Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Appunti Istituzioni di economia Pag. 1 Appunti Istituzioni di economia Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTRODUZIONE

I NUMERI INDICE

Sono rapporti statistici che misurano la variazione di un fenomeno. Hanno valore positivo e sono puri (senza unità di misura). Quelli semplici variano in base a: tempo, spazio.

  • a base fissa se il periodo di riferimento rimane lo stesso

    XTempo / XBase (•100) denominatore costante

  • a base mobile se il periodo di riferimento cambia

    XTempo / XBase (•100) denominatore è il periodo precedente

VARIAZIONI PERCENTUALI

crescita % = (P2 - P1) / P1 (•100) = P2 / P1 (•100)

ex. Nel 2002 il prezzo medio di un chilo di pane era € 1,80, mentre nel 2012 era € 2,88. Qual è la crescita % tra il 2000 e il 2012?...

  • crescita % = 2,88 - 1,80 / 1,80 = 0,6 •100 = 60%
  • crescita % = 2,88 / 1,80 - 1 = 0,6 •100 = 60%

Aumento medio annuo

M = C (1+i)T, M / C = (1+i)T = √TM/C -1 = (M/C)1/T -1 (•100)

ex. ... Di quanto è aumentato in media all’anno?

= (2,88 / 1,80)1/10 -1 = 0,048 •100 = 4,8%

L'ECONOMIA

è lo studio delle modalità in cui la società gestisce le proprie risorse.

  • La società dispone di risorse limitate e non può produrre tutti i beni e servizi che vorrebbe.
  • Interazione tra individui.
  • Forze e tendenze che la influenzano.

PRINCIPI

  1. TRADE-OFF (scelta tra alternative per permettere efficienza o equità)
  2. COSTO-OPPORTUNITÀ (ciò a cui si deve rinunciare per ottenere un certo bene)
  3. VARIAZIONE MARGINALE (confronto tra due unità benefici e costi per prendere decisioni)
  4. INCENTIVI (fenomeni che inducono un individuo a compiere un'azione)
  5. VANTAGGIO NEGLI SCAMBI (gli scambi commerciali sono vantaggiosi per entrambi i paesi)
  6. ECONOMIA DI MERCATO (le interazioni tra imprese e individui, che prendono in considerazione benefici e costi sociali, formando il mercato, distorte, però, dalle imposte)
  7. LO STATO PUÒ MIGLIORARE IL RISULTATO DEL MERCATO (lo Stato può intervenire per promuovere efficienza ed equità per evitare fallimenti di mercato)
  8. PRODUTTIVITÀ COME INDICATORE DEL TENORE DI VITA (la quantità di beni e servizi prodotti da un individuo in un'unità di tempo indica il tenore di vita dello Stato)
  9. INFLAZIONE (un forte innalzamento del prezzo generale è determinato da un eccesso di moneta)
  10. TRADE-OFF TRA INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE (nel breve periodo un aumento di moneta determina un aumento della domanda, che permette ai venditori di aumentare il prezzo, e anche la produzione e il numero di lavoratori, diminuendo il tasso di disoccupazione)

spostamenti

sulla curva (se cambia p)

nella curva (se cambiano altre variabili)

Per gli spostamenti nella curva, qualsiasi cambiamento di variabile diversa dal prezzo (quali prezzo dei fattori, innovazione tecnologica, aspettative, numero di venditori) che determina un aumento della quantità offerta ad un certo prezzo, determina un aumento dell'offerta.

  • aumento = spostamento verso destra (espansione o aumento dell'offerta)
  • diminuzione = spostamento verso sinistra (contrazione o riduzione dell'offerta)

punto di equilibrio

è il punto in cui curva di domanda e curva di offerta si intersecano, in cui la quantità che i compratori vogliono comprare è la quantità che i venditori vogliono offrire eguagliata. A questa quantità corrisponde un prezzo di equilibrio definito anche prezzo di mercato, perché tutti i soggetti sono soddisfatti.

Se il prezzo di mercato è maggiore del PE (eccesso offerta)

Se il prezzo di mercato è minore del PE (eccesso domanda)

eccedenza

penuria

Legge della domanda e dell'offerta (nei mercati liberi, il prezzo di ogni bene tende ad aggiustarsi da solo fino all'equilibrio)

|E| = 1 → elasticità unitaria

|E| < 1 → anelasticità (la reattività della domanda è poco influente nel breve periodo)

|E| > 1 → elasticità

|E| = 0 → domanda perfettamente anelastica (a qualsiasi p, la Q rimane invariata)

|E| = ∞ → domanda perfettamente elastica (i consumatori sono disponibili ad acquistare qualsiasi Q, ad una certa p, al di sopra, la Q è nulla)

L'elasticità è legata al ricavo dell'impresa (R = p . Q)

Per |E| > 1 → se p diminuisce, RT aumenta

ex.

RT1 = 40 * 50 = 2000

RT2 = 30 * 100 = 3000

Per |E| < 1 → se p diminuisce, RT diminuisce

Il costo della tassazione

Se T = ammontare dell'imposta

allora T x q = entrata fiscale utilizzata per fornire servizi ai cittadini o per aiutare le categorie più deboli (GETTITO)

La perdita di beneficio subita da venditori e compratori a causa del gettito si dice perdita secca. Questa parte è determinata dall'elasticità delle curve maggiore èl'elasticità, maggiore è la perdita.

Variazione di perdita secca ed entrate fiscali rispetto all'imposta

All'aumentare dell'imposta la perdita secca aumenta, mentre il surplus del consumatore e del venditore diminuiscono. Invece le entrate fiscali aumentano fino ad un certo punto e poi diminuiscono di nuovo.

Funzione di produzione

Funzione di costiy = q + mx(intercetta (partendo))variabile

Se q prodotto aumenta- fattori di produzione aumentano appiattendosi- i costi aumentano rapidamente

Tipi di costo

Costo totale = Costo fisso + Costo variabile(anche con q=0) (aumentano all’aumento di q)

Costo medio totale = Costo medio fisso + Costo medio variabileCT/Q = CF/Q + CV/Q

Il costo marginale è la variazione di CT al variare di q

il ricavo marginale è sempre inferiore al prezzo. Se P aumenta, RM subisce due effetti:

  • effetto produzione (P1 e RM2)
  • effetto prezzo (P2 e RM1)

Nei mercati monopolistici, P > RM, perciò l’equilibrio (e la massimizzazione del profitto) si ottiene nell’intersezione tra la curva di RM e CMT.

Il profitto è uguale a (PM-CMT) x Q.

L’impresa monopolistica produce meno della Q efficiente (intersezione tra curva di D e CMT). Questo produce una perdita secca. Inoltre, spesso è presente fenomeno di discriminazione di prezzo, ovvero la vendita di un prodotto a prezzi diversi in base alla disponibilità a pagare (discriminazione di prezzo perfetta). Alcuni esempi sono i biglietti del cinema, degli eventi sportivi, dei treni sconto anziani, ecc.

Esistono quattro modalità con cui lo stato può scoraggiare il monopolio:

  • simulazione della concorrenza: con la normativa antitrust lo stato può sanzionare le unioni tra imprese o accordi che definiscono prezzi monopolistici per il consumatore
  • regolamentazione attraverso sussidi (si fa carico delle perdite) e imposte (che però provocano una perdita secca)
  • proprietà pubblica: lo stato gestisce direttamente un monopolio naturale
  • nessun intervento

LA DISOCCUPAZIONE

popolazione adulta

  • Occupati (hanno il posto di lavoro)
  • Disoccupati (non hanno posto di lavoro, ma sono disponibili a lavorare e in cerca)
  • Non appartenenti alla forza lavoro (inoccupati che non sono disponibili a lavorare)

Forza lavoro

u = D/O+D = %

tasso di disoccupazione

TPFL = F.L. / P.A = %

tasso della forza lavoro

Sottostima fenomeno dei lavoratori scoraggiati (disoccupati che smettono di cercare lavoro)

Sovrastima finti disoccupati

Il valore medio intorno al quale oscillano i valori è il tasso naturale

  • recessione
  • espansione
Dettagli
A.A. 2020-2021
35 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadaloschiavo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cecati Pierluigi.