Le obbligazioni si classificano anche in base alla natura della prestazione:
• Obbligazioni di dare → consistono nel trasferimento o consegna di un bene (es. pagamento
del prezzo in una compravendita).
• Obbligazioni di fare → riguardano lo svolgimento di un’attività:
• Obbligazioni di mezzi: il debitore deve prestare la diligenza adeguata, senza garantire
un risultato (es. attività del medico o dell’avvocato).
• Obbligazioni di risultato: il debitore deve conseguire un risultato preciso (es.
costruzione di un edificio).
• Obbligazioni di non fare → consistono nell’astenersi da un determinato comportamento
(es. clausola di non concorrenza).
4. Obbligazioni pecuniarie e interessi
Le obbligazioni pecuniarie hanno come oggetto una somma di denaro.
A esse si collegano gli interessi, che sono obbligazioni accessorie:
• interessi compensativi → rappresentano il corrispettivo per il mancato godimento di una
somma dovuta;
• interessi moratori → scattano in caso di ritardo nell’adempimento (art. 1224 c.c.).
È importante distinguere anche gli interessi legali, determinati periodicamente dallo Stato, e gli
interessi convenzionali, pattuiti dalle parti. In ogni caso, non possono superare i limiti fissati dalla
legge contro l’usura.
5. Obbligazioni naturali
Le obbligazioni naturali derivano da un dovere morale o sociale (es. mantenimento di un familiare
non obbligato per legge). Non sono giuridicamente coercibili: il creditore non può pretendere
l’adempimento in giudizio. Tuttavia, se la prestazione è stata spontaneamente eseguita, non è
ripetibile (art. 2034 c.c.).
6. Circolazione del credito e sostituzione dei debitori
Il diritto di credito può essere trasferito:
• Cessione del credito → passaggio del diritto a un nuovo creditore (successione a titolo
particolare).
• Successione a titolo universale → il credito entra a far parte dell’eredità e passa agli eredi.
La sostituzione del debitore può avvenire con:
• Delegazione → il debitore incarica un terzo di pagare il creditore. Può avere effetto
liberatorio solo in caso di novazione.
• Espromissione → un terzo si obbliga spontaneamente verso il creditore, senza necessità di
consenso del debitore originario.
• Accollo → un terzo assume il debito altrui, con o senza liberazione del debitore originario
(art. 1273 c.c.).
7. Adempimento e suoi elementi
L’adempimento estingue l’obbligazione attraverso l’esatta esecuzione della prestazione.
Gli elementi essenziali sono:
• Destinatario → il pagamento deve essere fatto al creditore o a chi sia legittimato a
riceverlo. Se effettuato a un incapace, può essere inefficace.
• Luogo → è quello stabilito dal titolo o dal contratto; in mancanza, vale il domicilio del
creditore per le somme di denaro.
• Tempo → dipende dalla natura dell’obbligazione: può essere istantanea, periodica o
continuata.
8. Modi di estinzione diversi dall’adempimento
Oltre al pagamento, l’obbligazione può estinguersi con altri istituti:
• Compensazione → quando due soggetti sono reciprocamente creditori e debitori, i debiti si
estinguono fino alla concorrenza (art. 1241 c.c.).
• Novazione → sostituzione di una nuova obbligazione alla precedente (art. 1230 c.c.).
• Remissione → rinuncia del creditore al suo diritto.
• Confusione → si verifica quando nella stessa persona coincidono debitore e creditore.
• Impossibilità sopravvenuta → estinzione se la prestazione diventa impossibile per causa
non imputabile al debitore (art. 1256 c.c.).
9. Garanzia patrimoniale e mezzi di conservazione
Il debitore risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri (art. 2740 c.c.). Alcuni beni sono però
impignorabili (es. oggetti indispensabili alla vita).
Strumenti a tutela del creditore:
• Garanzie reali:
• Pegno (su beni mobili).
• Ipoteca (su beni immobili o registrati).
• Mezzi di conservazione della garanzia:
• Azione surrogatoria (art. 2900 c.c.) → il creditore esercita i diritti del debitore verso
terzi.
• Azione revocatoria (art. 2901 c.c.) → impugnazione degli atti compiuti dal debitore
in frode ai creditori.
10. Il contratto
Il contratto (art. 1321 c.c.) è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere un
rapporto giuridico patrimoniale.
10.1 Elementi essenziali del contratto
• Accordo → incontro tra proposta e accettazione.
• Causa → funzione economico-sociale del contratto.
• Oggetto → la prestazione, che deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile.
• Forma → libera, salvo i casi in cui la legge richiede forma scritta (es. compravendita di
immobili).
10.2 Responsabilità contrattuale
Include:
• responsabilità precontrattuale (art. 1337 c.c.) → durante le trattative le parti devono
comportarsi secondo buona fede; violazioni comportano risarcimento;
• responsabilità da inadempimento (art. 1218 c.c.) → il debitore risponde se non esegue la
prestazione dovuta.
10.3 Contratto preliminare
Ha la funzione di vincolare le parti alla futura stipula di un contratto definitivo. In caso di
inadempimento, si può chiedere risoluzione, risarcimento danni o esecuzione in forma specifica
(art. 2932 c.c.).
10.4 Invalidità e inefficacia
• Nullità → mancanza di requisiti essenziali o causa illecita.
• Annullabilità → vizio di volontà (errore, dolo, violenza) o incapacità di agire.
• Rescissione → squilibrio originario del contratto per stato di bisogno o pericolo.
• Risoluzione → scioglimento per inadempimento, impossibilità sopravvenuta o eccessiva
onerosità (artt. 1453 ss. c.c.).