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ESEMPIO DI CONTABILIZZAZIONE DELLA RIVALUTAZIONE CON ADEGUAMENTO DEL FONDO:
In questo caso, insieme al valore del bene anche il fondo ammortamento è rideterminato. La contrapartita è la "riserva di rivalutazione" a PN (quindi, in seguito alla rivalutazione ridetermino anche il fondo ammortamento).
Testo: Un fabbricato commerciale presente in contabilità al valore contabile lordo di 600.000 euro nel corso dell'esercizio ha acquisito un maggior valore lordo del 10% (come da perizia di un tecnico esperto). Il fondo ammortamento ad esso riferibile già accantonato ammonta a 20.000 euro. Tale bene è valutato col metodo del fair value. 600.000 * 10% = 60.000
Soluzione: Entità della rivalutazione = 20.000 * 10% = 2.000
Adeguamento del fondo ammortamento =
- Fabbricati 60.000
- Fondo amm.to fabbricati 2.000
- Riserva di rivalutazione 58.000
ESEMPIO DI CONTABILIZZAZIONE DELLA RIVALUTAZIONE CON COMPENSAZIONE DEL FONDO:
In questo caso, il...
contabilità al valore contabile lordo di 600.000 euro nel corso dell'esercizio ha acquisito un fair value di 638.000 (come da perizia di un tecnico esperto). Il fondo ammortamento ad esso riferibile già accantonato ammonta a 20.000 euro e pertanto il valore netto contabile è 580.000. La rivalutazione è quindi sempre di 58.000. 638.000 - 600.000 = 38.000 Soluzione: Entità della rivalutazione del valore lordo del bene = Fabbricati 38.000 Fondo amm.to fabbricati 20.000 Riserva di rivalutazione 58.000 La rivalutazione di ripristino annulla l'effetto di una precedente svalutazione (contabilizzata a CE); per questo non si accantona a riserva di PN ma si iscrive a CE. ESEMPIO DI CONTABILIZZAZIONE DELLA RIVALUTAZIONE DI RIPRISTINO: Testo: Un fabbricato industriale è presente in contabilità al valore contabile lordo di 600.000 euro.contabilità al valore contabile lordo di 850.000 euro, precedentemente svalutato per un valore di 30.000, con svalutazione diretta (no fondo svalutazione). Nel corso dell’esercizio ha acquisito un fair value di 900.000 (come da perizia di un tecnico esperto). Il fondo ammortamento ad esso riferibile già accantonato ammonta a 35.000 euro. Tale bene è valutato col metodo del fair value. Soluzione:- Fabbricati 50.000
- Fondo amm.to fabbricati 35.000
- Rivalutazione fabbricati (CE) 30.000
- Riserva di rivalutazione 55.000
anni di vita residua, l'intera riserva sarà stata girata a Utili a nuovo e sarà distribuibile.
Caso B: realizzazione della rivalutazione con cessione del cespite) Si provvede alla vendita al fair value.
Soluzione caso B):
Il bene al fair value ha un valore di 638.000€. La vendita avviene per valore al fair value + IVA, quindi a 778.360€.
Credito v/clienti 778.360
Fondo amm.to fabbricati 22.000
Iva a debito 140.360
Fabbricati 660.000
Riserva di rivalutazione 58.000
Utili a nuovo 58.000
Un bene può subire delle rideterminazioni di valore nel tempo. Se si osserva che il valore del bene è più alto di quello iscritto, funziona come la rivalutazione. Se, invece, ci si accorge che il valore del bene è più basso, si deve effettuare una svalutazione: prima di tutto si utilizza/storna la riserva di rivalutazione per la sua capienza; la svalutazione eccedente viene imputata a CE. Se dopo una svalutazione si deve effettuare una nuova rivalutazione,
prima copro la svalutazione che era stata fatta a CE, poi posso imputarla a riserva.
ESEMPIO CON SVALUTAZIONE:
Testo: Un fabbricato commerciale presente in contabilità al valore contabile lordo di 600.000 euro nel corso dell’esercizio ha acquisito un maggior valore lordo del 10% (come da perizia di un tecnico esperto). Il fondo ammortamento ad esso riferibile già acc.to ammonta a 20.000 euro. Nell’esercizio successivo si ipotizza una svalutazione pari a 65.000€.
Fabbricati 60.000
Fondo amm. fabbricati 2.000
Riserva di rivalutazione 58.000
Successiva svalutazione:
Fabbricati 65.000
Riserva di rivalutazione 58.000
Svalutazione fabbricati 7.000
Per gli IFRS oggetto del processo di ammortamento non è il bene ma nel caso di beni complessi, i singoli componenti significativi (es: nel caso di un aereo, le singole parti hanno vita utile differente e quindi si deve scomporre il bene). Si hanno parti individualmente significative rispetto al bene quando il loro valore
È rilevante rispetto a quello totale del bene e ciascuna parte ha una vita utile e/o un criterio di ammortamento diverso dalle altre parti. Rimane la facoltà di considerare separate anche le parti di valore non rilevante (quindi per le componenti rimanenti si può decidere di considerarle unicamente o come beni separati).
Il piano d'ammortamento è costituito da: valore da ammortizzare (valore originario + rivalutazioni - fondosval.-valore residuo al termine della vita utile); vita utile sulla base della durata fisica e dell'obsolescenza tecnologica; criterio di ripartizione (può essere a quote costanti, quote decrescenti o proporzionale alle unità prodotte).
Per quanto riguarda i beni con vita utile indefinita (es: immobilizzazioni immateriali come avviamento e marchio) e i beni con vita utile illimitata (es: terreno), essi non si ammortizzano. Il costo delle immobilizzazioni materiali ed immateriali con utilizzazione limitata nel tempo.
deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione (se non posso più usarlo non è più un'attività e non posso ammortizzarlo; se ha ancora un valore posso venderlo e il costo rimanente va tutto a CE). L'ammortamento ha inizio quando l'immobilizzazione è disponibile per l'uso (non rileva la proprietà, né l'effettivo utilizzo. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono essere motivate nelle note. I cespiti completamente ammortizzati ancora in uso devono essere scritti nelle note (per gli IFRS è come se si fosse commesso un errore perché se si fosse calcolata la vita utile in modo esatto, non dovrebbe essere ancora in uso; a quel risultato d'esercizio concorre un bene completamente ammortizzato che quindi non porta nessun costo). IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (IAS 38) Lo IAS 38 relativo alle immobilizzazioni immateriali prevede che tali attività vengano riconosciute nell'attivo dello stato patrimoniale solo se è probabile che i benefici economici futuri derivanti da esse fluiscono all'entità e il costo può essere misurato in modo affidabile. Le immobilizzazioni immateriali vengono valutate al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di tutti i costi direttamente attribuibili all'acquisizione o alla produzione dell'attività. L'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene calcolato utilizzando il metodo lineare o il metodo delle quote costanti, in base alla vita utile stimata dell'attività. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono essere motivate nelle note.alle immobilizzazioni immateriali si applica a: attività immateriali; non si applica a: attività finanziarie, diritti minerari e spese di estrazione, attività immateriali trattate da altri principi. Per riconoscere gli intangibles si devono cercare le seguenti caratteristiche: identificabilità, utilità, controllabilità e misurabilità. Affinché un'immobilizzazione immateriale possa considerarsi tale, deve rispettare le seguenti condizioni necessarie: - immaterialità; - non monetarietà (no strumenti finanziari); - controllo da parte dell'impresa limitando l'accesso ai terzi; - attesa di benefici economici futuri; - identificabilità (se l'attività è separabile e vendibile); - costo stimabile in modo attendibile. Secondo i requisiti dello IAS 38 non sono immobilizzazioni immateriali, dunque vanno spesati a CE i seguenti oneri pluriennali: spese.d'impianto e ampliamento (per costituire, ampliare, lanciare una nuova impresa o un suo impianto, per riorganizzare un'attività), spese di formazione del personale (anche se c'è un contratto non è il requisito del controllo perché non posso effettivamente sapere se stiano lavorando), spese di pubblicità, costi per l'accensione di finanziamenti pluriennali e per aumenti di capitale. La normativa e i principi nazionali, invece, ne ammette la capitalizzazione (non più per costi di pubblicità e accensione prestiti), previa autorizzazione del collegio sindacale e il loro successivo ammortamento al massimo in 5 anni. Per quanto riguarda i beni immateriali all'interno di un bene fisico, essi si considerano parte del bene fisico quando non sono separabili e quindi manca il requisito dell'identificabilità (es: software come sistema operativo da hardware computer). Le immobilizzazioni immateriali.possono essere acquisite:- con acquisizione separata l'immobilizzazione viene iscritta al costo d'acquisto; il valore di iscrizione comprende tutti i costi necessari per rendere l'immobilizzazione immateriale pronta per l'uso; sono esclusi i costi di pubblicità, i costi di formazione del personale e i costi generali amministrativi;
- acquisizione come parte di un complesso aziendale viene iscritta al fair value alla data d'acquisizione, se esso può essere misurato; il valore d'iscrizione corrisponde al fair value alla data di acquisizione del complesso aziendale (es: fair value di un bene immat. del complesso aziendale acquisito, anche se non iscritto nel bilancio della società acquisita, perché da lei prodotto internamente o completamente ammortizzato);
- attività generate internamente si deve fare una distinzione tra fase di ricerca e fase di sviluppo;