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SECONDA LETTERA
Viene scritta il 13 ottobre. Jacopo decide di non andarsene dai Colli Euganei nonostante l'avesse promesso alla madre. L'Italia viene definita come una terra prostituita, un luogo che non sa difendersi dagli attacchi nemici. Jacopo, quindi, non sa dove rifugiarsi per il suo esilio.
Foscolo riprende molti autori, come ad esempio:
- Dante.
- Petrarca.
- Alfieri per l'idea di tragedia.
- Rousseau per i modelli del romanzo epistolare.
- Stern.
- La Bibbia per la scena finale.
LETTERA DEL 17 MARZO
Avviene la visita alla casa di Petrarca. Vi è un salto temporale perché Jacopo ammette di non aver scritto a Lorenzo per due mesi. Il tema principale di questa lettera è l'amore, sia verso la patria che verso Teresa, i quali vanno di pari passo. Ritorna nuovamente il tema politico, mentre l'amore per la patria è legato ad una condanna nei confronti dei suoi concittadini i quali non si battono abbastanza per la patria.
Esorta
L'idea a cercare una sua dimensione e la libertà.
LETTERE DI MAGGIO: Narra la nascita del sentimento amoroso verso Teresa. Quando vede Teresa gli sembra di essere in paradiso ed è per questo motivo che decide di mantenere l'illusione che questo amore possa essere possibile. È presente l'elemento della natura che si connette con l'amata. Vengono associate le sue guance ad un elemento naturale, in particolare alla rugiada. Nella lettera del 12 maggio è presente una scena dove sta per baciarla ma successivamente si tira indietro.
ROMANTICISMO: Viene utilizzata in Italia per definire una tendenza estetica e letteraria all'inizio dell'Ottocento, infatti la prima attestazione sembra risalire al 1814. In inglese l'aggettivo "romantico" non aveva un significato non molto diverso da quello attuale. Il termine deriva da "romance", ovvero i racconti fantastici dove venivano raccontate storie d'amore.
I romantici erano idealizzati e avventurosi. Quindi, qualsiasi atteggiamento che sembrava far rivivere l'atmosfera del romanticismo era considerato romantico. I romantici rifiutavano i valori estetici assoluti, poiché credevano che dovessero sempre essere inseriti nella storia. Inoltre, rifiutavano di esaltare la spontaneità che porta alla svalutazione dei sentimenti, come quelli spesso espressi nella poesia d'amore. Al contrario, si interessavano a rivalutare il patrimonio popolare di ogni nazione e davano spazio, nelle loro opere, alla sensibilità e alle passioni. Il personaggio romantico era caratterizzato dalla "smania del desiderio", il che significa che percepiva sempre un'ansia causata dalla sensazione che mancasse qualcosa nella vita e di conseguenza spingeva l'animo del personaggio a cercare qualcosa di nuovo e diverso. Il Romanticismo era un movimento principalmente tedesco, sviluppandosi tra il 1765 e il 1785.
un grande interesse per la natura, soprattutto quella che non viene modificata dall'uomo, in quanto la natura va a rispecchiare quelli che sono i sentimenti dell'individuo. Il romanzo più significativo è "i dolori del giovane Werther" di Goethe nel 1774. Werther, trovandosi a disagio all'interno della società e innamorato di una donna sposata, decide di uccidersi. IN ITALIA il Romanticismo italiano viene inaugurato nel 1816, ed è un movimento che ha interessato per la maggior parte l'area settentrionale, in particolare quella lombarda. In Italia costituisce una tendenza liberale d'ispirazione cattolica che concilia continuità ed innovazione. Viene riconosciuta alla letteratura la funzione educativa, in senso sociale e morale. Da qui si sviluppa anche la ricerca di un pubblico più ampio rispetto al passato. Nel 1816, all'interno della biblioteca italiana, vi è una valutazione negativa dellacontemporanea letteratura italiana e di conseguenza si invitava a tradurre le opere di autori stranieri in modo tale da avere un aggiornamento culturale. Si creano due schieramenti: sul versante classicista troviamo Leopardi e Giordani, sull'altro invece Ludovico di Breme, Pietro Borsieri e Giovanni Berchet. Nel corso dell'Ottocento gli autori decidono di approfondire l'indagine, già iniziata nel Settecento, che riguardava i misteri e il soprannaturale. La narrazione è in prima persona ma molto spesso presenta una struttura complicata come nel caso di Frankenstein. Le ultime lettere di Jacopo Ortis, quindi, rappresentano la modernità. Successivo a Foscolo troviamo Manzoni il quale, non avendo dei modelli precedenti, decide di iniziare a lavorare sul genere del romanzo senza avere un modello italiano da seguire. Scrive "il saggio del romanzo storico" dove ragiona su che cos'è il romanzo storico. Inizia a scriverlo negli anni 30 ma loIl saggio conclude negli anni '50. La conclusione a cui giunge in questo saggio è il fatto che il romanzo tenta una sintesi impossibile tra quello che è il documento storico (quello che realmente è accaduto) e l'invenzione della fantasia (vero poetico).
Con Manzoni abbiamo la nascita del genere del romanzo moderno. L'intento degli autori degli anni '20/'30/'40 dell'Ottocento è quello di far capire ai lettori che appartengono ad una nazione emergente caratterizzata da una tradizione letteraria. In Italia, però, è ancora presente la censura e quindi non si possono inserire all'interno dei testi delle idee che erano contrarie a quel tipo di politica. Da questo quindi la letteratura diventa anche invenzione, considerata come uno strumento per dire ciò che non si poteva dire apertamente.
Quello che domina è il romanzo storico:
- Ettore Fieramosca: cavaliere che affronta e sconfigge cavalieri francesi nella disfatta di Barletta.
L'assedio di Firenze: narra la vicenda che dura 6 mesi, dove l'esercito di Carlo V stringe un assedio a Firenze. Il fatto storico però si riferisce ad un avvenimento del 1500.
IPPOLITO NIEVO nasce nel 1831 a Padova. È molto interessato alla patria, in particolare è attratto dal pensiero politico di Mazzini. Combatte con Garibaldi nella seconda guerra d'indipendenza e successivamente s'imbarca nell'aspedizione dei Mille.
Scrive "le confessioni di un italiano" tra 1857 e 1858. Il personaggio è Carlo Altoviti, sfortunato perché orfano, il quale cresce nel castello di Fratta, tra Veneto e Friuli, dove vive con gli zii e le cugine. Vengono raccontate le vite dei personaggi che frequentano il castello, da cui si articola la trama fitta e complicata. La vicenda si svolge tra il 1857 e 1858, non solo nel castello ma anche con i luoghi che il protagonista frequenta. Carlo entra in contatto con i patrioti che si stanno adoperando per
l’indipendenza dell’Italia. A seguito del trattato di Campoformio, Carlo deve allontanarsi da Venezia perché è ricercato dagli austriaci, come nel caso di Jacopo Ortis.GIOVANNI VERGA (1840-1922) E IL VERSIMO
Il Verismo viene visto come un interesse per l’indagine della realtà. Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840. A 16 anni scrive “amore e patria” dove le tematiche principali sono il tema amoroso e l’amore per la patria. Verga nel 1869 lascia la Sicilia e si trasferisce a Firenze, città caratterizzata da salotti letterari. Entra in contatto con Luigi Capuana e Mario Rapisardi.
Verga pubblica “storia di una capinera”, romanzo epistolare, il cui tema principale è la monacazione forzata. È una raccolta di lettere scritte da un’unica persona, ossia la protagonista della vicenda Maria, ad un’amica che non risponde mai. Maria si trova rinchiusa in un convento dove sta per diventare suora, ma in
Sicilia arriva un'epidemia di colera. La ragazza decide di tornare a vivere nella casa di campagna del padre, dove, ne mesi di libertà, incontra un giovane ragazzo di cui si innamora. Purtroppo, però, Maria deve tornare in convento. L'amore con il ragazzo, quindi, non può proseguire e di conseguenza all'interno del convento impazzisce vivendo un dissidio interiore. La vicenda si concluderà con la morte di Maria. Successivamente Verga si trasferisce a Milano dove si lega agli Scapigliati, un gruppo di intellettuali che si sentono marginati dalla società e che si interessano soprattutto di temi come il macabro e la morte. Nel 1889 scrive Mastro Don Gesualdo che fa parte del ciclo dei vinti. Negli anni '90 torna in Sicilia dove si prende cura delle nipoti rimaste orfane. NOVITÀ DEL ROMANZO VERISTA: L'esistenza dell'uomo viene vista come una lotta continua per una determinata conquista, un bene materiale oppure la lotta per.conquistare il rispetto sociale. È presente il tema della famiglia, che viene visto come un legame sacro, come nei Malavoglia, oppure come un luogo dove prevale l'inganno e l'ipocrisia. Sono presenti anche delle novità stilistiche in quanto Verga adotta il punto di vista dei suoi personaggi, e da qui si sviluppa la regressione del narratore. Questo significa, cioè, si deve eclissare mentre i personaggi devono muoversi completamente da soli nella vicenda. È presente, inoltre, il discorso indiretto libero dove viene riportato uno scambio di battute tra i personaggi. NATURALISMO E VERISMO → ANALOGIE entrambi si interessano alla vita quotidiana delle persone comuni, che si collocano in un presente vicino. Il narratore deve farsi sentire il meno possibile e devono essere create delle vicende che siano semplici, dove la trama si sviluppa in modo regolare senza colpi di scena. Inoltre, presentano entrambi un obiettivo comune, ossia quello di rappresentare larealtà oggettiva escludendo, però, lafantasia e immaginazione.→DIFFERENZE
- Ambientazione: città e protagonisti della classe media-bassa per Naturalismo; campagnameridionale e contadini e persone del popolo per Verismo.
- Idea di riscatto sociale il quale può arrivare a migliorare la propria condizione per Naturalismo.
- Per il Verismo non è presente l’idea del progresso.
- Nel Naturalismo viene rappresentata la realtà con lo scopo di mostrarla al lettore.
- Nel Verismo la realtà viene indagata ma non porta ad un cambiamento.
GABRIELE D’ANNUNZIO
Insieme a Carducci è il nome presente in Italia nel 900.
Nasce a Pescara nel 1863. Tutte le sue prime produzioni riguardano la terra abruzzese. La produzionepoetica è quella più felice, ma scrive anche romanzi e teatro. Assorbe il pensiero di Nietzsche da cui prendel’idea del superuomo.
Svevo, Pirandello e Tozzi costituiscono la strada del romanzo del 900.
indagando la parte nascosta dell'uomo e ascoltando la solitudine interiore. Fanno si che la strada del