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❖ I PRIMI PASSI DELLE “SCUOLE NUOVE”

- Nascono alla fine dell'Ottocento come reazione alla rigidità educativa dei collegi ecclesiasti e

degli internati per la preparazione militare degli ufficiali

- Una delle prime esperienze è di Cecil Reddie che in Inghilterra fonda in campagna nel 1889

quella che chiama New School. Era una scuola-convitto: mantiene l'ordine e la disciplina

tipiche dei collegi ma applica regole delle vita scoiale e cioè l'autogoverno democratico.

- Il suo collegio doveva funzionare come uno Stato in miniatura con direttore e professori che

erano il governo e gli alunni che erano il popolo: tra gli alunni migliori venivano scelti i

prefetti o i capitano che mantenevano l'ordine generale e tutti contribuivano alle piccole

incombenze. La capacità di adeguarsi volontariamente alle regole sociali serviva a formare il

carattere in base a una autoconvinzione spontanea.

Reddie era convinto che lo scopo dell'educazione era «favorire lo sviluppo armonico della personalità,

affinché il ragazzo una volta diventato uomo possa affrontare le esigenze della vita»

Imposta rapporti scherzosi e fraterni tra «governo» e «popolo» nella sua scuola, dando l'impronta di

una famiglia.

Sul piano scolastico:

- introduce il lavoro manuale obbligatorio per tutti (giardinaggio, legno, ferro, visite a fattorie

e fabbriche)

- introduzione ampia parte di lingue straniere e scienze

- pratiche didattiche contro l'apprendimento solo a memoria ma lezioni basate sulla vita reale e

con la collaborazione dell'alunno.

- ampio spazio ad esercizi fisici

❖ DA QUESTO PRIMO ESPERIMENTO DI COLLEGIO ALLE SCUOLE

ELEMENTARI…NUOVE

- Dewey e Montessori si occuperanno di scuole elementari

~ 40 ~

- Le sorelle Rosa e Carolina Agazzi di scuola materna

- Giuseppina Pizzigoni elementare

- Diffusione in tutta Europa (e non solo)

Più che cercare un unico modello da cui nascono le scuole nuove, dobbiamo pensare a un insieme di

menti e di esperienze, che portano ad altrettante riflessioni in merito a come adeguare la scuola alla

società che cambia e ai nuovi studi sul bambino

❖ DI CERTO NOME DI GRANDE IMPORTANZA E JOHN DEWEY

- John Dewey (1859-1952) è stato un filosofo, psicologo e educatore americano.

- Suo pensiero e sua esperienza da collocare nella società americana cavallo dei due secoli:

immigrazione, industrializzazione, nuovi bisogni di conseguenza.

- ha aperto una scuola sperimentale chiamata "Laboratory School" presso

l'Università di Chicago.

- La scuola è stata fondata nel 1896 come un laboratorio per testare e attuare le sue idee

pedagogiche progressive. La Laboratory School è stata progettata per essere un ambiente di

apprendimento sperimentale, dove gli studenti potevano impegnarsi in attività pratiche,

esplorare gli interessi individuali e partecipare attivamente al loro processo educativo.

❖ COME FUNZIONA QUESTA SCUOLA FONDATA DA DEWEY

1. Struttura Fisica: La scuola era situata nel campus dell'Università di Chicago e disponeva di

aule, laboratori scientifici, spazi per attività pratiche e aree esterne per l’apprendimento

all’aperto. L'ambiente fisico era concepito per essere flessibile e adattabile alle esigenze

dell'apprendimento esperienziale

2. Gruppi Età-Miste: Contrariamente alla pratica comune dell'epoca, la Laboratory School

aveva gruppi di età miste anziché separare gli studenti in classi basate esclusivamente

sull'anno di nascita. Questo favoriva l'integrazione tra studenti di diversi livelli di sviluppo e

promuoveva la collaborazione e l'apprendimento reciproco.

3. Curriculum interdisciplinare: Il curriculum della Laboratory School era organizzato in

modo interdisciplinare, con un enfasi sull'integrazione delle materie anziché sulla loro

separazione. Gli studenti affrontavano problemi e progetti che coinvolgevano più discipline,

incoraggiando cosi una visione olistica del sapere.

4. Apprendimento Esperienziale: L'apprendimento esperienziale era imparavano attraverso

l'esperienza diretta, partecipando attivamente a attività che coinvolgevano l'interazione con il

mondo reale al centro dell’ approccio pedagogico della scuola Gli studenti progetti pratici,

esperimenti scientifici, attività artistiche e altre attività che coinvolgevano l’interazione con il

mondo reale.

5. Ruolo dell’Insegnante: Gli insegnanti alla Laboratory School non erano semplicemente

trasmettitori di conoscenza ma fungevano da guide e facilitatori dell’apprendimento. Loro

ruolo era quello di stimolare la curiosità degli studenti, incoraggiare l'indagine e la riflessione

critica, e fornire sostegno individuale quando necessario.

6. Coinvolgimento della Comunità: La scuola cercava di coinvolgere attivamente la comunità

locale nelle attività educative. Gli studenti avevano opportunità di interagire con esperti

esterni, partecipare a progetti di servizio comunitario e connettersi con il mondo al di fuori

dall’ambiente scolastico. ~ 41 ~

❖ ALUNNO PROTAGONISTA DELLA LEZIONE

- Il maestro non legge sui libri, non fa teoria

- La scuola è basata su Laboratori

- Gli alunni si attivano in prima persona per imparare: lavoro in cucina, tessile o officina

- Alunni dai 4 ai 13 anni

- L'alunno deve mettere in campo delle strategie per capire l'esperimento. Il maestro suggerisce

il tipo di esperimento (es: uovo solo). Dall'esperienza l'alunno deduce la regola.

- Cooperazione tra alunni

- Esperienza attiva di ogni singolo alunni

- Attraverso il rapporto con le cose, le conosciamo.

- I passi:

1. Il maestro pone il problema: situazione ricca di interrogativi

2. Osservazione da parte dell'alunno di tutto ciò che ha a disposizione: come in un puzzle

individua le «tessere» della questione (e le sue pre-conoscenze in merito)

3. L'alunno prova a formulare ipotesi in base alle conoscenze in suo possesso

4. L'alunno sperimenta la sua ipotesi

5. Controllo: se l'ipotesi è verificata con dati certi, che si ripetono: si è trovata la soluzione

6. Altrimenti si riparte con l'esperimento e si fanno altre ipotesi

DEWEY E IL FUNZIONALISMO

- Fa parte della psicologia

- Università di Chicago, fine Ottocento

- Istruzione, apprendimento come elementi chiave per lo sviluppo dell'essere umano: Non

divisione In frammenti indipendenti tra i fenomeni psichici, ma visione complessiva

- Funzioni che ha la psiche mette in campo per adattarsi all'ambiente sociale e fisico. La psiche

è fluida e dinamica, non puoi dividerla nettamente

- Non divisioni casuali.

- Guardare il tutto in modo che vedi la reazione adattogena dal punto di vista fisico Ed emotivo.

- Se dividi scuola dalla vita porti al fallimento scolastico perché non vi è integrazione. Solo

memorizzare non ha senso legato alla sopravvivenza, se invece sei attivo, esplori e stimoli la

versatilità. Quindi il Funzionalismo analizza la pratica e la risposta che dai all'esperienza

pratica.

- È il nostro vissuto che ci educa un'esperienza, può anche essere anche anti- educativa se

elimina l'impatto positivo delle esperienze precedenti.

➔ Principio di continuità: andare per gradi, l'esperimento precedente è la base per l'esperimento

successivo (un gradino in più, per così dire)

➔ Principio di interazione: l'alunno interagisce con i compagni e con l'ambiente: l'educazione

non è azione individuale ma ha carattere sociale. Nel lavoro di gruppo ognuno ha il suo

compito e ognuno ha diritti e doveri, tutti insieme si arriva all'obiettivo comune → scuola

~ 42 ~

come luogo di democrazia. (se apprendi le regole della democrazia da bambino, le applicherai

poi anche nel lavoro e nella vita)

❖ QUALE VISIONE DI SCUOLA E, PIU AMPIAMENTE, DI SOCIETA ISPIRA

L’IDEA DI SCUOLA DI DEWEY

1. Democrazia partecipativa: Dewey credeva nella democrazia come un processo continuo di

partecipazione attiva e responsabile del cittadini. Egli sosteneva che la democrazia non fosse

solo una forma di governo, ma un modo di vivere e di organizzare la società che promuove la

partecipazione dei cittadini nella vita pubblica.

2. Ruolo dell'educazione nella democrazia: Dewey riteneva che l'educazione giocasse un ruolo

fondamentale nel sostenere e promuovere la democrazia. Egli credeva che le scuole dovessero

preparare gli individui per la cittadinanza attiva, insegnando loro le competenze necessarie

per partecipare al dibattito pubblico, prendere decisioni informate e agire per il bene comune.

3. Giustizia sociale: Dewey era preoccupato per le disuguaglianze sociali e sosteneva politiche

che promuovessero la giustizia sociale e l'uguaglianza di opportunità. Egli credeva che lo

Stato dovesse intervenire per garantire un equo accesso all'istruzione, alla salute,

all'occupazione e ad altri diritti fondamentali

4. Progressismo: Dewey si identificava con il movimento progressista americano, che

promuoveva riforme sociali ed economiche per migliorare la vita delle persone e rafforzare la

democrazia. Tra le sue priorità c'erano la norma dell’istruzione, la protezione del diritti dei

lavoratori, la promozione dei diritti civili e la tutela dell'ambiente.

5. Internazionalismo: Dewey era un sostenitore del cosmopolitismo e dell'internazionalismo,

promuovendo la cooperazione e il dialogo tra le nazioni per affrontare sfide globali come la

pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile.

❖ ALCUNI FRASI MOLTO CELEBRI DI DEWEY

▪ "L'educazione non è preparazione alla vita; l'educazione è la vita stessa."

▪ "Non possiamo preparare il bambino per il futuro mantenendolo isolato dal presente.”

▪ "Apprendere dall'esperienza non è solo un attimo dopo l'altro; è vedere ciò che si fa come

un'interconnessione di esperienze che hanno un significato."

▪ "La libertà si realizza solo attraverso l'ordine."

▪ "L'educazione è un processo sociale; l'educazione è crescita."

▪ "Non possiamo avere democrazia senza educazione, ma non possiamo avere educazione senza

democrazia”

❖ ALCUNI SCRITTI DI DEWEY

1. "Democracy and Education": Pubblicato nel 1916, questo è uno dei lavori più influenti di

Dewey sull'educazione. Nel libro, Dewey espone la sua filosofia educativa e argomenta che

l'educazione deve essere orientata alla formazione di cittadini responsabili e partecipativi in

una democrazia.

2. "Experience and Education": Questo libro, pubblicato nel 1938, offre una sintesi dei

principi f

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
75 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CHUCHUAb002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Franco Alberto.