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NAVATA DELL’ABAZIA DI SAINT-DENIS A PARIGI (1231-81)
Nella parete esterna le finestre del claristorio sono estese sino a intercettare il registro del triforio
(che è posto ad una quota superiore alla copertura delle navate laterali). Verso l’interno il triforio
diventa una galleria senza vetri.
Verso l’interno claristorio e triforio sono integrati sui due registri da esili semicolonne. Questa
soluzione è la stessa adottata nel coro di Amiens e di Beauvais e porterà alla parete interamente
vetrata.
SAINTE-CHAPELLE DI PARIGI (1243-48)
Venne costruita per volere del re santo, ossia di Luigi IX. Fu costruita come una teca reliquiario per conservare un
frammento della vera Croce e un frammento della Corona di Spine. Si struttura in due livelli:
- un livello terreno, chiesa inferiore, con le pareti massicce, sulle quali si innestano i contrafforti e sormonta da
queste crociere marcate da costoloni.
- e sopra, la chiesa superiore, di cui si ha la smaterializzazione delle pareti
longitudinali: rimangono solo i contrafforti
la facciata sia sopra che sotto ha questa funzione di filtro. In cima notiamo delle esili
capriate lignee (esili per l’elevato costo del legname), le quali non potevano
sostenere un grande peso. Queste erano molto ravvicinate l’una all’altra (un metro),
così da distribuire maggiormente il carico, aiutate da una sorta di binario di travi
nelle quali si incastrano le capriate.
Divenne il simbolo della “cattolicissima” Francia. Le pareti della gabbia di vetro non sono interrotte da transetti o da altri
elementi aggettanti, al di fuori dei contrafforti peraltro privi di archi rampanti.
Le spinte delle volte, oltre che dai contrafforti, sono principalmente trattenute da catene estradossate in ferro che
hanno sostituito gli archi rampanti. 6
Storia dell’architettura Lezione 6
SAINT-URBAN A TROYES (DAL 1262)
In questa architettura le vetrate aumentano per estensione e luminosità: ai colori intensi (rosso e blu)
delle vetrate precedenti si sostituiscono vetri bianchi o grigi che creano un effetto più freddo e chiaro.
FACCIATA DELLA CATTEDRALE, STRASBURGO
La sua torre raggiunge i 142m ed è stata a lungo uno degli edifici più alti al mondo. L’altra torre, quella
meridionale, non venne mai completata. Tutta in pietra e decorata con il merletto.
La parete venne smaterializzata con l’ampia dimensione delle finestre che si estende a vetrate verso
l’esterno anche il registro del triforio e quello terreno delle navate laterali.
IL GOTICO FIAMMEGGIANTE O FLAMBOYANT
Dopo il 1340 l’attività costruttiva rallentò sensibilmente a causa dello scoppio della Guerra dei Cent’anni (1337-1444).
Nonostante ciò, in quel periodo furono poste le base per il cosiddetto Gotico Flamboyant, un’espressione del gotico più
iperbolica, caratterizzato da: trafori a giorno e motivi a doppia curva, simili a fiamme levatasi verso l’alto
Rouen, Chiesa di Sain-Maclou (1434)
Edificio molto tardo. La parete viene smaterializzata con l’ampia dimensione delle finestre che si estende a vetrate verso
l’esterno anche il registro del triforio e quello terreno delle navate laterali. 7
Storia dell’architettura Lezione 6
IL GOTICO IN INGHILTERRA
L’Inghilterra costituisce la terra delle conquiste culturali; i francesi ancora una volta trasportano il loro sapere in
Inghilterra, Guglielmo di sen, poté costruire un’opera interamente nuova. Le prime creazioni riprendono i caratteri
normanni.
IL PRIMATO DEL CORO E DELLA CATTEDRALE DI CANTERBURY (1174)
Nel 1174 un incendio danneggiò il Coro della Cattedrale normanna. Chiamato dalla
Francia, il maestro Guglielmo di Sens dovette scendere a compromessi con la parte
normanna e la preesistente cripta, non potendo costruire un’opera integralmente nuova.
Il coro, con l’alternarsi di pilastri polistili e colonne, con il matroneo, il claristorio e le
volte a crociera esapartite, costituisce la prima opera gotica mai costruita in Inghilterra
sino ad allora.
Particolari effetti di bicromia: la pietra calcarea chiara di Caen è alternata al locale
marmo nero delle colonne.
Nel 1178 Guglielmo di Sens si ferì gravemente da un’impalcatura. Fu sostituito dall’inglese maestro Guglielmo che innestò
sul coro la Trinity Chapel e la cosiddetta Corona circolare, entrambe destinate ad accogliere le reliquie di Thomas
Becket, arcivescovo assassinato nella cattedrale di Canterbury.
L’allungamento della cattedrale, con il lungo Coro dotato di un secondo transetto, la Trinity Chapel e la Corona
costituiscono una prerogativa tutta inglese, che non trova riscontro nell’architettura francese.
L’INFLUENZA DI CANTERBURY
Cattedrale, Chichester
Grazie all’approdo delle idee francesi che hanno questa caratteristica di non-unitarietà di impianto,
ma sembrano fatte per elementi giustapposti, si può dire che abbia inizio la stagione gotica
inglese (non meno importante di quella francese).
Questa è la cattedrale di Chichester, che è un’antica colonia romana, si ha questa costruzione che
ancora risente della costruzione normanna (le arcate a pieno centro, il matroneo, il claristoro) ma
gotiche sono le volte a crociera impostate su archi acuti.
La cattedrale di Wells (1185-1240)
La facciata viene realizzata a fine XII sec. e costituisce il primo esempio di facciata a
diaframma, tipicamente inglese.
Un grande chiostro sul fianco, sul quale poi si innescano le cappelle centrali, con i
grandi transetti replicati e la corona o cappella vergine in cima.
Per quanto riguarda invece la navata maggiore troviamo pilastri, archi acuti, un
trionfo cieco, un claristorio, volte a crociera barlongues, tutto marcato da una forte
orizzontalità dei registri, fra loro non connessi da elementi verticali. 8
Storia dell’architettura Lezione 6
LA CATTEDRALE DI LINCOLN (DAL 1192)
P
rogettata da Magistro normanno britannico Geoffrey de Noiers costituisce un capolavoro autonomo rispetto ai coevi
esempi francesi. Per la prima volta il disegno delle volte si fece più ricco grazie ai nuovi costoloni intermedi privi di
qualsiasi funzione portante, che legano le imposte della volta alla nervatura longitudinale che ne percorre l'apice, chiamati
anche tierceron.
Pilastri polistili in marmo nero di Purbeck sorreggono archi acuti strombati in pietra calcarea chiara e una spessa
parete ancora di concezione normanna, con trionfo con
galleria e claristorio. Le nervature dei pilastri proseguono
verso l'alto con semicolonne polistili per terminare nella volta
nervata. La parete spessa e la galleria fungono da
contenimento alla spinta della volta della navata maggiore.
Nella facciata della cattedrale l'orizzontalità degli ornati è
enfatizzata: dal registro inferiore con le tre grandi arcate e
nelle parcheggiatrici cieche superiori sviluppate su più
registri ma prive di ogni relazione con gli ornati dell'Interno.
La parte della facciata con le due torri e quella effettivamente gotica.
Sempre a Lincoln si hanno questi motivi nel coro di Sant’Ugo, loggette sovrapposte, che portano a terra i loggiati e i trifori
che si sono sempre visti per aria. Sempre in bicromia, con questo marmo nero di Purbeck, associato alla pietra chiara.
ABBAZIA DI WESTMINSTER (DAL 1245)
E la chiesa londinese maggiormente legata alla corona britannica
(l’equivalente di Saint Denis), che più recepisce la istanza del gotico maturo
francese nello chevet con cappelle radiali e deambulatorio, nella
proporzione forma degli elementi architettonici e dei registri, a volte a
crociera con nervature. È l’opera del maestro Henry de Reynes, che fa uso di
tiercerons (nervatura che si apre a ventaglio dai fasci del muro fino a
toccare il colmo) e di bicromia col marmo nero di Purbeck.
Nella sala capitolare nasce e comincia a diffondersi come architettura autonoma: a pianta ottagonale costituita da
un’ambiente centrale, la sala del capitolo, dove si radunava il clero per le riunioni; è presente il trionfo a giorno delle ampie
finestre, che rimanda alle soluzioni del Gotico cortese o rayonmant francese e anticipa gli sviluppi del gotico ornato
inglese. La volta poggia su un ardito e snello pilastro polistilo centrale: una volta a stella, marcata da costoloni, che toglie
l’attenzione alle irregolarità del taglio delle pietre delle vele, tratte in bicromia per aumentare l’effetto decorativo.
Altri esempi simili:
- la sala capitolare di Salisbury (1270);
- la sala capitolare di Wells (1285): pianta ottagonale e ampie finestre; dove i
tierceron diventano talmente ridondanti da costruire quella foresta di pietra, con
foglie di palma e costoloni che scaturiscono dal pilastro centrale per confluire nelle 8
semicolonne perimetrali
STILE ORNATO
Si sviluppa a partire dal 1290 ed è caratterizzato da trasparenza delle superfici ed uso delle curve inflesse, cioè doppie.
Un’ altro elemento che caratterizza lo stile ornato è l’aggiunta di ulteriori costoloni ai tierceron.
La cattedrale di Exeter (dal 1310)
Imponente per la sensazione di pesante ricchezza prodotta dalla volta massiccia e aperta con tiercerons a foglie di Palma,
leggera nei trafori delle finestre di testata e di claristorio. 9
Storia dell’architettura Lezione 6
LA LADY CHAPEL DI WELLS (1320-25)
La volta è decorata con costoloni e liernes, cioè nervature portanti (come i
tiercerons) che collegano fra loro i medaglioni o le chiavi di imposta e vanno a
punteggiare gli incroci tra i costoloni.
Il motivo delle liernes raggiunge il suo apice nella volta del coro, dove l’assenza di
costoloni diagonali rende difficile distinguere le campate e favorisce la percezione di
una decorazione continua costituita di grandi losanghe quadrangolari ed esagonali.
Lo spazio del matroneo e del trionfo viene occupato da un ricco traforo a giorno
sul quale poggiano le finestre dal claristorio e che con esse è integrato mediante gli
alti montanti.
Sempre a Wells si vede la soluzione del doppio arco acuto che è piuttosto curiosa, che conclude la navata di primo stile
gotico inglese. È una soluzione strutturale che serve a reggere il peso della torre, del tiburio che sta al di sopra; quindi, per
evitare di caricare eccessivamente i pilastri della campata di questo tiburio, si realizza prima un rinforzo nella parte alta
dell’arco acuto (si ha una reiterazione degli archi acuti). Quella sequenza di ghiere scarica sui piloni, ma parte del suo
carico, scende seguendo il mezzo arco acuto per scaricarsi su questa altra metà.
PORTICO SETTENTRIONALE, CHIESA DI ST. MARY REDCLIFFE A BRISTOL (1325)
Il portale risente di influenze arabe, costruito com’è con un profilo mistilineo a sei curve inflesse. Le guglie sono
riccamente traforate a giorno e ornate.