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Gli elementi dell'idealismo
L'educazione significa formare lo spirito del soggetto: ritroviamo la stessa idea di educazione come Gentile. E ancora, il rapporto tra maestro-allievo è un rapporto di comunione tra due spiriti, una comunione spirituale.
La didattica non può essere insegnata, non si può insegnare a fare maestri, non esistono metodi didattici universalmente validi. Gentile si era fermato qui, sull'insegnante della cultura. Radice va oltre: il maestro deve fare critica didattica, non deve solo leggere classici. Fare critica didattica per migliorare agli insegnanti, critiche innovative, analizzarle e studiarle, valutarne i pro e i contro, e questo permette all'insegnante di arricchirsi. Non sono sufficienti le briciole del sapere, bisogna approfondire, bisogna approcciarsi ai classici.
Gli elementi dell'attivismo
Lombardo Radice elabora un modello di scuola serena: è una proposta. Al centro della scuola serena si trovano...
L'attività del bambino e il ritmo stesso del suo svolgimento spirituale: al centro della scuola vi è il bambino e il suo spirito. L'obiettivo di questa scuola serena: tutelare la spontaneità infantile, riprendendo l'elemento dell'attivismo, cioè gli interessi del bambino che sono manifestazione della spontaneità, quando abbiamo parlato degli attivisti, l'educatore doveva lasciare libero il bambino di sviluppare la propria persona, ma c'è una differenza tra Lombardo Radice e il pensiero attività riguardo la spontaneità. In Lombardo Radice la spontaneità riguarda l'accezione filosofica, far emergere lo spirito del bambino, non scientifica come quello dell'attivismo. Emerge la dimensione biologica e psicologica che manca in Lombardo Radice. Cosa permette l'esercizio della spontaneità infantile? Una scuola che non punti solo sugli apprendimenti intellettuali, ma una scuola
Che valorizzi le forme espressive e artistiche. Non è una scuola del sapere ma è una scuola che lascia libero il bambino di esprimersi anche attraverso l'arte: es. canto, disegno, poesia, folklore. Tutte discipline che lui ritiene adatte per manifestare la spontaneità infantile. Il disegno prima esisteva nella scuola elementare, ma era un disegno guidato: quello che propone Radice era un disegno libero, che lasciava il bambino di esprimersi attraverso il disegno. Folklore solo le tradizioni, i canti popolari, al tempo di Lombardo si condivideva il percorso del proprio paesello, le proprie abitudini, tra cui il dialetto del bambino. Si lasciava che i bambini parlassero in dialetto, l'unica lingua che sapevano parlare, successivamente veniva insegnato l'italiano. La proposta di Lombardo è distante dal pensiero di Gentile: c'è differenza tra i due. Nella riforma Gentile, Giovanni guardava la scuola secondaria, Lombardo guardava la scuola elementare.
per questo si è riuscito a coesistere le due proposte che puntavano a due scuole differenti. Anche nella scuola elementare era prevista la religione, un folklore che apparteneva al popolo, la religione era utile per insegnare in quanto filosofia troppo astratta. La scuola serena si è attivata nella scuola di Ginevra (J.J. Rousseau), la definirono un bel esempio di scuola attiva. Troviamo anche dei tratti in comune con la scuola delle sorelle Agazzi: spontaneità, religione.CAPITOLO 10 - IL MARXISMO
Siamo distanti dall'Attivismo, il più grande pedagogista marxista è Makarenko, ma per capirlo dobbiamo prima affrontare Karl Marx (1818-1883) ed Engels (1820-1895). Siamo in Germania, in Europa fra la metà dell'800 e la fine dell'800, siamo nell'epoca del Positivismo, nell'epoca dell'industrializzazione. Siamo anche di fronte a due uomini che di mestiere furono filosofi, politici e teorici dell'economia.
In che modo
entra la pedagogia nel loro discorso? Perché secondo loro l'educazione è strettamente dipendente dal contesto sociale e produttivo: questo contesto sociale e produttivo è centrale nel loro pensiero, loro sviluppano proprio questo. Ci parlano di educazione nella misura in cui questa educazione è in collegamento con questa dimensione economica! Secondo la visione marxista (sia Marx sia Engels) la struttura economica condiziona la sovrastruttura: la struttura economica rappresenta i rapporti di produzione del tempo, la dimensione economica; mentre la sovrastruttura rappresenta le idee e le ideologie di un certo periodo: quindi la religione, la cultura, la filosofia, la politica, la morale condiziona la sovrastruttura. Lo sviluppo della storia dipende dalla struttura economica che determina le sovrastrutture: questo prende il nome di materialismo storico. C'è il focus sulla materiale. È l'economia e il sistema produttivo che determinaUna società. Non è possibile cambiare una società attraverso le idee, ma solo tramite l'economia! Grande distanza da Gentile che mette al centro di tutto la filosofia, le idee piuttosto che la materia.
IL CONCETTO DI ALIENAZIONE
Da questo discorso iniziale deriva il pensiero più noto di Marx: il concetto di ALIENAZIONE: perché guardando al nostro tempo, quindi al tempo dell'industrializzazione, ci troviamo di fronte ad un uomo alienato, ovvero espropriato dal suo valore di uomo! Questo ce lo testimonia proprio il contesto produttivo: come è cambiato nel tempo? Prima dell'industrializzazione l'uomo metteva le proprie idee, i propri progetti nel lavoro in cui andava a realizzare; con l'industrializzazione gran parte della popolazione più povera è stata costretta a lavorare in fabbrica, non c'è il lavoratore che esprime se stesso nell'oggetto che crea! Il lavoratore è parte di un
meccanismo più grande di lui ed è chiamato a ripetere meccanicamente una certa azione! Il lavoratore è diventato oggetto, merce ed è infelice.
Quello che i marxisti mettono in evidenza oltre all'alienazione è l'idea che ci sia una divisione del lavoro: cosa si intende con questo? Che c'è una divisione tra lavoro manuale fatto dal proletariato e lavoro intellettuale fatto dal capitalista!
Nella società sono queste le grandi classi che si contrappongono: se nell'800 eri figlio di un borghese avevi la strada spianata! Se eri proletario eri destinato a rimanere proletario a vita. Quindi c'era un'immobilità sociale, mancava la possibilità per chi apparteneva alle classi più basse di riscattarsi, di muoversi da una classe all'altra.
In questo contesto l'alienazione si ripropone anche in altri ambiti. In particolare, mettiamo in evidenza due alienazioni:
- alienazione politica: lo
Stato è espressione dei capitalisti, persegue il bene dei capitalisti, sono coloro che determinano la società e influenzano lo stato. (chi fa politica di solito non è il proletariato, sono sempre i capitalisti!) e quindi l'individuo proletario è alienato politicamente perché non si ritrova nello Stato, non lo aiuta, non lo protegge!- alienazione religiosa: la religione veniva anch'essa influenzata dal capitalismo! La religione è il sentimento di un modo senza cuore, la religione è l'oppio del popolo: ovvero che annebbia in qualche modo l'individuo, non gli fa percepire la realtà nella sua chiarezza! La religione serve quindi a tenere a bada il soggetto, il soggetto si illude con la religione: perché la religione gli dice che nella vita terrena non c'è giustizia, ma ci sarà una vita ultraterrena che saprà dare giustizia! Questo serviva a tenere buono il proletariato, per farloRimanere nei ranghi, serviva per mantenere un ordine sociale. La realtà del loro tempo è questa realtà industrializzata con grandi problemi e con uno sbilanciamento fra proletari e capitalisti. I marxisti propongono qualcosa che può cambiare l'ordine delle cose, cioè la rivoluzione proletaria, la lotta di classe. In questo modo ci sarà il mutamento dei rapporti di produzione, si eliminerà la divisione del lavoro. Solo così si può liberare l'umanità dalla alienazione, si arriverà a una società più giusta. Questa società più giusta corrisponde ad una società comunista nell'idea di Marx ed Engels.
LA RIVOLUZIONE PROLETARIA
Questa idea di Marx di rivoluzione proletaria ha ispirato diversi pittori che hanno dato alla luce quadri famosi, pensiamo al "Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo.
FILM - IL GIOVANE MARX
Nel 1847, nasce la lega comunista, il
comunismo viene adottato come soluzione, come rivoluzione da compiere attraverso una violenta lotta. Si sottolinea molto questa divisione tra capitalisti e proletari, "siamo tutti fratelli", tutti sono uomini dove non esistono classi. L'obiettivo è che vorrebbero abolire la differenza fra le classi sociali, una società comunista è una società senza classi, senza divisione del lavoro, senza alienazione, senza stato, e senza proprietà privata. EDUCAZIONE E SCUOLA La pedagogia quindi (prima della rivoluzione proletaria), al pari della morale, è uno strumento funzionale al mantenimento dell'ordine esistente. Allora in ottica rivoluzionaria, la pedagogia deve porsi al servizio della soluzione politica, quindi al servizio della lotta di classe, della creazione della società comunista. In qualche modo la pedagogia serviva per affiancare la lotta di classe. Come farlo? Bisogna guardare allafine ultimo dell'educazione come creazione dell'uomo nuovo, l'obbiettivo dell'educazione è creare l'uomo nuovo, quello che Marx definisce uomo onnilaterale. Vuol dire che copri ogni lato, quindi che sa fare qualsiasi lavoro! Invece, il contrario è l'uomo unilaterale che copre un solo lato e quindi sa fare o il proletario o il capitalista! Uno dei due! (aut aut). Così non andava bene, bisognava formare l'uomo onnilaterale (et et) che sapeva fare tutto, posso essere sia lavoratore manuale sia lavoratore intellettuale, l'uomo deve essere formato a fare entrambe le cose e ho la possibilità di scegliere. Questo uomo si forma a scuola. Qui ricordiamo a Durkheim perché sottolineava il potere della scuola nel plasmare l'uomo. Marx definisce questa scuola come scuola politecnica dove si forma l'uomo onnilaterale: cioè una scuola all'interno della quale il soggetto riceve i fondamenti
scientifici del sapere, riceve le teorie e i concetti, le conoscenze e in più la padronanza dei mestieri, una scuola che unisce la teoria alla pratica! Marx non è un pedagogista, ma parla di educazione in questo senso!