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VON WRIGHT E L'INFERENZA PRATICA
È un pensatore importante che lavora su questa distinzione tra scienze umane e naturali. Il filosofo finlandese Georg von Wright (1916-2003) sviluppa l'intuizione del filosofo Ludwig Wittgenstein secondo il quale le nostre azioni non sono basate su delle cause che sono connesse a leggi generali, ma dobbiamo comprendere queste azioni umane a ragioni o motivi.
Von Wright per spiegare le ragioni, fornisce un modello noto come 'inferenza pratica': è un modello attraverso cui si possono comprendere le azioni di un agente sulla base delle sue intenzioni ad agire in un determinato modo. Le azioni umane sono basate sulla volontà/intenzioni del soggetto ad agire in un determinato modo. In altri termini, un certo agente in un certo contesto sa di avere certi obiettivi, vuole raggiungerli, e dunque agisce in un certo modo per raggiungerli.
È un modello che ha delle similitudini con il modello N-D di Hempel: non si può
parlare di intenzione senza far riferimento alla soggettività. L'inferenza pratica riguarda dunque l'analisi di quali mezzi sono necessari per riuscire a portare a una certa azione. Abbiamo due nozioni importanti: la nozione di intenzione (cioè la volontà di un agente di fare in un certo modo che è un elemento estremamente soggettivo) e l'abilità di un agente di raggiungere l'oggetto delle proprie intenzioni (i mezzi che possiede per raggiungere un determinato scopo). Von Wright fornisce una formalizzazione della sua proposta. Tale formalizzazione si chiama "sillogismo pratico" (sono azioni pratiche che noi facciamo tutti i giorni). Quando dobbiamo comprendere un'azione umana o far riferimento alle scienze umane, abbiamo bisogno di questi seguenti elementi: 1) La prima premessa del sillogismo è un'affermazione riguardante l'intenzione di un agente di raggiungere un certo risultato. Qui si parla diintenzione dell'agente
La seconda premessa è un'affermazione riguardante cosa l'agente considera necessario per l'agente stesso al fine di raggiungere quel determinato fine. Si parla dell'inferenza pratica risolutiva
La conclusione è un'affermazione riguardante il fatto che l'agente si mette a fare le cose necessarie al fine di ottenere il fine.
Per von Wright, il sillogismo pratico è fondamentale nella comprensione delle azioni umane in quanto fornisce qualcosa che è mancato per lungo tempo nella loro metodologia: un modello di spiegazione diverso e alternativo al modello N-D. Si può affermare che il modello N-D sta alle scienze naturali così come l'inferenza pratica sta alle scienze umane.
FREUD E LA PSICOANALISI
La psicoanalisi è fondata da Freud ed è un metodo di indagine che mira a scoprire il significato dell'inconscio dei discorsi, delle azioni o delle produzioni immaginarie (sogni,
fare per osservare e analizzare i fenomeni psicologici. Questo vocabolario comprende concetti come transfert, controtransfert, resistenze, interpretazione, etc. Un vocabolario teorico che permette di spiegare i meccanismi e i processi psicologici che avvengono nell'inconscio. Questo vocabolario comprende concetti come desiderio inconscio, pulsioni, complesso di Edipo, meccanismi di difesa, etc. La psicoanalisi si basa sulla parola, sul dialogo tra analista e paziente. Attraverso l'analisi delle parole, dei sogni, dei lapsus e dei sintomi, si cerca di comprendere i conflitti inconsci che influenzano il comportamento e il benessere psicologico del paziente. La psicoanalisi non è solo una terapia, ma anche una teoria che ha avuto un grande impatto sulla psicologia e sulle scienze umane in generale. Ha contribuito a sviluppare concetti come l'inconscio, il desiderio, la sessualità infantile, la simbolizzazione, la pulsione di morte, etc. Nonostante le critiche e le controversie che ha suscitato nel corso degli anni, la psicoanalisi continua ad essere uno dei principali approcci nella comprensione e nel trattamento dei disturbi mentali. La sua influenza si estende anche al di fuori del campo clinico, influenzando la cultura, l'arte e la letteratura.ottenere- dall'osservazione dei pazienti (comportamenti, lapsus, frasi...): tutto ciò che possiamo osservare dei comportamenti. Ma qual è il setting tipico dello psicoanalista che utilizza per osservare? È il suo studio: ascolta ciò che viene detto, osserva come si comporta e le reazioni... Un vocabolario teorico che consente di spiegare (nei termini causalistici delle scienze naturali), interpretare le osservazioni provenienti dalle sedute con i pazienti. Le evidenze empiriche (i dati che permettono di giustificare le teorie) delle teorie psicoanalitiche vengono quasi interamente dal cosiddetto setting clinico ovvero dalle osservazioni del paziente da parte dell'analista. Tali evidenze, quindi, vengono usate induttivamente al fine di giustificare le teorie psicoanalitiche. Ritornando a Popper, dice che le due teorie psicoanalitiche non erano controllabili ma erano inconfutabili. Queste teorie descrivono alcuni fatti, ma alla maniera dei miti. Essecontengono delle suggestioni psicologiche assai interessanti, ma in una forma non suscettibile di controllo. In altre parole queste teorie non sono falsificabili. Qual è una delle ragioni per cui non è controllabile? Il problema è quello che Popper chiama la contaminazione: le osservazioni cliniche della psicoanalisi (ovvero i dati provenienti dal setting clinico) sono sempre "contaminati" dalle aspettative dell'analista e del paziente. Per giustificare le teorie scientifiche servono i dati empirici: quest'ultimi generalmente sono neutrali rispetto alla teoria e permettono di giustificare la teoria. Ma nel caso del setting analitico è possibile avere questa neutralità del dato empirico? L'influenza di una predizione sull'evento che io predico è riassunto nella profezia che si autoavverra. A volte i pazienti sono suggestionati e quando raccontano i sogni lo fanno per compiacere l'analista. Popper dice che lapsicoanalisi è senza speranza: le sue affermazioni non solo sono impossibili da falsificare, ma, se lo fossero, si dovrebbero basare su evidente estremamente contaminate (dunque altamente inadeguate!).
IL DIBATTITO SULLA SCIENTIFICITÀ DELLA PSICOANALISI: GRUENBAUM VS. POPPER
Vediamo un altro autore, Gruenbaum rispetto a Freud e Popper ha una caratteristica in più: entra più nel merito della psicoanalisi. Il filosofo Gruenbaum concorda con Popper riguardo il problema della contaminazione dei dati clinici da parte dell'analista. Fa notare una cosa, che Popper quanto tratta della psicoanalisi, all'interno del suo target del metodo induttivo, dice che Popper non critica psicoanalisi in quanto psicoanalisi ma critica il fatto che utilizza l'induttivismo.
Gruenbaum critica Popper e dice che Freud fa molti esempi di falsificazione della sua teoria. Per Gruenbaum, la psicoanalisi ha al suo fondamento un problema logico: Freud abbandona la tecnica
dell'ipnosi e propone un'analisi che parte dalle libere associazioni. Queste ultime sono una tecnica tale per cui il paziente che viene fatto accomodare, gli viene chiesto dopo aver detto una parola chiave di fare un'associazione liberamente che rimandano a un trauma o qualcosa altro. Le libere associazioni hanno una funzione di ricerca e di terapia: può individuare le cause inconsce del pensiero e del comportamento. Serve quindi per andare oltre le resistenze e per eliminare la rimozione e risolvere le cause inconsce delle nevrosi. Quindi, le libere associazioni per Freud sono un duplice strumento: serve per scoprire le cause delle malattie mentali ed è uno strumento di cura dei sintomi dei pazienti. Quindi è uno strumento sia eziologico (ricerca le cause) sia terapeutico (che cura). Le libere associazioni, quindi, sono un metodo che permette di individuare quei pensieri rimossi che sono causalmente necessari per i sintomi del paziente. Ed è uno strumento.sintomi dei pazienti. Il determinismo psichico è una causa di un determinato comportamento. Tutto è collegato nella nostra mente, anche il più introvabile possibile. Ogni evento ha una sua ragione. In sintesi, c'è sempre il problema della scientificità come in tutte le teorie. Popper critica il metodo induttivo della psicoanalisi. Gruenbaum inizia la sua critica facendo riferimento alla libere associazioni con la loro duplice funzione. Quindi, le libere associazioni sono un metodo che permette di individuare quei pensieri rimossi che sono causalmente necessari per i sintomi del paziente. Ma è anche uno strumento terapeutico perché permette di avviare quel processo catartico di allentamento della repressione collegato a quei pensieri rimossi causalmente rilevanti per i sintomi dei pazienti.sintomi dei pazienti. Gruenbaum formalizza in questo modo: L'ipotesi terapeutica T è il processo catartico (liberatorio) di allentamento della repressione (andare- nell'inconscio e nei ricordi repressi) collegato alle memorie traumatiche ed è causalmente necessario per la scomparsa dei sintomi. La persona che verbalizza il suo trauma, se lo fa attraverso libere associazioni, si libera dei sintomi. L'ipotesi eziologica E è una repressione/rimozione delle memorie traumatiche che è causalmente necessaria per l'apparire dei sintomi. I sintomi di una persona sono dovuti alla rimozione delle memorie traumatiche. Prendendo un esempio, dal modello N-D parto dalla ipotesi eziologica per giungere alla ipotesi terapeutica. Il fatto che la persona sia liberata dai sintomi attraverso libere associazioni ci permette di giustificare l'ipotesi eziologica. Quindi l'ipotesi terapeutica T è inferenza induttiva di E, cioè T èl’evidenza che giustifica l’ipotesi eziologica E (che è la ricerca della causa). Facciamo un esempio: Prendere le pillole anticoncezionali non influenza il fatto che non sia gravido o che lo sia. La vera causa per cui Gino non rimane gravido è perché biologicamente non può. Si parla di un effetto placebo: questo si verifica quando la persona si mostra positiva nei confronti del farmaco assunto e propensa a guarire. Dunque si può dedurre in modo valido T da E. Si può vedere che sia T sia E sono vere per ottenere una connessione causale valida. Ma ciò è sufficiente per validare logicamente le assunzioni psicoanalitiche? Non possiamo escludere che ciò che è causalmente rilevante per la scomparsa dei sintomi non è necessariamente l'applicazione delle libere associazioni ma qualche altro fattore (come forse un effetto placebo). La connessione tra T ed E è valida e non contradditoria. Le evidenzespiegare un fatto. In altre parole, l'induzione viene utilizzata per giustificare la teoria, mentre la deduzione viene utilizzata per spiegare un fatto.