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PUNTO DI VISTA DELL’ATTORE:

La figura chiave sintesi è l’attore. Se si pensa al lavoro dell’attore vive le due dimensioni sia

performativa che rappresentativa. L’attore è colui che agisce e compie una partitura di azioni.

Dal punto di vista della rappresentazione, l’attore è per noi colui che interpreta e rappresenta

un personaggio; la sua arte è basata sulla mimesi (rappresentazione per imitazione diretta di

azioni) Un’altra dimensione dell’attore rientra nel gioco (player=attore dall’inglese).

.

CINEMA:

Il cinema è l’arte sorella del teatro nel senso che il cinema come il teatro ha al centro gli attori

e il recitare. È un’arte rappresentativa ma costruisce le sue opere grazie ai linguaggi

performativi della recitazione della ripresa live. Il set cinematografico è il pubblico delle azioni

che vengono riprese. Questi vengono chiamati teatri di prosa. Recitare in un teatro o recitare in

un film però sono due operazioni totalmente diverse in quando nel teatro gli attori sono

responsabili di portare avanti la narrazione, nel cinema invece questa operazione è spezzettata

e l’intreccio verrà poi fatto dal regista.

GENERI E FORME DI ARTI PERFORMATIVE

Le arti performative sono pratiche culturali che variano a seconda delle epoche storiche e delle

diverse aree geografiche; a seconda delle tecniche, dei linguaggi e dei registri espressivi

utilizzati.

DANZA:

DI PALCOSCENICO: ossia rappresentate in uno spazio scenico o sopra un palcoscenico

- ad esempio la danza classica. Nacque prima della forma teatrale dentro i teatri. La

danza ha sempre fatto parte delle forme rituali ossia feste collettive dove si unisce la

collettività per festeggiare.

POPOLARI: in alcune regioni sono ancora presenti danze popolari (esempio la

- tarantella). Le danze sono tecniche del corpo extra quotidiane ossia ogni passo di

queste danze hanno una loro grammatica. Ogni danza si balla con una certa musica e

una certa musica.

CONTEMPORANEE/STREET DANCE

-

Nella danza classica, genere sviluppato dal 1600 in avanti, le tecniche del corpo sono molto

complicate e codificati a differenza di quelle che vediamo per strade sono più vicine a noi e le

possiamo imparare senza dover studiare. La dimensione rappresentativa la vediamo con il

balletto classico in quanto mette in scena un repertorio e rappresenta una storia. Il balletto

classico racconta ma senza parole perché la danza abolisce la dimensione vocale, non vi è uso

della parola ed è questo che distingue la danza da altri generi performativi. I ballerini per far

ciò studiano la pantomima ossia un’arte di raccontare attraverso registri non verbali. (nel 900

diventerà il concetto del mimo). La danza è l’arte del ritmo dove la musica è fondamentale.

OPERA LIRICA E MUSICAL:

Gli attori dell’opera lirica studiano tecniche vocali. Il teatro musicale è un teatro dove il registro

espressivo primo è la musica, il canto. Questi due generi sono più vicini di quanto si crede:

Entrambe hanno una dimensione rappresentative

- La musica e il canto: anche se generi diversi

- Vi è la recitazione: ci sono interpreti che interpretano personaggi

- Scenotecniche

- Coreografie di massa: la coreografia è l’insieme dei movimenti di una coralità, corpo di

- ballo. La lirica e il musical fanno molto uso anche delle comparse nelle scene di massa.

Sono due arti che necessitano di coordinamento dei linguaggi della scena, della scenografia e

della coreografia.

Vi sono però anche delle differenze:

Storia ed origini: l’opera lirica nacque nell’Europa dell’età moderna e si fissa come

- genere lungo l’età barocca (600/700); il musical nacque nel mondo anglo-americano

dalla metà dell’800.

I registri della performance: il cantante lirico che deve studiare precise tecniche e

- (tenore, baritono, basso)

strettamente codificate sia per l’uomo sia per la donna

(soprano, mezzosoprano, contralto)

Genere dell’opera: l’opera lirica è un genere molto alto, musicalmente vicino alla

- musica classica con regole compositive proprie per quanto riguarda la composizione

della drammaturgia.

CIRCO:

Il circo è un genere performativo molto antico e transculturale nato in ambiente asiatico, simile

ai giochi negli anfiteatri romani (al giorno d’oggi ricordiamo ad esempio la corrida in Spagna). Il

circo tradizionale ha animali addestrati come gli attori sono “addestrati” a tecniche corporee

extra culturali, come i cantanti lirici adattano la loro voce alle tecniche vocali. Nel circo si

allenano sia gli umani che gli animali. Si differenzia quindi dalle altre arti performative perché

vede in contemporanea l’esibizione degli umani con gli animali.

Lo spazio scenico del circo, tradizionalmente, è la tenda da circo dove all’interno vi è la pista.

Esso è uno spazio scenico circolare a pianta centrale ossia le pedane degli spettatori avvolgono

per 2/3 la pista. Normalmente i circensi sono nomadi e il circo è strutturato per numeri. Uno

spettacolo di circo è un montaggio di numeri in scena, uno dopo l’altro si alternano diverse

abilità. Le cosi dette “arti della pista”. Nel circo l’aspetto della rappresentazione quasi non c’è.

Ginnastica acrobatica aerea (trapezio, tessuti)

- Clownerie

- Giocoleria

- Prestigiazione

- Spettacolo equestre

- Esibizione di animali

-

VARIETA’:

Il varietà è una forma di intrattenimento televisiva nel 19esimo secolo. È composto da un

montaggio di numeri che tiene l’attenzione del pubblico. Per i futuristi, Marinetti, adoravano i

varietà in quanto loro si dichiaravano contro l’arte storica e consideravano il teatro noiosissimo

non adorando la sua rappresentazione. Si amava quindi il valore della sintesi, della velocità, il

susseguirsi di numeri sfacciati, satirici, ironici.

PRESTIGIAZIONE E ILLUSIONISMO:

È un’arte antica che si basa sulla destrezza manuale applicata alle carte da gioco, palle,

sigarette, ogni sorta di piccolo oggetto. Anche la prestigiazione è un’arte antichissima.

L’illusionismo si serve di effetti da palcoscenico per apparizioni e sparizioni, levitazioni,

duplicazioni e separazioni di cose e persone. Queste arti hanno il fine di far apparire reali

fenomeni impossibili, generando sentimenti di meraviglia, ilarità e timore. Il performer non

interpreta il personaggio, è un artista allenato a tecniche extra corporali, di manipolazione e

direzione del suo pubblico. La sua è un’arte dell’intrattenere e del meravigliare. Lo spazio

scenico è flessibile. Il performer si può esibire in un teatro come “one man show” ma anche in

bar, ristoranti, angoli di strada.

CIRCO CONTEMPORANEO:

Sviluppatesi all’inizio del 900 fino ai nostri giorni, può essere:

Su piccola scala: dove vi sono compagnie ridotte con meno performer che continuano

- la tradizione circense e nomade. Non usano generalmente animali in scena tranne i

cavalli. Anche loro cercano una dimensione poetica. Non si limitano alla logica

dell’assemblaggio dei numeri.

Su grande scala: ad esempio il “Cirque du Soleil”. Vi è una fruizione di massa con

- spazi giganteschi, scenotecniche sviluppatissime e costi elevati.

Il circo sta fiorendo e non è un’arte che sta scomparendo soprattutto per i piccoli circhi.

NUOVI GENERI PERFORMATIVI:

Sono le nuove frontiere dei generi performativi contemporanei perché ogni epoca ne porta di

nuovi

- Performance drag: vi è un personaggio non in senso psicologico ma in forma di

identità attraverso la pratica del cross-dressing ossia travestirsi nell’altro sesso, essa fa

una parodia dei tratti più marcati di quel determinato sesso, enfatizzando. Pone

interrogativi sulla storia dell’identità. Questa forma possiamo notarla anche nell’antica

Grecia dove gli uomini si travestivano da donne in quanto esse non avevano il permesso

di performare all’interno di spettacoli. I personaggi principali sono le drag queen e drag

king. Il costume e il trucco sono fondamentali e sono il pilastro di questa performance. Il

pensiero filosofico è arrivato a proporci di pensare alla femminilità e mascolinità come

comportamenti performanti esibiti in pubblico (incrociare le gambe). È quindi un genere

molto popolare legato alla cultura queer. Il luogo è raramente il teatro ma molto spesso

(Art Club Disco a Desenzano del Garda).

sono discoteche

- Match di improvvisazione teatrale: una vera e propria competizione in cui squadre

di attori recitano, improvvisano tra loro, gareggiano e vengono valutati dal pubblico.

Hanno comunque uno schema, filoni di improvvisazione e si allenano con la grammatica

e temi centrali. Il tema è dato dal pubblico, il quale ha un ruolo attivo. Questo genere

richiama la tradizione contadina anche qua in Italia, come il rap, molto vicino al

freestyle. :

- Slam poetry la competenza è la capacità di versificare in maniera improvvisata. È un

genere contemporaneo praticato da molti giovani soprattutto sui modelli del rap

NUOVI GENERI PERFORMATIVI DELLE ARTI VISIVE:

Performance art: da non confondere con le performing arts. È un genere nuovo nati

 negli anni ‘60/’70 ed è chiamato così perché le persone che hanno introdotto questo

genere erano artisti visivi in quanto in quegli anni vi è stato una grande svolta

performativa ossia gli artisti visivi hanno cominciato a pensare che non basa solo

dipingere o incidere ma anche il processo. Si spettacolarizzava anche il processo tramite

cui si creava un’opera d’art. È un’arte performativa ad alto contenuto concettuale:

l’artista propone in un museo o altro spazio espositivo. Questo è iniziato con la

body art ossia scrivere e dipingere sopra il loro stesso corpo.

Nelle arti visive gli artisti hanno fatto lavori sul corpo e col corpo con registri

performativi ossia l’esecuzione di azioni corporee creando eventi e non opere.

ES: Marina Abramovic,” The artist is present”. Si fece la fila per sedersi su una sedia e

guardare negli occhi l’artista presente cercando in contatto diretto con il pubblico per

tutto il tempo che si vuole.

ES: Regina José Galindo, Perra. “Sulla mia gamba sinistra ho scritto la parola CAGNA.

L’azione sorge da una realtà, come in molti altri casi. In Guatemala sono stati ritrovati

gruppi di donne, assassinate e prima torturate, con iscrizioni riportate sulla pelle, fatte

con un coltello o con una penna, messaggi come “odio per le cagne”, “morte a tutte le

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher e.marini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Culture sceniche e linguaggi della performance e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Gandolfi Roberta Pierangela.