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Assioma della completezza

Due sottoinsiemi non vuoti A e B tali che tutti gli elementi del primo precedono tutti gli elementi del secondo hanno sempre almeno un elemento separatore, ovvero:

  • ∀ a ∈ A ∀ b ∈ B a ≤ b
  • ∃ c ∈ R : ∀ a ∈ A a ≤ c ∧ ∀ b ∈ B c ≤ b

L’assioma della completezza ci assicura, all’interno dei numeri reali, che l’esistenza, in ogni caso, di un elemento separatore tra 2 numeri è reale.

Il numero dei numeri reali è formato da:

  • N = {1, 2, 3, ...} numeri naturali
  • Z = {..., –2, –1, 0, 1, 2, 3, ...} numeri interi
  • Q = {m/n | m, n ∈ Z, n ≠ 0} numeri razionali

A completare l’insieme dei numeri reali vi sono i numeri irrazionali: c ∉ Z c ≠ m/n ∈ Q√2, π, φ, e, 2√3, 2√5, 3√5, 3√3

Limitatezza degli insiemi

  • Insieme limitato superiormente o inferiormente Un insieme A ⊆ R, A ≠ ∅, si dice limitato superiormente o inferiormente se ∃ k ∈ R, ossia ∃ c – ∀ c(k) ∈ R, a ≤ c, ∀ a ∈ A.In questo caso k non sono detti accosciati gli infiniti degli insiemi A, tracciando. Il primo insieme vuoto non è unico.
  • Insieme limitato superiormente inferiormente Un insieme A ⊆ R, A ≠ ∅, si dice limitato superiormente o inferiormente se ∃ z – ∀ k ∈ R ∈ ≥ z(k) form (k) ∈ R __ ∈ c A aient
  • Insieme limitato Si dice A ⊆ R, A ≠ ∅, si dice limitato se c’è limitato se superiormente inferiormente __ __ ∀ k ∈ R | k ≤ c, ∀ a ∈ A

1. Insieme Illimitato

Un insieme A di R si dice illimitato se non ammette limiti superiori e inferiori.

∀x > 0 ∃a ∈ A | a > x ∀a ∈ A.

Estremi di un Insieme

Per estremo di un insieme (superiore o inferiore) si intende il limite più "lontano" (estremo) dell’insieme nel caso di estremo superiore, e inferiore nel caso di estremo inferiore.

  1. ∀α ∈ A ∀a ∈ A
  2. ∀k∈ A k∈α A ⊆ k ∃∃a ∈ A
  3. ∀x ∃a ∈ A | a > x

Teorema Di Unicità dell’Estremo di un Insieme

L’estremo superiore (o inferiore) di un insieme limitato superiormente (o inferiormente) esiste ed è unico.

Dimostrazione

Dimostriamo il teorema per l’estremo superiore in maniera analoga. Si dimostra per l’estremo inferiore.

Consideriamo E ∈ A que estremo superiore di A se E ∈ A.

Teorema di Unicità del Limite

Se una successione ammette limite tale limite è unico.

Dimostrazione

Supponiamo per assurdo \( l, r \in \mathbb{R} \) due limiti della successione \( a_n \), con \( l \neq r \).

∃ possonp identificare dis intorno \( I_r \) e \( I_l \) t.c. \( I_r \cap I_l = \oslash \).

Applichiamo la definizione di limite e otteniamo:

  1. ∀ε ∈ \(\mathbb{N}\) ∀n ∃n̅ ∈ \(\mathbb{N}\) a_n ∈ I_r
  2. ∀ε ∈ \(\mathbb{N}\) ∀n ∃n̅ ∈ \(\mathbb{N}\) a_n ∈ I_l

⊞ Ne deduciamo che ∀n̅: max{n̅1, n̅2} → a_n ∈ I_r ⋂ I_l, tuttavia adiamo come sopra a l, r

⇒ si perperpl un un assurdo, figliendo valida Penisità del limite di a_n q

Successioni Numeriche: Confronto tra Limitatezza ed Esistenza del Limite

  • Se {an}n converge a (bn), è limitata.
  • Se {an} divergente da ∞ ∃{an} è limitata inferiormente.
  • Se {an} divergente da ∞ ∃{an} è limitata superiormente.

Esempi

  • con {an} = (-1)n funzione limitata ma non convergente.
  • TEOREMA DEI CARABINIERI

Siano (an) e (bn) (cn) tre successioni nelle quali

  1. an ≤ cn ≤ bn ∀n ∈ ℕ
  2. (an), (bn) ∈ ℝ

Dimostrazione

Dalla ipotesi

I ∈ ℝ ∀ n ∈ ℕ

Pertanto, preso N = max { } ∀n, n 0 ∈ ℕ

  • Conclusione Teorema dei carabinieri.

Siano (an) e (bn)

  1. an
  2. (bn) è limitata

Dimostrazione

Diciamo che an : 0

∃ ∈ℝ l , |bn| ≤

Esempio: dimostrare che (anbn)

an|bn|

Criteri per lo studio di serie a termini costanti

Criterio del confronto

Siano n=1+∞ an e n=1+∞ bn due serie.

  1. an ≥ 0
  2. bn ≥ 0 ∀n∈N

⇒ se n=1+∞ bn converge ⇒ n=1+∞ an converge

se n=1+∞ an diverge ⇒ n=1+∞ bn diverge

Dimostrazione

Indichiamo con {Sn} la successione delle somme parziali di n=1+∞ an e con {Tn} la successione delle somme parziali di n=1+∞ bn.

E dalle ipotesi (1) e (2) ne deduciamo che:

0 ≤ Sn ≤ Tn ∀n∈N

Notare inoltre dal teorema di cui abbiamo a che fare con delle successioni monotone proprio per il modo in cui sono costruite allora siamo sicuri che {Sn} e {Tm} sono regolari.

Applicando il teorema del confronto per le successioni avremo che:

0 ≤ limn→+∞ Sn ≤ limn→+∞ Tn

E da cio dedurremo il comportamento delle serie attraverso il comportamento delle serie.

Classificazione dei punti rispetto ad un insieme

  • x0 è un punto di accumulazione di A se:

∀Vx₀, ∃ x ∈ A - {x0}

  • x0 è un punto isolato di A se:

∃Vx₀, ∄ x ∈ A - {x0}

  • x0 è un punto intero di A se:

∃Vx₀, Vx₀ ⊆ A

  • x0 è un punto di frontiera di A se:

∀Vx₀ ∃ x ∈ A ∧ ∃ x ∉ A ⇔ Vx₀ ∩ Ac ≠ ∅ (Ac = complementare di A)

Osservazioni teorema degli zeri

Il precedente teorema si può applicare anche con intervalli aperti.

L'unica differenza è che nel caso che gli estremi al posto delle |c|o' ci sarebbero i limiti desli estremi.

Teorema degli zeri (generale)

Se b = IX e f l'intervallo di estremi α, β che possono anche essere +∞ supponiamo che:

  • f∈C(at)
  • lim f(x); lim f(x) 0 x->αx->β

∴ ∃ a, b ∈ I: f(x) = 0

Dimostrazione

  1. Dai profeti sappiamo che i limiti lim f(x) esistono ed hanno valori finiti.
  2. Applicando il teorema di permanenza del segno, individuiamo dei punti a, b relativi al tema mal inserti, dove tutti quelli esterni ormai al di la.

Oltre gli m abbiamo degli accordi con i limiti di Xa, b utilizzando Q(a,b) come intervallo limitato e applicando il teorema degli zeri.

Dettagli
A.A. 2020-2021
64 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandro.difelice48 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Papalini Francesca.