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Per tutto il medioevo il matrimonio non contemplava

o l'elemento amoroso, ma c'erano dei contratti e i matrimoni

combinati, e non sussisteva un particolare problema di gelosia,

che era un elemento di discredito sociale, perché il signore 21

aveva fra i suoi compiti la generosità, che comprendeva anche

la moglie. I rapporti extraconiugali nel medioevo erano quindi

normali, e gli amanti si sceglievano, al contrario dei mariti e

delle mogli.

Ciononostante, uno degli elementi fondamentali della fin'amor era il

 celar, ovvero non rendere pubblico il rapporto extraconiugale. Per

fare questo veniva usato il segnal, ovvero l'amante poeta designava

l'amante con un soprannome, come la loba, bel cavaliere, la

dangerosa. ecc. Questi segnali potevano essere sia femminili che

maschili. Coloro che mettono a rischio questo amore vengono

definiti lausenger, ovvero calunniatori, e le figure considerate più

deprecabili sono quelli dei gelos, ovvero dei mariti gelosi, come nel

caso di Flamenca, che a causa della gelosia eccessiva del marito

decide di farsi un amante. Tuttavia, nel momento in cui il marito

smette di essere geloso lei lo lascia. Quindi vediamo come la gelosia

sia un elemento dannoso alla società che sottrae alla donna la

libertà.

Nel lessico della fin'amor abbiamo anche il joy, ovvero la gioia per il

 compimento dell'atto amoroso, come gioie giovern. Al centro della

fin'amor c’è dunque l'amore di un giovane celibe nei confronti di

una donna sposata. Tuttavia, dobbiamo ricordare che si tratta di una

lirica formale, quindi quello che viene espresso non è

un'espressione naturale del sentimento ma un esercizio formale,

che si riflette in una costruzione metrica molto complessa. Anche il

sistema di rime e' molto complesso. 22

I trovatori, “Il grande canto cortese” e il dibattito sulla fin’amor:

I trovatori sono poe e musicis a vi nelle regioni di lingua occitana

(principalmente l'a uale sud della Francia) tra il XII e il XIII secolo. Essi

sono no per la loro produzione lirica, cara erizzata dall'uso dell'occitano,

una lingua romanza. Nella lirica provenzale, i trovatori tra avano vari

temi, ma sono par colarmente celebri per il loro contributo alla fin'amor

o amor cortese. La fin'amor è una forma idealizzata e s lizzata d'amore,

spesso non corrisposto e platonico, che esalta la nobiltà e la purezza dei

sen men amorosi. Questo po di amore era in genere rappresentato

come una devozione assoluta e rispe osa verso una dama di elevata

condizione sociale, la quale veniva idealizzata e venerata.

La prima generazione trovadorica si riferisce ai primi poeti trovatori

 che operarono tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII secolo. Questi

poeti furono pionieri della tradizione lirica occitana e gettarono le

basi per la ricca produzione poetica dei trovatori successivi. Tra i

trovatori piu' importanti di prima generazione ricordiamo:

Guglielmo IX di Aquitania --> È considerato uno dei primi e più

o influenti trovatori. Duca d'Aquitania e conte di Poitiers,

Guglielmo IX è famoso non solo per il suo rango nobiliare ma

anche per il suo contributo alla poesia lirica. Le sue opere

riflettono temi di amore cortese, giocosità e talvolta satira.

Jofre' Roudel --> Gran parte della sua produzione si concentra

o sull'amor de logne, ovvero amore lontano.

Marcabru (o bruno) --> Ha un'esposizione piu' moraleggiante.

o Noto per il suo stile energico e spesso polemico. Le sue poesie

trattano temi di amore, guerra e politica, spesso con un tono

di sfida e provocazione.

La seconda generazione trovadorica segna una svolta nella lirica

 provenzale. Qui abbiamo Arnald Daniel, famoso per la sua

raffinatezza nello scrivere. A partire da questa seconda generazione

è evidente la differenza tra trovar leu (leggero) e trovar clus 23

(ermetico). Arnald Daniel era un' esponente del trovar clus, ovvero

trovare chiuso e con elementi stilistici complessi. Questa

generazione è interessante per il dibattito sulla fin'amor.

Il Dibattito sulla lirica e sulla fin'amor:

È uno scambio di opinioni attraverso poesie di un dibattito poetico

iniziato da 2 trovador:

Bernard de Ventadorn (esponente del trovar leggero) di

 estrazione sociale medio-bassa. Egli scrive una delle liriche più

famose, "Qu'an vela la zeta mover" (quando vedo l'allodoletta

muoversi). Qui descrive la sua gioia quando vede l'allodoletta, è

primavera, e dice che lui continuerà sempre ad amare la sua donna

anche quando lei smetterà. Quindi esprime una dedizione sociale.

Rimbaud d'Aurenga signore feudale, risponde a Bernard de

 Ventadorn con "non cian ne per ausel ne per fior", dove dice che

non ha bisogno né di fiori né di uccelli per cantare. Inoltre, dice che,

se la sua donna non lo amasse, lui smetterebbe di amarla e se ne

troverebbe un'altra. Vediamo l'opinione opposta.

Da questo botta e risposta compare il primo autore di liriche in

 langue d'oil, Cretien de trois: Lui è forse l'autore di romanzi più noto

di tutto il medioevo, è colui che ha scritto Lancillotto ad esempio.

Lui entra nel dibattito rispondendo in antico francese con una

canzone "D'amors che m'ha tolu a miers" (amore che mi ha tolto a

me stesso). Qui non è d'accordo con nessuno dei due, perché' dice

di cantare non di una donna, ma dell'amore in generale. Lui aveva

un'impostazione più moralistica. Lui è il primo esempio di poeta

lirico in antico francese; quindi, era un troviere e non trovatore

(trovatori sono i provenzali). 24

I generi minori della lirica d’amore – Alba e Pastorella:

Non esistono solo i canti amorosi legati alla fin'amor (definiti poi

 canti cortesi). Ci sono altri generi minori:

L'alba --> mostra il distacco di due amanti dopo una notte

o d'amore. L'amante deve lasciare lamata e andare via prima di

essere scoperto (rimanda a Romeo e Giulietta).

La pastorella --> più complicato perché mostra l'altra faccia

o dell'amor cortese. In genere mostra un cavaliere in campagna

e sente una pastorella cantar. Lui vuole possederla e fare

l'amore con lei, e le pastorelle presentano 3 risultati:

1) Le pastorelle del nord rifiutano e vengono violentate.

 2) Le pastorelle rifiutano ma vengono convinte con dei

 doni.

3) Loro si rifiutano e i cavalieri non riescono nel loro

 intento perché vengono messi in fuga dalle famiglie delle

ragazze. Queste pastorelle soggettive. Ci sono anche

quelle oggettive, dove il cavaliere si limita a cantare la

meraviglia della vita campestre, la dolcezza di questi

amori, e la pastorella vien definita Marion e il cavaliere

Robin, nomi che poi saranno quelli di Robin Hood e

Marion.

Sirventese, Canzoni di tela, canzoni di Amico, Canzoni a ballo:

Il Sirventese --> Sirventes deriva dalla parola servizio ed è in genere

o un canto politico che canta un signore e si chiama così perché serve

a una parte e si serve di una musica già usata per altre canzoni.

Questo per ragioni di maggiore diffusione, e per attirare

maggiormente il pubblico. Tuttavia la funzione e' propagandistica.

Il plagne --> È il compianto per un uomo illustre, il più famoso è il

o pianto per la morte del signor Diacaz di Sordello.

Canzoni a ballo --> Liriche fatte per essere cantate e danzate. Le più

o famose sono le stampide, danza regolata sul battito di piede. 25

Chansons de toile (o de femme) --> canzoni del telaio ovvero quelle

o canzoni che mostrano una donna talvolta al telaio che si sfoga con

un’altra donna parlando di un amore lontano. Tutti gli autori di

queste canzoni sono pero' maschi.

La crociata contro gli albigesi fa sì che la civiltà provenzale della

o midi, libera anche per le donne, venga spazzata via, perché i francesi

del nord impongono il loro pensiero e modello di vita, e quindi non

c’è più spazio per la fin’amor e i trovatori se ne vanno in Germania e

soprattutto in nord d’Italia (nella marca trevigiana) a cercare corti

gioiose e aperte. In questa occasione vengono portate in Italia le

liriche provenzali, vengono addirittura scritte delle grammatiche e

composte le cosiddette vidas per far conoscere le liriche provenzali

agli italiani. Esse verranno poi esemplate e nascerà la scuola

siciliana, da cui proviene la nostra poesia.

_______________________________________________________________________________________

Romanzo 26

Storia del termine e significati:

Intanto bisogna dire che il romanzo è un genere letterario nato nel

o Medioevo, prima non esisteva. Anche se oggi rimane il genere più

letto. È un genere che nasce nel Medioevo e questo si riallaccia a

quello che avevamo già detto spiegando il termine “romanzo”: da

“romanice loqui”, parlare come coloro che vivono nell’Impero

Romano, siamo arrivati a “romanz”, ovvero la lingua di coloro che

hanno ereditato questa lingua dal latino.

Il latino continua ad essere usato ancora oggi nel mondo della

o chiesa, almeno fino al 1700, e rimane una lingua utilizzata in

letteratura, scritta non parlata, ma usata in saggi, etc., il romanzo è

in contrapposizione col latino. Possiamo dire che il romanzo

equivale al volgare derivato dal latino. Presto, questo termine

designerà oltre che la lingua anche le opere scritte in quella lingua.

Per un periodo abbastanza ampio, quasi un secolo, il termine

“romanzo” poteva essere applicato a tutte le opere scritte in un

volgare romanzo. Abbiamo spesso il caso di poemi epici definiti

romanzo. A poco a poco però il termine si specializza e designa il

genere per eccellenza del romanzo. Il genere ideato nel Medioevo.

Si specializza ad indicare un particolare prodotto letterario.

È un particolare prodotto letterario da definire in contrapposizione

o con l’epica, perché la lirica non è un genere narrativo, non racconta

storie ma esprime sentimenti. Al contrario di epica e romanzo,

quindi abbiamo il romanzo in contrasto con l’epica.

Da precisare che il romanzo, fino a tutto il XII secolo e parte del XIII,

o non è in prosa, ma la letteratura medievale nasce sempre in versi.

Quindi l’unica differenza tra il romanzo medievale e il romanzo di

oggi, è quella di essere scritta in versi. Così come l’epica. 27

Differenze epica/romanzo:

L’epica ha un pubblico socialmente indeterminato che comprendeva

o svariate classi sociali. Il romanzo ha un pu

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
59 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GretaL02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia romanza I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Barillari Maura Sonia.