Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ZERO
• Durante la conduzione del diodo (assimilabile ad un cortocircuito) la tensione ai capi
dell’induttore è u =-u e risulta negativa: sotto l’azione di questa tensione la corrente i dovrà
L 2 L
diminuire (vedi figura intervalli t -t , t -t , …)
1 2 3 4
Primi periodi di avviamento del convertitore
caratterizzati da una crescita lenta, ma continua,
della tensione u del carico, e da una crescita, meno
2
regolare ma altrettanto apprezzabile, della corrente i L
Convertitori c.c.-c.c. abbassatori di tensione (buck converters)
• È lecito chiedersi se il convertitore si porti a un funzionamento di regime stabile oppure se la
crescita di i e u proceda indefinitamente
L 2
• Più cresce u più energica diventa l’azione di opposizione alla crescita della corrente i ; si
2 L
noti infatti che in ambo le equazioni u =U -u e u =-u che danno l’espressione della tensione
L 1 2 L 2
u durante le fasi di chiusura e di apertura dell’interruttore, la tensione u del carico appare
L 2
come termine di contrasto alla crescita della corrente
• È allora evidente che la situazione di regime si ottiene quando la crescita della corrente
durante la fase di chiusura dell'interruttore è esattamente controbilanciata da una equivalente
riduzione durante la fase di apertura (vedi figura)
Funzionamento a regime del convertitore c.c.- c.c.
riduttore di tensione
a) Corrente nell'induttore i L
b) Tensione di ingresso U e d'uscita U
1 2
c) Tensione ai capi dell'induttore u L
Convertitori c.c.-c.c. abbassatori di tensione (buck converters)
• La corrente i cresce, durante T , dal valore I al valore I ; durante T essa torna a
L ON Lmin Lmax off
diminuire da I a I
Lmax lmin
• La tensione del carico u risulta ben livellata, a causa dell’azione filtrante operata dal
2
condensatore C, e si può dunque assumere che a regime essa sia costante di valore U
2
• Il convertitore attua dunque l’operazione richiesta, erogando ai suoi morsetti di
uscita una tensione continua U 2
Funzionamento a regime del convertitore c.c.- c.c.
riduttore di tensione
a) Corrente nell'induttore i L
b) Tensione di ingresso U e d'uscita U
1 2
c) Tensione ai capi dell'induttore u L
Convertitori c.c.-c.c. abbassatori di tensione (buck converters)
• Resta ora da determinare la relazione intercorrente tra le ampiezze della tensione di ingresso
U e della tensione di uscita U .
1 2
• Durante la fase di chiusura di S ai capi dell'induttore è applicata la tensione costante
U = U - U , e la corrente i cresce linearmente, a partire dal valore I , raggiungendo il
L 1 2 L Lmin
valore I alla fine dell'intervallo di durata T . Per la legge dell'autoinduzione si può quindi
Lmax on
scrivere Incrementale
RAPPORTO
Induttore: pag. 17
St
• Durante la fase di apertura di S la tensione ai capi dell'induttore vale U = - U , e dunque la
L 2
corrente i diminuisce linearmente, a partire dal valore I raggiungendo il valore I alla
L Lmax Lmin
fine dell'intervallo di durata T . Si avrà perciò la relazione
off
• Dall’uguaglianza della variazione di corrente (I - I ) nei due intervalli:
Lmax Lmin duty-cycle
Convertitori c.c.-c.c. abbassatori di tensione (buck converters)
• Questa relazione esprime la tensione di uscita del convertitore U , in funzione della
2
tensione d'ingresso U del tempo di chiusura T e del periodo di funzionamento T; con
1 on
è stato indicato il rapporto adimensionale tra il tempo T di chiusura dell'interruttore e il
δ on
periodo T di operazione del convertitore: ET fai
Ton D o
duty-cycle d
Tonttore
• duty-cycle: determina univocamente l'ampiezza della tensione di uscita, assegnata che sia la
tensione d'ingresso del convertitore Convertitore abbassatore di tensione,
dato che in uscita non è possibile ottenere
una tensione superiore a quella d'ingresso
Caratteristica di regolazione del convertitore riduttore
di tensione. Fornisce la tensione di uscita U in
2
funzione del duty-cycle Con questo tipo di
δ.
convertitore è possibile regolare la tensione d’uscita
controllando la durata del tempo di chiusura T
ON
dell’interruttore S
Convertitori c.c.-c.c. elevatori di tensione (boost converters)
• Lo schema di un convertitore boost è riportato in figura 7
• I componenti impiegati sono gli stessi che per un convertitore buck, ma cambia la posizione
dell'interruttore S, del diodo D e dell'induttore L
• Anche in questo caso il funzionamento del circuito è governato dalle aperture e chiusure
dell'interruttore S.
• Quando S è chiuso (T ), l'induttore L è direttamente sottoposto alla tensione di
on
alimentazione U e quindi la sua corrente cresce: si ha dunque un accumulo di energia
1
magnetica in L.
• Quando S viene aperto (T ), la corrente dell'induttore si chiude attraverso il diodo D e il
off
cappio costituito dal condensatore di filtro C e il carico R, che anche qui è stato
considerato (per semplicità) resistivo. Si ha dunque trasferimento di energia dalla
sorgente di alimentazione e dall'induttore L verso il carico.
Convertitori c.c.-c.c. elevatori di tensione (boost converters)
• Le varie fasi relative all'avviamento del circuito sono del tutto simili al caso precedente.
Interessa invece studiare la situazione di regime che viene a costituirsi, per determinare le
caratteristiche di regolazione del convertitore
• A tal fine si supponga innanzitutto che il circuito funzioni a frequenza costante, cioè che
valga anche in questo caso la relazione • T : conduzione interruttore
on
• T : interdizione interruttore
off
• Una possibile situazione di funzionamento di regime è allora mostrata in figura:
• La variazione subita da i durante T deve essere
L on
uguale e contraria a quella riscontrabile durante T
off
• Supponendo, come nel caso precedente, che il
filtraggio operato dal condensatore C sia adeguato, la
tensione di uscita del convertitore può ritenersi
costante e pari a U 2
Convertitori c.c.-c.c. elevatori di tensione (boost converters)
• Si osservi ora che durante la fase di chiusura dell'interruttore (T ) la tensione applicata
on
all'induttore risulta: positiva
È
COLLEGATA
L'INDUTTANZA
QUANTO DI
ALLATENSIONE ALIMENTAZIONE
RETTAMENTE
• Corrispondentemente la corrente i è indotta a crescere linearmente, a partire dal valore I
L Lmin
fino a raggiungere il valore I dopo un tempo uguale a T :
lmax ON
RAPPORTO
INCREMENTALE
• Durante la fase di apertura dell’interruttore invece la corrente i fluisce attraverso il diodo D e
L
dunque l’induttore è assoggettato alla tensione
• Durante questa fase la corrente deve diminuire dal valore
I al valore I ; ne consegue che la tensione u deve
Lmax lmin L
essere negativa, e quindi la tensione d’uscita U deve
2
risultare maggiore di U : il convertitore agisce dunque da
1
elevatore di tensione
• In questa fase, di durata T , vale la relazione
off
Convertitori c.c.-c.c. elevatori di tensione (boost converters)
• Dal confronto tra: Quanto
in
1
• Si ottiene la condizione di equilibrio store duty-cycle
dell'interruttore
• La tensione di uscita U può teoricamente
2
essere regolata nell'intervallo da U a ∞
1
• Naturalmente in pratica la massima
tensione erogabile al carico è limitata e il
valore massimo di U effettivamente
2
ottenibile viene a dipendere dalle inevitabili
resistenze presentate dall’induttore e dal
condensatore qui supposti di tipo ideale
1 11
U Va
Ue g
1
Caratteristica di regolazione del
convertitore elevatore di tensione YI
Ua Eton
Tiristori
I tiristori sono dei dispositivi per la commutazione di potenze elevate, costituiti da quattro strati
alternati di semiconduttori. Il più usato è l’SCR (silicon controller rectifier) detto anche diodo
controllato.
I tiristori trasformano la corrente alternata in corrente continua. IL
PER
DESCRIVERE
DETTAGLIATAMENTE
SCR
DI
UN
FUNZIONAMENTO
TRATTO Vacca
Vac
RATTO o
Un effetto indesiderato che deve essere evitato è quello dell’autoinnesco: a causa delle correnti
parassite si potrebbe avere iniezione di corrente nel gate che genera quindi un innesco. Per evitare
questo problema si inserisce nel circuito una resistenza tra anodo e catodo, che funziona in un
certo senso da filtro non facendo passare le correnti parassite.
Esistono due tipologie di SCR:
• SCR lenti: usati con spegnimento naturale (in corrispondenza dell’istante in cui l’onda di tensione
diventa negativa—>SCR si apre e non arriva tensione al carico) che presenta tempi di
spegnimento fino a diverse centinaia di microsecondi
• SCR veloci: usati con spegnimento forzato (mediante un condensatore caricato in modo
opportuno con polarità opposta a quella che innesca il dispositivo. Si collega poi il condensatore
ad anodo e catodo in modo da forzare lo spegnimento) che presentano tempi di spegnimento
fino a 50 microsecondi di
PORZIONE
UNA
AMANDO
go ALGAT
ALL'SCR
POSITIVA
SEMIONDA regolare
Modo
da
IN
IMPULSO
COME
L
IEEE AL
E CARICO
L'INNESCO LA POTENZA
LA SEMIONDA
CONSIDERO
Ptf ALTRIMENTIARRIVEREI
POSITIVA INVERSA
ZONA
NELLA
Quando si compra un SCR, vengono forniti anche dei grafici con cui è possibile dimensionare i
dispositivi di dissipazione: un grafico presenta delle curve con la massima temperatura in funzione
dell’angolo di innesco, mentre un altro la potenza dissipata in funzione dell’angolo di innesco.
Un altro grafico importante per una buona accensione dell’SCR è quello delle caratteristiche di
gate: o arrezeettataft
Ia
8 caratteristiche
le dispersione
di
curve
sono
e LE UN'ACCENSIONE
FRA QUALI
ESTREME HO
CARATTERISTICHE
CURVE SCR
DEL MIO
ASSICURATA più
funzione di
in dell'impulso Gate omeno
grande a
secondaDEL
CARICO ABBIAMO MAX
ATTIVARE
DA LA POTENZA CHE
inviare f
Gate più
Possiamo è
al piccolo più
potenza
INVIARE
POSSO
ft
I Raddrizz