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DA DOVE ARRIVA QUESTO 1164?

Alessandro Comandè 591190 oneri finanziari e 26 proventi finanziari. -1190 + 26 = 1164.

Gli oneri finanziari ovviamente sono un addendo del conto economico.

Ecco il quadro d'insieme. Vedete che siamo ancora sugli stessi tre numeri -1734 + 3165 e -4149.

Però quello che nel primo lucido spiegavano con tre numeri soli, qua lo spieghiamo con l'estensione orizzontale e verticale - l'estensione orizzontale che viaggia sia sulla gestione tipica sia sulla gestione finanziaria che abbiamo già visto. Riconoscete che questo lucido è un riassunto delle due precedenti?

L'unica differenza è che qui trovate scritto 3735.

Qui trovate scritto 1864

Io vi chiedo scusa, vi do atto che il percorso che vi sto facendo fare è un po' più difficile dello studio del conto economico e dello stato patrimoniale. Perché stiamo studiando le relazioni - giusto?

tornando al nostro schema di partenza: Abbiamo finito le relazioni tra stato patrimoniale e conto economico e flussi di cassa, le relazioni tra stato patrimoniale e flusso di cassa. Le relazioni principali le abbiamo viste. Le relazioni tra stato patrimoniale e flussi di cassa le abbiamo viste in dettaglio. Adesso dobbiamo veramente divertirci: Conto economico e flussi di cassa. Le relazioni tra conto economico e flussi di cassa hanno un'importanza fondamentale perché servono soprattutto approfondire le cause all'origine della variazione della PFM. In precedenza, queste cause sono state ricondotte a due soli elementi: il patrimonio netto e il capitale investito - Ricordate? Approfondendo il problema: Si mettono in evidenza un primo livello di analisi (che oggi abbiamo esaminato) ovvero le variazioni del patrimonio netto, la variazione di capitale investito netto e le variazioni di tesoreria. Alessandro Comandè 62 Un secondo livello di analisi che esaminiamo d'ora in

Poi variazioni ovvero le variazioni di capitale circolante netto, le variazioni di capitale circolante netto di gestione tipica - entrambe articolate in tre sezioni a seconda che siano derivanti da gestione corrente, da investimenti e disinvestimenti, da operazioni finanziarie.

Siccome non sono facili - facciamo un passo per volta.

A partire dalla relazione sintetica: variazione di PFN (-4899) = variazione di patrimonio netto - variazione di capitale investito presentata come relazione principale.

Si osserva come questa sia già stata ricondotta a tre grandi blocchi presentati in precedenza:

  • La gestione tipica corrente che produce una variazione di patrimonio netto pari a meno sette-770 e se ad essa si sottrae la variazione del capitale investito della gestione tipica corrente pari a 2440 allora si ottiene una variazione di PFN della gestione tipica corrente pari a -3210.
  • Investimenti e disinvestimenti producono una variazione del patrimonio netto pari a 200, riconducibile alla

plusvalenza ottenuta mediante l'alienazione di un cespite. Se si sottrae la variazione del capitale investito, associato a investimenti e disinvestimenti pari a 725, si ottiene la variazione di PFN derivante da investimenti e disinvestimenti pari a -525. Le operazioni finanziarie producono una variazione di patrimonio netto pari a -1164. Poiché esse non producono variazioni di capitale investito, la variazione di PFN derivante dalle operazioni finanziarie è pari a -1164.

Alessandro Comandè 63

Le relazioni tra conto economico e flussi di cassa si possono mettere a fuoco anche a partire dalle quattro variabili.

Patrimonio netto scritta in nero

Capitale circolante netto scritta in blu intesa come somma del capitale circolante netto di gestione tipica (scritto in verde) e del saldo di tesoreria (scritto in rosso).

Capitale circolante netto di gestione tipica (scritto in verde) cioè crediti verso clienti, rimanenze in altre attività correnti di gestione tipica

meno fornitori e meno altre passività correnti correlate alla gestione tipica.

Saldo di tesoreria = cassa + banche attive e passive.

Il conto economico incide direttamente sul patrimonio netto in quanto il risultato del conto economico è la variazione del patrimonio netto per effetto della gestione (prescindendo dagli hackere dalle operazioni di rivalutazione).

Il conto economico incide anche sul capitale circolante netto producendo una variazione di CCN facilmente collegabile al risultato del conto economico. Infatti, come vedremo, tutti i componenti di reddito, eccetto ammortamenti e accantonamenti al Tfr, danno origine anche a variazioni del capitale circolante netto.

Il conto economico, però, non specifica se i componenti di reddito che hanno avuto impatto sul CCN abbiano modificato i CCN di gestione tipica o il saldo di tesoreria - per esempio, il conto economico non dice se i ricavi abbiano dato origine a crediti verso i clienti o a incassi.

Alessandro Comandè

Nonostante ciò, una volta conosciute le variazioni di CCN che derivano dal conto economico il passaggio dalle variazioni di CCN alle variazioni di tesoreria è facile.

A questo scopo: La parte sinistra del lucido è la stessa che abbiamo visto prima.

I due passaggi dalle variazioni della variabile uno alle variazioni della variabile due (dalla nera alla blu - dal patrimonio netto al capitale circolante netto) e alle variazioni della blu alle variazioni della rossa (cioè dal capitale circolante netto alle variazioni di tesoreria) si possono capire meglio assumendo come punto di partenza una riclassificazione dello stato patrimoniale diversa da quella presentata in precedenza, costruita attorno al capitale circolante netto blu, composto dalla somma del capitale circolante netto di gestione tipica verde del saldo di tesoreria rosso.

È chiaro cosa sia questo capitale circolante netto (il blu)? La somma del rosso e del verde. E chiaro. Infatti, considerando che il

patrimonio netto è uguale al capitale circolante netto blu, inteso come somma del capitale circolante netto verde e del saldo di tesoreria rosso più le immobilizzazioni, meno i debiti a medio lungo termine - il primo passaggio dalle variazioni di patrimonio netto (cioè le variazioni del perimetro nero) alle variazioni del perimetro blu (capitale circolante netto) avviene Alessandro Comandè 65 selezionando le variazioni di patrimonio netto (la variabile uno) ignorando le variazioni di patrimonio netto che si traducono in: - Variazioni di immobilizzazioni o variazioni di debiti a medio lungo termine. E si passa così dalla variazione registrata nel perimetro più ampio (quella del patrimonio netto) alla variazione registrata nel perimetro più stretto (quella del capitale circolante netto) Questo è il passaggio fondamentale. Il passaggio dalla variazione del patrimonio netto (la variabile uno) alla variazione del capitale circolante netto (la

variabile due quella blu). Per passare dalle variazioni di patrimonio netto alle variazioni del capitale circolante netto blu, (inteso come somma del capitale circolante netto di gestione tipica verde e del saldo di tesoreria rosso) senza esaminare per il momento le singole componenti del blu (cioè del capitale circolante netto tout court) vediamo che il passaggio è molto semplice, basta iscrivere a fianco della colonna delle variazioni di patrimonio netto (che sono riprodotte in nero) la colonna delle variazioni di capitale circolante netto (che è riprodotta in blu) e trascrivere tutti i componenti di reddito eccetto quelli indicati dalle frecce blu, cioè gli ammortamenti (che fanno variare le immobilizzazioni e non fanno variare quindi il capitale circolante netto) e gli accantonamenti netti al Tfr che fanno variare i debiti a medio lungo termine ma non fanno variare quindi il capitale circolante. Infatti, tutti i componenti di reddito diversi da ammortamenti e

accantonamenti al Tfr fanno variare sia il patrimonio netto sia il capitale circolante netto. E quindi dopo che io ho trascritto tutto basta che io calcoli la differenza tra i componenti positivi e i componenti negativi nella colonna delle variazioni di CCN ed è così che il flusso dei CCN della gestione tipica corrente pari a 2730.

Scusate, sono stato chiaro qui? Ho riscritto il conto economico senza ammortamenti e senza accantonamenti perché gli ammortamenti e gli accantonamenti al Tfr cadono fuori perimetro, cadono fuori dal perimetro blu. Gli ammortamenti fanno variare la variabile 5 (le immobilizzazioni) e gli accantonamenti al Tfr fanno variare i debiti a medio lungo termine.

Alessandro Comandè 66

Il passaggio tra le prime due variabili il patrimonio netto e il capitale circolante netto (inteso come somma del capitale circolante netto di gestione tipica e del saldo di tesoreria) può essere fatto anche partendo dal basso - cioè partendo dal risultato

E aggiungendo le variabili che non sono state sottratte ai ricavi nella seconda colonna del prospetto già esaminato (le frecce verdi). Ma questa è la cosa più difficile per tutti studenti, docenti, commercialisti, analisti, direttori di banca, dirigenti e imprenditori. Per intenderci, è quello che fa dire ad alcuni direttori di banca che gli ammortamenti sono una fonte finanziaria - chiaramente non lo sono. Però quando io avevo la vostra età, i miei docenti non avevano avuto la gentilezza di spiegarmi le cose così. Secondo me il concetto di utile + ammortamento si capisce meglio se si descrive prima il conto economico senza ammortamenti. Siete d'accordo con me? È chiaro perché si fa utile + ammortamenti? Si fa utile più ammortamenti perché è come riscrivere il conto economico senza ammortamenti e perché si scrive il conto economico senza ammortamenti? Perché gli ammortamenti non fanno variare

Il capitale circolante netto MA le immobilizzazioni. Diciamo che l'espressione più comprensiva è variazione del patrimonio netto derivante dalla gestione tipica corrente. Perché una variazione del patrimonio netto la puoi associare alla gestione pubblica corrente, la puoi associare alla gestione finanziaria. Però ecco perché è -770 + 3500. Alessandro Comandè 67

Vediamo adesso i numeri del secondo passaggio (dal perimetro blu al perimetro rosso) quello più facile. Questo passaggio avviene attraverso l'analisi delle variazioni intervenute nelle singole componenti del capitale circolante netto cioè attraverso un'analisi delle variazioni del capitale circolante netto verde e quello della gestione tipica dei saldi di tesoreria rosso. La logica è semplice ovvero se il capitale circolante netto blu è uguale al capitale circolante netto della gestione tipica verde più il saldo di tesoreria rosso allora il

saldo di tesoreria rosso è uguale al capitale circolante netto blu meno il capitale circolante

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A.A. 2022-2023
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher comandealessandro97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Russo Paolo.