Organi della SPA
L'assemblea dei soci
L'assemblea dei soci è l'organo deliberativo, nomina gli altri organi e prende le decisioni più importanti e approva il bilancio. L’assemblea può essere ordinaria o straordinaria.
Ordinaria: approva il bilancio, nomina gli amministratori e il collegio sindacale.
Straordinaria: modifica l'atto costitutivo e prende provvedimenti relativi ai liquidatori.
Gli amministratori
Gli amministratori sono l'organo esecutivo. Si interessano della gestione della società e assumono la responsabilità nei confronti della società, dei soci e dei terzi. L'amministrazione può essere affidata a un membro del consiglio, quindi si parla di amministratore delegato, oppure a più membri del consiglio, comitato esecutivo.
Collegio sindacale
Il collegio sindacale è l'organo di controllo interno della società, è formato da 3 o 5 membri. Deve controllare l'amministrazione della società e vedere che la legge e lo statuto vengono rispettati.
Revisore legale dei conti
Il revisore legale dei conti è formato da un revisore contabile o da una società. Verifica ogni 3 mesi che la contabilità sia tenuta in modo regolare, esprime un giudizio sul bilancio e verifica il bilancio.
Corporate governance
È l'insieme di regole e leggi con cui la società è diretta e controllata. I principali modelli di governance sono 3:
- Modello classico: è formato da 4 organi. L'assemblea dei soci nomina gli amministratori, il collegio sindacale e il revisore.
- Modello dualistico: l'assemblea nomina il consiglio di sorveglianza che è l'organo di controllo, che approva il bilancio e nomina il consiglio di gestione, (organo di amministrazione). L'assemblea nomina il revisore dei conti.
- Modello monistico: l'assemblea nomina il consiglio di amministrazione a cui spetta la gestione dell'impresa e indica i membri che fanno parte del comitato di controllo.
Aziende con proprietà concentrata
Sono la maggioranza delle aziende, la proprietà è costituita da pochi soggetti, legati da rapporti familiari e i proprietari prendono le decisioni.
- Vantaggi: le decisioni vengono prese in modo veloce, il soggetto economico e giuridico coincidono.
- Svantaggi: debolezza finanziaria perché sono società chiuse, che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, sono di piccole dimensioni e formate da pochi soci. Il proprietario potrebbe non avere tutte le competenze richieste.
Aziende con proprietà diffusa
Si parla delle public companies. Sono aziende dove la gestione è affidata ai manager professionisti che rappresentano il soggetto economico, e il controllo dell'operato dei manager è affidato alle leggi di mercato, la gestione è affidata a persone competenti.
- Svantaggi: il manager ha una visione di breve periodo rispetto al proprietario, poi il mercato sanziona ma non previene le situazioni di difficoltà.
Aziende con un azionista di riferimento
In queste aziende ci sono tanti piccoli azionisti stabili che hanno una visione di lungo periodo per quanto riguarda la proprietà e vogliono investire.
Gruppo aziendale
È un insieme di più società controllate e guidate da un soggetto economico e ognuna con una propria autonomia giuridica. Il soggetto economico è il capogruppo o l'impresa madre, mentre le altre si chiamano imprese figlie o partecipate che mantengono la loro posizione da soggetto giuridico.
- Vantaggi di creare un gruppo aziendale: la capogruppo ha meno impegni finanziari, grandi dimensioni, capacità di adattamento e flessibilità.
La struttura del gruppo aziendale può essere semplice o complessa.
- Gruppi a struttura semplice: l'impresa madre (capogruppo) controlla in modo diretto o indiretto le imprese figlie.
- Gruppi a struttura complessa: il rapporto tra l'impresa madre e le imprese figlie si sviluppa su più livelli.
Impieghi e fattori della produzione
L'impresa utilizza le fonti finanziarie per l'acquisizione di risorse, cioè di fattori produttivi e finanziari, che vanno utilizzate nell'attività produttiva (materie prime, macchinari, brevetti) e nell'attività finanziaria (per acquistare titoli di stato o azioni).
Fattori produttivi: beni materiali e immateriali che servono per lo svolgimento del processo produttivo. Ogni fattore partecipa a tanti cicli operativi, man mano che viene utilizzato, la sua capacità perde valore. Una volta finita la capacità, il fattore è totalmente consumato e deve essere sostituito per compiere un nuovo ciclo produttivo.
I fattori produttivi possono essere a fecondità semplice e ripetuta.
- FFS: sono fattori che si consumano in un ciclo di produzione, hanno un periodo breve, si usano una sola volta nella produzione, vengono sostituiti almeno una volta all'anno, fanno parte degli impieghi di circolante (attivo circolante), materie prime, merci, prodotti finiti.
- FFR: fattori che si possono utilizzare in più processi produttivi e per lunghi periodi, si possono usare per più di 12 mesi, fanno parte degli impieghi immobilizzati (attivo immobilizzato), fabbricati, impianti ecc. (sono più rischiosi), si usano più volte nella produzione.
Immobilizzazioni immateriali: beni che non hanno consistenza fisica (marchi, brevetti, diritti d'autore).
Immobilizzazioni materiali: beni che hanno consistenza fisica (fabbricati, terreni).
Immobilizzazioni finanziarie: crediti di natura non commerciale (titoli, partecipazioni).
I fattori produttivi vengono acquistati prima rispetto ai cicli di produzione. Il rischio d’impresa è quello di non poter recuperare il valore del fattore consumato. FFR si possono utilizzare più anni, l’utilizzo annuo prende il nome di ammortamento.
L’ammortamento è un procedimento che permette di suddividere il costo di un bene pluriennale in più anni. L’ammortamento è la parte consumata e misura la perdita di valore del fattore. (questa perdita va recuperata subito ogni anno e risparmiata, autofinanziamento lordo).
Per svolgere i processi produttivi l’impresa deve ricevere anche dei servizi (prestazioni), in questi casi si pagano le prestazioni ricevute (lavoro).
Investimenti finanziari
Sono investimenti che vengono effettuati per ottenere un guadagno. Vengono effettuati perché c’è un eccesso di moneta e quindi la si investe, e perché sono più redditizi. Consistono nella concessione di prestiti a terzi (crediti di finanziamento) e nell'acquisto di titoli obbligazionari pubblici e privati e partecipazioni.
Reddito d'esercizio
Il reddito è il risultato economico ottenuto dall’impresa ed è pari alla differenza tra ricavi e costi realizzati nel corso della gestione. Il reddito è l’incremento o il decremento che subisce il capitale a causa della gestione per un certo periodo di tempo.
In base al tempo si distingue in:
- Reddito limite o totale e reddito d’esercizio.
Reddito totale o limite
È la ricchezza creata dall’azienda nel corso della sua intera esistenza. Si può trovare in diversi modi:
- Ricavi totali
- Costi totali
- Entrate totali
- Uscite totali
- Capitale finale
- Capitale iniziale
Reddito d’esercizio
È la ricchezza che l’impresa crea in un periodo amministrativo (12 mesi) e si calcola per pagare le imposte, conoscere gli andamenti economici e perché le persone devono essere informate su come va l’azienda. È la differenza tra ricavi e costi di competenza dell’anno. Deriva da un ragionamento che viene fatto per ricercare i ricavi maturati e i costi consumati nell’anno.
Bilancio
Il bilancio è un documento contabile redatto alla fine dell’anno che determina il risultato economico, la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa. È uno strumento di comunicazione delle imprese con i soggetti esterni (stakeholder) che valuta lo stato di salute dell’azienda.
Art 2424: stato patrimoniale
Art 2425: conto economico
Art 2425 ter: rendiconto finanziario
Art 2427: nota integrativa
Art 2428: relazione sulla gestione
È formato da 4 documenti: stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e anche da una relazione sulla gestione.
Lo stato patrimoniale rappresenta il patrimonio dell’impresa alla fine dell’anno e la sua situazione finanziaria. Lo S.P. evidenzia gli investimenti che rappresentano l’attivo e i finanziamenti che rappresentano il passivo. I finanziamenti si possono ottenere dal proprietario (fondi propri) o da soggetti terzi (fondi di terzi). Gli investimenti (impieghi) si suddividono in investimenti di media/lunga durata (immobilizzazioni), investimenti di breve durata (attivo circolante).
La sua forma è a sezioni divise, le voci dell’attivo sono classificate in base alla destinazione economica, le voci del passivo sono classificate in base alla provenienza delle fonti di finanziamento.
INVESTIMENTI (ATTIVO) FINANZIAMENTI (PASSIVO)
A crediti vs soci A patrimonio netto
B immobilizzazioni B fondi per rischi e oneri
C attivo circolante C Tfr
D ratei/risconti attivi D debiti
E ratei/risconti passivi
Lo stato patrimoniale è formato da:
- Macroclassi indicate con le lettere maiuscole
- Classi indicate con i numeri romani
- Conti indicati con i numeri arabi
- Sottoconti indicati con le lettere minuscole
Gli schemi si possono modificare, poiché si possono aggiungere, raggruppare nuove voci.
Conto economico
È un documento che evidenzia i componenti positivi e negativi del reddito, calcolando quindi il risultato economico d’esercizio. È redatto in forma scalare e i costi sono classificati per natura. Dal un lato ci sono i ricavi che si ottengono con lo svolgimento dell’attività mentre i costi sono rappresentati dal consumo delle risorse utilizzate. I ricavi servono a rigenerare il consumo delle risorse.
Le condizioni di equilibrio
Un’impresa deve esistere nel tempo, la sua esistenza dipende dalle condizioni di equilibrio, l’equilibrio può essere economico o finanziario.
Economico: è la capacità di coprire con i ricavi tutti i costi sostenuti per acquistare i fattori produttivi. Un’azienda è in equilibrio economico quando i ricavi sono maggiori dei costi, quindi genera un utile. Se invece i costi superano i ricavi l’impresa è in perdita quindi si trova in una situazione di squilibrio.
L’equilibrio economico ha un valore contingente nel breve periodo e esistenziale nel lungo termine.
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