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Esercitazione A (AEFFE)
Dato il bilancio consolidato di Aeffe S.p.A. (caricato su Moodle, cartella esercitazioni), si proceda a:
a) commentare la struttura ed il contenuto di Stato Patrimoniale consolidato (pag. 29-30);
Il criterio impiegato è quello del criterio del ciclo operativo perché attività e passività sono divise in correnti e non correnti. In aggiunta per ogni anno c'è l'anno precedente e quindi c'è possibilità di comparare informazioni da un anno all'altro.
Definizione ciclo operativo con schema, più definizioni attività e passività correnti e non correnti.
Contenuto: in tale schema ci sono anche le attività disponibili per la vendita che sono attività possedute da azienda che date alcune caratteristiche l'azienda ha deciso di vendere e non sono né correnti né non correnti. Le attività disponibili per la vendita sono inserite nelle attività correnti.
Media PN di
codice civile è strutturato in modo rigido, con voci identificate da lettere maiuscole e numeri arabi. Inoltre, i ricavi vengono sottratti dai costi per ottenere il risultato finale. Il prospetto dell'utile (perdita) e delle altre componenti di conto economico complessivo, invece, segue i principi contabili internazionali.Il Codice civile impone una classificazione delle componenti positive/negative di reddito in base alla loro natura.
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
a) quei ricavi e quei costi che portano al risultato d'esercizio
b) comprende ricavi costi che non sono rilevati nell'utile e perdita d'esercizio. Non andiamo ad approfondirla nel corso del programma.
La scelta tra le due modalità (un unico prospetto o due separati) è unicamente a discrezione dell'azienda. Noi studiamo solo il primo prospetto (prima parte del primo modello, primo prospetto del secondo modello).
Non prevede un contenuto rigido, quindi il grado di dettaglio del conto economico complessivo è scelto dall'azienda.
Se guardiamo diversi conti economici complessivi di diverse società anche di stesso settore noteremo dei gradi di dettagli differenti.
In aggiunta lo IAS 1 prevede due schemi, nella redazione nel conto economico complessivo, molto differenti uno dall'altro.
Il primo è uno schema chiamato per Natura, mentre il secondo chiamato per Destinazione. Il criterio per natura significa distinguere i costi a seconda della natura degli stessi. Dettagli dei costi per materie prime, per personale, per ammortamento, per servizi ecc. Modalità molto oggettiva e di facile applicazione e classificazione molto diffusa. Se l'azienda sceglie il criterio per destinazione, l'azienda deve comunque presentare, nella nota al bilancio, un'analisi dei costi per natura. Il criterio per destinazione significa distinguere i costi in relazione alla funzione delle spese, ossia pensare a quale funzione aziendale è attribuibile un certo costo. Costo del venduto, costi commerciali, costi amministrativi. Classica classificazione utilizzata nelle società industriali. La differenza tra i due criteri quindi è proprio la modalità di classificazione dei costi nell'ambito del conto economico. ESEMPIO DEL CRITERIO DEL COSTO PER NATURA ESEMPIODEL CRITERIO PER COSTO DI DESTINAZIONE
In entrambi i casi l'utile va poi diviso in utile del gruppo e utile di terzi.
Si può fare comparazione da un esercizio all'altro. La colonna a sinistra è anno n-1 e l'altro n.
Tale schema permette la comparabilità temporale, cioè la possibilità di fare comparazione è utile perché permette di fare emergere al lettore del bilancio la variazione di grandezza da un esercizio all'altro.
Il criterio utilizzato per redigere tale conto economico complessivo è il criterio per natura (difatti vediamo costi per materie prime/spese per servizi/costi per personale/ammortamenti/accantonamenti).
Tale conto economico parte dai ricavi, ossia derivanti da vendite e altri ricavi, che ci dà informazioni sulla dimensione della società (in modo spannometrico). Eni ha ricavi di 80mld, Tim 18 mld, FCA 100mld. Tod's ha 1 mld.
I ricavi dipendono dalla tipologia di attività che
L'azienda svolge.Comparazione ricavi molto utile se aziende svolgono stesse attività.Costi operativi distinti per natura che permette di arrivare all'EBITDA, cioè differenza tra ricavi operativi e costi operativi monetari, ossia costi rilevati avendo in contropartita un debito verso fornitori/dipendente che danno origine ad una effettiva uscita monetaria.EBITDA mi dà informazione di quanto è il margine che l'azienda ha senza ancor considerare i costi non monetari, ossia costi come ammortamenti/svalutazione/accantonamenti.Tale EBITDA è importante perché comunica se azienda gestita bene o male sia in termini di ricavi sia in termini di costi.Lo IAS 1 non prevede obbligatorietà del dettaglio e neanche necessità di risultati intermedi (Tale EBITDA è un risultato intermedio non obbligatorio da comunicare).L'azienda ha inserito tale valore per aumentare l'informativa.L'azienda dopo ha inserito costi
operativo di natura non monetaria. La differenza tra ricavi e tutti i costi operativi (monetari e non monetari) porta all'EBIT. Significa risultato prima di considerare interessi e tasse. Anche esso dati intermedio quindi facoltativo per incrementare il potere informativo di tale prospetto. EBIT fondamentale perché dice come sta andando e se sta guadagnando il core business dell'azienda. Quindi ci dice quanto è brava l'azienda a porre in essere la sua attività principale. Qualsiasi azienda deve avere EBIT positivo ed il più alto possibile. Dopo verranno considerati proventi e oneri finanziari (interessi attivi/passivi bancari, dividendi su partecipazioni) per arrivare a risultati prima delle imposte. Anche questo è un risultato intermedio quindi facoltativo, a cui vengono tolte le imposte sul reddito per arrivare al risultato netto consolidato, che avrà la quota di pertinenza di terzi e la quota di pertinenza del gruppo. Il risultato netto consolidato rappresenta il risultato finale dell'azienda dopo aver considerato tutti i costi e i proventi, inclusi quelli finanziari e le imposte.è soddisfacente? Per rispondere bisogna calcolare una serie di indici di bilancio (ROE/ROI/ROS/rapporto utile sui ricavi ecc). Per capire l’origine del risultato d’esercizio occorre osservare i risultati intermedi (EBITDA, EBIT).
3) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO DELL’ESERCIZIO
Prospetto che permette al lettore di avere l’evidenza delle movimentazioni avvenute dal 1 gennaio al 31 dicembre in merito al patrimonio netto dell’azienda (lettore può capire il perché cambia il PN da un anno all’altro).
Lo IAS 1 prevede che nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto vengano evidenziati i seguenti elementi:
- il totale del conto economico complessivo dell’esercizio, riportando separatamente gli importi attribuibili ai soci della controllante e alla quota di pertinenza di terzi;
- per ciascuna voce del patrimonio netto, gli effetti dell’applicazione retroattiva o della rideterminazione retroattiva rilevati.
Le informazioni richieste dagli IFRS che non sono presentate nei documenti contabili (es.: IFRS 7, IAS 24) - Fornire informazioni aggiuntive che non sono presentate nei documenti contabili, ma sono rilevanti per la comprensione di ciascuno di questi.
Le note devono, nel limite del possibile, essere presentate in modo sistematico nei documenti contabili rinvio alla eventuale informativa nelle note.
Le informazioni sui principi utilizzati devono precisare:
- I criteri base di valutazione delle singole poste di bilancio.
- Gli altri principi utili per la comprensione del bilancio.
Le note devono indicare:
- I presupposti fondamentali per il futuro.
- Le cause di incertezze nelle stime dei valori delle attività e delle passività.
5) RENDICONTO FINANZIARIO
Normato dallo IAS 7.
Il rendiconto finanziario è quel prospetto che accoglie i flussi monetari che sono avvenuti durante l'esercizio. Divide le attività in 3 blocchi e fa l'articolazione di tutti i flussi di denaro.
e li attribuisce a una di queste attività. Questo principio richiede che: Tutte le imprese predispongano un rendiconto finanziario: esso è parte integrante del suo bilancio; Vi sia un solo tipo di rendiconto -> Rendiconto finanziario di cassa (cash flow statement); Vi sia una sola forma di rappresentazione -> Classificazione per attività (operativa, di investimento e di finanziamento): - Attività operativa (Operating activity): principali attività generatrici di ricavi dell'impresa e ciò che non è attività di investimento o attività finanziaria (attività per cui è nata l'azienda). - Attività di investimento: attività legate all'acquisto e alla vendita di beni strumentali e di partecipazioni in altre imprese. - Attività di finanziamento: attività legate all'ottenimento di risorse finanziarie da terzi (es. prestiti, emissione di azioni) e alla restituzione di tali risorse.