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Principi della partita doppia
AVERE eccedenza di un conto → saldo differenza tra il totale dei valori in dare e il totale dei valori in avere, evidenziando il conto in cui il totale è maggiore
Chiudere un conto determinare il saldo e iscriverlo a pareggio dove il totale è minore
4. registrazione contabile
I fatti amministrativi sono rilevati in 2 libri fondamentali:
libro giornale: Sono accolte, giorno per giorno, in ordine cronologico le operazioni contabili. E' formata dalla data, descrizione, codice del conto utilizzato, dare, avere
libro mastro: Raccoglie sistematicamente tutti i conti, tutti i movimenti in avere e in dare di un conto e il saldo
Principi della partita doppia:
- La somma degli importi scritti in dare devono essere uguali agli importi scritti in avere; in un qualsiasi momento la somma di tutti gli addebitamenti di tutti i conti è uguale alla somma degli accreditamenti di tutti i conti
- La somma dei saldi avere deve essere uguale alla somma dei saldi dare
essere:ceduti● distrutti● abbandonati●
I crediti devono essere:inesigibili● incassati●
I debiti devono essere:pagati● stralciati●
Rimane solo il denaro in cassa
Se sono state eseguite operazioni dirette sul capitale occorre rettificare il calcolo nel seguente modo:
Capitale iniziale Capitale finale+nuovi apporti -nuovi apporti-rimborsi +rimborsi-distribuzione utili +distribuzione utili+reddito totale -capitale iniziale= Capitale finale = Reddito totale
esempio numerico+capitale netto finale +1000-capitale netto iniziale -100-apporto -200+distribuzione +50=reddito =750
Il denaro contante alla fine dell'impresa è equivalente al capitale finale questo vale solo quando si è estinta l'azienda→IL CAPITALE ED IL REDDITO PER UN PERIODO INTERMEDIO DELLA VITA DELL'AZIENDA
Ogni 12 mesi (nella maggior parte dei casi) deve essere fatto un calcolo per capire qual è il reddito prodotto→ per esigenze di controllo, fiscali o legali può o meno
coincidere con l'anno solare. Durante l'esercizio vengono rilevate tutte le operazioni di gestione esterna. Ci sono operazioni concluse e altre per cui occorre stimare quali sono le componenti positive e negative di reddito delle operazioni in corso. La vita dell'azienda si spezza in diversi periodi. Principio di concordanza finale secondo cui la somma algebrica di tutti i redditi degli esercizi deve essere uguale al reddito totale indipendentemente dalle stime fatte. Il reddito globale è sempre uguale. Reddito totale = Ricavi totali - costi totali Lezione 3/10 LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D'ESERCIZIO La necessità di dividere il reddito globale in redditi di periodo Per esigenze di controllo esiste il reddito di periodo, reddito nel breve periodo. Per cui la vita dell'azienda viene suddivisa, si spezzano le operazioni aziendali, per cui dobbiamo decidere quale parte attribuire all'esercizio e quale ai prossimi esercizi.c'è un unico modo valido, ma è una convenzione, avendo delle regole da seguire. Esempio: Supponiamo che la società esiste per due esercizi e compie un'unica operazione. Compra merci al prezzo di 700 e vengono vendute al prezzo di 1000. Reddito totale = 300 Redditi d'esercizio: 2021 -700 → 2022 1000 → Quali delle due ipotesi della tabella è preferibile? È meglio posticipare i costi, poiché se anticipiamo i ricavi, potremmo non riuscire effettivamente a realizzarli nei periodi successivi → impoverimento dell'azienda. Quali sono le regole? Principio di prudenza: - Non si possono rivelare utili che non siano ancora stati realizzati ed è meglio, in linea generale, rinviare i costi sino a quel momento contabilizzati di un importo ai fattori che non si sono ancora trasformati in prodotti venduti. - È noto anche come principio di disparità di trattamento tenere sempre conto dei possibili componenti negativi di reddito.anche se solo temutiprincipio di competenza economica
L'effetto delle operazioni deve essere rilevato contabilmente e attribuito all'esercizio al quale si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i flussi finanziari (incassi e pagamenti).
I ricavi sono riconosciuti quando si verificano le seguenti condizioni:
- il processo produttivo dei beni è stato completato
- lo scambio è già avvenuto, si è verificato il passaggio sostanziale, si sono trasferiti i rischi e i benefici. Vengono regolate anche le clausole di trasporto.
Il momento in cui viene emessa la fattura e quando effettivamente registriamo il ricavo potrebbe essere differente. Per esempio, se vendiamo i fattori il 31/12 ed emetto la fattura i primi giorni di gennaio, i ricavi li registro nell'esercizio e non nel prossimo.
I costi devono essere correlati con i relativi ricavi dell'esercizio, siano essi certi o presunti. Devono essere nell'esercizio in cui ho
rilevato il ricavo, perché devo poter confrontare i ricavi con i costi. Come si realizza la correlazione? Per correlare i costi si possono utilizzare due procedimenti, ma prima dobbiamo suddividere i conti economici di reddito, che possono essere di diverso tipo: relativi ai costi d'esercizio, relativi ai costi sospesi, relativi ai costi pluriennali. Per decidere il procedimento da adottare è necessario analizzare le caratteristiche dei fattori: in economia generale si individuano fattori a fecondità semplice che possono essere utilizzati una sola volta, fattori a fecondità ripetuta che possono essere utilizzati più volte. In economia aziendale si individuano fattori a breve ciclo di utilizzo, utilità in un periodo di durata inferiore a quello dell'esercizio, fattori a medio/lungo ciclo di utilizzo, pluriennali fattori che possono essere utilizzati per più di un esercizio. Lo stesso bene strumentale.può essere a breve ciclo di utilizzo o a medio/lungo ciclo di utilizzo in base al tipo di azienda. La sospensione dei costi relativi a fattori a breve ciclo di utilizzo Per quanto riguarda i fattori a breve ciclo di utilizzo, viene adottata la tecnica della sospensione al momento della chiusura dell'esercizio. In altre parole, al momento dell'acquisizione dei fattori produttivi, il costo d'acquisto viene rilevato in conti accesi ai costi d'esercizio. A fine periodo viene redatto l'inventario che rileva i costi di quei fattori che non si sono trasformati in prodotti venduti nell'esercizio ed il relativo costo viene sospeso ed imputato a conti relativi ai costi sospesi (rimanenze). La sospensione dei costi relativi a fattori a medio/lungo ciclo di utilizzo Per quanto riguarda i fattori a medio/lungo ciclo di utilizzo, viene adottata la tecnica della sospensione all'atto dell'acquisto. In altre parole, al momento dell'acquisizione dei fattori produttivi, il costo d'acquisto viene rilevato in conti accesi ai costi d'esercizio. A fine periodo viene redatto l'inventario che rileva i costi di quei fattori che non si sono trasformati in prodotti venduti nell'esercizio ed il relativo costo viene sospeso ed imputato a conti relativi ai costi sospesi (rimanenze).fattori produttivi, il costo d'acquisto viene direttamente sospeso e rilevato in conti accesi ai costi pluriennali. A fine periodo viene imputata all'esercizio soltanto la quota di competenza attraverso il processo di "ammortamento". Tale quota viene rilevata in conti accesi ai costi d'esercizio.
Le procedure di sospensione sono convenzionali e rispondono a criteri di praticità:
- i fattori a breve ciclo di utilizzo sono prevalentemente di competenza dell'esercizio, per cui è più facile individuare la parte non di competenza
- i fattori a medio-lungo ciclo di utilizzo sono prevalentemente di competenza degli esercizi futuri, quindi risulta maggiormente semplice individuare la quota di competenza
La procedura delle rilevazioni contabili:
- analisi dell'operazione;
- analisi delle variazioni;
- scelta dei conti;
- registrazione contabile.