Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
A COSA SERVONO LE CONDIZIONI DI MARSHALL-LERNER
Le variazioni del tasso di cambio hanno effetto su alcune variabili della bilancia dei pagamenti come, ad esempio, sui movimenti di beni. Gli effetti non sono sempre uguali cioè non si può individuare una relazione di causa-effetto univoca ma dipende dalle condizioni di mercato esplicitate dalle condizioni Marshall Lerner. Le condizioni Marshall-Lerner servono a verificare in quali condizioni una svalutazione del tasso di cambio può produrre un miglioramento della bilancia dei pagamenti. La condizione di Marshall-Lerner stabilisce che la somma delle elasticità delle esportazioni e delle importazioni deve essere maggiore di 1. Bisogna notare che in presenza di mercati molto rigidi (in cui queste condizioni non sussistono) se una moneta si svaluta, non ci sarà un miglioramento dell'equilibrio commerciale.
Come si determinano le condizioni Marshall-Lerner
Per determinare le condizioni ML e verificare in quali
Condizioni: una svalutazione del cambio può produrre un miglioramento nella bilancia commerciale, bisogna analizzare i possibili effetti che si possono verificare a seguito di svalutazione. Partendo da una situazione di equilibrio in cui il saldo della bilancia commerciale dato dal valore delle esportazioni meno il valore delle importazioni è 0, può accadere che:
- Se a seguito di una svalutazione la quantità delle esportazioni non aumenta, per avere effetti positivi occorre che l'elasticità delle importazioni sia maggiore di 1, e cioè che la quantità di beni importati deve ridursi in maniera percentualmente maggiore rispetto all'variazione percentuale del cambio.
- Se a seguito di svalutazione le importazioni non diminuiscono l'onere di aggiustamento ricade sulle esportazioni. Occorre cioè che l'elasticità delle esportazioni rispetto al cambio sia maggiore di 1. Per cui la quantità di beni
esportati deve aumentare in misurapercentualmente maggiore rispetto alla variazione percentuale del cambio.
- Se a seguito di una svalutazione l'elasticità è positiva sia per le importazioni che per le esportazioni allora è sufficiente che la loro somma sia maggiore di 1.18
Che cosa rappresenta la curva J? Da che cosa dipende?
La curva J rappresenta una situazione in cui si verificano dei ritardi negli effetti previsti dalla condizione marshall-lerner.
Cosa sono i ritardi negli effetti? L'impatto iniziale di una svalutazione (o deprezzamento) sulla bilancia commerciale può essere perverso in quanto la reazione delle quantità esportate e importate si manifesta con un certo ritardo. Soltanto dopo qualche tempo arriveranno gli effetti positivi sulle quantità, e potranno compensare gli effetti negativi iniziali.
Volendo rappresentare graficamente con riferimento al tempo l'andamento dei movimenti di beni, il saldo sarebbe prima
decrescente e poi crescente, dando luogo a una forma simile alla lettera J. È proprio per questo che il fenomeno prende il nome di effetto J o curva J.
Discutere i casi particolari nell'applicazione delle marshall learner, elasticità dell'offerta, la curva j, l'influenza sul movimento dei capitali
Analizzare la Tobin Tax
La Tobin tax è stata proposta dall'economista James Tobin all'inizio degli anni '70, essa prevedeva di tassare i movimenti esteri di capitale in funzione della loro durata. Se gli investimenti esteri erano di brevissima durata (con l'obiettivo di massimizzare il guadagno finanziario e non di investimento produttivo) allora la aliquota doveva essere alta. Se invece i capitali andavano in un altro paese con obiettivi di investimenti produttivi allora dovevano essere liberi e non tassati. Due furono i principali motivi per cui la sua applicazione è stata difficile: in primo luogo vi deve essere una
concesso loro il monopolio del commercio delle pelli in quella regione. Questo ha permesso alle compagnie commerciali di accumulare enormi profitti e di diventare potenti attori economici. Le compagnie commerciali avevano il potere di stabilire relazioni commerciali con altre nazioni e di negoziare accordi commerciali vantaggiosi. Inoltre, avevano il potere di esplorare nuovi territori e di stabilire colonie per facilitare il commercio. Questo ha favorito l'integrazione economica tra diverse regioni e nazioni. Le compagnie commerciali hanno anche svolto un ruolo importante nella diffusione di nuove tecnologie e conoscenze. Ad esempio, hanno introdotto nuove colture e metodi di coltivazione in nuove regioni, contribuendo così alla crescita economica e all'integrazione. Inoltre, le compagnie commerciali avevano il potere di imporre tasse e dazi sul commercio, che contribuivano alle entrate statali e favorivano la crescita economica. In sintesi, le compagnie commerciali avevano il potere di stabilire relazioni commerciali, esplorare nuovi territori, diffondere conoscenze e imporre tasse. Questi poteri hanno favorito la crescita dell'integrazione economica e hanno contribuito alla formazione di un sistema economico globale.iniziarono un'attività redditizia, acquistando pelli non conciate dagli indigeni, in linea con la filosofia dell'epoca (mercantilismo). Questa attività aveva l'obiettivo di generare il massimo profitto per la corona francese. I due avevano capito che potevano accrescere di molto le forniture di pelli addentrandosi nei territori ancora inesplorati. Tuttavia, l'amministrazione francese non diede peso all'idea. Allora i due decisero di rivolgersi al re Carlo II. Il progetto prevedeva l'apertura di una via marittima che arrivasse alla baia di Hudson in modo da aggirare le autorità francesi. Avendo dimostrato che il loro piano funzionava, i soci cominciarono a fare pressioni sul re per avere i diritti di monopolio, ciò portò alla creazione della Hudson's Bay Company. La concessione reale fece della compagnia un vero e proprio governo e gli assegnò larghi poteri: monopolio commerciale, e quindi potere di stabilire le condizioni.
di scambio con i nativi; - diritti di proprietà di quelle terre, corrispondenti a circa il 40% dell'attuale Canada; - potere di dichiarare guerra e di possedere un esercito personale; - stringere trattati; - emanare leggi; - amministrare la giustizia; - riscuotere tasse; - stampare moneta. Questa compagnia è un esempio dei tanti monopoli chartered, a carta, con poteri di quasi-Stato. Questa cessione di sovranità era giustificata dal fatto che queste compagnie dovevano fare le veci di uno Stato; quindi, instaurare legami con gli indiani e creare un ambiente sicuro per poter commerciare, costruire infrastrutture, trasporti, stabilire regole. Senza questi fattori, il commercio non sarebbe stato possibile. Quindi quello che facevano le compagnie a carta, era sostanzialmente eliminare i costi di transazione del commercio internazionale. 2. Perché l'età mercantile produsse importanti progressi verso la costruzione di un mercato globale 3. Spiegare cosa sonoCosti di transazione è un termine utilizzato per indicare i vari tipi di frizione che impediscono un commercio reciprocamente vantaggioso e lo rendono più difficile. Affinché il commercio abbia luogo devono essere presenti alcune condizioni:- uno strumento che metta in contatto i soggetti della transazione;
- un minimo di pace e sicurezza che consenta uno scambio sicuro e senza rischi;
- una lingua comune in modo che le parti possano comprendersi;
- una valuta.
- Relazioni di lungo periodo basate sulla fiducia e la reciprocità. Questa forma genera cooperazione attraverso l'interazione nel tempo. A mano a mano che aumenta la fiducia diventa possibile prendere in considerazione iniziative imprenditoriali di più ampia
trasporto e le comunicazioni internazionali e ridussero enormemente i costi del commercio
- Le idee degli economisti del libero mercato come Smith e Ricardo finalmente ottennero qualche adesione. Questo indusse i governi delle principali economie del mondo ad allentare notevolmente le restrizioni che avevano imposto al commercio
- l'adozione diffusa del Gold Standard consentì ai capitali di spostarsi intenzionalmente senza il timore di cambiamenti arbitrari nel valore delle valute o di altri scossoni finanziari.
Due istituzioni consentirono una più profonda globalizzazione. La prima era la convergenza nei sistemi di credenze. Il liberismo economico e le regole del gold standard collegavano i politici e li portavano a concordare su pratiche che minimizzavano i costi di transizione nel commercio e nella finanza. La seconda istituzione era l'imperialismo che era un meccanismo di imporre regole favorevoli al commercio. Le politiche imperialiste utilizzavano il
potere politico e militare dei paesi più importanti per mettere in riga il resto del mondo. Fornirono il contesto perché la globalizzazione raggiungesse le aree periferiche dell'economia mondiale (America Latina, Asia e Medio Oriente).
Qual è la tesi di Paul Bairoch sul commercio e la crescita economica nel XIX secolo?
Dal punto di vista dell'economia liberale, ci fu un aspetto paradossale nell'aumento delle misure protezionistiche dell'Europa del diciannovesimo secolo. Paul Bairoch osserva che, dopo il 1890 non solo i volumi degli scambi commerciali ma anche i redditi registrarono un rapidissimo aumento, soprattutto nei paesi che avevano eretto barriere doganali. Tutto ciò fa nascere qualche dubbio sulla relazione tra le politiche del libero scambio e la crescita economica. Secondo Bairoch non è detto che sia per forza il libero scambio che porta alla crescita economica, in questo caso il commercio è aumentato grazie
All'aumento dei redditi causato dalla rivoluzione industriale. Il trattato anglo-francese (Cobden-chavalier) e il trattato anglo-turco rappresentano un passo avanti.