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Onde Elettromagnetiche "Stazionarie"
Consideriamo due lastre piane, di materiale conduttore ideale, disposte parallelamente nel piano yz alla distanza L l'una dall'altra.
Poniamo x = 0 in corrispondenza della lastra collocata a destra ed x = -L in corrispondenza dell'altra.
Tra le due lastre viene lanciata un'onda elettromagnetica piana con vettore d'onda ki parallelo all'asse x e campo elettrico E parallelo all'asse y. Per fissare le idee: l'onda lanciata verso destra nel punto P, viene riflessa dalla lastra posta in x = 0. Scriviamo tale onda, progressiva, come:
Eiy = Eoi sen(ωt - κx) ŷ
L'onda riflessa in x = 0 si propaga verso sinistra, e regressiva ed ha perciò espressione:
Ery = Eor sen(ωt + κx) ŷ
Onde Elettromagnetiche Stazionarie
Immediatamente all'esterno della lastra conduttrice in x=0,
il campo elettrico complessivo, essendo tangente alla
superficie piana di separazione tra vuoto e conduttore, deve
essere nullo poiché all'interno del conduttore ideale il
campo elettrico è nullo e si deve conservare la sua
componente tangenziale al passaggio tra i due mezzi. Deve essere cioè
ETOT.y = Eiy + Ery nullo in x=0. Poiché
ETOT.y = Eoi sen(ωt - kx)ŷ + Eor sen(ωt + kx)ŷ
in x=0 si ha, togliendo il carattere vettoriale,
Eoi sen ωt + Eor sen ωt = 0
(Eoi + Eor) sen ωt = 0
Poiché tale condizione deve valere per qualsiasi t, si deve
annullare il primo fattore :
Eoi + Eor = 0 ossia Eor = -Eoi (fig. 2)
Chiamiamo le due ampiezze, incidente e riflessa, Eo e -Eo.
Il campo elettrico totale lungo l'asse y si può allora scrivere :
Ey = Eo sen(ωt - kx) - Eo sen(ωt + kx)
Ey = Eo [ sen(ωt - kx) - sen(ωt + kx) ]
Applicando la formula di prostafeirese senα - senβ = 2 senβ - α cosα + β
ONDE EM STAZIONARIE
due onde viaggianti in versi opposti. Perciò risulta che nelle posizioni dei nodi di E si ha un ventre di B e viceversa.
n=2 mezze lunghezze d'onda
L=λ
Hertz, nel 1887, eseguì una misura della velocità di propagazione c delle onde elettromagnetiche nel vuoto, con un esperimento nel quale si generava un'onda elettromagnetica stazionaria tra due lastre conduttrici in una configurazione simile a quella descritta.
Hertz poneva una piccola spira metallica che presentava un'interruzione Δx aggiustabile, in un piano perpendicolare al campo Bx. Ammesso che il flusso di Bx fosse Φ=BS, essendo S l'area della spira, si aveva:
Φ(t)=2SEc cos kx sin ωt ossia una f.e.m indotta
ΔVi= -dΦ/dt = -2S ω E0/c cos kx . cos ωt