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ACQUISTO O DI PRODUZIONE e VALORE DI REALIZZAZIONE DESUMIBILEDALL'ANDAMENTO DEL MERCATO
Per ciascuna categoria di rimanenze dobbiamo quindi avere due numeri: il costo diacquisto e il valore di mercato. In questo modo si fa un'operazione prudente perché sottostimo il magazzino. Se dovessimo fare il magazzino di una società quotata in borsa non ci sarebbe più la prudenza perché segue i principi internazionali e quindi fale proprie valutazioni.
Gli step del processo valutativo:
- Inventario fisico dei beni
- Conta fisica (inventario) alla data di bilancio
- Contabilità di magazzino
- Inventario o rotazione
- Non bisogna contare beni di terzi presso l'azienda e considerare beni presso terzi e in viaggio.
- Scelta configurazione di costo
Operazione preventiva alla valutazione che richiede la quantificazione delle rimanenze fisiche nei magazzini. Può avvenire per:
Si hanno due alternative: costo di acquisto e costo di produzione, ovvero il costo
Di quello che produciamo. - Per il costo di acquisto è semplice perché basta guardare il prezzo in fattura, gli oneri accessori e sottrarre sconti. Se dobbiamo valutare beni che produciamo noi necessitiamo di un costo di produzione:
- Costi diretti di produzione: costo di acquisto materie prime e sussidiarie, costo manodopera, costo imballaggi
- Costi indiretti di produzione: relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento in cui il bene può essere utilizzato (manodopera indiretta, ammortamenti, manutenzioni, materiali di consumo, forza motrice). Questi vanno considerati in quota, ovvero una parte.
- Oneri finanziari: se specifici e sostenuti nel periodo di fabbricazione. Sono una componente del costo di produzione solo se lo stagionamento fa parte del prodotto finito.
Sono sempre esclusi dal calcolo del costo di produzione:
- La determinazione del costo
- Si deve scegliere fra costo specifico e costo medio. Il costo va determinato in modo specifico. Ogni pezzo ha il suo valore
- Costo medio ponderato: se ho tre periodi di produzione con i vari costi, faccio una media di tutti e tre
- FIFO (First In - First Out): se nel magazzino il primo prodotto che è entrato, è evidente che ciò che rimane in magazzino è l'ultimo prodotto.
- LIFO (Last In - First Out): ciò che rimane in magazzino è dell'inizio dell'anno o dell'esercizio precedente. Sono tutte semplificazioni.
- Di periodo: sommatoria valore rimanenze + singoli valori di carico
- Di acquisto: sommatoria singoli valori di carico
- Per movimento: il calcolo del costo medio è effettuato dopo ogni singolo acquisto e le vendite sono scaricate al costo medio ultimo calcolato.
4) La determinazione del valore di mercato
Una volta definito il costo per ogni
Classe di rimanenze occorre individuare per ogni classe, il valore di realizzazione desumibile dall'andamento di mercato.
Valore di mercato = ammontare massimo recuperabile con i ricavi di vendita futuri di beni in giacenza:
Per la prima classe il valore di mercato è il valore che il fornitore mi farebbe pagare per ricomprare gli stessi beni. Per la seconda classe i prodotti li produco io quindi chiedo al cliente che prezzo sarebbe disposto a pagare per quei prodotti.
5) Il confronto
Una volta definiti sia il costo che il valore di mercato per ogni classe di rimanenze occorre effettuare il confronto e scegliere il valore minore.
Le immobilizzazioni materiali
Sono beni di uso durevole, costituenti parte dell'organizzazione permanente delle imprese mercantili ed industriali. Vengono impiegati come strumenti di produzione del reddito della gestione caratteristica. L'investimento si recupera attraverso la vendita dei prodotti che queste immobilizzazioni permettono di
produrre.Classificazione
1. TERRENI E FABBRICATI
a. Terreni: fondi agricoli, terreni sottostanti ai fabbricati. Spesso non hanno una perdita di valore nel tempo anzi paradossalmente i fondi agricoli aumentano il loro valore.
b. Fabbricati:
i. Ad uso abitativo, sportivo o alberghiero sono accessori alla produzione
ii. Ad uso industriale: stabilimenti, autorimesse hanno un collegamento diretto con la produzione
iii. Costruzioni leggere (tettoie).
B.II.2 – IMPIANTI E MACCHINARI- dotazione tecnica tutti i macchinari specifici della produzione
B.II.3 – ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI- attrezzi, ricambi, equipaggiamenti
B.II.4 – Altri beni materiali- mobili, macchine d’ufficio, automezzi industriali
B.II.5 – Immobilizzazioni in corso e acconti- costi sostenuti per immobilizzazioni non ultimate e acconti versati per l’acquisto
Le modalità di acquisizione e la formazione del costo
a. Acquisto da fornitori (terze economie): spesso sono accompagnati da
- oneriaccessori di diretta imputazioneb. Costruzione in economia: costruite direttamente e internamente all'aziendautilizzando per la costruzione il proprio personale
- Permuta: non particolarmente diffuso, si tratta di scambiare dueimmobilizzazionid. Acquisto dando a parziale pagamento altre immobilizzazionie
- Apporto: l'apporto da parte dei soci che pone un problema di valutazione sia delsocio che la apporta e sia degli amministratorif
- Acquisizione a titolo gratuito (donazione): si ottiene un bene e non si paga nullag
- Acquisto in blocco: acquistando rami d'azienda al suo interno ci sono diversibeni, diversi componenti e il prezzo è unitarioh
- Acquisto a particolari condizioni di favore: ad esempio da una proceduraconcorsuale o un'azienda in liquidazionei
- Acquisto sui mercati esteri
Ogni diversa modalità di acquisizione ha dei riflessi sulla formazione del costo.
1. ACQUISTO DA TERZE ECONOMIE
Prezzo di acquisto + oneri accessori: Se
l'acquisto è una unità economica composta di più parti il valore deve essere ripartito.
2. COSTRUZIONE IN ECONOMIA
Costi diretti + quota delle spese generali di reparto. I costi impiegati direttamente per la costruzione di quel bene. Se la costruzione è occasionale e non esistono reparti specifici di produzione non si possono considerare come componenti di costo le spese indirette, ovvero generali ma indirette di produzione perché ci sarebbero state ugualmente.
3. PERMUTA
Si tratta di uno scambio quindi non ci sono conguagli. Il valore del bene ricevuto è identico al valore ceduto.
4. ACQUISIZIONE dando a parziale pagamento altre immobilizzazioni
Siamo di fronte a due operazioni distinte. Una è di acquisto (del nuovo automezzo) e una di vendita (del vecchio automezzo). Nel primo caso si genera un debito verso il fornitore e il secondo un credito verso lo stesso fornitore, quindi i crediti e debiti si compensano e si possono determinare
plus o minusvalenze, confrontando il prezzoche riusciamo a realizzare con il prezzo netto contabile.
5. ACQUISIZIONE A TITOLO GRATUITO (DONAZIONI)
Segno + valore in ingresso del bene, segno – c’è un provento straordinario, quindi un ricavo straordinario (voce A5).
6. ACQUISTO IN BLOCCO
Si deve effettuare una separazione del costo perché, siccome i beni hanno vite utili differenti, dobbiamo costruire piani di ammortamento differenti.
7. ACQUISIZIONE A CONDIZIONE DI FAVORE
Si tratta di ripartire il risparmio di costo che talora si ottiene acquisendo a condizioni particolarmente favorevoli del mercato sui singoli elementi che distintamente devono essere ammortizzati.
8. ACQUISIZIONE SUI MERCATI ESTERI
Il bene dovrà essere convertito nella moneta corretta.
L’imputazione degli oneri finanziari
Gli oneri finanziari legati all’acquisto di un’immobilizzazione generalmente non sono mai considerati una componente di costo caricabile sul valore. Ci sono
Eccezioni se gli oneri finanziari sono:
- Contratti espressamente per finanziare acquisti specifici
- Maturati nel solo periodo di costruzione
- Effettivamente utilizzati per l'acquisizione
- Il tasso è realmente sostenuto ma in media con il costo medio del finanziamento
- Il valore del bene (comprensivo degli oneri) non può superare il valore d'uso.
Contributi in conto capitale:
Sono degli aiuti che gli enti pubblici solitamente erogano per agevolare innovazione e invogliare le imprese ad ammodernare il loro apparato produttivo. Questi contributi riducono il costo d'acquisto del bene. Ci sono due tecniche:
- Riduzione del costo del cespite: diretta imputazione al costo del cespite cui i contributi si riferiscono. Es. prendo un macchinario per 100, contributi per 20, rimane il costo d'acquisto di 80. Questo costo lo ripartiamo nella vita utile.
- Come componente positivo di reddito: lasciare il costo di 100, rilevare il contributo come ricavo sospeso iscritto nel
Perché non cambiano nulla nel funzionamento del bene.
Manutenzioni straordinarie: accrescono la capacità produttiva di un bene e quindi questi costi aumentano il valore del bene quindi si aggiungono e poi si ammortizzano.
Manutenzioni cicliche: sono manutenzioni programmate ad esempio per il consumo. Quindi vengono accantonate proporzionalmente in modo che quando arriva l'anno in cui bisogna intervenire ci sono già i fondi per spese future per poter affrontare il costo.
Rinnovamenti: non sono costi, non hanno riferimento al principio della competenza. Diventa un componente da valutare nel momento in cui ci sarà la decisione di sostituzione.
Ammodernamento e ampliamento: sono interventi che concorrono alla formazione del valore dell'impianto.