito in cambio della rinuncia sovietica ai
Balcani e all'area danubiana (che premeva alla Germania).
Tuttavia Stalin, per ragioni di sicurezza, non poteva rinunciare all'influenza sovietica in Europa Orientale e
dunque l'accordo russo-tedesco finisce per non funzionare.
LO SCOPPIO DELLA GUERRA NEL PACIFICO
La causa principale dello scoppio della guerra nel Pacifico è il raffreddamento dei rapporti tra Stati Uniti e
Giappone: il presidente americano Roosevelt decide infatti di interrompere i rapporti commerciali con il
Giappone come conseguenza alla politica aggressiva perpetrata dai giapponesi in Cina.
Questo crea un disagio ai giapponesi in quanto le forniture americane di acciaio e carbone sono
indispensabili, e pertanto la potenza nipponica si ritrova a dover decidere se continuare la guerra contro
l'URSS per le influenze in Asia oppure se attaccare gli Stati Uniti per il dominio nel Pacifico.
Prevale la seconda opzione e nell’aprile del 1941 viene firmato l'accordo di neutralità tra Giappone e
URSS, il quale prevedeva che:
● le parti si impegnassero a mantenere tra loro relazioni pacifiche e si impegnassero a
rispettare reciprocamente l'integrità territoriale
● se una delle parti divenisse oggetto di ostilità da parte di una o più potenze estranee al patto,
l'altra dovrà rimanere neutrale per tutta la durata del conflitto
L'accordo, che rappresenta una chiara violazione della clausola segreta del Patto Antikomintern, permette a
Stalin di poter concentrarsi esclusivamente nel suo rapporto con Hitler in quanto ha la certezza che da est
nessuno lo attaccherà e allo stesso tempo concede la possibilità al Giappone di impegnare tutte le sue
forze solamente nella guerra contro gli Stati Uniti (perché per lo stesso motivo di Stalin, anche il Giappone
ha la certezza che da ovest non riceverà alcun attacco).
Nel giugno del 1941 Hitler decise di attaccare l'URSS mettendo in atto l'operazione Barbarossa che
trasforma definitivamente la Seconda Guerra Mondiale in guerra totale, coinvolgendo anche i civili (dal
momento che l'operazione Barbarossa prevedeva la schiavizzazione delle popolazioni slave e lo
sfruttamento delle risorse): Stalin, sorpreso, risponde lanciando la guerra patriottica.
Il 7 dicembre 1941 viene sferrato l'attacco aereo giapponese alla base navale americana di Pearl
Harbor: questo evento segna l'entrata definitiva degli Stati Uniti in guerra contro Germania e Italia, alleati
del Giappone (dichiarano guerra agli Stati Uniti con un atto diplomatico, inconsapevoli del potenziale
americano).
ALLEANZA DELLE NAZIONI UNITE
Il 1 gennaio 1942 i rappresentanti di ventisei paesi si incontrano a Washington e sottoscrivono la
Dichiarazione delle Nazioni Unite (alleanza di guerra che non sancisce la nascita dell'ONU):
1) ciascun governo si impegna ad usare tutte le proprie risorse (militari ed economiche) contro i firmatari
del Patto Tripartito e qualsiasi loro associato con il quale si ritrova in guerra
2) ciascun governo si impegna a cooperare con i governi firmatari della Dichiarazione e a non
concludere alcun armistizio o pace separata con i nemici
3) alla presente Dichiarazione possono aderire tutte le nazioni che contribuiranno materialmente alla
guerra per conseguire la sconfitta dell'hitlerismo
4) i paesi firmatari si impegnano a riconoscere i principi elencati nella Carta Atlantica. La Dichiarazione
delle Nazioni Unite ha infatti come presupposto la precedente Carta Atlantica ovvero una vasta
coalizione di Stati impegnati a:
● perseguire la guerra fino alla sconfitta totale delle potenze del Patto Tripartito e dei loro
alleati, senza possibilità di concludere paci separate
● rilanciare i diritti e le libertà individuali
Sul piano strategico-militare gli Stati Uniti assumono il controllo dell'alleanza che però presenta fin da subito
delle divergenze:
● gli americani non hanno intenzione di venire in soccorso dell'impero britannico e pertanto Churchill è
costretto ad anteporre la lotta contro la Germania agli interessi imperiali britannici
● Stalin chiede l'apertura di un secondo fronte europeo e pertanto inizia una lunga discussione sul
posto più strategico nel quale aprire questo nuovo fronte
● roosevelt e Stalin vogliono aprire il secondo fronte quanto più possibile lontano dalla Russia (per
ridurre la pressione dell'esercito tedesco sul confine russo) e optano per la Francia; Churchill invece
pensa che sarebbe meglio aprire questo nuovo fronte in Italia in quanto la considerava il punto debole
dell'alleanza Tripartita (e una volta sconfitta sarebbe diventata un satellite della Gran Bretagna)
COLLABORAZIONE E CROLLO DEL FASCISMO
L'entrata in guerra degli Stati Uniti sancisce una svolta nella Seconda Guerra Mondiale:
● tra il 1942 e il 1943 si consuma la battaglia di Stalingrado dove l'Armata Rossa riesce a
sconfiggere il fronte tedesco e avviare un'inarrestabile marcia verso il cuore dell'Europa (Stalin
sostiene che chiunque occupi un territorio abbia il diritto di imporre il proprio sistema sociale e questo
rimarrà valido fino a che l'esercito sarà in grado di mantenerlo).
● nel novembre del 1942, individuato il Nord Africa come punto debole nel quale colpire la Germania,
l'esercito anglo-francese sbarca in Marocco e in Algeria tramite l'operazione Torch
● nel gennaio 1943 si tiene la Conferenza di Casablanca durante la quale Roosevelt e Churchill
pianificano la Campagna d'Italia che prevedeva la resa nemica senza condizioni. A Casablanca gli
americani riconoscono l'influenza inglese sull'Italia (che per Churchill