Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
UAA; UAG; UGA -> CODONE DI STOP
Esercizio :
STRUTTURA DI UN GENE
È costituito da:
- ESONI cioè sequenze codificanti che quindi concorrono alla
produzione della proteina.
- INTRONI cioè sequenze non codificanti che uniscono gli esoni
Storicamente si pensava che le mutazioni avvenissero solamente negli esoni,
poiché nella maggior parte dei casi le mutazioni associate a malattia sono
presenti all’interno degli esoni.
Questo avviene perché una mutazione a livello degli esoni porta alla sintesi di
una proteina interrotta, o dannosa o può anche non consentirne la produzione.
Ultimamente è stato scoperto che anche gli introni,in quanto collegano gli
esoni,se presentano mutazione,portano ad alterazioni.
Il gene ha un verso di lettura 5’-> 3’
Ci possiamo immaginare il gene come un treno in cui i vagoni sono gli esoni e
i connettori dei vagoni sono gli introni.
CENNI STORICI:
I geni vengono scoperti intorno agli anni 2000, e tramite il progetto genoma
umano effettuato in America , dalla durata ventennale è stato possibile
sequenziare (riuscire a decodificare la sequenza) l’intero genoma.
È stato un progetto molto costoso e impegnativo.
Alcune sequenze però sono rimaste non sequenziate
Nel 2001 viene pubblicata la prima bozza del progetto su nature e science ,e
dopo due anni è stato raggiunto il sequenziamento al 90%.
Nel 2022 i ricercatori sono riusciti a sequenziare anche il restante 10% del
genoma,rimasto non sequenziato.
N.B: quando parliamo di geni , ci si riferisce alla sequenza nucleotidica ,
:
e si definiscono
VARIANTI -> cambiamento nella sequenza nucleotidica del dna rispetto
alla sequenza di riferimento. Cioè se la sequenza di un preciso gene è
diversa da quella presente nel genoma umano, viene definita variante. Non
necessariamente causa malattia e nemmeno caratteristiche positive.
patogenetiche
Varianti o mutazioni-> varianti che causano malattia e molto
rare benigne
Varianti -> come ad esempio gli occhi marroni in una popolazione
generale dagli occhi blu. Cioè rappresenta la variabilità genetica e non
polimorfismo
qualcosa di patologico. Questa variante è chiamata anche
cioè un cambiamento rispetto alla variante di riferimento che è presente
in almeno 1% della popolazione generale e che non presenta conseguenze
fenotipiche cioè non causa malattia.
VARIANTI SOMATICHE E VARIANTI GERMINALI
Varianti somatiche -> il soggetto non presenta mutazione in tutte le
cellule, ma solo in una linea cellulare precisa e specifica (cariotipo a
mosaico) .
Questo avviene ad esempio nei tumori poiché la lesione tumorale presenta
varianti patogenetiche solo nella zona precisa (tessuto tumorale)in cui il
tumore si sviluppa o metastatizza.
Se la variante è patogenica allora tutte le cellule presenteranno la
mutazione e quindi la malattia.
Varianti germinali -> la variante è presente solo nelle gonadi, quindi il
soggetto è fenotipicamente sano. Però presenta il rischio di trasmettere la
variante ai figli.
La genetica oncologica si occupa dello studio dei tumori in quanto questi
presentano varianti genetiche , ma non sono ereditari.
La genetica da predisposizione tumorale si occupa della probabilità che un
tumore venga trasmesso.
POLIMORFISMI
sono varianti benigne presenti in almeno l’1% della popolazione e non
causano patologia.
È un modo diverso di scrivere lo stesso messaggio che non ne modifica il
significato.
Classificazione in base alla sequenza che interessano:
● A singolo nucleotide-> se il polimorfismo interessa un singolo
nucleotide. Cioè se in una sequenza nucleotidica viene sostituita una
base azotata di un codone che codifica per un AA, senza modificare l’AA
per cui codifica, si verifica la sintesi della stessa proteina per la quale
possono codificare più AA
● Unità ripetute-> sono presenti dei punti in cui le triplette si ripetono.
(GCCGCCGCCGCC…) Qualche gene presenterà 10 triplette , qualche
altro soggetto presenterà un gene con 20 triplette…
● Numero di copie -> Delezioni e duplicazioni non necessariamente
danno malattia , dipende dal contenuto, cioè dall’importanza
dell’informazione del gene che viene aggiunto o tolto. È presente
una copia di una regione in più o meno che portano non portano alla
comparsa della malattia.
VARIANTI :
Classificazione in base alla variazione delle sequenza :
SOSTITUZIONI o varianti puntiformi -> viene sostituito un nucleotide (base
azotata) con un altro
● Sinonime
● Missenso
● Nonsenso sostituzione porta allo
FRAMESHIFT -> sostituzioni in cui la
spostamento della cornice di lettura per cui , il senso di lettura verrà
modificato
DI SLICIPING -> gli introni vengono rimossi in modo tale da far connettere i
due esoni. Se si verificano degli errori nel tagliare gli introni , possono esserci
delle conseguenze a livello genetico di tipo patologico scatenate dalla sintesi
di una proteina errata o dalla non sintesi della stessa.
DINAMICHE -> ci sono delle regioni di dna costituite da triplette uguali che
si ripetono e quindi sono soggette ad errori più
frequenti.(GCCGCCGCCGCC…)
Le prime tre varianti vengono chiamate mutazioni puntiformi cioè varianti nella
sequenza di DNA che interessano uno o pochi nucleotidi (fino a 50 nucleotidi
massimo).
VARIANTI SINONIME O SILENTI
sostituzione di un nucleotide con un altro nucleotide, che dà origine ad
un nuovo codone che codifica per il medesimo AA del codone originario
(variante neutra), sintetizzando la stessa proteina.
Generalmente sono innocue e non causano patologia, ma possono avere
conseguenze funzionali sulla proteina portando a malattia.
Nell’immagine si verifica la sostituzione dell’adenina del codone GAA che
codifica per AA ac.glutammico , con la guanina , ottenendo il codone GAG
che codifica per lo stesso AA. Perciò la sostituzione non porta al cambiamento
della sequenza nucleotidica e quindi verrà sintetizzata la stessa proteina.
VARIANTI MISSENSO
sostituzione di un nucleotide con un altro, che dà origine ad un nuovo
codone che codifica per un AA diverso, perciò verrà sintetizzata una
proteina differente.
La conseguenza dipende dal nuovo AA codificato dal codone e dal gene in cui
questo è presente.
Non è possibile stabilire la conseguenza precisa, poiché il nuovo AA se è
simile a quello precedente non porta a conseguenze patologiche, ma se
presenta caratteristiche strutturali diverse da quello originario, porta a quadro
clinico.
Sono necessari esperimenti aggiuntivi e precisi per stabilire la conseguenza
della sostituzione.
Possono essere effettuate anche analisi funzionali sulla proteina espressa.
Nell’immagine è visibile una sequenza di DNA di riferimento in cui nel codone
GCA che codifica per AA alanina, si ha la sostituzione della base azotata
guanina con la citosina, ottenendo il codone CCA,il quale codifica per AA
parolina. Questo comporta il cambiamento della sequenza nucleotidica e
quindi la sintesi di una proteina diversa.
VARIANTI NONSENSO
sostituzione di un nucleotide che causa la formazione di un codone di
stop, che comporta l’interruzione della traduzione e quindi la sintesi di
una proteina troncata e non funzionale.
La perdita della funzionalità dipende da dove viene inserito il codone di stop:
se questo viene posizionato quasi al termine delle sequenza, la proteina può
comunque presentare funzionalità.
Se la proteina è malfunzionante, viene degradata.
Questo tipo di varianti porta certamente a quadro clinico, sia nel caso di
assenza,modificazione o perdita della funzionalità della proteina.
Nell’immagine si verifica la sostituzione dell’adenina del codone AAG che
codifica per AA lisina della sequenza di riferimento , con una timina ,
ottenendo il codone TAG il quale rappresenta un CODONE DI STOP. Si
verifica così la sintesi di una proteina troncata
VARIANTI FRAMESHIFT
sono causate dall’inserzione o dalla delezione di uno o più nucleotidinella
sequenza codificante del DNA. (non multiplo di 3 -> se vengono persi o
inseriti 3/6/9… nucleotidi , verranno persi 1/2/3/4 AA, ma tutti i codoni seguenti
a quell’aggiunta o perdita , non vengono modificati. Cioè non si verificherebbe
uno slittamento della cornice di lettura, perché verrebbero comunque aggiunte
triplette.)
Si verifica uno slittamento della cornice di lettura del sito A a valle della
sequenza, alterando quindi la sequenza di triplette successive, portando
alla comparsa di un codone di stop prematuro.
Questo comporta la sintesi di una proteina incompleta poiché la sua
traduzione viene interrotta prima del previsto.
Nell’immagine si verifica l’eliminazione della base azotata guanina nel codone
AAG che codifica per AA lisina, il quale non viene inserito nella sequenza della
proteina. Così facendo , il senso di lettura da parte del riposa continua
comunque a leggere le triplette e i codoni slittano, quindi avremmo la rimi a del
codone successivo a sostituire la guaina eliminata nel codone precedente
ottenendo il codone AAT che codifica anch’esso per la lisina. I codoni
successivi però vengono altrettanto modificati dal senso di scorrimento di
lettura (TTT AA fenilalanina -> TTG AAleucina….), perciò continuando a
scorrere il ribosomi prima o poi, incontrerà nella sequenza proteica, un
codone di stop prematuro formatasi a seguito dello scorrimento errato del
senso di lettura dovuto alla mancanza di una base azotata, che porta alla
sintesi di una proteina errata o troncata, poiché il codone di stop è
posizionato in una posizione non corretta.
VARIANTI DI SPLICING
Un gene è sempre costituito da esoni (porzioni codificanti), uniti da introni
(non codificanti).
Nel processo di sintesi della proteina [ 5’-> 3’] gli introni devono essere
eliminati e devono essere uniti gli esoni, tramite lo splicing.
Le varianti di splicing sono mutazioni che avvengono a livello degli introni
in punti precisi, adiacenti agli esoni , chiamati siti accettori e siti donatori
di spling cioè sequenze che risiedono negli introni, ma fondamentali nel taglio
degli stessi.
Se la variante (es:sostituzione) avviene nei siti di accezione o di donazione , si
verifica la perdita della loro funzionalità con conseguente alterazione dello
splicing.
In situazioni normali grazie a questi 2 siti, gli introni vengono eliminati,
consentendo l’unione degli esoni.
Se avviene un’alterazione in quei siti si possono verificare: