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SERVITU' CONTINUE e SERVITU' DISCONTINUE
continue= per costituzione della servitù occorre che sia realizzata opera sul fondoservente
discontinue= opera per l’esercizio della servitù non serve in questo caso perché laservitù si basa su comportamenti tenuti ad intervalli dal titolare stesso
Casi di estinzione della servitù:
- confusione= quando nella stessa persona confluiscono le qualità di proprietario delfondo servente e di quello dominante
- prescrizione= per effetto del non uso ventennale
- rinuncia= comporta che venga meno la limitazione del diritto di proprietà che subisceil fondo servente cioè diritto di proprietà si riespande.
18 OTTOBRE
LA COMUNIONE (Art. 1100 c.c e seguenti)
Quando si parla di comunione si fa riferimento alla sussistenza di una pluralità di diritticoncorrenti sulla stessa cosa, quindi in sostanza, nel caso di comunione vi è un unico diritto diproprietà di
cui sono titolari più soggetti.
Nel caso di comunione abbiamo un unico diritto di proprietà il quale però è riferibile a più di un soggetto.
Per aversi comunione, è necessario che ci siano 2 o più soggetti.
La comunione può concernere il diritto di proprietà quindi comproprietà.
Come nasce una comunione?
La fonte di costituzione della comunione può essere volontaria, incidentale, forzosa.
- Comunione volontaria: le parti danno vita alla comunione in modi svariati:
- es. due soggetti acquistano insieme un bene, acquistandolo insieme si costituisce una comunione, questa è una comunione volontaria poiché non è stata imposta da una norma, ma sono state le parti a decidere di effettuare l'acquisto.
- Comunione incidentale: quando non deriva dalla volontà delle parti.
- es. un soggetto nel proprio testamento lascia un bene a due suoi amici, qui la comproprietà sul bene è una
conseguenza che non dipende dalla volontà dei due amici, questi soggetti diventano comproprietari senza averlo voluto. Anche nella comunione incidentale c'è una qualche volontà delle parti, poiché i due amici che sono destinatari dell'azione ereditaria, potevano anche rifiutare l'eredità, quindi accettandola manifestano una loro volontà.
3) Comunione forzosa: sorge contro la volontà di una parte. La sussistenza di una comunione pone qualche limite nello sfruttamento del bene e ciò fa sì che la comproprietà sia vista con particolare attenzione da parte del legislatore, tanto è vero che attribuisce ai comproprietari della comunione la facoltà di chiedere in qualsiasi momento la divisione della comunione. Può esserci anche l'opzione dai comproprietari di rimanere in comunione per un certo periodo di tempo. L'obbligo di mantenere la comunione non può superare i 10.
anni. È possibile che ciascun partecipante possa domandare lo scioglimento della comunione; lo scioglimento implica la divisione della comunione, ovvero la divisione del bene tra i vari comproprietari. Questa divisione del bene in porzioni da attribuire ai singoli proprietari rappresenta la cosiddetta divisione in natura, ma la divisione in natura non è sempre possibile poiché esistono beni divisibili e altri non divisibili. Ad esempio, il terreno è divisibile, mentre il quadro di un pittore non è divisibile. Quando il bene è indivisibile si ricorre alla monetizzazione del bene, la monetizzazione del bene si ottiene tramite la vendita. La divisione può essere fatta: - Convenzionalmente: quando c'è l'accordo delle parti, i comproprietari sono d'accordo sulle modalità di divisione del bene. - Giudiziariamente: quando non c'è l'accordo tra le parti, i comproprietari si rivolgono al giudice affinchéQuest'ultimo faccia la divisione giudiziaria. Il giudice nominerà un CTU (consulente tecnico d'ufficio) che farà le porzioni del bene che verranno attribuite in esclusiva a ciascun comproprietario.
Nell'ambito della comunione svolge un ruolo importante la quota che ciascun comproprietario possiede. Se ci sono due proprietari si presuppone che ciascuno avrà ½ del bene, se sono 3 ciascuno avrà 1/3. (presunzione di uguaglianza)
Ma può succedere che i comproprietari abbiano percentuali diverse: es. due amici comprano un immobile, uno paga il 70%, l'altro il 30%, quindi è logico che il primo avrà una quota più alta rispetto al secondo.
Le quote sono importanti perché è proprio sulla base delle quote che ciascun proprietario esprime la volontà della comunione. Es. bene in comunione su cui bisogna fare dei lavori, le decisioni dei lavori devono essere prese dall'assemblea dei comproprietari.
il peso del voto di ogni comproprietario dipende dalla quota che ciascuno possiede.Art.1105 c.c Tutti i partecipanti hanno diritto di concorrere nell'amministrazione della cosa comune. Per gli atti di ordinaria amministrazione le deliberazioni della maggioranza dei partecipanti, calcolata secondo il valore delle loro quote, sono obbligatorie per la minoranza dissenziente. Per la validità delle deliberazioni della maggioranza si richiede che tutti i partecipanti siano stati preventivamente informati dell'oggetto della deliberazione. Se non si prendono i provvedimenti necessari per l'amministrazione della cosa comune o non si forma una maggioranza, ovvero, se la deliberazione adottata non viene eseguita, ciascun partecipante può ricorrere all'autorità giudiziaria. Questa provvede in camera di consiglio e può anche nominare un
amministratore. Quindi le decisioni amministrative vengono prese con la maggioranza semplice, maggioranza calcolata secondo il valore delle quote. *es. 10 comproprietari, 1 ha il 51% è ovvio che la sua decisione è quella che prevale sulle altre. Art.1108 c.c si tratta di applicare atti di straordinaria amministrazione Art.1102 c.c USO DELLA COSA COMUNE: "Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa. Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso." Sappiamo che in base alla definizione di diritto di proprietà, il proprietario ha il diritto di godere e disporre del bene, il diritto diIl godimento in caso di comunione subisce delle limitazioni. "Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune purché..." quindi ciascun partecipante ha il diritto di godere del bene comune, però ne deve godere in modo tale da non impedire agli altri di godere del bene. *es. due proprietari di un magazzino, quest'ultimo deve essere sfruttato in modo equo da entrambi in modo che i comproprietari abbiano lo stesso diritto di godimento del bene.
Art.1103 c.c. "Ciascun partecipante può disporre del suo diritto e cedere ad altri il godimento della cosa nei limiti della sua quota. Per le ipoteche costituite da uno dei partecipanti si osservano le disposizioni contenute nel capo IV del titolo III del libro VI. Ciascun partecipante può disporre quindi il comproprietario può vendere il proprio diritto, ma può vendere solo la sua percentuale senza toccare quella degli altri comproprietari.
IL CONDOMINIO (Art.1117 c.c e...
L'Art.1117 c.c serve per disciplinare le parti comuni di un edificio che sono strumentali a dei beni (appartamenti) che sono di proprietà esclusiva di coloro che partecipano al condominio.
Art.1117 c.c: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell'edificio, anche se aventi diritto a godimento periodico e se non risulta il contrario dal titolo:
- tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune, come il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e le facciate;
- le aree destinate a parcheggio nonché i locali per i servizi in comune, come la portineria, incluso l'alloggio del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all'uso comune;
- le opere,
Proprietà comune | Chi ha |
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Parcheggio | Tutti gli inquilini |
Giardino | Tutti gli inquilini |
Piscina | Tutti gli inquilini |
Ascensore | Tutti gli inquilini |