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La causa, o titolo, dell'obbligazione è il fatto giuridico che fa nascere il debito.
Il luogo può essere indicato dal titolo dell'obbligazione o può risultare dalla natura della prestazione, ma anche desumersi da altre circostanze o dagli usi. Il tempo. Se non è stato un termine l'obbligazione deve essere adempiuta immediatamente, a meno che la natura stessa della prestazione, gli usi o le modalità dell'esecuzione non richiedano necessariamente l'esistenza di un termine di adempimento. Quando un debitore effettua un pagamento, ma ha più debiti verso la stessa persona, può fare l'imputazione del pagamento, cioè dichiarare quale debito intende estinguere. L'art 1219 sancisce la mora del debitore, cioè la situazione nella quale c'è un ritardo di adempimento ufficiale. Effetti della mora: - Impossibilità sopravvenuta della prestazione -> il debitore siè liberato, perché ora il rischio passa a carico del debitore.
- Il debitore in mora è obbligato a risarcire il danno —> l’obbligazione si trasforma nell’obbligazione di risarcire il dano.
Esiste anche la mora del creditore, cioè un ritardo nell’accettare l’adempimento.
Effetti della mora:
- Il creditore è tenuto a risarcire il danno derivato dalla mora e a pagare le spese di custodia e conservazione della cosa dovuta.
- Non sono più dovuti interessi, neppure corrispettivi, ne i frutti non percepiti dal debitore.
- Il rischio dell’impossibilità della prestazione è a carico del creditore.
fi fi fi 26-10-2022
Ci sono vari tipi di obbligazione:
- Semplici: quando esiste un solo debitore e un solo creditore.
- Complesse: quando vi sono più creditori e più debitori.
- Parziarie: quando il creditore può chiedere a ciascuno dei debitori solo una parte del
debito —> qui ci sono più debitori.
- Solidali: quando il creditore può chiedere a ciascuno degli obbligati l’intero adempimento ed il pagamento effettuato da uno dei coobbligati estinge il credito anche nei confronti degli altri —> qui ci sono più debitori.
- Indivisibile: quando l’oggetto di questa è costituito da una cosa o da un fatto non suscettibile di divisione per sua natura o per il modo in cui è stato considerato dalle parti.
- Alternative: la prestazione dovuta è una sola, ma può essere scelta fra più prestazioni che sono contemplate nello stesso rapporto.
- Facoltative: quelle obbligazioni in cui vi è essenzialmente una sola prestazione che il debitore deve eseguire, ma per sua comodità e nel suo esclusivo interesse è previsto che egli possa liberarsi anche eseguendo una prestazione diversa.
- Pecuniarie: quelle che hanno per oggetto il pagamento di una
Domma di denaro. La moneta ha una duplice funzione: è cosa materiale che serve per il pagamento, ma è anche unità di misura del valore.
Principio nominalistico: la moneta funge da unità di conto, quindi per determinare quanto ammonta il debito, si deve fare riferimento al numero di unità monetarie indicate al momento del sorgere del debito, senza tenere conto del mutamento di valore che la moneta può aver subito nel tempo.
Anatocismo: stabilisce che gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale.
Impossibilità della prestazione: se questa impossibilità sopraggiunge alla nascita dell'obbligazione e se è assoluta, definitiva o oggettiva e deriva da una causa non imputabile al debitore, allora l'obbligazione può venire estinta.
Assoluta: generale, condizione imputabile a tutti -> es: terremoto.
Definitiva: non deve essere temporanea -> es: no chiusura
temporanea.Oggettiva: no soggettiva, cioè deve essere uguale per tutti.Causa non imputabile al debitore: l’evento è di forza maggiore. Provvedimentoautorità o fortuito —> condizioni atmosferiche.La confusione si veri ca quando le qualità di creditore e debitore, nello stessorapporto, si riuniscono nella stessa persona —> nel successioni mortis causa.Ci sono 3 tipi di compensazione:
- Legale: opera automaticamente a certe condizioni. Se i crediti e i debiti reciprocisono di facile pronta liquidazione, il giudice può dichiarare la parte dicompensazione per la la parte liquida. —> opera per dichiarazione del giudice.fi fi fi
- Volontaria: è un contratto, al si stipula tra le parti, anche dove i due crediti nonsono omogenei e mancano anche alti requisiti.
- Giudiziale: se il credito opposto in compensazione non è determinato nel suoammontare, il giudice può ugualmente dichiarare la
Ci sono degli istituti che mirano a tutelare i creditori contro atti del debitore vidi edef caci —> prendono il nome di mezzi di conservazione della garanziapatrimoniale:
- Azione revocatoria —> art. 2901. Si aziona quando il debitore ha già venduto unbene. Si può fare revocare l’atto di disposizione. È una revoca di un atto didisposizione.
- Sequestro conservativo: è utilizzabile quando il creditore si accorge che ildebitore è in procinto di compiere atti di disposizione in pregiudizio della sueragioni.
- Azione surrogatoria: utile quando il debitore pregiudica i suoi creditori per gliatti che non compiono affatto.
Espropriazione: privazione di proprietà, motivata da ragioni di pubblica utilità o daun processo esecutivo diretto alla soddisfazione di crediti pecuniari.
Prelazione: privilegio, pegno, ipoteca.
Ipoteca: diritto reale assoluto di garanzia su beni immobili. La sua
funzione è quelladi dare una prelazione al creditore.15/16-11-2022
Ci sono due categorie di atti illeciti:
- Illecito contrattuale: consiste nella violazione della norma che impone diadempiere un'obbligazione.
- Illecito extracontrattuale: consiste nella violazione di una norma che impone a tuttie a ciascuno di non danneggiare gli altri.
La norma fondamentale è costituita dall'art. 2043 che recita che qualunque fattodoloso o colposo obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno
Art. 2043: -> dolo = coscienza e intenzione del fatto, colpa = negligenza, imprudenzae imperizia o inosservanza di leggi e comportamenti.
Imperizia: non sono capace di fare un qualcosa.
Inosservanza: es il semaforo era rosso e passo lo stesso.
L'art. 2046 sancisce l'imputabilità del fatto dannoso. -> non risponde del fatto chi,al momento del compimento del fatto, è incapace di intendere e di volere.
Se il fatto è compiuto da un
incapace di intendere o di volere e reca danno a terzi, non compie un fatto illecito, ma compie un fatto dannoso del quale non dovrà rispondere personalmente.
Se il fatto è compiuto da un incapace di intendere e di volere, la legge ritiene responsabile colui che, al momento del fatto, aveva l'obbligo di custodirlo.
L'art. 2047 sancisce il danno cagionato dall'incapace - stabilisce che il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace e quindi non dall'incapace stesso.
Il secondo comma dice che nel caso in cui il danneggiato non abbia ottenuto il risarcimento, il giudice stabilisce che il risarcimento deve essere dato dall'incapace, ma in questo caso non ci sarà risarcimento, ma indennità, cioè appunto un risarcimento in denaro per il danno subito.
L'art. 2048 sancisce la responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte. Padre e
madre sono responsabili del fatto illecito del minore che vive con loro. In questo caso il minore è capace di intendere e di volere e quindi il primo a rispondere sarà appunto il danneggiante. Qualora fosse incapace di intendere e di volere, risponde al fatto illecito chi è tenuto alla sua sorveglianza. Qualunque sia la natura del danno, occorre dimostrare che vi è un nesso di causalità tra il comportamento del soggetto autore del fatto e la produzione della lesione.
Nesso di causalità: richiesta una causalità adeguata, si ritiene giuridicamente causa del danno il comportamento umano senza il quale il danno non si sarebbe prodotto, a meno che tra il comportamento umano e il danno sia intervenuto un altro fatto che da solo è sufficiente a causare l'evento. Nello stato di necessità non c'è più il risarcimento del danno.
Di regola, al danneggiato spetta il diritto al risarcimento del danno. Danno =
lesione patrimoniale. Esistono due tipo di danno:
- Danno patrimoniale: conseguenza della lesione della persona.
- Danno non patrimoniale: conseguenze negative, pregiudizievoli, che non si prestano immediatamente ad una valutazione di mercato, ma sono oggetto di riparazione, risarcimento, determinato in modo presuntivo, non essendoci appunto un valore di mercato.
21-11-2022
Art. 42 Cost: proprietà pubblica o privata.
Art. 457: secondo articolo in materia di successioni.
Successioni: contenute nel libro II del Codice Civile. Dall'art. 456 all'art. 809. Con l'art. 809 si conclude il libro II.
Art. 456-461: apertura della successione, capacità di succedere, indegnità, rappresentazione, accettazione dell'eredità, separazione dei beni, rinuncia eredità, eredità giacente, petizione dell'eredità, legittimari.
Art. 465: successioni legittime.
Art. 457: delazione dell'eredità -> l'eredità si svolge o
per testamento o per legge. Il secondo comma ci dice che non si fa luogo alla secessione legittima, se non quando manca, anche in parte, quella testamentaria. Il terzo, invece, dice che le disposizioni testamentarie non possono pregiudicare i diritti che la legge riserva ai legittimari.Il nostro codice fa prevalere la volontà del testatore rispetto alle regole legali —> libertà testamentaria.Art. 536: legittimari —> persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella secessione —> coniuge, gli, ascendenti.
L'altro principio è la trasmissione familiare della ricchezza —> il legislatore ha a cuore che i beni restino in ambito familiare. Se il testatore non ha dispostoArt. 587: il primo comma dice che il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse.