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Importanza della vitamina D e B12 nella crescita e nello sviluppo cerebrale
Un apporto di 800-1000 UI/die di vitamina D fino a un mese di vita o al termine della gravidanza, insieme a DHA, è importante per:
- Prevenire il rachitismo e l'osteomalacia
- Prevenire patologie immunitarie
La vitamina B12 ha un ruolo fondamentale nello sviluppo cerebrale. Questa vitamina si trova anche nel regno vegetale, ma non viene assorbita dal corpo umano. L'unica forma di vitamina B12 assorbibile dall'uomo è quella di origine animale. Per questo motivo, i vegani devono assumere quotidianamente la vitamina B12 in forma chimica.
Si presenta il caso di un bambino di 1 anno che arriva in pronto soccorso per problemi di scarsa crescita e apatia. Il bambino è carente di vitamina B12 e si decide di iniziare una terapia con questa vitamina. A 2 anni si osserva una completa regressione dell'atrofia cerebrale, ma ciò non significa che il bambino sia guarito. Al contrario, riporta danni neurologici permanenti come ritardo motorio e del linguaggio.
mamma era in dieta vegana non integrata e il bambino anche.CRESCITA BAMBINI VEGANI E VEGETARIANI
O'Connell dice che i bambini in dieta vegana, alla fine della loro crescita, non giocheranno a basket. È una battuta con un fondamento scientifico. Questo perché sia in peso il 50esimo percentile e in altezza il 75esimo percentile sono inferiori rispetto alla media. O'Connell dice che questi soggetti, alla fine della loro crescita, avranno un deficit in lunghezza di 4-5cm rispetto alla normale crescita se avessero avuto il normale apporto di nutrienti.
CASO CLINICO
Bambina di 1 anno e 9 mesi arriva in PS. Non cammina e sta seduta con difficoltà. Arriva in PS con vomito. Mamma e bambina sono in alimentazione vegana non integrata. Ci sono delle lesioni acute bilaterali ai nuclei della base. Questa bambina sta sviluppando una paresi spastica. Al dosaggio di vitamina B12, questa risulta indosabile. Viene, quindi, effettuato un trattamento importante di vitamina B12. Alfollow up, dopo 1 anno, si osserva persistenza della paresi spastica. CALCIOL'ipocalcemia si associa a:
- Alterazioni neurologiche
- Cataratta sottocapsulare
- Alterazioni cute o annessi
- Alterazioni dentizione
- Spasmi muscolari
- Aritmie cardiache
- Crisi convulsive
- Tetania ipocalcemica
è unatleta. Vanno tenuti in conto il peso e l’altezza nei primi 6 mesi di vita. Più velocementecresco nei primi 6 mesi di vita, maggiore è il rischio di sovrappeso e obesità nei primimesi. Inoltre, l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi è veramenteimportante. Il latte materno è un vero e proprio sistema biologico perché:
- ha componenti nutrizionali (macro e micronutrienti)
- ha componenti funzionali (anticorpi, ormoni)
LA SUZIONE 4DANIELA GARSTEALa gestione del “consiglio” per la suzione alimentare o psicologica diviene pertanto essenziale per l’armonico sviluppodel bambino. La conoscenza dell’evoluzione tecnologica dei supporti per i diversi tipi di suzione è fondamentale perindirizzare le madri verso comportamenti idonei, sicuri ed efficaci con una comunicazione ben strutturata nelle suecomponenti cognitive ed empatico-relazionali.
PREVENZIONE SIDSLa suzione non
Il succhietto, secondo uno studio apparso su Pediatrics 2010, riduce il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) o "morte in culla". Secondo i risultati di tale studio, i bambini che utilizzano il succhietto durante il sonno hanno una riduzione del 61% del rischio di SIDS rispetto ai non-utilizzatori. In seguito a questi dati, è stata emessa una raccomandazione relativa alla SIDS che dice che tutti i bambini fino a 1 anno di età devono utilizzare il succhietto durante il sonno diurno e notturno.
Razionali dell'effetto protettivo del succhietto sulla SIDS:
- Soglia di risveglio inferiore nei bambini con succhietto
- Respirazione orale facilitata in caso di ostruzione nasale
- Rischio ridotto di ostruzione orofaringea per la posizione anteriorizzata della lingua
- Incentivo ad assumere e mantenere la posizione supina nel sonno
- L'effetto protettivo perdura anche in caso di perdita del succhietto durante il sonno
Questo perché l'atteggiamento della bocca di 1 soggetto che tiene in bocca il ciuccio, rimane anche quando viene perso il ciuccio.
LATTE MATERNO
Il latte materno è:
- Colostro: (dal 1° al 5° giorno di lattazione) ricco di immunoglobuline (immunità passiva)
- Latte di transizione: (6° al 10° giorno)
- Latte maturo: > 10° giorno
Il latte è difficilissimo da riprodurre. Il latte di inizio poppata è diverso da quello di fine poppata e il latte della poppata del mattino è diverso da quello della poppata della sera. A 32 settimane il colostro è differente rispetto alle 38 settimane. Il colostro delle mamme che partoriscono pretermine ha una quantità di amminoacidi molto maggiore rispetto al colostro delle mamme che partoriscono a termine. Nel latte materno ci sono oligosaccaridi. Questi sono fonte di galattosio e lavorano per la costruzione dei galattocerebrosidi nella membrana neuronale (lavorano allo sviluppo neurologico).
Quindi, gli oligosaccaridi: - Lavorano allo sviluppo neuronale - Hanno una funzione prebiotica - Hanno un effetto protettivo Inoltre, il latte ha anche una serie di caratteristiche non nutrizionali. Il latte materno contiene: - Ormoni - Glicoproteine - NGF fattore che serve per la differenziazione e la crescita dei neuroni Tutte vanno ad influenzare la protezione del microbioma intestinale. FISIOLOGIA DEL LATTE MATERNO La fisiologia del latte materno ha una sua importanza e ha effetti a breve termine ed effetti a lungo termine. LATTE MATERNO - EFFETTI A BREVE TERMINE Malattie infettive: - Diminuisce incidenza e/o severità di molte infezioni, tra cui meningiti batteriche, batteriemie, diarrea, infezioni respiratorie, enterocolite necrotizzante, otiti medie, infezioni delle vie urinarie e sepsi tardiva in bambini pretermine. - La mortalità post-neonatale dei bambini allattati al seno è ridotta del 21% in USA. ALLATTAMENTO AL SENO E PROFILASSI ATOPIA Vieneeffettuato uno studio prospettico fino a 17 anni di età. Questo studio va a valutare l'allattamento al seno e la profilassi delle allergie e della dermatite atopica negli adolescenti. 150 bambini tra i 236 originariamente arruolati hanno completato un follow-up suddivisi in tre gruppi: 1. allattati al seno per più di 6 mesi 2. allattati al seno per un periodo tra 1-6 mesi 3. allattati al seno meno di 1 mese o non allattati al seno (quindi sono stati allattati artificialmente) La prevalenza di atopia a 17 anni di età è risultata nei tre gruppi rispettivamente pari a 8%, 23% e 54% (P=0.0001). Ogni mese in più di allattamento al seno, diminuisce le probabilità di sviluppare allergie e obesità. ASSUNZIONE DI LATTE NEI PRIMI 12 MESI IN ITALIA La linea rossa segna i 6 mesi. Le curve blu e viola sono normali. La linea gialla mostra la "sconfitta dei pediatri". A 6 mesi, il 20% dei bambini è già passato al latte.vaccino, creando degli sconquassi. Se devo gestire l'allattamento al seno, devo gestire anche l'allattamento artificiale. L'allattamento al seno, il bambino se lo gestisce da solo. Nell'allattamento artificiale, invece, sono io che devo gestire l'alimentazione.
TIPOLOGIE DI LATTE IN FORMULA
In ambito artificiale, esistono le forme adattate in base all'età del bambino:
- FORMULA 0: prematuri da 1500g a 2500g ha un elevato contenuto calorico (82 kcal/100 ml), ricco di proteine idrolizzate, carboidrati, sali minerali
- FORMULA 1: dalla nascita ai 6 mesi. Elevata concordanza di composizione (macro e micronutrienti) con latte materno, arricchito con vitamine
- FORMULA 2: dai 6 ai 12 mesi. Rispetto alla Formula 1: aumento di glucosio e saccarosio, diminuzione di lattosio, aumento di ferro
- FORMULA 3 (latte di crescita): oltre i 12 mesi. Ricco di acidi grassi polinsaturi, oligosaccaridi, vitamine e sali minerali
Inoltre, ci sono anche latti
differenti dal latte vaccino. Le componenti di ciascun latte sono differenti rispetto al latte vaccino. Tra le tipologie di latte in formula troviamo:- formule non tradizionali latte vaccino
- formule alternative a base animale:
- bufalo 13%
- capra 2,3%
- pecora 1,4%
- formule a base di soia
- preparati speciali eHFo AAFo RBHF
Valutare il contesto familiare, il rapporto mamma-bambino, le necessità materne (lavoro) e la crescita e sviluppo del lattante. Ci sono dei segni che mi indicano che il bambino è pronto. Lo svezzamento svolge quindi l'straordinaria funzione di palestra del gusto e, ad esempio, la verdura si presta perfettamente a ciò, in quanto è estremamente varia la gamma di gusti che offre. Inoltre, l'utilizzo della verdura per preparare le pappe ha il vantaggio di "diluire" il contenuto calorico totale del pasto, riducendo così l'eventuale eccessivo apporto energetico, uno dei problemi più frequenti nei paesi occidentali. L'autosvezzamento è contronatura. I segni che, messi insieme, ci dicono che è pronto sono:
- sta seduto e tiene dritta la testa, coordina occhi, mani, bocca per guardare il cibo
- afferra il cibo e se lo porta alla bocca