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ALEXANDER WENDT
Teorico più rilevante che pone una particolare enfasi sul ruolo del
cambiamento delle idee fondamentali, per portare un cambiamento del
sistema internazionale.
L’anarchia è ciò che gli stati ne fanno. Non è abbastanza per spiegare il
balancing, o per spiegare il fatto che gli stati pensano soprattutto alla loro
sopravvivenza. Quello che è importante è l’assunto che le unità vedono le
altre come nemici su risorse scarse. Le risorse sono finite, non aumentano.
Per Wendt non è sufficiente che ci sia un contesto di anarchia, ma
dobbiamo aggiungere l’assunto che gli stati devono essere nemici. La
rivalità è una relazione sociale e come tale può cambiare. È costruita nella
dinamica delle relazioni con gli altri.
Il costruttivismo è un approccio non esclusivo delle relazioni internazionali,
ma è un approccio di studio di altre discipline e condivide con esse l’idea
che la realtà sia costruita socialmente. Costruttivismo come teoria sociale.
Secondo questo approccio il mondo sociale non è dato, non esiste se non
esistono le persone che lo compongono e se non esistono le persone che
danno un significato a questo mondo sociale. È un approccio
completamente opposto all’ individualismo metodologico tipico di approcci
neoliberali e neorealisti. Secondo questi approcci i fenomeni sociali
dipendono dagli individui sulla base dei loro interessi. Il mondo sociale in
realtà è il mondo della costruzione, dell’interazione. Assume un significato
preciso per chi lo vive. E lo fa grazie ai significati che vengono ora
conferiti. Questi oggetti non sono di per se significativi per spiegare il
mondo sociale o la politica internazionale. Abbiamo bisogno di offrire un
significato per comprendere, organizzare e guidare il sistema
internazionale. I territori e le persone esistono ma quale significato diamo
a questi elementi? Significati possono cambiare a seconda delle persone
che abbiamo davanti. Secondo il costruttivismo sociale, il mondo delle
teorie materialistiche va spiegato, va attribuito un significato tramite idee
e norme.
Riportando una considerazione di politica internazionale, il multipolarismo,
situazione in cui potere è diviso per blocchi è una situazione pericolosa
per i neorealisti. Se il multipolarismo porta alla guerra, non è sufficiente
guardare alla diversa distribuzione di potere. Noi dobbiamo dare un
significato ben preciso al fatto che più poli distribuiscono il potere in più
centri. Porre significato a quello che vedo. Devo aggiungere cose, e queste
cose vengono dalle idee che io ho. Esempio classico tipico della scuola
costruttivista: 500 testate nucleari in mano alla Gran Bretagna, non fanno
così paura come 5 testate nucleari possedute dalla Corea del Nord.
Il costruttivismo in relazioni internazionali emerge abbastanza
recentemente e nasce negli Stati Uniti. Sembra strano che una teoria che
ponga attenzione a qualcosa di non materiale possa trovare spazio in un
contesto come quello americano. Risulta meno sorprendente se ci
ricordiamo che la scuola inglese è nata in Europa. Negli Stati Uniti c’è un
vuoto occupato dal costruttivismo. Nasce verso la fine degli anni 80.
Nasce e si sviluppa soprattutto dopo la fine della guerra fredda. La guerra
fredda darà un impulso fondamentale allo sviluppo di questa tradizione. In
particolare, la critica è agli approcci neorealisti che si ritengono troppo
parsimoniosi. In particolare, il dibattito che viene sottolineato e che dà lo
spunto al costruttivismo per attrarre attenzione è quello del balancing: ci
si chiede perché da un lato la guerra fredda sia finita così come è finita,
con l’inclusione di un blocco senza una guerra egemonica e perché a
fronte dell’incontestato balancing. E perché dall’altro lato a fronte
dell’incontestato potere degli Stati Uniti dopo la fine della guerra fredda
non ci sia un tentativo di balancing come invece prevede la teoria realista.
Alcuni stati si schierano con gli Stati Uniti. Alcuni teorici realisti
cercheranno di spiegare le presenze di un unico polo rimasto con il fatto
che lo star potere degli Stati Uniti è talmente grande che ci vorranno
decenni prima che ci siano tentativi di ribilanciamento. Walz scrive un
articolo ‘non riesco a dirvi quando, ma un bilanciamento ci sarà’. Questo
lascia un vuoto grande all’interno del quale si insinuano altri approcci che
guardano a modi che possano spiegare la presenza di fenomeni di
balancing. Il costruttivismo sociale è uno di questi. La fine della guerra
fredda e l’assenza di balancing danno al costruttivismo sociale il modo di
dire che il focus sulle idee e sulle norme offre una migliore teoria
sull’anarchia e sull’equilibrio di potere rispetto a quella fornita dal
realismo.
Intersoggettività: condivisione tra gli attori; una pacca sulla spalla è una
punizione o un incoraggiamento? La prima cosa è attribuire un significato
condiviso.
Fondamentale è l’idea di strutturazione. Il costruttivismo prende in
considerazione la struttura ma anche il ruolo degli agenti. Io posso creare
una struttura internazionale diversa pensandola in maniera diversa. Non è
solo la struttura che vincola i miei comportamenti. Sono anche io che
posso modificare i comportamenti reagendo in maniera diversa.
Condividendo le mie idee con altri attori. Le relazioni internazionali sono
una costruzione sociali, attribuzione di significati e di idee. L’approccio
costruttivista alle relazioni internazionali enfatizza la logica
dell’appropriatezza rispetto alla logica della consequenzialità. Logica di
azione che prevede la definizione di determinati obbiettivi e un’azione
volta al raggiungimento di quegli obbiettivi. Io agisco in base ai miei
obbiettivi (logica razionalista). Logica propria della teoria realista e
liberale. Per il realismo gli stati stano in alleanze solo finché questo è nel
loro interesse. Secondo il costruttivismo sociale, gli stati non agiscono solo
alla logica della consequenzialità ma anche sulla logica
dell’appropriatezza, quindi sulla base di quelle che sono le azioni più
appropriate in un determinato contesto. Che tipo di situazione è questa?
Come mi devo comportare? Agisco di conseguenza nonostante questo non
sia in linea con i propri interessi.
Esempio: istituzione sociale della sovranità: uno stato è sovrano quando è
visto dalle persone e dagli altri stati come un attore con diritti e doveri
verso un territorio e dei cittadini che agisce di conseguenza.
Filoni del costruttivismo
Costruttivisti convenzionali:
- costruttivismo delle origini, filone
del costruttivismo che contesta alcuni elementi delle teorie
mainstream, senza però totalmente negare la loro validità. Non è
tanto il problema degli stati che hanno degli interessi, ma più il
come si formano questi interessi. Il mondo è fatto di idee
(ontologia), ma può essere analizzato con metodi scientifici
(epistemologia). È possibili la generalizzazione e si possono spiegare
i rapporti di causazione che esistono indipendentemente dalla
presenza dell’osservatore. Questi approcci condividono con gli
approcci realisti il metodo di studio, che può essere benissimo
scientifica. Contestano però l’ontologia (natura della realtà) che
secondo i costruttivisti è sociale. Questa serie di costruttivisti
approccia la politica internazionali da vari livelli d’analisi
condividendo questa impostazione più classica. Contestano delle
teorie mainstream l’ontologia ma condividono l’epistemologia.
Costruttivisti critici/ post strutturalisti:
- serie di approcci del 4
dibattito che sostengono che non vi sia nulla da studiare, non c’è un
mondo esterno da studiare in quanto la realtà che noi abbiamo di
fronte è filtrata attraverso gli occhi di chi la guarda. L’operatore è
sempre calato all’interno dell’analisi. Lo scopo della ricerca è di
smascherare quelle versioni del pensiero che rivendicano di essere
vere e valide per tutti.
ALEXANDER WENDT COSTRUTTIVISMO CONVENZIONALE
Libro ‘strutture anarchiche’ ci dice che l’anarchia non conduce
necessariamente al self help, situazione di paura di tutti contro tutti in cui
io devo in primo luogo pensare alla mia sopravvivenza. Se questo è il
risultato non deve essere deciso a priori. Dipende dall’interazione tra gli
stati. Questa interazione incide sugli interessi. Questo tipo di importazione
ha avuto un ruolo fondamentale nell’interpretazione della fine della guerra
fredda. Il costruttivismo ci dice che quello che conta è l’interpretazione
delle visioni condivise che si hanno circa la politica internazionale e le idee
condivise. Se gli USA e URSS decidono che non sono più nemici allora la
guerra fredda è finita. Ruolo fondamentale prestato al leader di quel
periodo: Gorbachov, che ha cominciato ad ascoltare il pensiero dei
costruttivisti, che non tutto deve essere violento. Questo spiega anche
perché secondo il costruttivismo sociale anche il secondo elemento
(balancing degli Stati Uniti) non debba avvenire. Se noi non percepiamo
gli usa come un competitor, attore minaccioso, allora noi dobbiamo per
forza di cose fare balancing.
Gli attori conoscendosi, interagendo, riformano le proprie identità e questo
cambia la politica internazionale. Cambia la politica internazionale perché
cambiano le idee e le convinzioni degli attori.
Libro 1999 ‘social theories of international politics’ analisi di tipo sistemico
(terzo livello). Abbiamo anarchia, stesso punto di partenza del realismo.
Wendt da per scontata la presenza di anarchia intensa come assenza di
governo universale, di gerarchia. Nonostante questo, ci dice che l’anarchia
non conduce al self help, preoccupazione forte e inevitabile per la propria
sopravvivenza. Quello che l’anarchia produce dipende dal tipo di struttura
anarchica che si sviluppa tra gli stati nell’interazione tra di loro. Tre tipi di
culture anarchiche
1. Hobbesiana
2. Lockiana
3. Kantiana
Dipendono dal tipo di interazione che gli stati hanno tra di loro. Se ci sono
questi tra tipi di culture anarchiche ci sono tre stati di interiorizzazione,
ovvero di condivisione tra gli attori di questa idea. Ovvero come la cultura
anarchica definisce le relazioni tra gli stati. Il possesso di forza militare o
economica può essere minaccioso ma può anche condurre a relazioni più
amichevoli: dipende dalle interazioni sociali e dalle idee condivise.
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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