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ES DOMANDE:
1. Definire quali sono ai sensi dello IAS 1 i documenti di un bilancio IFRS e illustrare indicazioni per CE e SP.
2. Come si valuta magazzino ai sensi dello IAS 2?
3. Spiegare differenza tra risultato ante imposte contabile e reddito imponibile ai fini fiscali. Illustrare inoltre,
ai sensi di IAS 12, gli effetti sulla misurazione delle imposte differite attive/passive nel bilancio
dell’esercizio X, a fronte di una riduzione di aliquota che entrerà in vigore nell’esercizio X+2. È possibile
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 fornire esempio numerico. Il risultato ante imposte il risultato d’esercizio che si legge dal bilancio, il
reddito imponibile quello che si legge dalla dichiarazione dei redditi sul quale si calcolano le imposte
dovute. All’utile d’esercizio vanno effettuate variazioni in aumento o diminuzione previste dai principi
fiscali. Le imposte differite si originano dalle differenze temporanee tra valori contabili e fiscali, differenze
che si annulleranno in futuro. Le imposte differite possono essere attive o passive, per il calcolo delle
imposte si applica aliquota che sar in vigore al momento dell’annullamento della differenza, quindi nel
caso in esame al tempo X+2. Es.: se si prevede che all’anno X aliquota sia 20% e in X+2 del 18%, si
applicher ai debiti/crediti derivanti dal differimento dell’imposizione fiscale aliquota del 18%
4. Illustrare nozione d’imposta differita ai sensi di IAS 12. Indicare inoltre condizioni secondo cui possibile
l’iscrizione di imposte differite attive su perdite riportabili. Le imposte differite sono imposte dovute in
conseguenza del fatto che, per certe operazioni, l’imposizione fiscale avviene in tempi diversi rispetto
all’iscrizione in bilancio. Queste differenze, se esistono, provocano valori diversi fra valore in bilancio di
attivit e passivit e valore fiscalmente riconosciuto delle stesse. Esse possono essere permanenti, se non
destinate a riassorbirsi nel tempo (fisco non riconosce deducibilit di queste) o temporanee, destinate ad
annullarsi in futuro, quando valore contabile e fiscale coincideranno. Mentre il calcolo delle imposte
correnti avviene con l’uso dell’aliquota fiscale in vigore nell’esercizio, il calcolo delle imposte differite
effettuato applicando alla differenza temporanea l’aliquota fiscale che si prevede sar in vigore quando la
differenza si esaurir . Nonostante il fatto che i relativi debiti o crediti per imposte differite si estingueranno
in periodi futuri, IAS 12 esclude attualizzazione degli importi, non tenendo conto del valore del tempo. In
caso di imposte differite attive, comprese quelle derivanti dal riporto a nuovo di perdite pregresse,
l’iscrizione in bilancio subordinata all’accertamento sulla probabilit che vi possano essere in futuro
redditi sufficienti per poter recuperare il credito, su tali crediti deve essere effettuato il test di realizzo.
5. Come sono rilevate ai senso dello IAS 16 immobilizzazioni materiali e trattamento successivo con metodo
della rideterminazione del valore.
6. Illustra modalità di contabilizzazione di un cespite secondo la regola alternativa al costo storico di cui allo
IAS 16. Secondo IAS 16, i cespiti o immobilizzazioni tecniche, cio beni tangibili usati per anni nel ciclo
produttivo d’impresa, devono essere rilevati inizialmente al costo d’acquisto, se ricorrono condizioni per
essere considerati attivit : controllo bene, aspettative future di benefici economici e possibilit di
determinare costo. Nel costo d’acquisto si computano oltre al prezzo del bene, anche costi accessori, cio
necessari per portare il bene nelle condizioni necessarie al suo funzionamento, e eventuali oneri finanziari;
si escludono i costi generali, di start up e perdite operative iniziali. Per le rilevazioni successive, IAS 16,
oltre a prevedere modello del costo, consistente nel mantenimento del costo iniziale, prevede metodo
della rideterminazione periodica al FV. In tal caso il periodico riallineamento al FV dei cespiti imputato a
PN o OCI: tali valori saranno esposti in riserva, che non transiter mai a CE. Qualunque sia il metodo
adottato, le immobilizzazioni sono assoggettate ad ammortamento, che sar imputato a CE, in funzione
della vita utile del bene e del valore residuo (prezzo ricavabile dalla vendita del bene a fine utilizzo). Se si
usa il metodo della rivalutazione, valore ammortizzabile in ogni esercizio valore rideterminato a fine
esercizio precedente. In presenza di indicatori, si può procedere ad una riduzione del valore del cespite
con impairment test, per evitare che immobilizzazioni siano iscritte ad un valore superiore rispetto a quello
effettivo. Se cespite destinato ad essere venduto entro 1 anno e se sono rispettate condizioni
(disponibilit immediata per vendita e presenza di piano di vendita), il bene è misurato al minore fra
importo in contabilit e FV - costi di vendita e non si proceder pi ad ammortamento. [Il modello del
costo consiste nel mantenimento del costo iniziale ridotto per ammortamenti e perdite di valore.
L’ammortamento (imputato a CE) è determinato in base alla vita utile del cespite: valore ammortizzabile il
costo storico del bene - riduzioni di valore]
7. Si dica ai sensi dello IAS 23 quali sono le tipologie di capitalizzazione degli oneri finanziari
8. Spiegare trattamento contabile di oneri finanziari ai sensi di IAS 23 in merito ad un asset che richiede un
lungo periodo di tempo per essere costruito. IAS 23 tratta dell’attribuzione obbligatoria di oneri finanziari
al costo di specifici beni, ossia quelli che richiedono tempo significativo per renderli idonei al loro uso, ad
es. grandi impianti, o destinati alla vendita. La capitalizzazione degli oneri inizia quando si avvia attivit di
costruzione o produzione e dovr essere sospesa nell’eventuale periodo di inattivit , salvo caso in cui tale
periodo sia fase prevista dal processo (es. periodo di maturazione scorte). La capitalizzazione termina
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quando bene è pronto per l’uso. La capitalizzazione degli oneri avverr anche per le rimanenze che
richiedono lungo periodo per essere idonee alla vendita (es. prodotti stagionati). Riguardo al tasso da
usare: tasso di finanziamento specifico o tasso medio dei finanziamenti del periodo (si considera totale
interessi passivi, rapportandoli all’indebitamento medio di periodo).
9. Illustrare concetto di indicatori di impairment ai sensi di IAS 36, con esempi di indicatori interni e esterni
10. Indicare quale tasso di sconto va usato per l’impairment test IAS 36
11. IAS 36: spiegare concetto di valore d’uso e quali sono logiche previste dal principio per sua
determinazione. Il valore d’uso va determinato quando si effettua impairment test, per accertare perdita di
valore di un’attivit , che prevede confronto del valore recuperabile della CGU o singolo bene con il valore
di bilancio della stessa e, se valore recuperabile < valore contabile, vi obbligo di svalutare i singoli
elementi della CGU. Il valore recuperabile il maggiore tra FV - costi di vendita e il valore d’uso del bene.
Il valore d’uso dato dalla somma dei flussi netti di cassa ricavabili dall’uso continuativo del bene e del suo
valore residuo al termine dell’utilizzo. I flussi futuri vanno attualizzati con tasso di sconto. Per determinare il
valore d’uso: VU = ( fce – fcu + vt ) * t. I flussi di cassa in entrata (fce) vanno stimati usando i piani
previsionali aziendali e poi proiettando un tasso di crescita stabile, mentre i flussi di cassa in uscita (fcu)
sono costituiti dalle spese per mantenere la CGU o bene allo stesso livello di efficienza. Il valore terminale
(vt) è l’eventuale valore residuo del bene al termine della sua vita utile. Il tasso di sconto t deve
considerare, oltre che il valore temporale del denaro, anche i rischi specifici cui sono soggetti i flussi di
cassa stimati: il tasso pu essere ricavato da quello implicito in operazioni di compravendita dei beni o si
usa WACC.
12. Spiegare cosa si intende per CGU ai sensi di IAS 36 e a quale finalità essa è considerata. La CGU, unit
generatrice di cassa, il pi piccolo gruppo identificabile di attivit che genera flussi finanziari in entrata
indipendenti da quelli generati da altre attivit . La CGU considerata, per lo IAS 36, ai fini
dell’impairment, test volto ad accertare se certe attivit hanno subito perdita di valore e, se ci è avvenuto,
impone obbligo di procedere a svalutazione. Spesso per il test va raggruppato un insieme di asset, definito
CGU, che rappresenta il minimo gruppo in grado di generare flussi autonomi in modo indipendente, ad es.
impianti produttivi. Se il valore di carico di una CGU (o assets) > valore recuperabile, bisogna procedere a
svalutazione fino a concorrenza del valore recuperabile. Il valore recuperabile il maggiore tra FV - costi di
vendita e valore d’uso. Se CGU comprende anche avviamento, allora prima si dovr svalutare quest’ultimo;
l’eventuale eccedenza è imputata pro quota alle altre componenti della CGU.
13. IAS 36: Spiegare cosa s’intende per impairment, a quali elementi dell’attivo si riferisce, quando occorre
effettuare il relativo test e delineare in breve la relativa metodologia. L’impairment consiste nella perdita di
valore e nella successiva svalutazione delle attivit iscritte in bilancio, si riferisce a tutte le attivit non
finanziarie, quali immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni. Sono escluse le perdite di valore
riferite al valore delle rimanenze di magazzino, attivit fiscali differite, derivanti da commesse a lungo
termine, derivanti da benefici per dipendenti, attivit finanziarie oggetto di IAS 39 e attivit disponibili per
la vendita. Il test va effettuato se ci sono indicatori che possono far ritenere possibile una perdita di valore
dell’attivit (indicatori che possono essere natura esterna, come valori di mercato in declino, eventi macro
economici negativi, o interna, come deperimento fisico bene e andamenti negativi vendite) e ogni anno
per i beni immateriali a vita utile indefinita, come avviamento, e non ancora disponibili per l’uso. Spesso un
asset da solo non in grado di generare flussi di cassa in modo autonomo, quindi va raggruppato in un
minimo gruppo in grado di generare flussi autonomi in maniera indipendente (CGU). La verifica prevede il
confronto tra valore recuperabile CGU o bene con valore di bilancio e, se valore recuperabile < valore
contabile, c’ obbligo di svalutare i singoli elementi della CGU o bene, fino a concorrenza del valore
recuperabile. Il valore recuperabile maggiore FV - costi di vendita e valore d’uso del bene.
14. Spiegare a quali condizioni obbligatoria la contabilizzazione di una passivit ai sensi di IAS 37. Spiegare
cosa s’intende per passivit potenziale e come è considerata in IAS 37. Secondo IAS 37, una passivit
tale solo se deriva da obbligazione legale e implicita, cio derivante da una dich