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LE CAPACITA’ CONDIZIONALI
Le capacità condizionali sono le capacità determinate da diversi processi energetici.
Quindi sono determinate da caratteristiche biochimiche, morfologiche e funzionali che
permettono all’atleta di eseguire l’attività motoria. Ad influenzarle vi sono anche
fattori come l’età, il sesso, il peso, l’altezza, la massa muscolare, gli impulsi
neuromotori, come anche dal sistema endocrino, nella produzione di ormoni.
Rientrano nelle capacità condizionali:
1) Rapidità è la possibilità di eseguire una o più azioni motorie nel minor tempo
possibile. Nel calcio rintracciamo prettamente la rapidità di reazione, la rapidità
d’azione e la massima frequenza dei movimenti.
2) Forza è la capacità di vincere o resistere una resistenza esterna e vede la sua
espressione con il superamento o l’opposizione alla resistenza esterna. Nel calcio,
ritroviamo la forza rapida, ovvero la capacità di produrre una forza con un livello
molto elevato in un tempo molto ristretto. Nelle espressioni di forza rapida nel
calcio si richiede sempre di mantenere un’ampiezza consona al movimento
eseguito. Fra gli 8 ed i 12 anni, vi è un incremento sia dello sviluppo della rapidità e
che della forza rapida.
3) Velocità
4) Resistenza può essere definita come la capacità di superare la fatica in
esercitazioni di vario tipo senza influenzare la qualità del gesto tecnico. Negli sport
di squadra, la forma di resistenza più utilizzata è la resistenza alla velocità, le
esercitazioni fra gli 8 ed i 45 secondi, e la resistenza di breve periodo, che invece è
compresa tra i 45 secondi ed i 2 minuti.
Nella fase che precede l’adolescenza, solitamente si utilizzano dei metodi indiretti
per sviluppare la resistenza, con la presenza d’inserire anche gesti tecnico-tattici
all’interno dell’allenamento.
fasi sensibili per lo sviluppo delle capacità condizionali
Il massimo periodo per il loro sviluppo, e per quello delle capacità coordinative, è fra i
6 ed i 13/14 anni.
Sia le capacità condizionali che le capacità coordinative vengono impiegate durante
l’allenamento in quanto sono imprescindibili ed entrambe permettono di eseguire la
performance sportiva.
In particolare, però possiamo osservare che, durante questo periodo, le capacità
condizionali che si possono sviluppare in maniera più preponderante sono:
Rapidità di reazione capacità dipendente dal sistema nervoso centrale per
l’intensità ma anche la durata dello stimolo.
Rapidità d’azione la capacità dipendente dalla struttura 3 muscolare sia per la
contrazione che dal sistema neuro-muscolare.
Massima frequenza di movimento
Forza rapida vede la sua espressione nell’incrementata capacità di salto e di
lancio.
Resistenza di breve e di lunga durata.
Al fine di incrementare e sviluppare le diverse capacità condizionali, le esercitazioni
possono essere anche di tipo specifico, rivolgendo l’attenzione il più possibile alla
formazione di queste capacità condizionali. Le esercitazioni proposte possono anche
comprendere aspetti tecnici e tattici per lo sviluppo di queste capacità.
Es. per la rapidità si possono prevedere esercitazioni con lo scatto, proposti attraverso
giochi a staffetta o esercitazioni a brevi distanze, con partenza da fermo o alternando
esercitazioni di forza rapida e rapidità.
La resistenza prevede l’utilizzo di esercitazioni in circuito, in modo tale da proporre
diverse esercitazioni che appartengono a tipologie diverse.
L’allenamento delle capacità condizionali risulta più semplice rispetto a quello delle
capacità coordinative. LE CAPACITA’ COORDINATIVE
Le capacità coordinative sono definite capacità percettivo-cinetiche.
Queste capacità sono determinate da processi che permettono il controllo e la
regolazione del movimento, definisce quindi la capacità di risolvere problemi motori
adeguatamente all’obiettivo preposto.
La COORDINAZIONE MOTORIA è definibile come la sintonia e la sincronia fra tutte le
strutture deputate all’esecuzione del movimento.
Le capacità coordinative sono state definite:
Hirtz, 1980 motorie deputate al processo di controllo e regolazione dei
capacità
movimenti; per tale
ragione, sono dei presupposti basilari e necessari affinché possano essere
eseguite diverse azioni motorie.
Frey, 1977 l fattori necessari che permettono di controllare, in condizioni sicure ed
economiche, le azioni motorie che avvengono in maniera prevedibile(stereotipate), o
in maniera imprevedibile (non stereotipate). Inoltre, hanno un ruolo
nell’apprendimento dei movimenti sportivi rendendolo rapido.
il sistema senso-motorio
Le capacità senso percettive rappresentano i diversi fattori sensoriali, percettivi e
neurologici che rientrano in ambito motorio, finalizzati nell’esecuzione del gesto
motorio.
Sono caratterizzate dai fattori:
Sensazione è il fattore fondamentale che rappresenta il rapporto sensoriale fra il
soggetto ed il mondo esterno. Rappresenta il momento biologico che vede la sua
possibilità d’essere negli analizzatori.
Percezione rappresentala presa di coscienza psichica del soggetto. Rappresenta il
momento intellettivo che ha luogo nelle aree associative dell’encefalo.
Le capacità coordinative permettono di organizzare, regolare e controllare il
movimento nella sua interezza. Le basi delle capacità coordinative avvengono sulle
condizioni neurologiche, fisiologiche e psicologiche che coinvolgono chi esegue un
movimento.
Le capacità coordinative si basano, per il loro corretto funzionamento, su diverse e
necessarie condizioni:
1) Necessitano di recepire ed elaborare le informazioni. Questo avviene tramite gli
organi di senso in cui la qualità dei segnali recepiti è correlata alla capacità degli
analizzatori.
2) Programmazione e anticipazione dell’azione motoria, utilizzando le esperienze
motorie del proprio bagaglio permettono, a chi esegue il movimento, di utilizzare
programmi ed elementi già noti.
3) Attivazione, tramite le fibre efferenti, della muscolatura chiamata in causa che
permette ed è quindi responsabile dell’esecuzione del movimento.
4) Continuo feedback sul corretto svolgimento dell’azione motoria, confrontando il
risultato del movimento con la programmazione di questo, considerando l’obiettivo
del movimento.
Le capacità coordinative si contraddistinguono per gli IMPULSI D CORREZIONE, ovvero
i segnali, inviati dal sistema nervoso centrale, al fine di dirigere il movimento verso la
muscolatura. Un allenamento incentrato sullo stimolo dei recettori senso – percettivi è
fondamentale per il corretto sviluppo delle capacità coordinative.
Il SISTEMA PROPRIOCETTIVO è una delle strutture che contribuiscono nella
connessione ed organizzazione al fine di elaborare i meccanismi neuromuscolari che
permettono la normale attività.
Nel sistema propriocettivo hanno un ruolo importante gli ANALIZZATORI, ovvero dei
sistemi parziali, appartenenti al sistema sensoriale. Questi ricevono dei segnali che
decodificano, elaborandoli e inoltrandoli al fine di renderli utilizzabili.
Un analizzatore si compone di:
recettori specifici;
vie nervose afferenti;
centri sensoriali che si trovano in diverse aree del cervello.
Il livello di conoscenza della percezione del movimento riferito all’ambiente circostante
permette all’atleta di modificare le sue azioni motorie in base al cambiamento delle
circostanze al fine di trovare la soluzione motoria più adatta sia alla situazione che
riferita alle sue capacità individuali.
Anche il controllo neuromuscolare è fondamentale per il funzionamento delle capacità
coordinative. Questo si basa su informazioni che vengono elaborate dai RECETTORI, i
quali possono essere
esterocettivi, quando si riferiscono alla situazione attorno l’atleta;
interecettori, quando si riferiscono alle situazioni che avvengono dentro al corpo,
sull’equilibrio e postura.
Molto importante al fine del controllo neuromuscolare è l’ANALIZZATORE CINESTETICO
che si compone di diverse parti:
Fsi neuromuscolari
Organi tendinei del Golgi
Organi di Ruffini
Corpuscoli di Pacini
Questa tipologia di analizzatore è responsabile delle informazioni ottenuti dal
movimento e dalle contrazioni muscolari volontarie.
Oltre all’analizzatore cinestetico vi sono altri tipi di analizzatori come:
Vestibolare informazioni riguardo l’equilibrio sia statico che dinamico;
Ottico informa sulle distanze e movimenti propri o degli oggetti o persone
circostanti fungendo da
guida ottica del movimento;
Acustico permette di elaborare diversi segnali come quelli verbali o musicali;
Tattile elaborano i segnali che giungono attraverso le terminazioni nervose
presenti sulla cute;
Pressorecettori riguardo i cambiamenti di pressione;
informazioni
Termorecettori informazioni riguardo i cambiamenti di temperatura;
Nocirecettori informazioni sulla percezione del dolore.
classificazione capacità coordinative
Le capacità coordinative si possono distinguere in:
1) Generali sono la risultante di un allenamento multilaterale eseguito in diverse
discipline sportive. Sono considerate le basi su cui l’atleta può usufruire per
sviluppare le capacità coordinative speciali.
2) Speciali formano nell’ambito della disciplina sportiva, in particolar modo nella
si
situazione di gara. Queste capacità coordinative sono caratterizzate dalla
variazione della tecnica dello sport. Sono definibili come l’abilità di compiere
movimenti tipici della disciplina sportiva praticata in maniera precisa ed alla giusta
velocità.
Pur considerando questa suddivisione, è giusto considerare tre capacità generali
fondamentali:
apprendimento motorio la più elevata e la più necessaria. Infatti, affinché le altre
capacità abbiano luogo è necessario apprendere i movimenti e richiamarlo nella
situazione necessaria. Ha le sue basi nei meccanismi di ricezione, elaborazione e
stoccaggio delle informazioni. Entrano quindi in atto i processi percettivi, i processi
cognitivi e mnemonici.
controllo e direzione del movimento vede le sue basi nei fattori della capacità di
differenziazione cinestetic