Estratto del documento

Categoria A: le attività a basso rischio ovvero quelle contraddistinte da un limitato

• livello di complessità e da norme tecniche di riferimento. È sufficiente presentare

una SCIA commerciale a cui va allegato il progetto e l’asseverazione, con la firma di

un tecnico abilitato, attestante la conformità alle prescrizioni vigenti in materia di

sicurezza antincendio.

Categoria B: attività a rischio incendio medio, caratterizzate da media complessità

• e sprovviste di una specifica regolamentazione tecnica. In questo caso è necessario

chiedere il parere preventivo di conformità dei Vigili del Fuoco presentando il

progetto. Al recepimento del parere positivo si può presentare la SCIA antincendio

con le modalità già descritte e dare inizio all’attività.

Categoria C: attività ad elevato rischio e ad alta complessità tecnico-gestionale.

• Come per la categoria B deve essere richiesto il parere preventivo di conformità del

progetto alle norme antincendio. L’iter della SCIA antincendio è lo stesso delle

categorie A e B con la differenza che, dopo aver conseguito la ricevuta di

presentazione della domanda, il controllo sarà sistematico e non a campione.

All’esito della valutazione dei rischi d’incendio , il datore di lavoro adotta le necessarie

misure organizzative e gestionali da applicare in caso di incendio. Deve predisporre anche

il piano di emergenza antincendio in cui devono essere indicati i nominativi delle persone

incaricate di sovrintendere alla attuazione delle procedure previste i nominativi dei

lavoratori incaricati alla trazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio di

gestione delle emergenze.il piano di emergenza in caso di incendio deve sviluppare in

particolare le seguenti procedure: le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso

di incendio, le procedure per l'evacuazione dei lavoratori e delle persone presenti, le

disposizioni per chiedere l'intervento dei vigili del fuoco per fornire informazioni allora

arrivo ed infine le specifiche misure per assistere le persone disabili con esigenze

particolari.il piano di emergenza è predisposto dal datore di lavoro è sviluppato in

funzione delle caratteristiche dei luoghi di lavoro ed deve essere completato da una

planimetria. Nei luoghi di lavoro devono essere effettuati, almeno una volta all'anno,

l'esercitazione antincendio affinché lavoratori mettere in pratica le procedure in caso di

emergenza.

11- Cos’è il documento di valutazione dei rischi (DVR)?

Il testo unico sulla sicurezza del lavoro apri visto alcune innovazioni finalizzata a questo

scopo come i corsi di formazione per il pronto soccorso, il corso antincendio e il

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Ardenghi Alessandra

documento di valutazione dei rischi (DVR). Il documento di valutazione dei rischi è una

relazione obbligatoria che deve essere presente all'interno dei luoghi di lavoro e

disponibile per un eventuale esame della stessa, da parte degli organi di controllo. Esso

per oggetto l'individuazione di tutti i rischi presenti nell'ambiente lavorativo e nello

svolgimento delle mansioni atte a causare un danno alla salute, conseguente da

infortunio malattie professionali.tale documento predispone suggerisce le misure

adeguate a prevenire gli infortuni e le malattie, adottando sistemi aziendali, come la

manutenzione periodica degli impianti dell'attrezzature e la predisposizione di un

programma di interventi allo scopo di ridurre nel tempo, i rischi ed aumentare i livelli di

sicurezza. Inoltre specifica come tutti i lavoratori devono essere muniti dei mezzi doni alla

prevenzione quali dispositivi di protezione individuale ad esempio e metti guanti

calzature imbracature maschere occhiali eccetera e devono essere adeguatamente

informati informati ed addestrati. Il documento di valutazione dei rischi è un elemento

fondamentale per garantire la sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro e la salute fisica e

psicologica dei lavoratori. Il documento di valutazione dei rischi è formato da tre sezioni

principali: in primo luogo deve presentare una relazione che evidenzi pericoli all'interno

dei luoghi di lavoro e i rischi che gravano sulla sicurezza sulla salute dei lavoratori.in una

seconda sezione del documento di valutazione dei rischi deve esporre un piano costituito

da un insieme di azioni e attività, volte ad eliminare, ridurre almeno controllare i pericoli e

rischi precedentemente individuati.in una terza sezione esso deve indicare tutte le misure

da adottare per garantire il miglioramento, nel tempo, dei livelli di sicurezza. Per poter

redigere un documento di valutazione dei rischi è indispensabile un sopralluogo da parte

di un tecnico della sicurezza, effettuando le registrazioni le misurazioni necessarie, potrà

valutare quantitativamente tutti i rischi. Tale documento deve avere una data certa ed è

necessario che sia sottoscritto dal responsabile il servizio di prevenzione protezione, dal

medico competente e dal rappresentante della sicurezza dei lavoratori. Il documento di

valutazione dei rischi risulta quindi essere la relazione scritta dell'attività di valutazione,

arricchita però da un piano di miglioramento della sicurezza. Esso non individua

solamente la rappresentazione dello stato dell'azienda dal punto di vista della sicurezza

ma, è anche una guida che indica tutti gli operatori preposti alla sicurezza all'interno

dell'azienda, gli interventi da attuare per raggiungere un miglioramento significativo. Per

qualunque azienda è obbligatorio predisporre la valutazione dei rischi dell'ambiente

lavorativo dunque deve rivolgersi ad aziende di consulenza appositi periti girando il

documento tramite un'analisi e una valutazione tecnica del luogo di lavoro. Il documento

di valutazione dei rischi, non si deve limitare a riportare l'anagrafica aziendale,

l'organigramma della sicurezza di tutti i pericoli relativi all'attività svolta, suggerendo

semplicemente alcuni consigli per la gestione dei pericoli, ma deve calarsi nella realtà

aziendale valutata. Occorre analizzare tutte le fasi lavorative interne all'azienda,

individuando tutti i pericoli connessi a ciascuna fase e quantificando tutti i rischi derivanti.

È necessario dunque misurare ciascun rischio, non è sufficiente solo menzionarlo nel

documento. In tale documento deve essere inoltre presente un programma di

miglioramento della sicurezza nel tempo, dove vengono riportate tutte le misure di

prevenzione predisposte, il soggetto responsabile dell'attuazione ed una

programmazione temporale. Un altro documento di uguale importanza è il documento

unitario di valutazione dei rischi da interferenze è un documento con il quale sono valutati

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rischi e nel quale sono indicate le misure da adottare per eliminare o ridurre al minimo i

rischi da interferenze fra le attività affidate ad appaltatori e lavoratori autonomi e i loro

eventuali incontri in aree dell’azienda per svolgere specifiche mansioni. Il rischio da

interferenza è difficile da gestire a livello normativo.

12- Qual’è l’importanza della formazione nel processo di gestione dei

lavoratori, a chi spetta?

Prevenzione protezione, informazione, formazione e addestramento: elemento cardine

del sistema di prevenzione protezione aziendale e l'obbligo della valutazione del rischio a

carico del datore di lavoro. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, i lavoratori

incaricati del pronto soccorso, antincendio ed evacuazione e i preposti, hanno diritto ad

una formazione specifica. Ogni lavoratore deve essere informato sui rischi presenti nei

luoghi di lavoro e quelli specifici a cui esposto, le misure preventive, la normativa di

sicurezza e le disposizioni aziendali, i pericoli connessi all'uso di sostanze e preparati

pericolosi, i nominativi del responsabile del servizio di prevenzione protezione aziendale,

del medico competente degli addetti ai servizi di emergenza, pronto soccorso e

antincendio.ogni lavoratore deve essere informato in maniera adeguata e sufficiente sul

sistema di prevenzione protezione aziendale, sulle procedure utili all'acquisizione delle

competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti tre quali le procedure di

pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, in azienda e per

l'identificazione, la riduzione la gestione dei rischi. Ogni lavoratore deve essere

adeguatamente addestrato all'uso corretto delle attrezzature, macchine, impianti,

sostanze, dispositivi di protezione individuale, procedure di lavoro.la formazione che va

ripetuta periodicamente, deve avvenire all'atto dell'assunzione, in caso di trasferimento o

in caso di cambio mansioni o l'introduzione di nuove tecnologie o cicli di lavoro.la

formazione dei lavoratori, degli addetti del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

è un obbligo in capo al datore di lavoro deve essere effettuata in orario di lavoro senza

oneri per i lavoratori.

L’importanza della formazione nei luoghi di lavoro: al fine di stimolare un percorso che

aiuti a favorire un cambiamento di mentalità nell'approccio alla tutela della salute e della

sicurezza, è opportuno che il posto di lavoro, luogo nel quale si trascorre una parte

rilevante della vita e dove sono svolta importante attività, rappresenti un contesto di

cooperazione, di compartecipazione e corresponsabilità tra i vari soggetti della

prevenzione: datore di lavoro, RSPP, RLS, medico competente, dirigenti, preposti,

favorendo il coinvolgimento dei lavoratori.la formazione per i lavoratori, secondo la

definizione del decreto legislativo numero 81 del 2008, rappresenta una parte

fondamentale del cambiamento educativo, indirizzato a conseguire competenze per le

svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti l'azienda ed all'identificazione, la riduzione

la gestione dei rischi.in particolare, essa costituisce per ciascun lavoratore un insostituibile

occasione di acquisizione di consapevolezza, volta a comprendere quanto importanza

riveste, per la propria e altrui salute e sicurezza, l'adozione di comportamenti lavorativi

corretti.il rischio infatti è inteso come probabilità di accadimento di un evento dannoso, è

strettamente correlato a scelte organizzative e a comportamenti lavorativi impropri ,

scorretti o sbagliati. Il confronto e la riflessione nei quali si incardina l'attività formativa

contribuiscono in maniera determinante ad un radicale cambiamento dell'approccio alla

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Ardenghi Alessandra

prevenzione. La formazione però non deve essere confusa con altri due concetti

importanti l'informazione l'addestramento, che secondo le norme poste a fondamento

del decreto di Cisl attivo 81 del 2008, costitu

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ele1221 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Salute, sicurezza ed ergonomia nell'industria alimentare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Guidetti Riccardo.
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