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METODI DI INDAGINE

→ →

Scala GIRBAS si tratta di una valutazione prettamente qualitativa soggetto ripete delle lettere

sostenute e il clinico utilizza queste tabelle specifiche per farne una valutazione clinica

→ → →

crocettando degli indici da 0 a 3 + è alta la scala maggiore è la patologia esame

→ → → → →

laringoscopico valutazione + oggettiva valutazione quantitativa f fondamentale f0 le

corde vocali si sviluppano fino alla pubertà di conseguenza le caratteristiche della voce si

→ →

modificano dalla nascita all’età adulta f0 va quindi a modificarsi nella crescita cambia inoltre

→ →

tra genere e varia durante l’emissione stessa per individuarla sono stati messi appunto degli

→ → →

algoritmi il suo rilevamento ad esempio negli spettrogrammi + efficiente se limitato a

determinati range di frequenze note

→ →

T0 periodo che intercorre tra due picchi del segnale di solito in clinica si cerca di mantenere

F0 costante durante l’esame viene fatta emettere una A sostenuta una I sostenuta e una U

→ → →

sostenuta ognuna tre volte O ed E no perché hanno il problema dell’accento questo

chiaramente è uno standard italiano per ragioni di lingua ogni emissione vocalica ha la sua

→ →

entità spettrale queste mi permettono di distinguerle quindi produco segnali diversi che

possono caratterizzare la voce ricordiamo che la posizione delle labbra e i movimenti producono

→ → → →

alterazioni sul suono la stima di f0 così come l’offset dell’emissione vocale non è banale

c’è un periodo di transizione che mette in moto le corde vocali l’aspetto dell’offset del segnale è

→ →

difficile per mancanza di conoscenza di processi che stanno all’origine infatti speech detector

→ →

hanno problema nel capire quando una persona parla o meno perché corrisponde ad un

cambiamento brusco del segnale e in realtà come detto c’è un periodo di transizione prima del

→ →

parlato che permette di mettere in moto le corde vocali e dare origine al suono questa analisi

quantitativa del segnale della voce ci permette di fornire un’analisi degli indici ad esempio se un

trattamento chirurgico è andato o meno a buon fine.

ANALISI ACUSTICA → → → →

Parametri principali frequenza fondamentale F0 f di vibrazione delle corde vocali in Hz

→ →

jitter irregolarità della frequenza di vibrazione delle corde vocali variabilità di F0 nel tempo

→ → → → →

permette di stimare F0 in % HNR SNR NNE rapporto tra energia totale e rumore tutti

→ → →

indici di disfonia in dB formanti F1 F2 F3 F4 F5 frequenze di risonanza del tratto vocale

legate alla disposizione degli articolatori come faringe labbra lingua e mandibola i loro valori e la

→ →

loro posizione varia in base all’età al genere e alla lingua madre del soggetto in particolare F1

→ → →

e F2 legati alla posizione della lingua F1 all’altezza F2 ai movimenti antero-posteriori

→ → →

esame somministrato tutti questi parametri vengono calcolati su vocali sostenute parole

→ →

o suoni vocalici si è deciso di valutare a i u che permettono di valutare lo spettro di

→ →

articolazione ci si concentra sulle vocali per evitare problematiche legate al dialetto si cerca

di eseguire un processo standard per avere una certa ripetibilità dell’emissione questo infatti

vale per l’italiano ma varierà dal francese spagnolo e altre lingue importante quindi considerare

→ →

la lingua madre della persona triangolo vocalico strumento diagnostico che viene prodotto

→ presenta delle rappresentazioni in cui si caratterizza lo spettro di frequenze che un soggetto

→ →

normale dovrebbe avere questo può cambiare in base all’età e al genere

→ → → →

VSA Vowel Space Area area del triangolo varia in base alla presenza di patologie

→ →

diminuisce con disartria applicazioni disturbi neuro degenerativi hanno una componente

fonatoria evidente quindi la voce può essere usata come pre-screening per prevedere

→ → → →

l’insorgere di queste patologie vagito per i neonati vocali parole e suoni vocalici

→ → → →

bambini autismo o patologie genetiche adulti disfonia valutazione pre/post-operatoria

→ → → → → →

riabilitazione post ictus anziani parkinson qui infatti 3 ripetizioni di “aiule” una

voca normale produce 3 zone vocali nella ripetizione della parola in soggetti con Parkinson si

riconoscono invece 5 zone vocali si decifra quindi una

→ →

difficoltà fonatoria del soggetto difficoltà di articolazione

→ → →

altre applicazioni analisi forensi riconoscitori vocalici

→ →

ecc strumento usato elettroglottografo.

WAVELETS →

Cosa sono la trasformata di Wavelet è uno degli strumenti che può essere utilizzato per

→ →

permettere un’analisi non a supporto fisso quello che viene alterato in base alla frequenza

→ → →

analizzata è il supporto del tempo che rimane comunque finito e limitato infatti il limite

della STFT è che è fissa a priori la finestra la risoluzione potrebbe non permettere di vedere

fluttuazioni del segnale ovviamente è solo una delle possibili rappresentazioni tempo-frequenza

→ → → → → → →

a livello biomedico è efficiente tipologie continue discrete stazionarie ecc

→ →

cosa fa la WT decompone segnale attraverso una serie di wavelets dilatate e traslate una

→ →

wavelet è una funzione phi che appartiene a L^2 come media zero e modulo 1 un dizionario

di atomi nel tempo-frequenza è ottenuto attraverso delle operazioni di scaling per un fattore s e di

→ →

traslazione per un fattore u dunque la WT di un segnale al tempo u e alla scala s è

Può quindi essere espressa come la convoluzione tra segnale e versioni dilatate e traslate della

→ →

funzione wavelet la risoluzione in tempo-frequenza è variabile inversamente alla frequenza

questa risoluzione corrisponde ad H-box centrato di dimensioni s per sigma;t nel tempo e

→ →

sigma;omega fratto s in frequenza anche per la WT è possibile definire la densità di energia

detta scalogramma e vengono chiamati così perché non si trova direttamente la frequenza ma la

funzione di scaling →

Quelle a supporto stretto risolvono variazioni ad alta frequenza mentre quelle a supporto largo

→ →

mi risolvono variazioni a bassa frequenza conversione scale-frequenze il parametro di scala s

→ →

dipende da funzione wavelet usata e sua frequenza centrale fc questo comporta

un’approssimazione nella conversione tra scale e frequenze

→ → →

Ci sono + funzioni madre questa deve approssimare al meglio il segnale + è simile migliore

→ →

è la trasformazione la ricerca della funzione madre avviene in letteratura la scala è una

rappresentazione in frequenza approssimata.

CWT →

Continous a livello computazionale sarà comunque tradotta nel calcolo di un numero discreto di

scale s e traslazioni u quindi concettualmente sarebbe già una trasformata discreta ma che

→ →

permette una risoluzione fine in frequenza la funzione viene anche detta wavelet madre

,

mentre la funzione di scaling wavelet padre uno degli aspetti + critici dell’analisi tempo-

frequenza con wavelet è appunto la scelta della funzione madre tre criteri influenzano la scelta

→ →

numero di vanishing moments n vanish moments permettono di interpretare la WT come un

→ →

operatore differenziale multiscala di ordine n maggiore è l’ordine n maggiore è la capacità

→ →

della wavelet di rappresentare funzioni complesse dimensione del supporto ovvero per

quanti campioni la funzione wavelet ha valori diversi da zero segnale può presentare delle

singolarità che producono un’alterazione sui coefficienti della trasformata diminuendo il

supporto si riduce il contributo di tali singolarità a scapito però di una potenziale diminuzione

→ →

del numero di vanishing moments regolarità del segnale sia del segnale da analizzare che

→ →

della funzione madre cono di influenza ed effetti è la regione dello spettro delle wavelet dove

gli effetti dei bordi diventano significativi funzioni madre diverse possono mitigare l’effetto dei

→ →

bordi e quindi modificare il cono di influenza esempio di cono

Rappresentazione al variare del tempo valori + gialli identificano contributo di potenza

→ → →

maggiore stanno fuori dal cono probabilmente sono delle alterazioni queste regioni sono

→ →

dei punti di indeterminazione della trasformata di wavelet ricostruzione del segnale

→ →

possiamo risalire dalla trasformata WT al segnale originale su matlab cwt.m .

DWT → →

Discrete non c’è una grande differenza a livello concettuale rispetto alle continous differenza

sta nell’operazione di down sampling segnale viene decomposto in una serie di livelli da 1 a N

→ → → → →

per ognuno è possibile identificare i coefficienti di approssimazione a e i dettagli d

ad ogni livello di decomposizione segue un’operazione di downsampling di fattore 2 il segnale

originale dovrebbe essere quindi di lunghezza 2^N per limitare effetti di bordo la DWT

→ →

considera quindi due funzioni già introdotte ovvero la scaling function che ha un effetto

→ → →

passa-basso definisce i coefficienti di approssimazione la wavelet madre rappresenta

→ →

idealmente nella DWT l’operazione passa alto definisce i coefficienti dettagli dal segnale s si

fa la convoluzione tra segnale madre e scaling per ottenere passa-basso e passa-alto e calcolare

→ →

i coefficienti di approssimazione differenze con CWT dal punto di vista computazionale

→ →

Dettagli
A.A. 2024-2025
68 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/34 Bioingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caterinafdifanti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elaborazione dei segnali biomedici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Frassineti Lorenzo.