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CF

se

c'è

perché Il produttore non vuole conoscere solo il costo totale ma anche il

costo unitario nei diversi livelli di produzione.

Vuole conoscere anche il costo medio, ovvero il costo totale /

quantità totale. La curva dei costi medi ha un andamento

parabolico. Il costo marginale è la derivata prima della funzione

di costo totale (Incremento di prodotto all’aumentare di un’unità

il fattore produttivo).

Le due curve di intersecano soltanto nel punto di minimo del

costo medio. 11

profitto

costo

entrale =

- ↓

Ricavi nel breve periodo Ri

max

G

sicon

quanto

sugola

delle (sepésempre

miter )

=

del

aumento 1

all'avverto

ricavo

della 19 RMG è

RT

0 massimo

-

=

Massimizzazione del profitto

cerdite

I

↑ 12

13

Curva dell’offerta

Andamento opposto alla curva di domanda.

Dalla curva di offerta individuale si deve

ottenere la Curva dell’Offerta di mercato - si

costruisce aggregando le offerte di mercato. 14

———————————————————————————————————————————

Economia cognitiva - Deviazioni (biases) dalle scelte del produttore

Solitamente il produttore adotta un comportamento più razionale rispetto al consumatore.

Esperimento 1 - maggiore di 200 mila

Esperimento 2 - ABC

Esperimento 3 - A

Esperimento 4 - investo l’ultimo milione

Esperimento 5 - 300 mila

Esperimento 6 - 121314

Esperimento 7 - B

Ancoraggio

Tendiamo a formulare una prima valutazione (ancora), successivamente, sulla base di ulteriori informazioni, tendiamo ad aggiustare

la valutazione con modificazioni più o meno consistenti. Sindrome della prima impressione

Effetto framing

L'effetto framing avviene quando un soggetto (in maniera più o meno volontaria) incoraggia, esaltando alcuni elementi, una

determinata. Interpretazione della realtà da parte degli interlocutori a scapito di un'altra (frame positivo o negativo).

Sunk costs - costi irrecuperabili

Costi in cui si è già incorso e che non possono essere recuperati in alcuna maniera significativa. Un produttore è conscio che i costi

irrecuperabili non debbono essere presi in considerazione quando si compiono

decisioni razionali.

Sovrastima della propria conoscenza

Illusione di disporre di informazioni maggiori di quelle che in realtà si posseggono Convinzione di sapere più di quello che si sa

realmente Colpisce esperti e non esperti

MERCATO

———————————————————————————————————————————

ottimo

punte conservator

D = produttore MERCATO

ottimo

punte OTTIMO del

SPUNTO

0 = t

Prezzo e quantità d’equilibrio ⑧

L’equilibrio del mercato è il punto ↑

d’intersezione tra la curva d’offerta g surplus di offerta

e di domanda, ci darà il prezzo e la Qoff &DOM

>

quantità d’equilibrio (soddisfo

contemporaneamente i consumatori

e i produttori). >

-

Variazione della domanda - a parità di offerta

Vediamo nel grafico come varia la curva di domanda all’aumentare della stessa.

Notiamo quindi che cambia il punto di ottimo e di conseguenza aumenta il prezzo

e la quantità d’equilibrio. Aumentando la domanda vi è l’aumento della quantità

prodotta, il produttore quindi dovrà impiegare più manodopera e di conseguenza

aumenta l’occupazione (effetto moltiplicatore).

prezzo

Aumenta

Incentivi alla domanda

Un modo di incentivare la domanda è il taglio delle tasse e consentire a chi percepisce il denaro di poter spendere di

più, il bilancio pubblico però ne risente perché si tratta delle entrate dello Stato - questo influisce però su coloro che già

ha un impiego. Un altra modalità è fornire ai cittadini che non hanno un impiego dei bonus - incremento di uscite dello

Stato. Infine abbiamo il caso in cui lo Stato diventa produttore fornendo servizi pubblici, creando occupazione e

facendo investimenti pubblici. 15

prezzo

diminuisce

Variazioni dell’offerta - a parità di domanda Incentivi all’offerta

Lo Stato può influire anche sull’abbassare i prezzi seguendo il

mercato, aumentando l’offerta. (Sconsigliato) A volte lo Stato pone

un tetto limite per i prezzi, questo modus operandi però va contro il

mercato. Es. equo canone - il valore che ne usciva dalle stime era

completamente discorde con il mercato. 16

MERCATO

Il termine mercato indica il luogo (anche in senso figurato) in cui vengono realizzati gli scambi economico-commerciali

di materie prime, beni, servizi. Luogo in cui si incontrano consumatori e produttori.

Le forme di mercato variano a seconda del numero di produttori e consumatori, ma anche in funzione del bene;

possono coesistere diverse forme di mercato.

• Alto numero di consumatori e produttori, l’incrocio ci permette di individuare la concorrenza perfetta (mercato

ideale, tutti i mercati dovrebbero essere in questo aspetto)

• Tantissimi consumatori ma un solo offerente/produttore (monopolio), questa forma non dovrebbe mai esistere

secondo la teoria neoclassica (c’è sempre un bene sostituto e almeno un altro produttore che produce quel bene) -

meno vantaggiosa per il consumatore

Forme di concorrenza imperfetta

• Oligopolio: poche ma grandi imprese (es. mercato delle banche o delle automobili)

• Concorrenza monopolistica: è molto simile alla concorrenza perfetta, la differenza sta nel bene scambiato (qui il bene

è differenziato ovvero cambia la qualità insieme al prezzo, invece nella concorrenza perfetta è omogeneo ovvero il

carburante che si sceglie non per la qualità ma per il prezzo).

Forme poco diffuse

• Monopsonio: un solo consumatore (non un soggetto privato ma lo Stato) e tanti produttori es. appalti pubblici che

solo il pubblico può richiedere

• Monopolio bilaterale: un solo produttore e un solo consumatore (es. brevetti), esistono quindi anche monopoli

privati.

Forme di mercato INTEGRA DISPENSE

Concorrenza perfetta

È una forma di mercato caratterizzata da un elevato numero di venditori e compratori i singoli produttori e i singoli

consumatori non sono in grado di influenzare i prezzi di mercato del beni.

Polverizzazione della domanda - i consumatori rappresentano un insieme molto numeroso.

Polverizzazione dell’offerta - l’offerta proviene da numerose imprese di piccole o piccolissime dimensioni. La singola

impresa è Price-taker.

Libertà di entrata e di uscita - le imprese possono liberamente entrare ed uscire dal mercato, cioè iniziare un’attività

quando c’è possibilità di profitto o chiuderla quando non è più conveniente. Questo concetto porta ad avere infinite

aziende che producono un bene, il numero varia continuamente.

Omogeneità del prodotto - tutte le imprese producono un bene che ha le stesse caratteristiche, per cui il consumatore è

guidato, nella sua scelta, dal prezzo del bene e non da altri elementi. perchepcost

Monopolio

Mercato in cui l’offerta è concentrata nelle mani di un unico produttore, che può regolarla a piacere senza temere la

concorrenza delle altre imprese. Monopolio pubblico o di Stato (tabacchi, super alcolici, gioco d’azzardo - per limitare

il danno che possono provocare).

Concentrazione dell’offerta - l’offerta è esercitata da un unico produttore non sono disponibili beni sostituti su cui possa

indirizzarsi la domanda dei consumatori.

Controllo sul prezzo (price maker) - il monopolista è in grado di influenzare l’equilibrio del mercato mediante

l’imposizione del prezzo o la determinazione della quantità. Abbiamo una curva di domanda anelastica. 17

Barriere all’entrata - economia di scala (è il caso di attività che comportano il sostenimento di elevati costi fissi, quindi

si realizza un monopolio naturale ovvero gli altri produttori non hanno la forza di rimanere nel mercato producendo lo

stesso bene); superiorità tecnologica (impossibilità delle imprese entranti di dotarsi della tecnologia necessaria per

avviare la produzione); protezione legale (è una barriera di ingresso imposta sotto forma di regolamenti e norme che

impediscono oppure ostacolano l’ingresso nel mercato da parte delle nuove imprese, presenza di brevetti e copyright).

↳ monopolio privato

Oligopolio

Mercato in cui l’offerta è concentrata nelle mani di poche grandi imprese legate da un rapporto di interdipendenza.

Interdipendenza - quando un’impresa prende una decisione deve tenere conto della reazione delle altre. Ogni imprese

influenza le scelte delle altre e ne è a sua volta influenzata.

Prodotto omogeneo o poco differenziato - tutti i prodotti offrono lo stesso bene o beni perfettamente sostituibili tra loro.

Oligopolio collusivo - le imprese concludono accordi che trasformano il mercato in un monopolio di fatto, ovvero

fissano quote di produzione, prezzi minimi, aree di vendita. Si parla di cartello o trust (accordo formale di collusione).

Concorrenza monopolistica

Mercato in cui le imprese operano in concorrenza, ma con la possibilità di differenziare il prodotto e influenzare il

prezzo di vendita.

Differenziazione del prodotto - creazione di differenze in prodotti simili ma non identici. Ogni singolo prodotto è

distinto dagli altri da piccole differenze materiali (caratteristiche tecniche, qualità oggettiva ecc.) o immateriali

(reputazione del brand, qualità percepita, pubblicità, ecc.).

Differenziazione del prezzo - i consumatori sono attenti alla qualità e al prezzo. In questa forma di mercato d’impresa è

una price setter cioè fissa il prezzo in base al potare di mercato. Ogni impresa ha una curva di comanda rigida e gode di

un determinato potere di mercato.

Pubblicità - la pubblicità serve a far conoscere e vendere il prodotto. Informare il consumatore dell’esistenza del

prodotto e persuaderlo ad acquistare. Una pubblicità efficace aumenta la domanda.

Monopolio bilaterale

Il monopolio bilaterale è una forna di mercato in cui due operatori (un monopoliste e un monopsonista) si fronteggiano.

Ognuno del due sa di poter in

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A.A. 2024-2025
25 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/22 Estimo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fedeminnici di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed estimo civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Murro Rocco.