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3. QUADRO DI RIFERIMENTO CONCETTUALE DELLA PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Teoria del campo Lewiniana: teoria secondo cui vi è un’interazione dinamica di forze che originano

fenomeni sociali e comportamenti degli individui; il comportamento è una funzione di interazione tra

persona e ambiente: C = f(PA) soggetto a transazioni continue e reciproche, poiché non solo l’ambiente si

modifica ma anche il soggetto è attivo.

Teoria dei sistemi di Von Bertalanffy, 1968: un sistema è un’entità dinamica in cui le componenti sono in

continua e reciproca interazione, in modo da formare un tutto organico.

Psicologia ecologica: osserva i fenomeni nei loro setting naturali, enfatizza la relazione persona-ambiente e

concepisce solo ricerche sul campo. L’ambiente svolge un ruolo importante nella strutturazione dei

comportamenti individuali. Secondo questo approccio, le aspettative e i modelli comportamentali dei

setting tendono a rimanere stabili indipendentemente dalle persone che li abitano. Questo approccio però

sottovaluta degli aspetti soggettivi della variabile ambientale e l’individuo appare passivo di fronte

all’ambiente.

Modello ecologico dello sviluppo umano, Bronfenbrenner, 1986: presuppone l’inscindibilità dell’individuo

dall’ambiente in cui si sviluppa; il rapporto tra l’ambiente e l’individuo è caratterizzato da reciprocità e

anche i contesti più remoti possono influenzare i comportamenti dell’individuo; l’individuo è un’entità

dinamica e attiva. Concetto di nicchia ecologica. L’autore struttura l’ambiente in più livelli:

Micro-livello: sistemi di cui l’individuo ha esperienza diretta

 Meso-livello: composto da due o più sistemi di micro-livello e dai legami fra questi

 Eso-livello: sistemi con cui l’individuo non interagisce direttamente ma che influenzano le persone

 con cui è in relazione

Macro-livello: contesto sociale allargato fatto di sovrastrutture politiche, economiche e culturali.

Psicologia umanistica, Rogers, Maslow, May: accento sulle potenzialità e sulle risorse più che sulle

disfunzioni

Murrel (1973): il benessere psicologico dipende da accordo psico-sociale (congruenza tra richieste

dell’ambiente e progetti dell’individuo); l’obiettivo deve essere il miglioramento di questo accordo. Visione

interattiva della realtà sociale e dell’operatore come specialista di collegamento dello sviluppo umano.

Livelli di intervento:

Ricollocamento individuale (in un altro sistema)

 Interventi sull’individuo (sviluppo di risorse) ma rischio di “biasimare la vittima”

 Interventi sulla popolazione (incremento di risorse)

 Interventi sul sistema sociale (mutamenti strutturali)

 Interventi intersistemici (o di rete sociale)

Premesse teoriche degli interventi in psicologia di comunità:

Collocamento dei problemi: i problemi umani hanno sia un versante individuale che un versante

 sociale.

Concetto di individuo: persona come soggetto attivo, culturalmente situato, le cui competenze

 trovano possibilità di realizzazione e vincoli; gli individuo sono agenti sociali che costruiscono

significati nella relazione con gli latri.

Concetto di ambiente: contesto creato storicamente; le disuguaglianze tra individui non sono

 naturali.

Relazione tra individuo e ambiente: influenzamento reciproco.

 Complessità del sistema sociale: le transazioni tra individuo e ambiente avvengono su livelli multipli

 (gruppi, organizzazioni, comunità).

Livelli di intervento: dimensione personale-soggettiva e dimensione sociale.

 Legame tra empowerment individuale e lotte sociali: processi di valorizzazione delle libertà

 individuali connessi a lotte per i diritti.

Ruolo delle narrative: le narrative personali e comunitarie forniscono interpretazioni della

 strutturazione sociale.

Integrazione tra modelli positivista e costruzionista: approccio scientifico si integra con teoria del

 costruzionismo sociale.

Uso delle risorse e dei vincoli: attenzione sia ai punti di forza sia ai problemi,

 Ruolo costruttivo dell’azione: azione come processo che integra attività mentale e pratica,

 fornendo ai soggetti la possibilità di cambiare il contesto.

4. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale rappresenta il grado di coesione sociale esistente nelle comunità e si riferisce ai processi

che si instaurano tra le persone e che stabiliscono reti, norme e fiducia sociale, facilitando il coordinamento

e la cooperazione nell’ottica di un vantaggio reciproco. In questo modo il capitale sociale crea salute (WHO,

1998).

Il capitale sociale è l’insieme delle risorse immateriali che consentono all’attore sociale di raggiungere

obiettivi che da solo non potrebbero conseguire. È un concetto inderogabilmente relazionale. Tali relazioni

sono connotate da scambio, reciprocità, fiducia e affidamento.

Le forme del capitale sociale sono:

Familiare: parenti conviventi

 Della parentela: parenti non conviventi

 Comunitario allargato: reticolo amicale, di vicinato e dei colleghi di lavoro

 Associativo: relazioni nelle associazioni del terzo settore

 Generalizzato: altro generalizzato e istituzioni

Le funzioni del capitale sociale sono:

Bonding: funzione relativa al cementare e rendere più coeso un reticolo di attori

 Brindging: funzione di ponte all’interno e all’esterno dei reticoli sociali.

Il capitale sociale genera supporto sociale e quest’ultimo incide sulla capacità di funzionamento dell’attore

sociale (incremento del coping, il benessere, la capacità di fronteggiare la malattia, il malessere e il disagio)

e dei sistemi di welfare (definendo le configurazioni di inclusione e di socializzazione dei bisogni).

5. EMPOWERMENT

La parola deriva da “to empower” = favorire l’acquisizione di potere, rendere in grado di. Indica

contemporaneamente un processo e un risultato ed è il principale oggetto di interesse della psicologia di

comunità dagli anni 80. Ha visto una diffusione in ambito politico (movimenti per i diritti), medico (patient

education), educativo (andragogia), organizzativo (organizzazioni empowering). Non esiste in italiano un

termine che ne rispecchi la complessità semantica; richiama i concetti di (Piccardo, 1995): potenziamento,

condivisione, delega e trasferimento del potere; apertura a nuovi mondi possibili; responsabilizzazione;

aumento di capacità, sviluppo di potenzialità.

Rappaport (1981): l’empowerment è un processo che permette ad individui, gruppi, comunità di accrescere

la capacità di controllare attivamente la propria vita. Si riferisce a controllo, consapevolezza critica, azione

collettiva e mobilitazione di risorse.

Kiefer (1982): l’empowerment è acquisizioni individuali che riguardano il raggiungimento di abilità,

competenze, informazioni. È empowered chi è in grado di controllare la propria vita e, partecipando

attivamente alla vita collettiva, acquista potere, aumentando la propria consapevolezza politica e la

percezione della propria competenza.

Zimmerman (1990): l’empowerment è un processo che porta dalla learned helplessness alla learned

hopefulness, attraverso iiil raggiungimento della fiducia nelle proprie capacità derivante dal dominio degli

eventi ottenuto attraverso la partecipazione e l’impegno nella comunità.

Bruscaglioni (1994): l’empowerment è connesso ai concetti di possibilità, ovvero l’insieme di scelte

disponibili per un individuo e aumento di possibilità, ovvero l’incremento delle opportunità di scelta

dell’individuo. Allargamento della gamma di alternative disponibili provoca crescita e il restringimento delle

scelte invece porta ad una regressione.

Caratteristiche del costrutto:

Multidimensionalità del costrutto (empowerment psicologico-individuale, organizzativo, di

 comunità)

Non c’è una centratura sull’individuo: l’empowerment comprende processi e strutture che

 promuovono la partecipazione degli individui accrescendo allo stesso tempo l’efficacia dei contesti

l’empowerment di comunità non è la semplice aggregazione di individui empowered, ma include

 fattori che rafforzano le opportunità di empowerment individuale.

È una costruzione dinamica guidata dal contesto e non un tratto di personalità

 È una variabile continua e non dicotomica

 Ha direzione evolutiva non lineare

 Assume forme diverse per persone e contesti diversi

 È difficile da misurare

 Ha risultati a livello personale (controllo percepito, comportamenti proattivi), organizzativo

 (mobilitazione di risorse, reti), di comunità (pluralismo, reti, presenza e accessibilità delle risorse)

È il risultato dell’incontro tra individuo e contesto.

Empowerment e salute:

Potere e sensazione di controllo come risorsa fondamentale per lo sviluppo e ilò benessere

 dell’individuo

Mancanza di potere po' essere patogena

 Benessere dell’individuo collegato al contesto sociale e politico al quale egli appartiene

 Le comunità possono migliorare la qualità della vita dei cittadini offrendo occasioni di

 partecipazione e di attivazione rispetto ai processi decisionali

6. PARTECIPAZIONE E COLLABORAZIONE

Nel lavoro di comunità la partecipazione è intesa come “il processo attraverso cui i cittadini possono

contribuire alla formazione delle decisioni rispetto a questioni che riguardano la comunità e, di

conseguenza, la loro vita”. Il concetto di partecipazione include il tema del “prendere parte”; in questo

contesto è aspetto qualificante il “poter contare”. Partecipazione attiva e responsabile dei membri della

comunità al governo della stessa, ossia partecipazione al processo decisionale.

Partecipazione e collaborazione sono processi che assicurano la governabilità di un sistema. Sostenere

forme di partecipazione democratica e di democrazia partecipativa, creare occasioni per l’impegno civile e

per l’assunzione diretta di responsabilità da parte dei cittadini, significa assicurare e migliorare la

governarce della comunità. La partecipazione è il frutto di interrelazione tra identità individuale e identità

collettiva: realizza la possibilità di coniugare razionalità e affettività, singolarità e collettività, individualità e

sostegno sociale. La cultura della partecipazione deve essere un valore emancipante e autonomizzante.

Partecipare sazia il bisogno di sicurezza nell’appartenenza, afferma val

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
23 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Yaret di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia di comunità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Astiaso Garcia Benedetto.