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Equilibri di Nash-Bertrand nell'oligopolio

A, B Ce sono di proprietà diverse. Ciascun provider può offrire solo un servizio A e B solo telefono (in concorrenza tra loro), C solo internet. Ci sono 4 possibili equilibri di Nash-Bertrand, che corrispondono a:

  • alti prezzi dei servizi internet e bassi prezzi dei servizi telefonici;
  • bassi prezzi dei servizi internet e alti prezzi dei servizi telefonici.

Alcuni equilibri di Nash sono anche equilibri di Bertrand. Bertrand se due oligopolisti sono in competizione tra loro si faranno una concorrenza a ribasso prezzi, finché i prezzi non saranno uguali al costo e non avranno nessun profitto. Ci sono altre teorie sull'oligopolio che dicono che non necessariamente nell'oligopolio si arriva a questa concorrenza.

Equilibri di Nash: le imprese non desiderano muoversi da essi tenendo conto delle contromosse degli avversari. Equilibri di Bertrand: sono alla fine equilibri in cui i profitti sono ridotti a zero. C'è un

principio di realtà nel nostro modello. Tutte le volte che è stata introdotta la concorrenza si è avuto un ribasso dei prezzi. Ad esempio, nel campo delle tariffe telefoniche, prima si spendeva molto per le chiamate, adesso si paga molto meno e ci sono anche i minuti illimitati.

Equilibrio di Nash-Bertrand # 1 (pre-deregulation)

pA = pB = δ○ B fino a δ,(A e possono chiedere ossia la disutilità di passare al provider meno preferito)

87Ti posso far pagare il mio abbonamento fino alla disutilità che hai di utilizzare l'altro δoperatore àSi fa pagare tutto il surplus che ha nell'utilizzare l'operatore preferito.

pC = β – δ○ A B(questo è residuale dopo che e hanno stabilito il loro prezzo)

All'operatore che offre il servizio C li rimane da chiedere tutto il benessere che il β – δ.consumatore ha nell'utilizzare congiuntamente i due serviziPrima ci sono i servizi

telefonici che si contendono tra loro e poi arriva il servizio internet che gli fa pagare tutto il surplus residuo del consumatore.

A = πB = δ

πC = 2 (β–δ) (perché C vende il servizio a tutti e due i consumatori)

costo 0 (ricordare che la produzione ha per assunzione)

In questo equilibrio di Nash-Bertrand si può dimostrare che rimangono sul terreno sia A che B che C, nessuno di loro sparisce. Né A, né B possono monopolizzare entrambi i consumatori.

Dimostrazione:

pA = pB = δ

Perché pA: pA = δ – δ = 0.

Per togliere clienti a B, ad A non basta ridurre di poco deve porre A < B.

Infatti, seguendo il modello di Bertrand, se abbassa il prezzo, anche lo abbassa, finché si raggiunge 0 A.

Perché i suoi profitti diventerebbero 0.

Il prezzo che A può dare a B è 0, quindi niente guadagno. Il consumatore che preferisce B per

scegliere A non sarebbe disposto a pagare più di 0.pC = β – δ?

Perché Se alza i prezzi, nessun consumatore comprerà. Se li abbassa, non può attirare nuovi clienti perché entrambi i consumatori sono già serviti, quindi rinuncia irrazionalmente a parte dei profitti. C'è il monopolista, non può chiedere di più, ma è irrazionale che chieda di meno perché i consumatori comprano ugualmente.

Questo equilibrio di Nash-Bertrand non è unico:

Equilibrio di Nash-Bertrand #2

pA = pB = β – δ (prezzo residuale)

pC = δ (azienda internet prezzo più alto)

(cioè C fissa il a e e ottengono il residuo. Nota che i servizi sono stretti complementi)

Questo equilibrio di Nash-Bertrand non è unico: 88

Equilibrio di Nash-Bertrand #3

pA = pB = 0

pC = β

Quelle di telefonia prendono 0, quella di internet prende tutto.

Equilibrio di Nash-Bertrand #4

pA = pB =

<p>βpC = 0viceversa, telefonia prendono tutto e internet prende zero.</p> <p>CONCLUSIONI:</p> <ol> <li>Per determinare quale equilibrio di Nash prevarrà, dobbiamo conoscere quale servizio esisteva per primo (storicamente i servizi telefonici)</li> <li>Il primo a esistere si prende la fetta maggiore</li> <li>Quanto grande sia la fetta dipende dal potere di mercato: sono equilibri di Nash anche i due estremi in cui un tipo di operatore prende tutto e l'altro nulla.</li> </ol> <p>CASO 2. PARZIALE DEREGULATION</p> <p>A C ad a viene consentito di fornire un pacchetto comprensivo di TLC e Internet</p> <p>Problema: la fusione di compagnie che offrono servizi complementari può espellere dal mercato aziende concorrenti.</p> <p>Esempio:</p> <ul> <li>A Ce si fondono e offrono un unico pacchetto dei due prodotti</li> <li>BPortano a chiudere</li> <li>AC pACIl pacchetto ha il prezzo</li> </ul> <p>La cattiva notizia:pAC = &beta;</p> <p>Se (o minore)</p> <ul> <li>l'azienda adottando il bundling, porta al fallimento;</li> <li>i consumatori che preferiscono non sono serviti.</li> </ul> <p>Dal puntodi vista del benessere sociale questa non è una buona soluzione perché riduce il profitto del settore, anche se il profitto di AC è superiore, B è stato buttato fuori il mercato. Perdita del benessere sociale, il profitto totale è diminuito. Dal lato del consumatore, se B pone il suo prezzo più basso possibile (pB = 0), l'utilità del consumatore di B, UB, sarà uguale a zero. Il consumatore non comprerà B perché la sua solvibilità è uguale a zero. Ma in questo caso B non vende! Quindi l'utilità del consumatore sarà negativa (UB = β - δ - β = -δ!). La buona notizia è che pAC = β (o minore). Se AC scalza B, il profitto di vendere il pacchetto AC è minore rispetto a vendere AC e B separatamente.

in caso di eliminazione: πAC = β (vende solo a uno)

  • A C
  • Ma la somma dei profitti di e prima della fusione era: πA + πC = δ + 2 (β – δ) = 2β – δ > β
  • la Ass.2) AC A C
  • Quindi (per conviene ad vendere separatamente e e lasciare che B.l’altro consumatore si abboni a δ < β < 2δ Ass.2.

CONCLUSIONI

Il bundling per eliminare un’azienda concorrente orizzontalmente è troppo costoso per l’azienda che tenta questa strategia. Per di più, se i due servizi non sono stretti complementi, la “cattiva notizia” non vale necessariamente.

CASO 3. COMPLETA DEREGULATION

Tutti gli operatori hanno diritto di offrire i pacchetti di servizi che vogliono. Tutte le compagnie di TLC hanno licenza di offrire pacchetti telefono + internet. La conseguenza è che l’operatore indipendente di internet esce dal mercato. 90 C’è un unico prezzo di equilibrio: pAC = pBC = β

L'espulsione non può avvenire e ciascuna azienda vende a un consumatore.

Profitti: πAC = πBC = β (0 costi)

A B, p'AC- Se tenta di espellere deve soddisfare: β – δ – p'AC > β – pBC (= β – β = 0)

B-consumatore B)(cioè deve dare al un surplus di utilità rispetto all'abbonamento ap'AC:

Quindi, risolvendo per p'AC < β – δ + β – β (= β – δ)

≈ 2 (β–δ) < β (per la Ass.2) ⇒ π'AC

Infatti, data la δ < β < 2δ Ass.2:

2 (β – δ) < β è necessariamente ⇒ perché 2β – 2δ < 2β – β = β è necessariamente

Ne consegue che in caso di completa liberalizzazione non ci sarà nessuna espulsione.

Unità 25. L'economia delle piattaforme (platform economy)

UN MONDO DOMINATO

DALLE PIATTAFORME

Dal 1995 al 2015 Le piattaforme hanno conquistato le prime posizioni in classifica.

FAANGtastic Five: born digital

Realtà come:

  • Facebook
  • Uber
  • Amazon
  • Airbnb
  • Apple
  • Spotify
  • Wikipedia 91
  • Netflix
  • Google

PIATTAFORME, INNOVAZIONE E PERFORMANCE

Le piattaforme promuovono l'innovazione:

9 più di 11.000 brevetti;

nel 2014, piattaforme statunitensi hanno registrato

  • 70% il degli "unicorns" (startup non quotate con una valutazione che supera il
  • miliardo di dollari), sono piattaforme.

Le imprese piattaforma:

producono più valore price-to-rispetto alle imprese tradizionali: il rapporto

earnings è dell'8%, da due a quattro volte più alto rispetto a quello di imprese con

un forte utilizzo di asset fisici.

Crescono più velocemente, grazie alla possibilità di fare affidamento su

infrastrutture preesistenti e grazie a costi marginali molto bassi.

al limite quasi nulli.

UNA DEFINIZIONE

In generale, una piattaforma è un mercato supervisionato da un operatore in cui si incontrano almeno due parti distinte per scambiare beni, servizi o informazioni (ad esempio produttori e consumatori).

Le piattaforme come tali sono sempre esistite: fiere, mercati all'ingrosso, centri commerciali... (spazi in cui le persone si scambiavano beni e servizi) di Internet online.

Tuttavia, con l'avvento e le possibilità di sviluppare mercati online, le piattaforme hanno destato un rinnovato interesse e conosciuto nuovi sviluppi.

World Economic Forum, 2017, "...le piattaforme possono essere definite come business models innovativi a base tecnologica".

Geoffrey G. Parker, Marshall W. Van Alstyne, and Sangeet Paul Choudary, Platform Revolution: How Networked Markets Are Transforming the Economy and How to Make Them Work for You, New York: W. W. Norton & Company, 2016: "una piattaforma è un business basato sul rendere possibili"

Le piattaforme sono caratterizzate da diverse caratteristiche: 1. Interazioni che creano valore tra produttori e consumatori esterni: una piattaforma fornisce un'infrastruttura aperta e partecipativa per queste interazioni e governance stabilisce delle condizioni ad esse rivolte, permettendo la creazione di valore per tutti i partecipanti. 2. Matchmakers: le piattaforme agiscono come intermediari tra produttori e consumatori, facilitando la connessione tra domanda e offerta. 3. Infrastruttura aperta: le piattaforme offrono un ambiente aperto e accessibile a tutti i partecipanti, consentendo loro di interagire e scambiare valore. 4. Partecipazione: le piattaforme incoraggiano la partecipazione attiva di tutti i membri, consentendo loro di contribuire e beneficiare delle interazioni sulla piattaforma. 5. Governance: le piattaforme stabiliscono delle regole e delle condizioni per le interazioni tra i partecipanti, garantendo un ambiente sicuro e affidabile. 6. Creazione di valore per tutti i partecipanti: le piattaforme permettono ai produttori e ai consumatori di trarre vantaggio dalle interazioni, creando valore per entrambe le parti. Queste caratteristiche rendono le piattaforme un'importante risorsa per la creazione di nuovi modelli di business e per l'innovazione economica.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
126 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilariasangi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dell'informazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Guidi Marco.