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Eccesso di peso
°ECCESSOsi divide in due: selettiva -> ipervitaminosi; globale Determinata da un cronico eccesso di introito energetico rispetto alle calorie consumate, prevalentenelle zone più ricche del mondo. Esempio il sovrappeso/obesità.I fattori che influenzano il peso sono:
- fattore genetici: l'ereditarietà incide sul peso corporeo per il 25-40%;
- fattori socio-culturali: la disponibilità di cibo, il contesto sociale e familiare, lo stato socio-economico e i modelli corporei proposti dalle società incidono sul peso per il 35%;
- fattori individuali: gravidanza, peso alla nascita, malattie e disfunzioni ormonali;
- fattori ambientali: abitudini alimentare e stili di vita.
Non esistono sintomi specifici. I segni di sovrappeso e obesità includono un elevato BMI e unadistribuzione anomala del grasso corporeo, valutabile misurando il giro vita. Negli esami del sanguepotremmo avere paramentri sballati come LDL, trigliceridi, glicemia, acido urico.
complicanze dell'obesità sono molteplici, dando danno in quasi tutto il nostro sistema: disturbi respiratori (apnee notturne, insufficienza respiratoria), calcoli colecisti, ictus, ipertensione, tumori, diabete, gotta, etc. Il difetto si divide in due: - Difetto selettivo -> presentiamo varie carenze come il deficit di vitamine, di sali minerali, oligoelementi; - Difetto globale -> può essere dovuto a un minore apporto nutrizionale, maggior dispendio energetico, perdita o mancato assorbimento dei nutrienti. La malnutrizione per difetto è generalmente correlata a condizioni di particolari fragilità (es. quelle che insorgono con l'incremento dell'età) e stati patologici (es. pazienti con neoplasia, postchirurgici, con varie forme di insufficienza d'organo, malattie neurologiche degenerative e progressive). I sintomi generali sono: debolezza, anoressia, anemia, ulcerazioni, diarrea, pigmentazione cutanea, ipotrofia temporale, calo ponderale e.morte;cute e similari – capelli fragili, facili ecchiminosi, rash a componente desquamativa alle• estremità inferiori del corpo;occhi – cecità notturna, secchezza, oftalmoplegia e macchie di Bitot;• fauci – glossite, cheilosi, riduzione del senso del gusto, sanguinamento gengivale e flogosi;• neurologici – disorientamento, neuropatia periferica, atassia cerebellare, perdita del senso di• posizione. Esistono diversi tipi di malnutrizione per difetto: 1. malnutrizione primaria, non correlata a patologia. Si ha un apporto inadeguato di nutrienti e in genere sono più colpite le persone che presentano povertà, solitudine, mancanza di denti, etc. Per questi motivi i più colpiti sono gli anziani e infatti, sono esposti ad elevato rischio di malnutrizione e alla possibilità di non recuperarla più una volta instaurata.È la più grave minaccia per la salute pubblica mondiale perché hacosti elevati. Le conseguenze della malnutrizione nell'anziano sono particolarmente gravi anche in soggetti privi di patologie rilevanti. In questa condizione vanno incontro a: riduzione e perdita dell'autonomia, comparsa di piaghe da decubito, maggior rischio di cadute e di frattura, peggioramento di eventuali patologie croniche, maggior rischio di essere ospedalizzati, insorgenza di depressione ed apatia, globale peggioramento della qualità di vita.
La malnutrizione è un problema significativo in tutta Europa: si attesta intorno al 20-30% dei ricoverati e non è diminuita negli ultimi 30 anni.
2. malnutrizione secondaria, correlata a patologie infiammatorie. Può essere acuta (traumi, sepsi/infezioni gravi, etc) e cronica (neoplasie, mici).
digiuno <72 ore mi porta a ↓ secrezione di insulina, ↑ secrezione di glucagone e catecolamine, ↑ glicogenolisi e lipolisi per fornire glucosio ai tessuti glucosio-dipendenti, ↑ gluconeogenesi dagli
Aminoacidi una volta che i depositi di glicogeno sono esauriti, ↑relativo del dispendio energetico basale.>72 ore avrò ulteriore ↓ dei livelli di insulina, deplezione delle riserve di glicogeno, ↓ spesaenergetica correlata all’attività fisica, ↓ del dispendio energetico basale del 10-15%, ↑ossidazione degli acidi grassi, ↑ produzione di corpi chetonici nel fegato che vengono usatinel cervello come fonte energetica, ↓ relativa nel catabolismo proteico tissutale.
Dopo due giorni di digiuno sorge anche lo stress. In condizioni di sepsi si può perdere finoad 1 kg di massa muscolare al giorno!
I pazienti oncologici sono a rischio di malnutrizione cronica perchè c'è una riduzione delleingesta, malassorbimento, aumento delle richieste energetiche indotto dalla neoplasia stessa.
Il 20% dei pazienti neoplastici muore per effetto della malnutrizione piuttosto che per lamalattia di base;3. malnutrizione secondaria,
correlata a patologia non infiammatoria. Dovuta a disfagia, SLA, demenza, ictus, malassorbimento etc.
Nei pazienti affetti da patologie, la malnutrizione è responsabile di un globale aumento dellavulnerabilità, aumento delle complicanze, insufficiente risposta alle terapie, ridotta rispostaimmunitaria, ritardo dei processi di cicatrizzazione, compromissione della funzione diorgani ed apparati, rallentamento del recupero maggiori richieste di cura e ricoveriospedalieri, più elevata frequenza di riammissioni in ospedale.
La più comune forma di malnutrizione rilevabile nelle persone iponutrite è quella proteico-energetica (PEM). Tale condizione si instaura rapidamente in corso di malattia acuta, o lentamentenel corso di mesi se associata a ridotto introito di nutrienti o in caso di malattia cronica.
La riduzione dell'apporto proteico determina una serie di conseguenze negative che possonoarrivare, quando la perdita del patrimonio proteico raggiunge il 70%,
alla morte metabolica. Le manifestazioni cliniche sono: marasma, kwashiorkor, forme intermedie o miste. Marasma - Il quadro della malnutrizione di tipo marasmatico puro si instaura come conseguenza di un apporto calorico-proteico cronicamente inadeguato e ha come effetto la deplezione delle riserve adipose e della massa muscolare fino alla cachessia (non più reversibile). Nei paesi in via di sviluppo è dovuto all'adattamento del corpo alla malnutrizione ed è sostenuto da una privazione sia proteica che calorica. L'organismo reagisce al misero apporto energetico andando a sfruttare tutte le riserve energetiche di cui dispone, comprese quelle essenziali o primarie. La patologia è caratterizzata da un'estrema perdita di tessuto adiposo e muscolare che comporta: secchezza cutanea, ipotermia, atrofia muscolare, irritabilità ed arresto della crescita. È la forma più diffusa di malnutrizione nei bambini. Cachessia - stato diProfondo deperimento generale caratterizzato da prostrazione, rallentamento delle capacità psichiche, perdita di appetito e riduzione delle masse adipose e soprattutto muscolari (bilancio azotato negativo). È una sindrome frequentemente riscontrata nei pazienti con cancro in stadio avanzato, con un impatto rilevante sulla prognosi.
Si tratta di una sindrome multifattoriale caratterizzata dalla perdita progressiva di massa muscolare (con o senza perdita di massa grassa), che non può essere completamente corretta con un supporto nutrizionale convenzionale e che porta ad un progressivo danno funzionale.
Gli aspetti caratterizzanti sono la perdita di peso (soprattutto di massa muscolare) e l'infiammazione. Ad esse sono ascrivibili i principali sintomi del paziente cachettico quali anoressia, anemia, fatigue.
Perdita di peso: può essere il primo sintomo di una patologia neoplastica.
Reazione infiammatoria sistemica (a livelli di citochine infiammatorie)
Rilevabile in molti pazienti già al momento della diagnosi.
Kwashiorkor -> si verifica per effetto di uno stress catabolico acuto (per es. in corso di sepsi) e di un concomitante apporto proteico inadeguato alle aumentate richieste. Il risultato è quello di un marcato impoverimento delle riserve proteiche dell'organismo con: perdita di massa muscolare, ipoalbuminemia, edemi, risparmio del compartimento adiposo.
Nei paesi in via di sviluppo è conosciuto anche come malattia del secondo figlio. L'agente causale è una dieta ricca in carboidrati ma estremamente povera in proteine. Le caratteristiche principali sono l'addome rigonfio, causato dall'edema (agente causale: ipoalbunemia), e la steatosi epatica (agente causale: riduzione delle lipoproteine circolanti). Altri segni evidenti di questa malattia da malnutrizione sono la depigmentazione della pelle, il ritardo nella crescita, la debolezza muscolare ed il rigonfiamento del viso (faccia a luna).
Il tasso di mortalità può raggiungere il 30-60%. Le forme intermedie o miste -> si instaurano come possibile evoluzione delle due forme precedenti, quale conseguenza di apporti calorico-proteici prolungatamente inadeguati alle aumentate richieste, secondarie alla condizione di ipercatabolismo. Rappresentano la forma più frequente di malnutrizione in ambito ospedaliero. Inedia -> la forma più estrema di malnutrizione. Si tratta di una totale assenza di nutrienti e si può verificare nel digiuno, nell'anoressia nervosa, o più frequentemente durante carestie. Nella malnutrizione il muscolo scheletrico è il primo a soffrire. Durante il digiuno, si perde ogni giorno il 2% del muscolo e in 10 giorni si arriva al 20%, fegato e milza possono perdere fino al 60-65% della loro massa mentre cuore e rene si atrofizzano più lentamente e il cervello non subisce iniziali apprezzabili perdite anche nelle forme più gravi. La malnutrizioneè una malattia che viene difficilmente riconosciuta e per questa più della metà dei pazienti non sono trattati. È un fenomeno che è legato in parte alla scarsa attenzione e sensibilità nei confronti di questo problema e in parte alle difficoltà di identificazione del paziente malnutrito. La valutazione clinica dello stato nutrizionale del paziente è condizione essenziale per la prevenzione primaria delle malattie cronico-degenerative ad eziologia alimentare. La diagnosi precoce della malnutrizione consente la prevenzione secondaria delle patologie la cui prognosi e terapia sono condizionate dalla malnutrizione. Lo screening nutrizionale permette di definire: - il paziente non a rischio, ma che deve essere controllato a specifici intervalli di tempo (es. settimanalmente durante la degenza ospedaliera); - il paziente a rischio che necessiti di un piano nutrizionale; - il paziente a rischio con complicanze metaboliche o funzionali che...impediscono di portare avanti il piano di cura nutrizionale; se