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FUNZIONE PRODUTTIVA

Viene indicata la funzione produttiva, disegnata negativamente inclinata, dando per ipotesi rendimenti decrescenti. Dato che il saggio di salario è determinato in maniera esogena dal salario di sussistenza, è possibile calcolare la quota salari. Il prodotto dell'ultima unità applicata di capitale si distribuisce a questo punto tra quota salari e quota profitti (per ipotesi); la quota salari si ottiene moltiplicando il salario di sussistenza (che va a tutti nello stesso modo) per il numero di lavoratori impiegati = S * N.L IMPIEGATI ed è quindi possibile ottenere la quota profitto (sempre al margine) che è la differenza fra il prodotto meno il salario. Il saggio di profitto, dunque, si ottiene facendo il rapporto tra profitti e salario (capitale che il capitalista ha anticipato inserendolo nel fondo-salari per mantenere i lavoratori fintanto che essi producano).

Il prodotto finito).ancora oppure consumare aumentando il suo benessere temporaneo.

Questo saggio di profitto sarà – a causa dell'operare della concorrenza – il saggio di profitto dell'intero sistema economico (e questo è indicato da un segmento). Per questo motivo sopra la quota profitti si crea un'area che rappresenta la rendita, cioè un residuo crescente che va a vantaggio dei proprietari terrieri e si forma proprio grazie all'uniformità del saggio di profitto. Aumentando l'intensità produttiva per sopperire all'aumento della popolazione, secondo la teoria della popolazione, aggiungendo quindi il livello della rendita dosi di capitale e lavoro e utilizzando la terra in modo sempre più intensivo, aumenta progressivamente fino a che il prodotto totale si ripartisce esclusivamente tra salari e rendite quota profitto a diminuire e i profitti divengono nulli (data la tendenza della per via dei rendimenti decrescenti).

Si giunge così allo stato stazionario che frenerà lo sviluppo economico, dato che solo un saggio di profitto sufficientemente elevato permette l'accumulazione del capitale.
  • In che modo il commercio internazionale può influire sullo stato stazionario?

Il commercio internazionale influisce sostanzialmente in due modi: se diventa protezionistico (ad esempio attraverso l'approvazione delle corn laws che diventano sempre più pesanti e restrittive), il paese Inghilterra (che non ha grandi attitudini nella produzione agricola) è costretto a intensificare sempre di più la produzione interna (inserendo numeri crescenti di L e K) a seguito della pressione della legge di Malthus sulla domanda di beni alimentari e a seguito dell'operato dei rendimenti decrescenti (che consentono un incremento nella produzione totale ma con contributi di L e K progressivamente sempre più ridotti). Quindi sulla base del modello, un commercio protezionistico...

internazionale sempre più protezionistico ci "obbliga" a spostare il punto di equilibrio sempre più verso destra con effetti negativi sull'andamento del tasso di profitto fino a quando questo diventa 0 (stato stazionario). Al contrario, se si riesce a ridurre il protezionismo, l'economia inglese può riprendere a importare beni a costo inferiore dalla Francia, Italia e Spagna, che li producono a costi inferiori. Ciò riduce la necessità di produrre tutto il fabbisogno di grano internamente, permettendo di liberare capitale e lavoro per produzioni industriali. Il punto di equilibrio si sposta verso sinistra, aumentando nuovamente il tasso di profitto e riducendo le rendite. Che cosa è lo stato stazionario per Ricardo e come si può evitare? Lo stato stazionario è un equilibrio economico che si verifica nel lungo periodo quando il sistema economico smette di crescere (a crescita economica nulla). Ciò si verifica quando il tasso di profitto raggiunge lo zero. Per evitare lo stato stazionario, è necessario ridurre il protezionismo e favorire la libera importazione di beni a costo inferiore da altri paesi.èuguale a zero (o tendente a zero) e il sistema non ha più incentivi ad accumulare capitale e sostenereun processo di crescita e quindi l’intero prodotto viene redistribuito fra quota salari e quota rendita. •Per rallentare le tendenza verso lo stato stazionario, Ricardo sostiene che bisogna comprare benisalario dove questi costano meno (ex quintale di grano) date le condizioni agrarie più fertili del paeseche lo produce; ( era x la ripresa commercio internazionale)Anche se la popolazione aumenta, anche se i rendimenti restano decrescenti devo fare in modo di nonaver mai bisogno di tutto questo pil in agricoltura AOPQ ma di comprarne una parte altrove dove ilgrano costa meno, in questo modo posso tornare a produrre meno AOBC ma in modo che il saggio diprofitto resta elevato e riesco a investire. •Altra possibilità è spostare verso l’alto e verso destra la semiretta M, in modo che a parità di dosi difunzione di

produzione.lavoro e di capitale la produzione aumenta enormemente perché miglioro la

Ricardo tuttavia pensava che la funzione di produzione non potesse migliorare, perché non credeva molto nel ruolo del progresso tecnico.

Spiegare in che cosa consiste la differenza fra vantaggio assoluto e vantaggio comparato.

Vi sono 2 teorie alla base del tentativo di dimostrare che il commercio internazionale non sia un un gioco a somma zero (uno guadagna e uno perde), ma tutti i Paesi tendevano in ogni caso a guadagnare -> dall'integrazione -> che dipende dalle capacità produttive e dalla capacità di sapersfruttare le situazioni.

Per dimostrare queste due teorie è necessario studiare due Paesi che producono entrambi due tipologie di beni, ipotizzando una situazione di concorrenza che garantisca la mobilità dei settori produttivi e che abbiano diversa produttività (A PARITÀ DI INPUT, OUTPUT DIVERSI).

VANTAGGIO ASSOLUTO:

La produttività si ha quando un paese ha una maggiore nella produzione di un bene rispetto a un altro paese. Cioè, a parità di input (cioè di ore lavorate) si ottiene una maggiore quantità di output.

Per illustrare la dottrina del vantaggio assoluto, Ricardo si serve di un modello con due beni (vino e stoffa) e due paesi (Inghilterra e Portogallo). Questo è il caso di Inghilterra per stoffa e Portogallo per vino.

Inoltre, per dimostrare la convenienza del commercio internazionale bisogna verificare se la produzione totale di vino e stoffa può essere aumentata attraverso la specializzazione.

Se l'Inghilterra non commercia e chiude le frontiere verso il Portogallo dovrà produrre sia vino che stoffa; in una situazione di autarchia (autosufficienza economica) l'Inghilterra produrrà sulla base dell'unità temporale adottata 4 litri di vino e 2 metri di stoffa per avere entrambi i prodotti, stessa cosa per il Portogallo.

che produrrebbe 8 litri di vino e 1 un metro di stoffa nella stessa unità temporale. Se si apre al commercio internazionale, al netto dei costi di trasporto, il consumatore inglese si renderà conto che il prodotto importato, il vino, costerà la metà di quello inglese perché in una certa unità di lavoro (una giornata) il Portogallo ne produce il doppio e viceversa per il consumatore portoghese, prezzo internazionale del prodotto crolla. Il paese allora potrà spostare le proprie risorse produttive per impiegarle in un solo settore (quello dove ha il vantaggio assoluto) e offrire così un prodotto meno caro. Per effetto del commercio internazionale la produzione aumenta perché subisce i vantaggi della specializzazione. Anche la produzione mondiale aumenta perché risente dei vantaggi della specializzazione, dunque il vantaggio assoluto consente di migliorare il PIL mondiale, è più conveniente specializzarsi nelsettore in cui si è più produttivi. VANTAGGIO COMPARATO: 2) Si tratta di un modello generale che presuppone che ci sia un paese che possa avere maggiore produttività in entrambi i beni rispetto ad un altro. nuova tecnica produttiva La spiegazione potrebbe essere una inventata per ex dall'INGHILTERRA che ha applicato alle sue campagne e alle sue industrie e che il portogallo non ha, dunque l'inghilterra quasi triplica la produttività. Anche se un paese fosse più produttivo in entrambi i settori vi è possibilità di scambio perché quello che conta è la produttività più elevata non in termini assoluti ma in termini relativi. dal commercio" La distribuzione dei "guadagni cioè del sovrappiù di prodotto che si realizza attraverso il commercio dipende dall'andamento delle ragioni di scambio, cioè dall'intensità relativa della domanda portoghese per la stoffa rispetto alla

domanda inglese di vino. Se fosse più forte la prima, allora i prezzi internazionali della stoffa in termini di vino saliranno (cioè ci vorrà più vino per ottenere stoffa) e i guadagni dal commercio verranno acquisiti in misura maggiore dall'Inghilterra. E viceversa. Questa soluzione fu trovata da Mill, mentre Ricardo e Smith non furono sufficientemente precisi nel dimostrare come avviene questa distribuzione di sovrappiù fra i due paesi.

16. Esporre, utilizzando esempi numerici, la determinazione dei guadagni del commercio secondo la teoria classica del vantaggio assoluto e del vantaggio comparato.

Iniziamo precisando in cosa consiste il vantaggio assoluto e il vantaggio comparato.

VANTAGGIO ASSOLUTO: produttività

Si ha quando un paese ha una maggiore nella produzione di un bene rispetto a un altro paese. Cioè, a parità di input (cioè di ore lavorate) si ottiene una maggiore quantità di output.

VANTAGGIO COMPARATO:

Si tratta di un modello generale che presuppone che ci sia un paese che possa avere maggiore produttività in entrambi i beni rispetto ad un altro. Per illustrare la dottrina del vantaggio assoluto, Ricardo si serve di un modello con due beni (vino e stoffa) e due paesi (Inghilterra e Portogallo). Nel modello:
Vino Stoffa
Inghilterra 4 2
Portogallo 8 1
L'Inghilterra ha un vantaggio assoluto nella produzione di stoffa, mentre il Portogallo gode di un vantaggio assoluto nella produzione del vino. Per dimostrare la convenienza del commercio internazionale bisogna verificare se la produzione totale di vino e stoffa può essere aumentata attraverso la specializzazione, e se si riescono a raggiungere dei prezzi internazionali per il vino e per la stoffa tali che entrambi possano trarne un guadagno. Se l'Inghilterra trasferisce un'unità di lavoro dall'industria del vino a quella della stoffa, e il Portogallo ne trasferisce una.dall'industria della stoffa a quella del vino, PRODUZI
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Publisher
A.A. 2022-2023
34 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/04 Storia del pensiero economico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chivraaa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero economico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Francesco Asso.