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GOOGLE SEARCH CONSOLE
La Google Search Console è uno strumento gratuito che può essere collegato a Google
Analytics per ottenere informazioni dettagliate e ottimizzare le performance del nostro sito.
Ecco cosa consente di fare:
Gestire e monitorare il sito nei risultati delle ricerche su Google.
● Analizzare le parole chiave più comuni utilizzate dagli utenti per trovare il nostro sito.
● Scoprire le pagine più visitate del sito, ovvero quelle che ottengono più click.
● Monitorare l'origine geografica dei visitatori e i dispositivi utilizzati per accedere al sito.
● Verificare che l'annuncio funzioni correttamente anche su dispositivi mobili.
● Controllare la presenza degli annunci su altri siti.
● Individuare problemi di sicurezza, come possibili attacchi hacker o link rotti, e
● correggerli per mantenere la sicurezza del sito.
La Search Console è essenziale per ottimizzare le performance del sito sui motori di ricerca e per
identificare aree di miglioramento.
GOOGLE DATA STUDIO PT.1
Google Data Studio è uno strumento che consente di convertire i dati in report visivi. Crea
delle dashboard, che sono rappresentazioni grafiche dei dati, facilitando la comprensione delle
informazioni. Le dashboard permettono di monitorare le metriche aziendali attraverso KPI (Key
Performance Indicators), utili per analizzare l'andamento delle performance.
Un vantaggio importante è che, una volta creato il report, è possibile condividerlo via e-mail,
consentendo anche ai destinatari di collaborare in tempo reale, apportando modifiche
direttamente al documento. Inoltre, Google Data Studio si integra facilmente con altri
strumenti, come Google Analytics per analizzare il rendimento di siti e app mobili, e Google
Ads per monitorare l'efficacia delle campagne pubblicitarie.
Con la possibilità di collegare più strumenti Google, è possibile ottenere report ancora più
completi e avere una visione completa dei dati aziendali, rendendolo uno strumento utile per la
data visualization.
GOOGLE OPTIMIZE
Google Optimize è uno strumento che permette di eseguire test ed esperimenti per
ottimizzare l'esperienza utente sul sito web. Tra i principali test che può gestire ci sono:
A/B test: permette di confrontare due versioni diverse della stessa pagina per valutare
1. quale funziona meglio.
Test di reindirizzamento: consente di confrontare due pagine completamente diverse
2. per determinare quale genera migliori risultati.
Test multivariati: permette di eseguire più A/B test contemporaneamente, ottimizzando
3. diverse variabili.
Questi test aiutano a capire come migliorare l'esperienza utente e, di conseguenza, aumentare
l'efficacia delle pagine web in termini di interazione e conversioni.
SEO (Search Engine Optimization)
La SEO (Search Engine Optimization) è l'insieme delle pratiche volte a migliorare la
visibilità di un sito web sui motori di ricerca, in modo che compaia nelle prime posizioni dei
risultati di ricerca (SERP). Per ottimizzare un sito web, la SEO si basa su tre pilastri principali:
Struttura: il sito deve avere una struttura logica e un design responsivo, cioè deve
1. essere facilmente navigabile e fruibile anche su dispositivi mobili.
Contenuti: devono essere originali, di qualità, e non copiati da altri siti. Google premia
2. contenuti unici e informativi, poiché preferisce risultati diversificati.
Autorevolezza: i siti più autorevoli, cioè quelli che sono citati da altri siti di valore,
3. tendono ad avere un miglior posizionamento. Google dà maggiore peso ai siti ritenuti
affidabili.
La SEO può essere migliorata anche tramite l'uso di markup schema, che è un tipo di codice
che descrive gli elementi di una pagina in un linguaggio comprensibile per i motori di ricerca. A
tale scopo, è stato creato schema.org, un'iniziativa congiunta di Google, Microsoft, Yahoo e
Yandex. Questo sito offre una serie di linee guida e un vocabolario di dati strutturati, che
possono essere utilizzati dai creatori di contenuti per descrivere in modo chiaro gli aspetti della
pagina, rendendola più comprensibile ai motori di ricerca e ai loro crawler.
Per quanto riguarda la scrittura dei titoli, questi sono chiamati "heading" e arrivano fino al
livello H6. L'H1 è il titolo principale e deve contenere la parola chiave principale (keyword).
Il titolo deve essere semplice, chiaro e d’impatto, sia per gli utenti che per i crawler. Inoltre, è
stato osservato che inserire una domanda nel titolo può aumentare il tasso di click, così come
l’utilizzo di titoli che trasmettono emozioni.
GOOGLE ANALYTICS: DEFINIZIONE | ARCHITETTURA |
STRUTTURE | RACCOLTA DATI | MONITORAGGIO PAGINA
Google Analytics è uno strumento gratuito che consente di monitorare l'andamento dei siti
web e di analizzare le statistiche sui visitatori. Offre anche strumenti per ottimizzare il sito,
fornendo informazioni su da dove provengono gli utenti, come arrivano, come navigano e come
si comportano nel sito. I dati possono essere visualizzati tramite grafici e tabelle, e si può
monitorare l'efficacia delle campagne di marketing e dei social media, segmentando gli utenti in
base a parametri come area geografica, età, sesso, ecc.
L'architettura di Google Analytics segue un modello client-service: il client invia una richiesta al
server, che elabora la richiesta, risponde e fornisce i dati richiesti. Google Analytics è strutturato
in 4 fasi principali:
Collection: raccoglie i dati da varie fonti, come siti web o app. Quando un utente
1. interagisce con il sito, viene generato un HIT, che contiene informazioni relative a quella
interazione.
Configuration: consente di gestire e personalizzare i dati da raccogliere e impostare le
2. regole di elaborazione.
Processing: elabora i dati grezzi per trasformarli in dati utili per l'analisi.
3. Reporting: una volta elaborati, i dati vengono visualizzati tramite dashboard e report
4. personalizzati, che permettono di analizzare le metriche in modo dettagliato.
Per raccogliere i dati, Google Analytics utilizza un page tag, un codice JavaScript che deve
essere inserito nelle pagine da monitorare. Questo codice inserisce un "web bug", ossia
un'immagine invisibile, per raccogliere informazioni sui visitatori e monitorare il loro
comportamento in modo anonimo. Il sistema utilizza i cookie per identificare gli utenti, e
l’identificazione può avvenire anche se l’utente cambia dispositivo, a patto che sia loggato con
un account Gmail.
GOOGLE ANALYTICS: SESSIONI | METRICHE & DIMENSIONI |
CONVERSIONI | SEGMENTI
In Google Analytics, una sessione è un gruppo di interazioni che un utente compie su un sito
web in un determinato arco di tempo, dal momento in cui apre una pagina fino a quando non la
lascia. Una sessione ha una durata predefinita di 30 minuti, ma può essere modificata. Ogni
sessione può generare più HIT, che rappresentano le azioni compiute dall'utente (ad esempio,
visualizzazioni di pagina).
Le dimensioni sono variabili descrittive che forniscono informazioni qualitative sui dati, come le
pagine visitate, le città di provenienza, i dispositivi utilizzati, e le sorgenti di traffico. Le
metriche, invece, sono dati quantitativi che esprimono valori numerici, come sessioni,
visualizzazioni di pagina, tempo di permanenza e frequenza di rimbalzo.
Le conversioni sono azioni che un utente compie durante una sessione e che sono utili per il
raggiungimento degli obiettivi aziendali. Si dividono in due categorie:
Micro-conversioni: azioni più piccole che supportano obiettivi più grandi (es. iscrizione
● alla newsletter, follow sui social).
Macro-conversioni: azioni principali, come un acquisto.
●
Infine, i segmenti permettono di isolare specifici sottoinsiemi di dati per analizzare tendenze
particolari e rispondere a specifiche domande di business. I segmenti possono essere utilizzati
per raggruppare gli utenti in base a vari parametri, come età, sesso, o comportamenti specifici
(ad esempio, utenti che hanno messo un prodotto nel carrello).
GOOGLE ANALYTICS: REMARKETING | ACCOUNT | VISTE |
FILTRI | PROPRIETÀ
Remarketing
Il remarketing è uno strumento che consente di indirizzare annunci e contenuti agli utenti che
hanno già visitato il nostro sito web, ma non hanno completato un'azione desiderata (come un
acquisto). Ad esempio, se un utente aggiunge dei prodotti al carrello ma non li acquista, il
remarketing consente di mostrargli annunci con sconti sui prodotti non acquistati, invogliandolo
a completare l’acquisto. In Google Analytics, il remarketing si attiva creando segmenti
indirizzati a gruppi di utenti che hanno visitato il sito, utilizzando anche strategie di annunci
personalizzati.
Account, Proprietà e Viste
Per creare un account su Google Analytics, è necessario avere un identificativo di monitoraggio
per il sito web. Un account può contenere più proprietà, ognuna delle quali può monitorare
diversi asset, come siti web, blog o applicazioni. Ogni proprietà può avere una o più viste, che
permettono di visualizzare i rapporti in modo specifico, filtrando i dati in base a criteri definiti. Le
viste aiutano a pulire i dati, rimuovendo quelli non rilevanti, creando obiettivi differenti e
analizzando dati segmentati per lingua, luogo, o altro.
Filtri nelle Viste
All'interno delle viste, è possibile applicare filtri che ci permettono di:
Scegliere quali dati monitorare
● Limitare o modificare i dati inclusi nella vista
● Escludere traffico da IP specifici
● Filtrare dati provenienti da determinati referral
● Limitare i dati relativi agli hostname (identificativi dei dispositivi)
●
I filtri personalizzati sono strumenti potenti perché possono essere creati su misura per specifici
bisogni, come l'esclusione di determinati indirizzi IP. Quando si crea un account, è possibile
avere un massimo di 100 account, 50 proprietà e 25 viste per ogni account. Inoltre, si possono
impostare permessi utente, determinando chi può visualizzare i dati o modificarli.
Proprietà e Viste
A livello di proprietà, si possono configurare parametri come l'esclusione di referral, lavorare
sulle sessioni o sui termini di ricerca, o creare dimensioni e metriche personalizzate. A livello di
vista, la configurazione include la selezione dei dati da raccogliere, la definizione degli obiettivi e
l'applicazione di filtri.
La logica di base è che i dati vengono inviati dal sito ad Analytics tramite il codice di
monitoraggio, associati a una proprietà, e successivamente elaborati. Si consiglia di avere