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DA GRANDE SENSO RELIGIOSO.
Dedica gli ultimi 15 anni alla Sagrada Familia, vivendo nei sotterranei di essa.
Quando muore dopo essere stato investito da un tram sembrava un barbone, solo dopo ci si rende conto
che era Gaudì.
• La sua architettura foderata con un prezioso mantello lucente, fatto con materiali poveri e con
forme primordiali incredibili, tende a celare la sua grande preparazione tecnica.
• Esclude angolo retto. Non mostra in facciata la struttura degli edifici come nella Chicago school.
• Critica lo stile Secondo Impero. Il suo stile bizzarro parte dalla storia. Partendo da inizi
medievali, si rifà poi allo stile moresco (arte araba), all’arte orientale e soprattutto al gotico. Si
rifà ad esempio all’Alcazar di Siviglia, alla moschea di Cordova e all’Alhambra di Granada del
1232.
• Ricerca stile CATALANO REGIONALE, NAZIONALE se si considera che la Catalogna voleva
indipendenza da Madrid e dalla lingua castigliana.
• Si rifà anche al paesaggio mediterraneo ed al carattere marittimo di Barcellona.
• Per Gaudì il nuovo materiale è solo un mezzo espressivo, non lo ostenta quindi come nella
Secessione.
• Fa uso del ferro, laterizi e tecniche costruttive particolari.
ESEMPIO: Bòveda tabicada, tramezzo voltato.
Formata da 3 o 4 strati di mattoni montati di piatto e murati
rapidamente. Molto resistente, ha anche ferro dentro.
Per Eusebi Güell fa diverse opere. Era un industriale tessile filantropo.
Güell aveva un grande podere a Barcellona. Realizza muro ed accessi alla proprietà, alloggio custode e
stalle cavalli. Recinta le stanze con la sua fantasia, il suo mondo fantastico che entra in relazione con
l'architettura.
• Ercole deve rubare pomo d'oro da giardino delle
Esperidi, che è protetto da un drago. Gaudì
interpreta così questo podere, drago viene aggiunto
nel cancello.
• Utilizza tecnica "trencadís", piastrelle spezzate
colorate di ceramica idrorepellente.
• Faccia a vista della pietra e dei mattoni
Utilizza arco catenario. Consente un'omogenea redistribuzione del carico, in questo modo non si
necessita di contrafforti o elementi di supporto.
PARC GÜELL 1900-1914
• Fa lottizzazione con 60 aree
triangolari, prevedevano abitazioni,
scuole, cappella, negozi, parco. Ma
di questa lottizzazione ne vengono
realizzate pochissime, solo 3, tra
cui un'abitazione di Gaudì.
Chi abitava lì aveva anche i bisogni
primari soddisfatti.
• Gaudì trasforma area desertica in
oasi protetta di biodiversità, che
comprende diversi animali e specie
vegetali sia autoctone che introdotte.
• Forme di animali realizzate con ceramiche colorate.
• 2 ingressi, nella parte della città c'è la Salamandra. Questo animale fa riferimento all'Alchimia
dato che non viene intaccata dal fuoco. • Gradinate a terrazzo che offrono vista su città.
• Piazza con margine modellato, ricoperto da
trecandís e con una seduta continua.
• Acqua viene raccolta e passa dentro alcune
colonne cave tra le 86 colonne che formano la sala
ipostila che regge la terrazza.
• Viene rivisitato lo scema di triglifi e metope, le
colonne sono scanalate e di ordine dorico e ricordano
quelle del Pantheon. Non c'è echino sotto capitello.
• Nella sala ipostila c'è una sequenza di cupole a
sesto ribassato.
• Grotte sotterranee, radure e foreste dal gusto fiabesco.
• Dei contrafforti inclinati ricordano sia alberi nodosi che i contrafforti aerei gotici.
CASA BATlLÓ 1904-1907 • Era appena stata approvata la città di Cerdà.
• Gli edifici tra quello erano più magniloquenti. Il
committente vuole la demolizione, Gaudì suggerisce un
restauro. Modifica edificio, ampliandolo. Diventa di 8 piani
con seminterrato.
• Viene chiamata casa delle ossa, perché le ricorda un po'.
• I proprietari abitavano il piano nobile, mentre gli inquilini
abitavano gli altri piani.
• REGOLA DEL FILO FISSO. ALLINEA EDIFICI
DAVANTI. L'anarchico Gaudì mette pilastro fuori da questo
filo. Alla fine, il comune cede e lascia questa anomalia.
• Tetto con maioliche a scaglie, pietra arenaria di Montjuic,
metallo, inserti vitrei e ceramiche iridescenti di Mallorca.
• Torretta con anagrammi della Sacra Famiglia, IHS, M,
JHP (Gesù, Maria e Giuseppe).
• Ha profondità notevole. Servivano così dei pozzi di luce,
Gaudì apre dei cortili. Le pareti che danno sul cortile sono
coperte di maioliche azzurre che riflettono il Sole.
• Triplice salone con soffitto particolare a vortice.
• Stanze non squadrate, ma da forme inconsuete.
• Il livello del tetto è fatto da arco catenario.
• Comignoli diventano soldatini di guardia.
• GIOCO DI ANALOGIE: elementi marini quali onde, squame e lische di pesci, coralli oppure il
tetto ricorda drago e significato religioso. Balconi potrebbero sembrare maschere di Carnevale
sui coriandoli della facciata.
CASA MILÁ 1905-1910
• “La Pedrera” (la pietraia), viene considerata
una cava di pietra.
• Aggetti rugosi danno impressione di
erosione.
• Disposto ad angolo.
• Coniugi Milà erano industriali tessili molto
ricchi.
• Struttura mista pilastri, mattoni, pietra e
ferro collegati da travi di ferro.
• Onde sinuose sia sulla facciata che negli
interni.
• Non c'è linea retta che congiunge pilastro basamentale al pilastro in alto.
• Tetto è promenade con comignoli sculture.
• Inserisce simboli legati alla religione e voleva aggiungere statua della Vergine. I Milà si rifiutano
e Gaudì è sdegnato.
• 2 cavedi, uno a pianta circolare e l'altro a pianta ovale.
• 4 appartamenti anticonvenzionali. I bagni vengono messi vicini per le tubazioni. Le piante dei
piani non possono essere sovrapposte, gli appartamenti hanno stanze diverse. Non si tratta
quindi di un telaio regolare.
• Uno dei pilastri debordava troppo rispetto al filo stradale, alla fine gli danno il permesso.
SAGRADA FAMILIA • È un edificio religioso che va avanti grazie alle
offerte dei donatori e ad oggi non è ancora completato,
stanno facendo la Guglia principale. Forse i lavori
finiranno nel 2028, il tempio però è ormai consacrato.
• Un libraio, Bocabella fonda un'associazione per
costruire tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Il primo
progetto viene commissionato a Francisco de Paula
del Villar y Lozano, che disegna un impianto
neogotico a 3 navate. Di questo progetto viene
realizzata solo la cripta, poi subentra Gaudì.
• Gaudì progetta pezzo per pezzo, ma quando
muore non c'era ancora progetto completo della
Sagrada Familia. Con una rivolta negli anni 30 viene
dato fuoco allo studio di Gaudì e si perdono così i suoi
progetti.
• Alla morte di Gaudì era completata solo la facciata della Natività, con discorso legato alla nascita
di Gesù.
• Dentro affiora architettura Gotica, catenarie e architettura araba. Gaudì condensa qui, nella sua
opera più grande, le sue tecniche. L’Art Nouveau si vede ad esempio nelle forme vegetali, il
gotico nell’altezza della Cattedrale imponente. L’architetto prende anche spunto dalle costruzioni
in fango dei Berberi.
• Pianta a croce latina con serie di cappelle nella zona absidale, si possono
così inserire tanti altari che permettono di celebrare numerose messe
insieme. Erano tipiche di chiese che si trovavano lungo cammini
devozionali, come il cammino di Santiago de Compostela.
• Transetto con porte secondarie processionali. Chiese erano attraversate
una volta da processioni.
• L’edificio si erge all’interno di un lotto entrando in netta
contrapposizione con l’architettura circostante schematica e ben
ordinata della città di Cerdà.
• Vennero fatti dei modelli con simulazioni polifunicolari, per capire la
statica. Ci sono cioè delle corde con pesi di sacchi di Iuta. Le altissime guglie sono state realizzate
con l’arco catenario, in questo modo reggono bene la compressione.
• All’interno la luce gioca un gioco fondamentale. Di giorno il Sole colpendo le pareti vetrate fa
entrare colori caldi nella Cattedrale, mentre di sera il Sole colpisce un’altra parete vetrata
facendo entrare una luce dai toni più freddi. Ciò riprende armoniosamente il concetto di nascita
e morte di Gesù, alba e tramonto diventano quindi espressione dell’alba e del tramonto della vita
terrena di Gesù.
• Sempre all’interno
troviamo colonne
che variano in
altezza da 15 metri
a 75 metri nella
zona absidale.
Queste colonne
sono elicoidali e
leggermente
inclinate, per poter
sorreggere al
meglio il peso. Ne
risulta così l’effetto
di un bellissimo
bosco di luce.
• La FACCIATA DELLA NATIVITÀ
rappresenta la nascita e l’infanzia di Gesù ed è
esposta ed est, dove sorge il Sole. Questa
facciata ha le sembianze della grotta da dove è
nato Gesù, con due angeli che annunciano la
nascita del Divin Bambino. Le colonne che
dividono i 3 portali della Speranza, Carità e
Fede sono palme con datteri innevate e
rappresentano Maria e Giuseppe. Queste
colonne sono sorrette da tartarughe di terra e
di mare, che simboleggiano la Chiesa.
• La FACCIATA DELLA PASSIONE racconta la passione e
la morte di Gesù, con un’atmosfera ben diversa da quella
gioiosa della Natalità. A differenza di quest’ultima, è stata
costruita dopo la morte di Gaudì, seguendo la sua idea di
facciata spoglia, che ricorda delle ossa. Orientata verso Ovest,
la facciata è sostenuta da 6 pilastri obliqui, con sopra un
frontone a forma di piramide e la croce. Lo scultore Joseph
Maria Subirachs ha realizzato delle figure con forme angolari
che aumentano la drammaticità del racconto. Il portale della
Carità presenta le lettere ALPHA e OMEGA, l’inizio e la fine
rappresentati da Cristo. Il portale della Speranza presenta la
passione secondo Matteo, mentre il portale della Fede
rappresenta il racconto secondo Giovanni. Dietro la scena del
bacio di Giuda c’è un crittogramma, un labirinto numerico.
Sommando in orizzontale, in verticale ed in obliquo si ottiene
33, gli anni di Cristo.
• La Croce Gloriosa, presa dai progetti di Gaudì, si trova
sopra la piramide di ossa e indica la vittoria sulla morte di Ges&ug