Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Per evitare le cricche si usano delle soluzioni polimeriche dove raffreddare il pezzo poco
più lentamente
Tempra scalare
Limita le distorsioni dovute alla tempra classica
- Riscaldamento sopra Ac3
- Permanenza – quasi un trattamento isotermo, ma senza arrivare alla formazione di
bainite o altre fasi intermedie
- Raffreddamento a una temperatura vicina alla critica
Vantaggi:
- Trattamento che consente di raggiungere la struttura martensitica
- Al contempo riduce le cricche che si formerebbero per tempra classica
Tempra bainitica (isotermica/intermedia)
- Riscaldamento sopra Ac3
- Raffreddamento fino ad una temperatura intermedia, rapido da non formare perlite,
poi Permanenza per un tempo sufficiente a trasformare tutta l’austenite in bainite
o (bainitica)
Permanenza per un tempo tarato per formare una quantità voluta di bainite
o (intermedia)
Rallentamento del raffreddamento
o 16
- Infine raffreddamento fino alla temperatura ambiente
Temprabilità
Definita come l’attitudine di un acciaio ad avere una struttura martensitica, quindi ad
accrescere la sua durezza: questo è dipendente in gran parte dal tenore di carbonio
La temprabilità si esprime mediante la profondità (= metri) a cui arriva l’indurimento o la
penetrazione di tempra
La profondità dello strato temprato è definita come la distanza dalla superficie dalla zona
con 50% di martensite e 50 % di perlite (o altri cristalli), e viene facilmente identificata
da uno studio micrografico o dalla prova di microdurezza
Funzione della profondità
È importante sapere in quali punti del pezzo (profondità) si arriva sotto o sopra la velocità
critica di tempra, in modo da avere lo strato martensitico
La profondità di tempra dipende da
- Composizione chimica
- Dimensione del grano iniziale austenitico
- Drasticità del trattamento, ovvero l’insieme di permanenza ad alta temperatura
(ingrossamento grano) e dell’effetto sulle curve CCT
- Diametro del provino (= quanto materiale c’è da trattare)
La soluzione più semplice per ottenere una elevata penetrazione di tempra è l’utilizzo di
acciai legati, ma è anche la soluzione più costosa (alto prezzo dell’acciaio legato)
Prove Jominy – prove di temprabilità
La prova consiste nel raffreddare, mediante un getto di acqua, l'estremità di un tondo
dell'acciaio da esaminare portato alla T di tempra, e misurare, poi, a raffreddamento
avvenuto, la variazione di durezza dall'estremità raffreddata all'altro estremo
Ovviamente il provino è normato per geometria e dimensione
Le prove Jominy hanno correlazione tra i risultati del profilo di durezza lungo il campione e
la curva corrispondente (figura)
- Le curve sono diverse anche a seconda della composizione in carbonio e in
elementi di lega 17
- A seconda poi della pendenza della curva si dice del pezzo più o meno temprabile,
ovvero “assorbe” più o meno tempra
La temprabilità (= assorbimento di tempra) della curva 1 cala rapidamente, ovvero la
durezza non è “entrata” in lungo nel pezzo: nell’acciaio 2 invece si, infatti il primo tratto alto
è più lungo in 2 che in 1
La prova Jominy serve come metodo di confronto per determinare un acciaio da impiegare
per un certo utilizzo
Più un acciaio è ricco in carbonio ed elementi in lega, più quell’acciaio è temprabile
Rinvenimento
- Riduce le tensioni interne, non porta a modifiche strutturali
- Spesso operato dopo la tempra (= trattamento complessivo di bonifica), per ridurre
di poco le tensioni interne
Diagramma di rinvenimento
Per un acciaio 40 NiCrMo 2: 18
Descrive i carichi limite e l’allungamento e strizione percentuale, e la resilienza, al variare
della temperatura raggiunta nel processo
Si usa quindi per determinare la temperatura alla quale fare il processo, per determinare
certe caratteristiche meccaniche
Bonifica
È il trattamento termico complessivo di tempra + rinvenimento, e mira a risanare tutti i
problemi che si ottengono da tempra, come fragilità e struttura martensitica. La
temperatura di rinvenimento deve stare sotto ai 600°C, o comunque sempre al di sotto
della temperatura Ac1
- Miglioramento caratteristiche meccaniche
- Riduzione sensibile di durezza, perché si va ad eliminare la martensite residua
- Aumento di tenacità -> resilienza maggiore
Stadi del processo
Primo stadio (100 – 250 °C)
Si passa da martensite ottenuta con la tempra a martensite + carburi (diminuzione di
durezza e tensioni)
Secondo stadio (fino a 300 °C).
L’austenite residua (quella che non è diventata martensite) si trasforma in bainite
- Leggero aumento di durezza, in quanto la bainite è più dura dell’austenite 19
Terzo stadio (300 – 400 °C)
Si forma ferrite e cementite lamellare
- Diminuzione significativa di durezza dovuta alla cementite lamellare (ovviamente
meno dura della martensite), con aumento di duttilità
Quarto stadio (450 – 600 °C).
Sferoidizzazione della cementite, quindi formazione successiva di sorbite
La sorbite è una struttura globulare di ferrite e cementite, con una durezza sensibilmente
più bassa della martensite
Effetti del trattamento di bonifica
L’obiettivo principale del trattamento di bonifica è ridurre le tensioni interne di un pezzo
dovute alla presenza di martensite -> martensite rinvenuta, ovvero sorbite (con differente
posizione delle lamelle), ma con proprietà simili
Nel grafico sotto è riportato l’ effetto della temperatura di rinvenimento sulle caratteristiche
meccaniche di un acciaio allo 0.4% di carbonio
Tempering = rinvenimento, non tempra 20
Classificazione acciai
Proprietà derivanti dagli elementi in lega
- O, P, S, H: ruolo negativo nelle proprietà derivanti: peggiorano le proprietà
meccaniche e qualsiasi tipo di resistenza, formano ossidi (ruggine, nitruri…) che
infragiliscono il pezzo
- Ni (simile Mn): elemento che favorisce la lavorabilità della lega, fa diminuire le
velocità critica, quindi favorisce la temprabilità e la penetrazione di tempra, aumenta
la tenacità a parità di carico di snervamento. Eventualmente usato Mn, costa molto
meno
- Co: produce un acciaio che non si ossida (inox, hs), rende più stabile l’austenite,
ma fa diminuire la penetrazione di tempra
- Cu: migliora le caratteristiche a caldo (resistenza allo scorrimento)
- N: aumenta leggermente carico massimo, allungamento percentuale e strizione, e
stabilizza l’austenite
- Cr (simile Mo): elemento alfageno per eccellenza, dà stabilità e non fa ossidare la
superficie (cromatura), aumenta la temprabilità
Designazione alfanumerica degli acciai – UNI EN 10027-1
Gruppo 1
Sono acciai designati in base all’impiego (costruzioni, acciai da bonifica, …) o alle
caratteristiche meccaniche
La designazione prevede:
- Un simbolo principale (lettera), che indica la caratteristica meccanica o fisica
oppure l’impiego
- Un numero pari alla valore minimo della proprietà meccanica o fisica indicata 21
22
Lettere ausiliarie
Per indicare una resilienza minima di quell’acciaio vengono applicate in fondo alla
designazione le lettere J, K, L per indicare 27, 40, 60 Joule di resislienza (risp.), insieme
ad un numero che indica la temperatura di test
Es. S255J0
Gruppo 2
Gli acciai del gruppo 2 sono classificati in sottogruppi in base al tenore di un elemento in
lega
Sottogruppo 1: tenore di Mn minore di 1%
Lettera C seguita da un numero, che indica il tenore di carbonio in lega moltiplicato 100
Sottogruppo 2: tenore di Mn superiore a 1, tenore complessivo dei leganti minore del 5%
Numero che indica la percentuale di carbonio, poi i simboli chimici degli elementi in lega,
seguiti dai numeri che indicano le percentuali in lega di questi elementi, in ordine,
moltiplicati per un fattore
Il numero può anche essere omesso se la percentuale è molto bassa e non può essere
rappresentato
Es. 42CrMo4 = 0,42% di carbonio, con tenore di cromo dell’1%, e tenore di molibdeno non
specificato, perché molto basso
Sottogruppo 3: acciai alto legati, in cui almeno un elemento ha tenore maggiore del 5%
Lettera X, poi tenore di carbonio moltiplicato 100, poi simboli chimici e numeri puri senza
moltiplicatori, che indicano le concentrazioni, messi in ordine decrescente
Es. X10CrNi18-8: acciaio con 0,1% di carbonio, e 18% di cromo e 8% di nichel 23
Sottogruppo 4: acciai rapidi
Lettere HS (high speed), poi percentuali in ordine di W, Mo, V, Co
- Se non è specificato il tenore vuol dire che non c’è quell’elemento
Es. HS 18-0-1, acciaio rapido con 18% di W, 0% di Mo, 1% di V, e 0% di cobalto
Designazione numerica
È una designazione pensata per tutti i materiali metallici
- Numero 1, che indica acciaio
- Un .
- Primi due numeri indicano se si tratta di acciaio legato, non legato, di base, di
qualità, speciale
- Altri due numeri che sono progressivi dell’acciaio
Designazione pratica
Acciai da costruzione di uso generale
L’unica caratteristica voluta per un acciaio di questo tipo è la garanzia di un limite di
snervamento minimo, in genere minore di 500Mpa, e un basso rapporto
Ottenuti tramite:
- Affinamento del grano mediante precipitati fini
- Incrudimento per deformazione plastica a freddo
- Rafforzamento per soluzione solida (Mn, Si)
- Rafforzamento per dispersione di precipitati (in presenza di Nb, Ti, V)
- Presenza di bainite e/o martensite
Acciai da costruzione speciali
Un acciaio è detto speciale se vengono selezionate le composizioni dei singoli leganti
in base alle proprietà meccaniche che si vuole ottenere 24
Acciai da bonifica
- Sono gli acciai più comunemente usati
- Sono detti “da bonifica” perché vengono effettivamente sottoposti al trattamento di
tempra + rinvenimento
- Il trattamento fa avvenire la trasformazione in martensite e poi un rilassamento delle
tensioni interne
- Le caratteristiche meccaniche ottenute sono molto alte sia in termini di durezza
che di resistenza allo snervamento e alla fatica
Acciai da cementazione
- La cementazione è un trattamento che prevede la diffusione di carbonio
monoatomico in un piccolo strato superficiale per aumentarne la resistenza a
strisciamento e scorrimento a freddo, mantenendo un cuore tenace con le proprietà
solite di un acciaio (vedi capitolo sotto) -> percentuale di carbonio in lega molto
basso, in modo da favorire il gradiente di concentrazione in superfici