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GEOPOLITICA
La è quella branca della teoria delle relazioni internazionali che studia le relazioni complesse
e le reciproche in uenze tra lo spazio geogra co e la politica internazionale.
il modo in cui i fattori geogra ci condizionano le condotte e le relazioni
Da un lato esplora degli Stati
• degli Stati nell’arena internazionale. 25
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il modo in cui gli stati intervengono sullo spazio geogra co
Dall’altro lato esplora e studia e lo
• in funzione dei loro obiettivi
modellano e in funzione del loro interesse nazionale.
sviluppata nella
• La parola geopolitica ha una sua elasticità. Una delle de nizioni è “pseudoscienza
geopolitik
Germania nazista che...”. Infatti la concepiva gli Stati come degli organismi in rapporto
lotta nello spazio e per lo spazio tra gli Stati in ascesa.
simbiotico con il luogo geogra co, Questa sua
origine fu la causa del perché non si parlò più di geopolitica; non si usò più la parola ma si continuò a
farla. generale prussiano
Il padre della geopolitica fu un congedato che fondò un istituto di geopolitica e una
• rivista, Hausofen. Lui era molto lontano dalla concezione nazista la quale si accostò alla geopolitik (non
comprendeva nozioni razziste ecc.).
sdoganata Nixon Kissinger
Fu negli anni 70 negli USA da e ma loro la impiegarono in una accezione
• paragonavano la geopolitica alla realpolitik,
vaga e generica. In quella accezione alla politica di
potenza. Però almeno il termine geopolitica assumeva un valore positivo. La parola geopolitica nei paesi
anglofoni viene usato ancora in questa accezione, quasi come contrario all’idealismo.
la geopolitica ha a che fare con il realismo politico.
Sicuramente c’è da dire che La geopolitica nasce e
politica si svolge nello spazio gra co e contribuisce
si sviluppa nell’ambito del realismo. Essa dice che la
a condizionarlo. Il sistema internazionale ha quindi una loro geo struttura. L’azione politica degli Stati è
anche un’azione di organizzazione dello spazio.
stato di erisce dalle altre strutture sociali non soltanto nella sua pretesa di sovranità ma anche nel fatto
“Lo
che la sua organizzazione è territoriale. Sopravvivenza, per un’unità di questo tipo, signi ca preservare
l’indipendenza politica e mantener il controllo su un territorio speci co i cui limiti sono de niti da una linea
immaginaria chiamata con ne. Quest’area geogra ca è la base territoriale da cui lo stato opera in tempo di
guerra e la posizione strategica che esso occupa nell’armistizio temporaneo chiamato pace” Spykman.
Stato è un’entità territoriale.
Il messaggio è che lo non è un’entità politica astratta, ma Spykman cerca di
3 fattori che condizionano le relazioni internazionali:
indirizzare l’attenzione su
1. La dimensione del territorio
2. La collocazione geogra ca
3. La posizione rispetto agli altri attori del sistema internazionale
Lui incrocia questi 3 fattori con altri fattori minori come la topogra a.
1. LA DIMENSIONE DEL TERRITORIO:
Spykmann la grandezza relativa degli Stati un’indicazione approssimativa della lo
dice che garantisce
forza.
• Un grande territorio garantisce varie risorse; in più, un grande territorio contiene una molteplicità i
possibilità/potenzialità economiche dando vita ad un’economia possibilmente variegata. Un grande
molteplicità di opportunità economiche che creano un’economia
territorio tende a contenere una
variegata e che permettono anche una certa autonomia.
• Un grande territorio resta una risorsa cospicua anche dal punto di vista geo-strategico e militare dando la
possibilità di difesa in profondità, il guadagnare tempistiche più lunghe. Il potere militare quando viene
26
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proiettato nello spazio nella distanza geogra ca, tende sempre a perdere vigore ed energia. Inoltre il
morale individuale di chi combatte lontano da casa si abbassa.
non è su ciente per avere sicurezza.
Spykman sottolinea che un territorio esteso è forza latente; Si
• È necessario che la forza politica sia in grado di
potrebbe trasformare anche in un punto di debolezza.
sfruttare ed incanalare i vantaggi di questo grande territorio. Deve garantire unità e un forte
collegamento nelle vie di trasporto.
Per esempio il declino degli stati regionali italiani. A causa dell’ascesa dei grandi stati unitari europei si
arrivò agli stati regionali italiani sovrastati da stati che hanno una organizzazione obiettivamente superiore.
2. COLLOCAZIONE GEOGRAFICA:
grandezza
La è una condizione necessaria alle grandi potenze: le maggiori grandi potenze solitamente
sono state quelle con territori grandi. Questo vale anche oggi: vedi Stati Uniti, Cina, Russia, India (diventerà
presto uno dei poli principali della potenza), Germania vestita da Unione Europea, sono tutti vasti territori.
Non contano però solo le dimensioni del territorio, ma anche altri fattori di ordine spaziale-geogra co:
- collocazione geogra ca mondiale
La (world location - collocazione assoluta), che è un fattore centrale
potere sicurezza
nel determinare il e la di un attore politico. È la posizione che un certo attore occupa
rispetto all'equatore, alle masse continentali e agli oceani, nel mondo considerato complessivamente:
in termini di latitudine, longitudine, altitudine e distanza dal mare.
quindi viene de nita
- posizione assoluta di un certo attore,
I geogra parlano anche di ovvero la la posizione che occupa
sulla super cie terrestre. Non va confusa con la collocazione/posizione relativa. Questo fattore in uenza
un paese dal momento che ha un ruolo importante nel determinare una fascia climatica nella quale si
l'economia, struttura economica,
inserisce e di conseguenza tutta una serie di cose come la la
produttività, potenziale demogra co
il e la possibilità che quel territorio diventi una zona di potere, cioè
potenza.
che sia capace di generare potenza economica e politica
Si dice che se si guarda nel corso della storia, la si è concentrata perlopiù in
tra il venticinquesimo e il sessantesimo grado di latitudine
una fascia relativamente ristretta, compresa
nord. Questa fascia è quella in cui si è fatta la storia della grande economia e della grande politica e ancora
oggi è cosi. Sono i territori che si trovano qui che hanno una capacità di generare potenza e soggettività
settentrionale
politica importante nelle relazioni internazionali. Si tratta dell'emisfero (in cui si trovano la
maggior parte delle terre emerse) in cui prevale un clima temperato; in quello meridionale invece si trovano
per la maggior parte oceani e un clima boreale. Ci sono i territori che hanno potenziale economico e
produttivo e quindi la possibilità di ospitare grandi insediamenti umani e di generare potenza.
Stati landlocked, costieri insulari puri.
Esistono gli gli stati e gli stati
Ognuno di questi tipi di stato deve a rontare diversi tipi di problemi di difesa:
landlocked non dover suddividere le risorse
1. Gli stati (senza sbocco sul mare) hanno il vantaggio di tra
esclusi dalle grandi tratte commerciali.
esercito e marina; di contro rischiano di essere
costieri commercio internazionale;
2. Gli stati hanno il vantaggio di partecipare al però hanno lo
dividere le risorse
svantaggio di dover tra esercito e marina. Gli stati costieri possono diventare grandi
di cilmente avranno l’egemonia.
potenze marine ma
insulari circondati dal mare la loro sicurezza dipende dalla forza
3. Gli stati invece sono quelli quindi
della marina; saranno esentati dall’avere grandi eserciti permanenti. Chiaramente sono avvantaggiati 27
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raggiungimento dell’egemonia dei mari.
nel Un esempio è la GB. Quest’ultima ha sempre avuto una
grande otta e ha cercato solo di evitare che le terre vicino a lei non diventassero un a sorta di isola,
garantendo la pluralità in Europa continentale.
3. POSIZIONE RISPETTO AGLI ALTRI ATTORI:
se vicino allo Stato in questione esistono altre super potenze.
Si tratta del vedere Se magari risulta
accerchiato da altre superpotenze o se occupa una posizione periferica, se con na direttamente con altre
grandi potenze e nel caso con quante, o se invece ci sono delle aree cuscinetto.
• Intrecciando questo fattore con la topogra a, se i con ni poggiano su territori impervi (non permette o
rende di cilissimo il passaggio) ci sarà una distanza maggiore.
Stati si pongono di
Gli non si preoccupano astrattamente di bilanciare e contenerne il potere degli altri,
bloccare il potere degli altri attori.
→
RUSSIA ha sempre cercato di mettere una sorta di distanza.
nella sua storia Sin dalla metà del 1500
i russi si impegnano di distruggere i rimasugli delle potenze tartare, piuttosto di accettare il balance of
power. Nel 1700 c’è la distruzione dell’ultima potenza tartara di Crimea, alleata con turchi. Anche nel lato
occidentale la Russia cerca di ottenere spazio, basti pensare alla guerra del nord contro al Svezia per
riguadagnare il mar baltico. Lo spazio viene guadagnato dai russi principalmente per la difesa ma poi si
rivela davvero un punto di forza della Russia. Grazie allo spazio e al clima, la Russia è riuscita a respingere
le campagne di invasione polacche, svedesi, napoleoniche e hitleriane. Dalla storia, la Russia che ha creato
l’amputazione territoriale che ha
una vera e propria mentalità, possiamo capire cos'ha signi cato per lei
subito nella storia più recente, interpretandola come breccia nel suo sistema di sicurezza.
Stalin raggiunse l’espansione massima dei con ni russi. Inoltre cercò di creare un cordone di piccoli
• stati cuscinetto.
paesi anche all’esterno dei con ni russi, che funzionavano da Anche questo è uno
viene vietato
schema tipico e ricorrente nella storia delle relazioni internazionali. A questi stati cuscinetto
di allearsi con altre grandi potenze, viene vietato loro di dare disponibilità ad altre grandi potenze di
costruire basi militari e soprattutto viene vietato loro ogni possibile legame economico con le altre
blocco.
potenze. Questo diede vita a quello che conosciamo come Era essenzialmente uno scudo
difensivo. Anche in Asia orientale Stalin spinse per avere una Cina debole sul con ne cino-sovietico:
proprio per questo, nonostante l’a nità ideologica non instaurò mai un’alleanza.
→
GERMANIA anche la Germania può esser presa come esempio. Anche quest’ultima si trov