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FACCIAMO UNO SCHEMA:
Lo stock di tesoreria non è specifico, però il flusso si. Pensate a Banca conto corrente a ricavi di vendita - crediti verso clienti a ricavi di vendita. Avete in mente queste scritture contabili? Allora se io metto insieme banca conto corrente a ricavi di vendita valore 100 e crediti verso i clienti a ricavi di vendita valore 50 - 100 più 50 che cos'è? È la variazione dell'ovale grande che per 100 è variazione di liquidità e per 50 è variazione dei crediti. Ma io riesco a tracciare quella variazione di liquidità, quel 100 a quel punto - anche se poi la liquidità non è tutta della gestione tipica corrente ma è condivisa - ma la variazione la vedo. Siete d'accordo? Sei d'accordo o no? C'è qualcuno di voi che condividendo un appartamento con i suoi amici crea la cassa comune dell'appartamento. C'è qualcuno di voi che ha mai avuto questa
esperienza?Allora quella cassa in quel momento appartiene a più persone. E più persone la movimentano.
Giusto, ma il fatto che più persone non la movimentano non vuol dire che io non possa tracciare il flusso di cassa riconducibile alla singola persona. Sarà il flusso di cassa di quello che è andato a comprare il detersivo, il flusso di cassa di quello che è andato a comprare e lo champagne. Tutti attingendo dalla stessa cassa.
Io non riuscirò mai a dire questa cassa appartiene al membro dell'equipaggio uno e questo appartiene al due. Ma che sia il membro dell'equipaggio devono aver fatto quella spesa e membro equipaggio due di aver fatto quell'altra questo sì, perché il flusso lo traccio - lo stock no.
Se io ricostruisca il flusso che la gestione tipica corrente ha prodotto nell'aggregato grande pur non avendo lo stock di cassa della gestione corrente - però ho il flusso della gestione tipica corrente.
Il flusso nell'aggregato grande è cassa e crediti. A quel punto, se sottraggo la variazione dei crediti, il resto è la variazione di cassa.
Se ricordiamo come sono composte le quattro variabili il patrimonio netto (quella nera) capitale circolante netto (blu inteso come somma del capitale circolante netto gestione tipica quello verde e il saldo tesoreria rosso).
Quindi una volta ottenuta la variazione del capitale circolante netto con il metodo appena descritto, qual è il metodo appena descritto questo:
Trascrizione del conto economico senza la trascrizione degli addendi del conto economico che non fanno variare il capitale circolante netto.
Cioè un metodo che parte dalle variazioni e non dagli stock.
Una volta ottenuta la variazione di CCN (con il metodo descritto sopra), è sufficiente sottrarre alla variazione del CCN la variazione del CCN di gestione tipica per ottenere la variazione del saldo di tesoreria ovvero il
flusso di cassa della gestione tipica corrente. 15Alessandro ComandàE dove la trovo la variazione del CCN della gestione tipica?Quella è la cosa più facile. Quella sì che è facile. Perché mi basta confrontare i saldi finali iniziali in uno stato patrimoniale. Si ottiene dai bilanci partendo dai valori finali e iniziali dei crediti, rimanenze, fornitori delle altre attività e passività correnti correlate alla gestione tipica. Eccolo qua: 16Alessandro ComandàVariazione del patrimonio netto uguale 48757 quella dei ricavi di vendita. Variazione del capitale circolante netto blu 78757 (sempre quella dei ricavi di vendita). Variazione del capitale circolante netto della gestione tipica, quello verde 4966 Incassi derivanti dalle vendite sono uguali ai ricavi lordi meno la variazione dei crediti (48757-4956) = 43791 E lo stesso vale per tutti gli altri addendi del conto economico. E lo stesso si può fare poi per gliInvestimenti e disinvestimenti sono operazioni finanziarie che comportano variazioni nel capitale circolante netto.
Gli investimenti non producono plusvalenze, ma comportano una variazione del capitale circolante netto. Questo avviene perché quando si acquista un'immobilizzazione, si paga in contanti o si aumenta il debito verso i fornitori, riducendo così il capitale circolante netto. Se poi c'è una variazione del debito di fornitura, la sottrazione di questa variazione porta a una variazione della tesoreria. Questo significa che non si è pagato l'intero importo impegnato, ma si è pagato meno.
Per quanto riguarda i disinvestimenti, per semplificare, non ho incluso la variazione verde. Tuttavia, il concetto è che la variazione nera e la variazione blu sono diverse. La variazione nera rappresenta la variazione del patrimonio netto, cioè la plusvalenza, mentre la variazione blu è la somma della plusvalenza e del valore netto contabile dei cespiti alienati. Nel caso specifico, si sta alienando un cespite che ha un valore di 2125.
Se non avessi plusvalenze il flusso sarebbe di 2125. Siccome ho una plusvalenza di 200 il flusso è di 2325 (per 200 dalla plusvalenza e per 2125 dal valore netto contabile). Ragazzi, pensate a questo: Io ho un immobile valutato 1.000.000. Lo vendo a 1.000.000. Non ho plusvalenze, però ho un flusso di capitale circolante netto di 1.000.000. Giusto? Giusto? No? Ho un immobile che valutato zero. Lo vendo a 100.000€. Ho una plusvalenza di 100.000€, un flusso di 100.000€ perché variazioni del valore netto contabile non c'è, perché quel valore netto contabile era già zero. Giusto. Ho un immobile valutato 1.000.000 che vende 1.000.100. Il flusso è 1.000.100 perché 100 viene dalla plusvalenza (l'avrei avuto anche se il valore netto contabile fosse stato zero) e per 1.000.000 viene dal valore netto contabile dell'immobile (l'avrei avuto anche se la plusvalenza fosse stata a zero). Ledue cose si sommano e fanno 1.000.100. Che importanza ha questa distinzione delle parti blu, delle parti verde e delle parti rosso? È che ti dà la variazione in due tempi perché se tu oggi spendi 1.000.000 ma hai firmato un contratto da 10 milioni (Hai fatto un atto notarile da 10 milioni) È vero che tu quest'anno spendi 1.000.000 però se hai comprato un immobile da 10 milioni l'anno prossimo ne spenderai altri nove. Giusto. E allora io traccia negli investimenti il valore dell'operazione. E traccio nella cassa l'impatto che quell'operazione ha avuto nella cassa - e di mezzo ho questo diaframma fatto dalle variabili verdi, delle variabili del capitale circolante netto che variando possono rinviare un'operazione all'anno dopo - oppure l'anno dopo anche in assenza di investimenti a quel punto possono determinare una variazione negativa di cassa come coda dell'operazione dell'anno prima. Immaginate cheQuest'anno compri un immobile per 10 milioni. Lo paghi solo per 1.000.000. Quest'anno avrò investimenti di 10 milioni e pagamenti di 1.000.000.
L'anno prossimo avrò investimenti di zero (io potrei anche non fare un altro investimento l'anno dopo) ma avrò 9 milioni di pagamenti da quest'anno.
È chiaro o no? Vi è chiara ai ragazzi la soluzione per la quale un'azienda compra un immobile. Di solito i pagamenti non sono distribuiti così. Io quest'anno pago 1.000.000, l'anno prossimo pago 9 milioni. Però un'operazione di investimento sola di 10 milioni che viene riportata una volta sola come investimento, però i pagamenti sono due, 1.000.000 quest'anno e 9 milioni l'anno prossimo.
Rappresentare 10 milioni di investimento e 9 milioni di variazioni dei debiti mi aiuta a capire che ci sarà una coda di altri 9 milioni l'anno dopo. Ancora più facile la variazione delle
Operazioni finanziarie e patrimoniali? 18
Alessandro Comandè
Sono 26.000€ di interessi attivi che sono variazione di patrimonio netto, variazione di capitale circolante netto, quello in senso ampio, quello blu, e variazioni di cassa e non ci sono variazioni verdi.
E poi ci sono le variazioni dei degli interessi passivi di 1864.
Anche qui senza variazioni di poste specifiche. Compensati per 750 da variazioni di debiti a medio-lungo termine. 19
Alessandro Comandè
In sede d'esame voi avrete sempre una domanda teorica veramente di compilata, in cui dovete indicare parte di contenuti che abbiamo visto in aula e una domanda applicativa con numeri, numeri semplici, numeri arrotondati, non particolarmente complessi.
E con certezza questo avviene sempre ci sarà almeno una domanda sui flussi di cassa. Questo avviene in tutti i temi d'esame, cioè dal 2019 io non ho mai visto un tema d'esame che non abbia almeno una domanda o un accenno ai flussi.
di cassa. E noi oggi abbiamo la possibilità di vederli tutti i flussi di cassa, perché sostanzialmente, posto che è molto difficile che vi si chiedano tutti i flussi di cassa. Molto spesso le domande sono puntuali nel senso tipo si presenti il calcolo del flusso di cassa dell'agestione patrimoniale corrente col metodo indiretto - si presenti il calcolo del flusso di cassa dell'agestione patrimoniale (quindi intesa corrente non corrente) col metodo indiretto - si presenti il calcolo del flusso di cassa della gestione finanziaria (quando non c'è niente ricordatevi che è sempre intesa come totale quindi nelle sue due componenti la parte corrente e la parte non corrente - mentre quando c'è scritto, appunto, quando vogliamo solo la parte corrente o la parte non corrente, questo è esplicitamente richiesto). E poi, come lavoro preparatorio a questo vi si possono chiedere specifiche parti del conto economico riclassificato per rami di gestione o
delle perdite e dei profitti (il flusso). Il rendiconto finanziario è un documento contabile che riporta le variazioni del patrimonio netto di un'azienda nel corso di un determinato periodo di tempo. Esso fornisce informazioni sulle fonti e gli impieghi di denaro dell'azienda, evidenziando i flussi di cassa generati dalle attività operative, di investimento e di finanziamento. Per costruire un rendiconto finanziario, è necessario avere a disposizione due stati patrimoniali, uno iniziale e uno finale, che rappresentano la situazione patrimoniale dell'azienda all'inizio e alla fine del periodo considerato. Inoltre, è necessario avere il conto delle perdite e dei profitti, che riporta i ricavi e i costi dell'azienda nel corso del periodo. Utilizzando questi tre documenti contabili, è possibile calcolare le variazioni del patrimonio netto dell'azienda, evidenziando i flussi di cassa generati dalle attività operative, di investimento e di finanziamento. Il rendiconto finanziario fornisce quindi una visione completa della gestione finanziaria dell'azienda, permettendo di valutare la sua capacità di generare flussi di cassa e di finanziare le proprie attività. In conclusione, il rendiconto finanziario è uno strumento fondamentale per analizzare la situazione finanziaria di un'azienda e valutarne la sua capacità di generare flussi di cassa.rmettendo di valutare la situazione finanziaria di un'azienda in un determinato momento. Esso è composto da due sezioni principali: l'attivo e il passivo. L'attivo rappresenta le risorse possedute dall'azienda, come ad esempio i beni materiali (immobili, macchinari, inventario) e i beni immateriali (brevetti, marchi). Inoltre, include anche le somme di denaro presenti in banca o investite in titoli. Il passivo, invece, rappresenta le fonti di finanziamento dell'azienda, come ad esempio i debiti verso fornitori, le tasse da pagare e i prestiti ottenuti. Inoltre, include anche il capitale proprio dell'azienda, ovvero i soldi investiti dai proprietari o azionisti. Attraverso l'analisi dello stato patrimoniale, è possibile valutare la solidità finanziaria dell'azienda, la sua capacità di far fronte ai debiti e di generare profitti. Inoltre, può essere utilizzato come base per prendere decisioni finanziarie, come ad esempio richiedere un prestito o effettuare investimenti. In conclusione, lo stato patrimoniale è uno strumento fondamentale per comprendere la situazione finanziaria di un'azienda e valutarne la sua capacità di generare profitti nel lungo termine.