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CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCALDAMENTO GLOBALE

L'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) prevede un aumento delle temperature tra i 2,5 e i 4,7°C entro il 2100. Non si raggiungerà l'obiettivo di contenere l'aumento della temperatura entro l'1,5°C, il che porterà allo scioglimento delle calotte polari, all'aumento dell'acqua salata (ingressione salina) e alla diminuzione dell'acqua dolce rinnovabile (superficiale e sotterranea).

GEOGRAFIA DELLA POPOLAZIONE

La geografia della popolazione è una branca della geografia umana che studia la distribuzione della popolazione sulla terra, le dinamiche demografiche, le relazioni tra dinamiche demografiche, strutture di una popolazione e territorio, e i processi di natura endogena ed esogena che modificano il profilo della popolazione ridisegnando l'identità e i confini in una costante dialettica tra continuità e cambiamento.

Con popolazione ci si riferisce a un gruppo sociale considerato da un punto di vista quantitativo.

ovvero la quantità delle persone che vivono in un determinato territorio. La popolazione può essere analizzata in base a diversi elementi: - CONSISTENZA NUMERICA e suo variare nel tempo e nello spazio - età, sesso, stato civile, composizione familiare, reddito - comunanza linguistica, fede religiosa - forme di organizzazione e attività economica - abitudini e stili di vita LA "MISURAZIONE" DELLA POPOLAZIONE L'operazione che serve a stabilire quante persone sono presenti in un dato momento in un determinato territorio è il CENSIMENTO. In epoca moderna, i censimenti sono delle operazioni molto più complesse, eseguite sotto il controllo di centri specializzati e realizzate a cadenze determinate. In Italia il primo censimento della popolazione risale al 1861. La popolazione residente ammontava a 22.182.377 (51% di maschi). L'età media era di 27 anni, con un alto tasso di natalità. Nuclei familiari numerosi.

(con 4 componenti in media).

Dal 1861 i censimenti della popolazione sono realizzati con cadenza decennale. Nel 1921 si è svolto l'ultimo censimento gestito dai Comuni, e nel 1926 è nato l'Istat.

Nel 1971 si è svolto il primo Censimento dei gruppi linguistici di Trieste e Bolzano, con un questionario tradotto in lingua tedesca. Nel 2018 è stato avviato il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni.

Istat rileva con un cadenza annuale le principali caratteristiche della popolazione che dimora sul territorio. I censimenti non misurano solo la popolazione, ma ne rilevano anche le condizioni sociali ed economiche a livello nazionale, regionale e locale…

LA POPOLAZIONE MONDIALE

L'incremento demografico viaggia a ritmi diversi nelle varie regioni del mondo. In alcuni paesi la popolazione è in calo... le cause: bassi tassi di natalità e alti tassi di emigrazione dovuti a flussi migratori in uscita derivanti dalla domanda di lavoratori, violenza, insicurezza o conflitti armati...

L'ONU

prevede che, entro 2050, due terzi della popolazione mondiale vivranno nelle città. Conseguenza di questo processo sarà lo svuotamento delle aree rurali.

POPOLAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE

Nel 1798 l'economista Thomas Malthus asseriva che la popolazione cresce più rapidamente dei mezzi di sussistenza, per cui aumenterà lo squilibrio tra risorse e numero abitanti. Con il termine MALTHUSIANESIMO vengono oggi indicate quelle teorie che attribuiscono alla povertà la causa dello squilibrio tra la crescita della popolazione e lo sviluppo delle risorse.

La crescita della popolazione è accusata di essere la principale causa di disparità economiche, sociali e territoriali, di favorire i flussi migratori e il deterioramento dell'ambiente.

MOVIMENTO DELLA POPOLAZIONE

Le variazioni quantitative che si hanno nel tempo all'interno di una popolazione dipendono da due serie di eventi: il movimento naturale (natalità e

mortalità)● i movimenti migratori●IL MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE→ dato dalla natalità e dalla mortalità = il numero dei nati vivi e il numero dei decessi in rapporto ad una data popolazione.

  1. TASSO di NATALITÀ = rapporto tra il numero delle nascite in una comunità o in un popolo durante un periodo di tempo e la quantità della popolazione media dello stesso periodo (un anno).
  2. TASSO di MORTALITÀ = dal rapporto tra il numero delle morti in una comunità o in un popolo durante un periodo di tempo e la quantità della popolazione media dello stesso periodo (un anno).

utilizzato per verificare lo stato negativo di sviluppo di una popolazione. Tanto più basso è l'indice di mortalità, tanto più elevate sono le condizioni di vita di una popolazione (condizioni sanitarie).

Le cause di morte sono diverse nel tempo (periodo storico) e nello spazio (da un'area a un'altra):- cause

ESOGENE = legate all'ambiente (carestie, propagazione delle malattie infettive...) - cause ENDOGENE = alterazioni dell'organismo (malattie) Il tasso di fecondità (TFT) esprime il numero medio di figli per donna in età feconda (15-49 anni). Assicura ad una popolazione la possibilità di riprodursi mantenendo costante la propria struttura ed è pari a 2,1 figli per donna. La natalità è strettamente legata al ruolo della donna nella società, quindi è una questione culturale, ma anche economica e politica. L'INDICE DI MORTALITÀ INFANTILE = rapporto fra numero di bambini morti a meno di 1 anno di vita e numero di neonati di uno stesso anno. La mortalità infantile e quella materna sono indicatori precisi dello stato di salute di una nazione: nutrizione, benessere e sanità. LA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA Descrive il passaggio graduale da una demografia preindustriale a una demografia "moderna" (crescita

limitata e controllata della popolazione).

tasso di natalità e mortalità = elevati → stabilità della popolazione

Il tasso di mortalità scende bruscamente e il tasso di natalità non si adegua, si verifica un'esplosione demografica.

Quando il tasso di natalità scende circa allo stesso livello di quello di mortalità, la popolazione torna a livelli simili a quelli iniziali = diminuzione della crescita annua della popolazione.

Nei paesi ricchi la rapida crescita della popolazione ha portato a nuove soluzioni politiche, ha aumentato la richiesta di servizi sociali, delle abitazioni, ha favorito gli spostamenti dalle aree rurali a quelle urbane, MA ha portato anche disoccupazione ed emigrazione.

Nei paesi poveri il rapido aumento della popolazione produce un aumento generalizzato e incontrollato della povertà = il problema della sovrappopolazione contribuisce ad aggravare lo squilibrio nei confronti dell'accesso alle

LA STRUTTURA DEMOGRAFICA

La composizione per sesso e classi d'età di una popolazione in un dato periodo e territorio. La composizione per sesso (sex-ratio) dipende dal rapporto tra maschi e femmine. La composizione per classi d'età stabilisce un rapporto fra bambini, giovani, adulti e anziani: tale rapporto influisce sulla capacità produttiva complessiva, sulla natura dei bisogni di una popolazione, sull'atteggiamento culturale...

Il grafico denominato PIRAMIDE DEMOGRAFICA offre una percezione della struttura per sesso e per età e dei problemi che derivano da quella struttura. Forma piramidale = popolazione in crescita. Piramide tendente a un rettangolo = crescita nulla.

LA DISTRIBUZIONE DELL'UOMO SULLA TERRA

L'uomo può vivere ovunque grazie all'adattamento fisiologico ai più diversi ambienti o attraverso accorgimenti esterni (abbigliamento, alimentazione). La differenza delle condizioni

Ambientali è la prima spiegazione del perché l'ECUMENE non è popolato in modo uniforme. La DISOMOGENEA DISTRIBUZIONE della popolazione dipende da diversi fattori, tra loro correlati:

  • vicinanza al mare
  • altitudine
  • clima
  • qualità dei suoli
  • atteggiamenti culturali
  • motivi storici

La DENSITÀ della POPOLAZIONE è il RAPPORTO fra POPOLAZIONE e unità di misura della superficie espressa in km2. In base a questo rapporto, le aree abitate del pianeta sono suddivise in:

  • aree ad ALTA DENSITÀ = oltre 100 ab/km2
  • aree DENSAMENTE ABITATE = da 50 a 100 ab/km2
  • aree a MEDIOCRE DENSITÀ = da 10 a 50 ab/km2
  • aree a DENSITÀ DEBOLE = da 1 a 10 ab/km2
  • aree a BASSISSIMA DENSITÀ = fino a 1 ab/km2

La carta rappresenta la presenza umana come se le persone fossero montagne o deserti.

LA MOBILITÀ GEOGRAFICA

Nell'analisi dei movimenti delle popolazioni è

Sempre necessario considerare diversi aspetti... CAUSE DEL MOVIMENTO MIGRATORIO Cause repulsive → disagio, insicurezza, pericolo → MOVIMENTI OBBLIGATI ● Cause attrattive → speranza di trovare soluzioni di vita più favorevoli in altri paesi → MOVIMENTI VOLONTARI La mobilità umana può essere praticata su diverse distanze: - ridotte (all'interno di una stessa regione, ad es. da campagna a città) - lunghe (può interessare regioni diverse di uno stesso Stato) - lunghissime (può essere internazionale e intercontinentale) e tempi diversi - breve durata (movimenti pendolari) - temporanea (settimanale, mensile...) - permanente (creando condizioni di una nuova e definitiva stabilità) Forme di migrazione nella storia: - migrazioni di popoli Indoeuropei - migrazioni delle popolazioni di stirpe germanica (Franchi, Angli, Sassoni...) - migrazioni di conquista e popolamento del Nuovo Mondo (secoli XVI-XVII America

centro-meridionale); America del Nord; Australia e Nuova Zelanda

migrazioni coatte tratta degli schiavi (XV-XVIII sec.)

diaspora (dispersione di un popolo in vari Stati, come per Ebrei, Curdi, Armeni)

CATEGORIE DI MIGRANTI

Immigrati AMMESSI LEGALMENTE = insediamento permanente

migranti TEMPORANEI legalmente ammessi = lavoratori stagionali, lavoratori ospiti

migranti ILLEGALI = individui privi di documenti

RICHIEDENTI ASILO = individui che hanno richiesto di essere riconosciuti come rifugiati. Solitamente entrano nel territorio in modo irregolare, ma dal momento in cui presentano la richiesta hanno pieno diritto di permanenza sul territorio

PROFUGHI = individui che per ragioni di sopravvivenza hanno lasciato il loro paese di origine e sono in attesa di accedere

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Publisher
A.A. 2022-2023
33 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martaadelise di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Carestiato Nadia.