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(CECA)
Trattato di Roma (1957) istitutivo della
Comunità economica europea (CEE) e
della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom)
Atto unico europeo (1986): dalla CEE alla CE, mercato unico europeo, verso politica
estera europea
Trattato di Maastricht (1992) istitutivo dell'Ue (TUE): sussidiarietà, diritti, cittadinanza
europea
Trattato di Amsterdam (1997)
Trattato di Nizza (2000) non ratificato (contiene la Carta dei diritti dell'Ue)
Alessandro Artuso 25
Diritto comunitario derivato
Regolamenti: portata generale; direttamente applicabili
➢ Direttive: portata generale o individuale; vincolanti solo per il fine da raggiungere
➢ Decisioni: portata individuale e vincolanti sotto tutti i profili
➢ Raccomandazioni o pareri: non vincolanti, ma orientano le decisioni degli Stati
➢
Principi regolanti rapporti tra diritto interno e diritto comunitario
1. Principio di autonomia→ L'ordinamento comunitario costituisce un ordinamento
autonomo (per fonti e validità) rispetto agli ordinamenti degli Stati membri.
2. Principio dell’effetto diretto→ Nel caso di norme chiare e complete, che non hanno
bisogno di ulteriori interventi da parte dello Stato, le norme comunitarie producono
effetti in capo ai singoli anche se lo Stato non ha provveduto, entro il tempo stabilito, a
trasporre l'atto nell'ordinamento nazionale. La norma comunitaria è in grado di creare
diritti ed obblighi direttamente ed utilmente in capo ai singoli, senza che lo Stato
debba porre in essere ulteriori procedure formali. Con questo inizia il processo di
costituzionalizzazione del diritto dell’ UE.
3. Principio di primazia del diritto comunitario→ In caso di conflitto, contraddizione o
incompatibilità, nelle materie di competenza del diritto comunitario, tra norme interne
(anche cost.) e norme comunitarie, queste ultime prevalgono. Il giudice nazionale ha
l’obbligo di disapplicare la norma incompatibile.
Possono presentarsi diverse controversie in quanto alla violazione dei diritti individuali, tra
cui: Assenza di una costituzione europea, progetto naufragato nel 2004
- Capacità dei regolamenti di avere effetto immediato e diretto
- Cosa succede se il diritto dell’Unione viola i diritti individuali dei cittadini
- europei?
La regolamentazione in materia di diritti fondamentali avviene attraverso l’introduzione
dell’attivismo giudiziale della CGCE (Corte di giustizia dell’Unione europea), dopo un primo
periodo di inibizione giudiziale inizia quello dell’attivismo giudiziale ( inizia con la sentenza
Stauder 1969, il diritto alla privacy)(dove l’unica teoria applicabile sembra quella dei
controlimiti, ovvero per non applicare il diritto se esso viola i principi fondamentali e questi
principi sono ricavabili dai ordinamento comunitario).
I trattati più importanti sono quelli di Maastricht (1992)[art.6]( viene riconosciuta la CEDU:
convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani: può essere utilizzata per ricavare
norme sui diritti fondamentali), Amsterdam (1997) e la Carta di Nizza(2000). In questa ultima si
elencano i seguenti diritti fondamentali, che nel 2009 diventeranno giuridicamente vincolanti:
Dignità
- Libertà
- Eguaglianza
- Solidarietà
- Cittadinanza
- Giustizia
- Clausola della maggior tutela
-
Il processo di costituzionalizzazione dell’ordinamento europeo
Un ordine costituzionale europeo si è formato, anche in assenza di una Costituzione
europea→ costituzionalismo multilivello. Esempio: “Trattato di Lisbona”
Alessandro Artuso 26
Un ordinamento giuridico che non fa capo a una costituzione, si è costituzionalizzato
ugualmente, ha prodotto un ordine costituzionale (senza che la natura dell’organizzazione
fosse mutata), oggi non si ha timore di dire che le norme comunitarie sono sovraordinate alle
norme interne, perché è così, perché è un ordinamento che ha sviluppato norme principi che
hanno a che fare con lo stato di diritto, con la legalità e con i principi fondamentali, quindi
producendo di fatto un costituzionalismo. È un costituzionalismo multilivello: perché gli
elementi che compongono questo ordine costituzionale provengono da ordinamenti diversi
che stanno a livelli differenti (ordinamenti interni, ordinamento internazionale, convenzione
europea, ordinamento comunitario, carta di Nizza, principi generali), nasce dall’integrazione
di elementi che appartengono a ordinamenti giuridici differenti e si produce senza un
progetto politico di costituzionalizzazione.
La sovra ordinazione si produce attraverso l’integrazione multilivello di più norme, ciò che è
accaduto nell’unione europea è dal punto di vista giuridico un laboratorio.
Quando si parla di diritti fondamentali nello spazio dell’unione europea, parliamo di diritti che
si trovano in fonti diverse. È nato un problema di competenza tra le corti coinvolte (corte di
giustizia, corte europea dei diritti umani) quando una stessa questione viene sottoposta ad
entrambe con esiti differenti, ciò può generare incertezza del diritto. Non esistono regole che
determino le relazioni tra le corti, e non si è concluso il processo di acceso dell’unione
europea alla convenzione europea.
Una delle modifiche introdotta dal trattato di Lisbona 2009 ha apportato al funzionamento e
alla forma dell’unione è la personalità giuridica, personalità giuridica internazionale, può
firmare trattati, aderire a singoli stati.
È tecnicamente possibile per l’Unione ratificare la convinzione europea come strumentò di
diritto internazionale, il problema di questo accesso e la relazione che si verrebbe a creare tra
le corti che andrebbe formalizzata, soluzione in termini di geometria internazionali.
Caratteristiche:
importanza del momento giurisdizionale per l’individuazione dei diritti
interazione fra ordinamenti degli Stati membri, ordinamento comunitario e
ordinamento internazionale per la ricerca dei diritti e per la loro interpretazione
carattere non necessariamente formalizzato né improntato al principio gerarchico
delle interazioni fra ordinamenti
Causa del fallimento del progetto costituzionale:
Deficit democratico dell’Ue: a produrre le norme non è il Parlamento europeo (eletto
direttamente dai cittadini degli Stati membri) ma la Commissione, dove siedono i
rappresentanti dei governi
Non esiste una società civile europea
Scarsa informazione sulle decisioni Ue
Consiglio europeo decide di abbandonare il progetto di un Trattato per la Costituzione
Ci si limita alla revisione del trattato di Maastricht e del Trattato sulla Comunità
europea
Questioni irrisolte
L’ ordinamento del UE è sovraordinato a quello degli Stati membri?
- No, perché l’Ue nasce e resta una organizzazione intergovernativa, funziona con
cessioni di sovranità concordate su specifiche materie. Manca un controllo di
costituzionalità al livello comunitario: rischio per l’ordine costituzionale degli Stati
membri.
Alessandro Artuso 27
Approvare una costituzione europea avrebbe significato trasformare la natura
giuridica dell’unione. I tentativi di stilare un trattato per costituire una costituzione
fallirono negli anni 90, perché ai tentativi di sottoporre a ratifica i paesi bocciarono il
trattato. Per questo l’unione non cambierà mai la sua natura giuridica, organizzazione
intergovernativa. Al processo che porterà le norme comunitarie a prevalere sulle
norme interne non si potrà mai dare una giustificazione politica, ma solo tecnica.
CAPITOLO 5
Teoria delle norme, dell’ordinamento e concezione
del diritto di Herbert Hart
Incertezze della teoria giuridica
Vi sono importanti somiglianze fra i diversi ordini giuridici principali:
Le norme che proibiscono o comandano certi tipi di comportamento sotto minaccia di
→ sanzione;
Le norme che richiedono di risarcire in qualche modo le persone danneggiate;
→ Le norme che stabiliscono le condizioni per fare testamento, per stipulare contratti e
→ per creare altri provvedimenti che conferiscono diritto e impongono obblighi;
Dei tribunali che determinano quali sono le norme e quando sono state violate, e che
→ fissano la misura della pena o del risarcimento;
Un potere legislativo che emana nuove norme e abroga le vecchie.
→
Se queste sono cose di comune conoscenza, come mai si è continuato a riproporre la
questione “Che cos’è il diritto?”. Si tratta forse del fatto che, esistono anche dei casi dubbi in
relazione alla cui “giuridicità” sussistono incertezze non solo fra le comuni persone colte ma
anche fra i giuristi? I principali sono:
Diritto primitivo: Infatti, certi tipi di diritto primitivo, compresi quelli da cui possono
essere gradualmente derivati alcuni ordini giuridici contemporanei, sono pure privi di
queste caratteristiche, ed è perfettamente chiaro a tutti che la loro deviazione dal caso
tipico a questo riguardo che rende problematica la loro inclusione nell’ambito del
diritto.
Diritto internazionale. In quanto privo di potere legislativo, gli stati non possono
essere citati davanti ai tribunali internazionali senza il loro previo consenso, e manca
un effettivo sistema di sanzioni, organizzato in modo accentrato.
L’esistenza di questi casi dubbi e discutibili ha certamente fatto sorgere una controversia
lunga e piuttosto sterile, ma certamente questa non è la sola ragione delle incertezze relative
alla generale natura del diritto. Siamo costretti a riconoscere sia i casi tipici chiari che i casi
marginali dubbi del diritto e dell’OG. Solo una parte relativamente piccola e non importante
delle più note e controverse dottrine del diritto riguarda la proprietà dell’uso delle espressioni
“diritto primitivo” e “diritto internazionale” per descrivere i fenomeni cui sono
tradizionalmente applicate. Vi sono alcuni principali temi ricorrenti che hanno formato un
continuo oggetto di tesi e obiezioni in rapporto alla natura del diritto
Concezione del diritto
Il problema fondamentale delle riflessioni di Hart è quello della definizione del diritto o,
meglio, del «significato della parola diritto».
La risposta alla domanda «Che cosa è il diritto?» è la descrizione e la giustificazione dell'uso
di tale termine nel contesto di un linguaggio usato per enunciare ed applicare norme
Alessandro Artuso 28
giuridiche, linguaggio che costituisce un settore particolare del discorso umano dotato di
speciali caratteristiche «che non possono essere trascurate, pena la confusione mentale».
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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