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TROVARE GLI ERRORI
100 opzioni Anno Descrizione Costo Costo cumulato
1
2.000 dipendenti 100 ∗ (2000 − 100) ∗ ∗
3 anni VC 1 506.667 506.667
1
8 Fair V anno 1 100 ∗ (2000 − 170) ∗ 15 ∗ − 50 . 7
15 Fair V anno 2 2 408.333 915.000
1
20 Fair V anno 3 100 ∗ (2000 − 1 0) ∗ 20 ∗ − 15.000
Dimissioni Stima Effettivo 3 298.333 1.213.333
anno 1 10% 100
anno 2 15% 70
anno 3 10
1 opzione = 1 azione a 10euro
Il testo dice anche che la società Beta avrebbe notevoli sinergie dall’esercizio dell’opzioni call.
1. Capire se questa opzione è in the money o meno. Il FV è 0,9m (75% di 1,2m) e lo
posso pagare 1m. Potrebbe essere out of the money ma in realtà sto dicendo che la
società ha notevoli sinergie che potrebbero ampiamente compensare questi
100.000 euro di differenza. La conclusione è che comunque non è deeply out of the
money.
2. Siccome le decisioni rilevanti possono essere prese solo in Assemblea il 5 aprile,
Beta potrebbe in qualsiasi momento esercitare l’opzione e quindi la società ha un
diritto di voto potenziale sostanziale.
IFRS 10, B47
Quindi consolido, c’è anche l’ability. Controllo e consolido
Se invece ho un’opzione call europea da esercitare a scadenza? Nello stesso scenario posso esercitare
l’opzione solo il 31/3 e all’1/1 non può esercitarla. Ho anche in questo caso un diritto di voto potenziale.
Siccome la prima data utile per prendere decisioni rilevanti è il 5/4 so che tra il 31/3 e il 5/4 nessuno
prenderò decisioni. Essendo un’opzione esercitabile prima della prima data utile per prendere decisioni
rilevanti chi detiene il controllo è sempre Beta.
IAS 2 – RIMANENZE DI MAGAZZINO
Al minore tra coto e valore netto di realizzo.
Lo IAS 2 disciplina le rimanenze di magazzino con l’esclusione di:
(a) lavori in corso derivanti da commesse a lungo termine (IAS 11);
(b) strumenti finanziari (IAS 32 e IAS 39);
(c) attività biologiche connesse ad attività agricole (IAS 41). 108
Lo IAS 2 risulta in linea con i principi OIC (OIC 13) e le differenze sono abbastanza limitate.
Le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo.
COSTO DELLE RIMANENZE
Il costo delle rimanenze deve comprendere tutti i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi
sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.
Costi di acquisto: prezzo di acquisto, dazi, e gli altri costi direttamente attribuibili all’acquisto.
Costi di trasformazione: comprendono sia i costi direttamente correlati alle unità prodotte sia una
ripartizione sistematica delle spese generali di produzione fisse e variabili.
Gli altri costi sono inclusi nel costo delle rimanenze solo nella misura in cui essi sono sostenuti per portare
le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Per esempio, può essere appropriato includere, nel costo
delle rimanenze, spese generali non di produzione o i costi di progettazione di prodotti per specifici clienti.
ATTRIBUZIONE DEI COSTI GENERALI E FISSI DI PRODUZIONE
L’attribuzione dei costi generali fissi di produzione ai costi di trasformazione si basa sulla normale capacità
produttiva.
Questa rappresenta la produzione che si prevede di realizzare mediamente durante un numero di esercizi o
periodi stagionali in circostanze normali, tenendo conto della perdita di capacità derivante dalla
manutenzione pianificata. Può essere utilizzato il livello effettivo di produzione qualora questo approssimi
la normale capacità produttiva.
Tale concetto è simile a quello individuato dal principio OIC 13
FORNITORI DI SERVIZI
Nella misura in cui fornitori di servizi hanno rimanenze, essi le valutano ai costi della loro produzione.
Questi costi sono composti primariamente dal costo del lavoro e da altri costi del personale direttamente
impiegato nella prestazione del servizio compresi il personale addetto alla supervisione e le spese generali
attribuibili. Il lavoro e gli altri costi relativi al personale commerciale e amministrativo non concorrono a
determinare il costo ma sono rilevati come costi dell’esercizio nel quale essi sono sostenuti. Il costo delle
rimanenze di un fornitore di servizi non comprende i margini di utile o le spese generali non attribuibili che
sono spesso incorporati nei prezzi applicati dai fornitori di servizi.
TECNICHE ALTERNATIVE DI DETERMINAZIONE DEL COSTO
In alcuni casi, l’entità può utilizzare alcuni metodi alternativi per la determinazione del costo. In particolare:
I costi standard: tali costi considerano i livelli normali di materiali e di forniture di beni, di lavoro, di
efficienza e di capacità utilizzata. Essi possono essere utilizzati se sono regolarmente sottoposti a revisione
e, se necessario, riveduti alla luce delle condizioni del momento.
Il metodo del prezzo al dettaglio: tale metodo viene spesso usato nel settore delle vendite al dettaglio per
valutare le rimanenze di grandi quantità di beni soggetti a rapido rigiro con margini simili
Il costo delle rimanenze viene determinato come: valore di vendita - adeguata percentuale di margine
lordo.
METODI DI VALUTAZIONE DEL COSTO
Il costo delle rimanenze di beni che non sono normalmente fungibili e delle merci e dei servizi prodotti e
mantenuti distinti per specifici progetti deve essere attribuito impiegando distinte individuazioni dei loro
costi specifici. 109
Il costo delle rimanenze, escluse quelle valutate col costo specifico, deve essere attribuito adottando il
metodo FIFO (primo entrato, primo uscito) o il metodo del costo medio ponderato. L’entità deve utilizzare il
medesimo metodo di valutazione per tutte le rimanenze aventi per la stessa natura e utilizzo simile. Per le
rimanenze con una natura o uso diverso, diversi metodi di determinazione del costo possono essere
giustificati.
IL VALORE NETTO DI REALIZZO
Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate in tutto o
in parte obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti.
Conseguentemente, il valore del costo determinato con le varie metodologie di calcolo deve essere
confrontato con il valore netto di realizzo delle stesse. Nel caso in cui tale valore sia inferiore le rimanenze
vanno svalutate a tale minor valore
IAS 18 – VENDITA BENI, EROGAZIONE DI SERVIZI, INTERESSI, ROYALTIES, DIVIDEND
Condizioni per la rilevazione della vendita di beni.
1. Misurazione attendibile dei costi
2. Misurazione attendibile dei ricavi
3. Probabile incasso
4. Non coinvolgimento
5. Trasferimento di risks and rewards tipici della proprietà. Non conta l’aspetto giuridico della
proprietà ma le caratteristiche tipiche del proprietario (cioè la proprietà economica).
Come si misurano i ricavi? FV del corrispettivo. Quando si vende e non si incassa subito è necessario
considerare la componente di prestito. Devo evidenziare il FV del corrispettivo a CE sulla quale maturano
interessi attivi, perché sto facendo due operazioni.
Per l’erogazione di servizi devo poter
1. Misurazione attendibile dei costi
2. Misurazione attendibile dei ricavi
3. Probabile incasso
4. Percentuale di completamento attendibilmente misurabile
Ci sono alcuni dibattiti nella valutazione. I servizi hanno una loro valenza economica autonoma.
L’allacciamento (alla corrente) ha auna sua valenza autonoma? No, deve essere riscontato nei bilanci di
telecom. I ricavi delle connection fees devono essere riscontati su tutta la durata del contratto. L’importo di
quel risultato passivo 110
DEFINIZIONI
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici conseguiti nello svolgimento dell’attività ordinaria dell’entità.
Essi, possono essere generati da entrate, aumenti di valore di attività o diminuzione di valore di passività
che determinano un aumento nel patrimonio netto diverso da quello derivante da apporti degli azionisti.
Sono esclusi i corrispettivi incassati per conto di terze economie.
Nota: Il doc. n. 12 dei principi contabili nazionali non contiene una definizione di “componenti positivi di
reddito” e di “ricavi”.
Punti chiave:
IL “PROBLEMA PRINCIPALE”: IL MOMENTO DELLA RILEVAZIONE. I RICAVI SONO RILEVATI QUANDO È
PROBABILE CHE I BENEFICI ECONOMICI FUTURI SARANNO FRUITI DALL’ENTITÀ E LA LORO VALUTAZIONE È
ATTENDIBILE.
Lo IAS 18 statuisce determinate condizioni affinché possa avvenire il riconoscimento di ricavi derivanti dalla
vendita di beni o dalla produzione di servizi: 111
Il trasferimento dei rischi e dei benefici connessi alla proprietà
Il trasferimento dei rischi e dei benefici -
coincide, nella maggioranza dei casi, con il trasferimento della titolarità o del possesso dell’acquirente,
come nei casi delle vendite al dettaglio.
In altri casi il trasferimento indicato avviene in un momento diverso e i ricavi NON si possono rilevare sino a
tale momento. Esempi sono:
– mantenimento da parte dell’impresa di impegni per risultati insoddisfacenti non coperti dalle
normali clausole di garanzia (riacquisto);
– casi in cui la vendita possa considerarsi realizzata solo qualora l’acquirente abbia a sua volta
venduto i beni in oggetto (cd. c/vendita);
– casi di vendita di beni subordinata all’installazione (qualora l’installazione, parte determinante, non
sia stata completata);
– possibilità di revocare l’acquisto da parte dell’acquirente, per un motivo specificato nel contratto di
vendita (l’impresa è dunque incerta circa le probabilità del reso).
Se l’impresa conserva solo un rischio insignificante relativo alla proprietà, è possibile comunque rilevare
l’operazione come ricavo.
Misura del riconoscimento del ricavo:
Per la vendita interamente quando sono state soddisfatte tutte le condizioni previste per il
di beni: riconoscimento;
Per le una volta soddisfatte tutte le condizioni per il riconoscimento, i ricavi derivanti
prestazione di dall’operazione devono essere rilevati con riferimento allo stadio di completamento
servizi: dell’operazione alla data di riferimento del bilancio.
Vi sono alcuni casi particolari relativamente al momento ed alla misurazione dei ricavi:
- Vendite con consegna differita (quando passa la proprietà)
- Collaudi (dipende dalla complessità del collaudo)
- Conto Vendita (quando il bene viene rivenduto)
- Contrassegno (IAS al pagamento dello stesso)
- Vendita con riacquisto (sostanza su forma – passano effettivamente i rischi e i benefici?)
- A rate (attualizzazione al netto di interessi dei futuri flussi incassati)