IL RISCHIO
La necessaria richiesta d’equilibrio all’interno di un ambiente complesso in continua evoluzione rende
l’impresa esposta a numerosi rischi: il rischio è un fattore ineliminabile nella vita dell’azienda, il rischio si
può solo modificare o trovare soluzioni alternative 4
- L’intensità dell’incertezza che domina gli eventi futuri dai quali derivano le condizioni di rischio
dipende dall’intensità di competizione e dai mercati d’acquisto dei fattori produttivi
- Il rischio è riconducibile alle condizioni che modellano l’ambiente e dalle scelte compiute dal
soggetto economico, più queste scelte rendono l’impresa rigida meno sarà capace di adeguarsi,
divenendo obsoleta.
Il rischio può riguardare diversi aspetti dell’operare aziendale, il rischio economico generale
determina 6 altri possibili rischi collegati tra loro: Il rischio generale d’impresa determina la
distruzione della sua ricchezza( maggiore rispetto a quanta ne possa creare )
- RISCHIO ECONOMICO GENERALE: si verifica quando l’azienda perde più ricchezza rispetto a quanto
riesce a produrne, questo porta ad una perdita del capitale investito
RISCHIO OPERATIVO : non riuscire a vendere i propri prodotti, si può verificare quando l’interesse
del mercato cambia, non vendendo i prodotti che produco non ho più liquidità e non posso pagare i
finanziamenti
- RISCHIO DI TASSO : l’azienda risente di un rialzo dei tassi di interesse sui finanziamenti ottenuti
- RISCHIO DI CREDITO: corrisponde al rischio di vedersi un prestito rifiutato dalla banca e di
conseguenza ad avere un rischio operativo
- RISCHIO TECNOLOGICO : avere impianti o macchinari superati dal punto di vista tecnologico che
rendono + lenta la produzione e la qualità + scarsa
- RISCHIO DI CAMBIO: Subire una sfavorevole variazione delle tasse dei cambi. Per contrastare
questo rischio posso investire in altre valute, oltre quella che mi fa perdere, per coprire i costi: però
questo rischio è molto variabile poiché è lo stato che controlla l’aumento o diminuzione della valuta
- RISCHIO FINANZIARIO : Il rischio di non essere in grado di pagare puntualmente un debito. Ho
ottenuto un prestito bancario, ma se non riesco a pagare gli interessi ho un debito
LE FASI DELLA VITA AZIENDALE
- Le fasi della vita aziendale si sviluppano in 3 punti: FASE ISTITUZIONALE, FASE DI FUNZIONAMENTO
E CESSAZIONE. L’azienda inoltre può essere qualificata come sistema, sociale in quanti l’uomo è
l’elemento fondamentale, dinamico in quanto è in continuo movimento, strumentale in quanto
persegue un fine o obbiettivo, aperto in quanto è in continua relazione con l’ambiente e olistico
- La prima fase si sviluppa con la sua nascita in cui viene deciso l’assetto istituzionale, la business idea,
la localizzazione, la dimensione e la sua forma giuridica
- Nella seconda fase si osservano le fasi di vita aziendale ovvero organizzazione gestione e
rilevazione, vengono acquistati i fattori produttivi e vengono venduti i beni prodotti
- Nell’ultima fase è la fine dell’azienda, finisce una parte dell’attività o in caso di fallimento si usa per
ottenere liquidità e avere dell’entrate, oppure può terminare per decisone propria
Tipologie di azienda in base alla dimensione: piccole, medie e grandi divise secondo 3 parametri,
fatturato, totale di bilancio e numero di addetti o forza lavoro impiegata. Ogni classe dimensionale
presenta vantaggi e svantaggi. In Italia oggi ci sono poche grandi imprese e quindi la concorrenza è
maggiore tra le piccole. Le piccole imprese essendo organizzazioni semplici hanno il vantaggio della
flessibilità e dell’informalità delle regole di comportamento che li permette di controllare parti di
mercato non presidiate dalle grandi imprese. Le grandi imprese sono organizzazioni burocratiche
con processi decisionali molto più rigidi e complessi.
- Le aziende inoltre si differenziano per i servizi che offrono: AZIENDE DI TRASFORMAZIONE FISICA,
che lavorano le materie prime e ottengono un prodotto finito e confezionato, AZIENDE DI
TRASFORMAZIONE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO, che trasportano il prodotto pronto al consumo(es
Zalando) e AZIENDE DI PREDISPOSIZIONE DI CONDIZIONI, che offrono servizi che prima di esso il
cliente non aveva 5
-le aziende inoltre si distinguono in aziende di produzione ed aziende di erogazione. Le prime la
produzione per il soddisfacimento dei bisogni è una finalità intermedia per perseguire la finalità di
aumentare la propria ricchezza economica. Nelle aziende di erogazione la finalità di guadagno non è
importante, lo scopo è principalmente di utilità sociale
- le aziende di produzione sono anche dette imprese, poiché sono a scopo di lucro, la produzione
deve essere venduta sul mercato a prezzi superiori ai costi delle risorse impiegate per ottenerla
- aziende di erogazione o aziende no profit, non hanno scopo di lucro. La produzione deve trovare
una remunerazione per valori corrispondenti ai costi in modo da garantire autonomia e durabilità
nel sistema produttivo, in tali aziende la produzione è attuata per il soddisfacimento dei bisogni e
non per avere un profitto dalla vendita
- le imprese sono generalmente istituite da uno o + soggetti privati che decidono di impiegare il loro
capitale per ottenere una remunerazione sufficiente: l’investimento del capitale nelle imprese è
molto rischioso, il reddito generato da un’impresa viene definito soddisfacente quando è almeno
pari a quello che essi avrebbero potuto ottenere da altre imprese con uguale grado di rischio. I
soggetti privati che agiscono nella vita dell’azienda possono essere investitori o imprenditori. I primi
esercitano attivamente una funzione di gestione dell’impresa, mentre i secondi si limitano ad
investire l’apporto capitale senza acquisire una funzione attiva nella gestione: si parla comunque di
imprese a capitale privato, come la Barilla o la Ferrero.
Talvolta la proprietà delle imprese può essere del tutto o in parte assunta dallo stato, quando
soddisfa bisogni collettivi o rivolta a grandi categorie di utenti o ha effetti di interessi che lo stato
vuole presidiare. Sono per esempio l’Eni o le poste italiane, in queste imprese il ruolo dello stato
non altera la natura lucrativa delle imprese ma si interessa a salvaguardare interessi collettivi del
paese
- Le aziende no profit possono essere a loro volta pubbliche o private. Quando lo stato gestisce
queste imprese per soddisfare i bisogni collettivi, questi tipi di aziende compongono la pubblica
amministrazione. Lo stato interviene nella produzione di servizi per due ragioni, o perchè riguarda
una funzione istituzionale essenziale dello stato, di conseguenza non sarà minimamente controllato
da enti privati, oppure c’è un interesse pubblico a presidiare la modalità ed i costi di erogazione del
servizio. Per esempio i servizi di difesa, la giustizia. La remunerazione delle attività produttive degli
enti pubblici avviene attraverso il pagamento delle tasse dei cittadini ed in parte tramite i prezzi di
vendita
- Vi sono poi le aziende no profit private, dette anche del terzo settore, lo scopo è sempre il
soddisfacimento dei bisogni. Il terzo settore colma l’area lasciata scoperta dalle imprese e dallo
stato ,promuovendo attività culturali, ludiche, ricreative ed erogando servizi di utilità sociale. Vi
sono due tipi di no profit private le associazioni e le fondazioni. Le associazioni pongono al centro
l’individuo e l’attività si alimenta prevalentemente dalle quote versate dagli associati o dai
sostenitori, i servizi che emanano possono essere rivolti ai soli associati o a chiunque ne abbia
bisogno, sono ad esempio le associazioni di volontariato es ONLUS. Le fondazioni invece ha il centro
il patrimonio dell’azienda, le rendite alimentano l’attività di essa. Sono per esempio WWF
LE RELAZIONI TRA AZIENDE PRIVATE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E FAMIGLIE
- Il sistema economico è composto da unità di produzione, le imprese, ed unità di consumo, le
famiglie. Tra i singoli operatori del sistema economico si instaurano diverse relazioni, che sono
generalmente transizioni di beni e servizi. Lo scambio di relazioni non monetarie quindi beni e
servizi, rappresenta il flusso reale della transazione e ne corrisponde un flusso monetario. 6
- Le relazioni tra imprese e famiglie, le imprese producono beni e servizi e li vendono sul mercato dei
prodotti alle famiglie. Il prezzo deve essere remunerativo di tutti i fattori produttivi, le famiglie
offrono il loro lavoro alle imprese in cambio di salario, le famiglie poi investono il loro denaro sulle
imprese per soddisfare i loro bisogni, le famiglie possono anche direttamente finanziare le imprese,
acquistando quote di finanziamento o azioni. Gran parte del finanziamento però affluisce dalle
famiglie alle imprese indirettamente, attraverso imprese che hanno come business la raccolta di
risparmio dalle famiglie per finanziare le imprese
- Le relazioni tra imprese e pubblica amministrazione. Le imprese vendono beni e servizi sul mercato
e la pubblica amministrazione li acquisisce per lo svolgimento delle proprie attività produttive, sono
per esempio sevizi di consulenza, materiali sanitari nelle aziende ospedaliere pubbliche. Il prezzo
deve essere remunerativo di tutti i fattori produttivi. Le imprese hanno bisogno anche loro di servizi
della pubblica amministrazione( es odine pubblico o giustizia). I servizi della pubblica impresa sono
remunerati dalle tasse pagate dai cittadini e dalle tasse che le imprese sono disposte a pagare
- Relazioni tra pubblica amministrazione e famiglie. Sul mercato del lavoro le persone che
compongono le famiglie prestano il loro lavoro alla pubblica amministrazione e ne traggono la
remunerazione dallo stipendio. Le famiglie inoltre hanno bisogno di servizi da parte della pubblica
amministrazione, i cittadini per pagare questi servizi pagano le tasse. Le famiglie inoltre possono
finanziare la pubblica amministrazione tramite intermediari finanziari
SOGGETTI GIURIDICI ED ECONOMICI
- I soggetti che costituiscono un’azienda sono due: SOGGETTO GIURIDICO E SOGGETTO ECONOMICO,
- IL SOGGETTO GIURIDICO, si configura come il soggetto in cui fanno capo gli effetti giuridici
conseguenti allo svolgimento dell’attività aziendale. Il soggetto giuridico si identifica come il titolare
o proprietario dell’azienda. Il titolare di un’azienda può essere una persona fisica o una società. Nel
caso in cui l’impresa appartenga ad una singola persona fisica si parla d’impresa individuale, in cui la
responsabilità cade tutta nelle mani del titolare, esso risponde a tutte le obbligazioni dell’azienda. In
un’a
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