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“PUER LUDENS”.

Le AZIONI DI VITA QUOTIDIANA compiute a scuola erano finalizzate a sviluppare nella mente dei piccoli

allievi un CONCETTO UNITARIO DI ORDINE, favorito come si è visto dall‟utilizzo dei contrassegni, a cui si

aggiungevano anche gli ESERCIZI DI COORDINAZIONE, basati sul criterio di GRADAZIONE.

-il movimento dell’educazione nuova e l’attivismo pedagogico (periodo di bancarotta scienza)

Questo grande processo di rinnovamento pedagogico-didattico della fine dell’800 ha visto inizialmente

lo sviluppo e consolidamento di esperienze, in diverse zone dell’Occidente (non solo europee ma

anche americane), con scuole rinnovate/avviate a partire da progetti sperimentali in nome di questa

che viene definita educazione nuova -> tale processo ha visto a partire dalla fine degli anni 10 e per tutti

gli anni 20-30 un suo consolidamento in termini anche di riflessione pedagogica con pubblicazione di

una serie di testi dedicati a uno studio della pedagoga che sta dietro queste nuove scuole che prende il

nome di: attivismo pedagogico.

La diff sta che nel movimento dell’educazione nuova si è caratterizzato per lo sviluppo e diffusione di

esperienze di rinnovamento scolastico mentre l’attivismo che è risorto dopo fa riferimento alla

maturazione di una pedagogia dell’educazione nuova.

Le esperienze scolastiche improntate ai principi dell’educazione nuova assumono il nome di ‘scuole

attive’, ‘scuole nuove’, ‘scuole rinnovate’, ecc., a seconda della prospettiva pedagogico-didattica

adottata dai loro fondatori.

Il termine “educazione nuova” viene usato/nasce per la prima volta in ambito francofono nel 1898 da

Démolins come titolo del volume: l’éducation nouvelle

I pilastri di questa educazione nuova sono:

• Puerocentrismo educativo: riconoscimento della centralità del bambino dentro ogni processo

educativo

• Diffusione di metodi di insegnamento-apprendimento attivi dove l’educando è protagonista del proprio

apprendimento grazie a tecniche/strategie che lo rendono attore (es lavoro di gruppo)

• Rispetto dello sviluppo spontaneo del bambino seguendo i suoi interessi: attenzione allo studio della

psicologia del bambino che permette di scoprire anche la natura profonda del bambino che cambi in

base alle varie tappe di sviluppo)

• Individualizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento: qui si ha una scuola “su misura”, che

cerca di rispondere ai bisogni e caratteristiche di ogni singolo studente cercando di differenziare i

tempi, spazi, strumenti di insegnamento

• Continuità scuola-società, scuola-famiglia: la scuola non può più essere considerata come un’isola

distante dai bisogni della società sempre più moderna/democratica e delle famiglie ma deve

collaborare con queste -> durante le ore di educazione emerge l’idea di uno stretto legame tra

l’apprendimento scolastico e la socializzazione (impalare a sentirsi parte di un gruppo costruendo

relazioni)

La prima scuola nuova a livello internazionale è stata: Abbotsholme school, situata in Inghilterra. Qui

nel 1889 il preside decide di applicare questo concetto di nuova educazione che porta poi a un

rinnovamento in ambito educativo principalmente nelle scuole di istruzione secondarie (fondate sullo

studio delle lingue classiche, latino ecc) che formava le future classi dirigenti e quindi i ragazzi qui dentro

erano pochi e selezionati.

Esso è un tipico college inglese dove i ragazzi trascorrevano qui tutta la loro giornata (dormendo anche

qui) e quindi passavano assieme moltissimo tempo.

Quello che caratterizza questo processo di rinnovamento è: l’introduzione delle principali regole del

vivere sociale/convivenza civile che i ragazzi apprendono imparando a collaborare, facendo lavori in

gruppo, aiutando a organizzare loro la scuola (tempi, regole ecc), partendo dal principio dell’auto-

governo dove la scuola era una sorta di mini Stato in miniatura (es con anche giudici, supervisori,

magazzinieri ecc). Qui viene introdotta anche l’auto-disciplina/auto-regolazione per aiutare questi ragazzi

a formare il loro carattere attraverso forme di solidarietà, persuasione e con il mutuo insegnamento tra

pari.

Lo scopo qui è: favorire lo sviluppo armonico della personalità di questi ragazzi affinché diventando

uomini che sappiano affrontare ogni necessità e imprevisto della vita -> richiamo di Locke di formare il

bambino che è tabula rasa in un self-made-man.

Qui la formazione educativa va di pari passo con la formazione etica-morale.

Gli ambienti qui sono organizzati come quella di una casa, vivendo così un clima domestico, dove c’era

molto spazio per le relazioni tra pari (aiutando anche i più piccoli) e con insegnati.

Qui si ha un nuovo modello di cultura elevata in risposta alla crisi che la scuola stava avendo in quel

momento legato alla modernizzazione dove non era sufficiente preparare la futura classe dirigente con

un’edicazione classica ma occorreva inserire anche le lingue straniere e le scienze (influenza della cultura

positivista).

Qui il lavoro manuale aveva grande spazio perché poter fare attività ad aria aperta permettevano di

consolidare questa educazione molto pratica.

Uno dei suoi allievi del preside nel 1912 ha aperto una scuola simile di nome: Bedales school; iniziando a

diffondere un modello pedagogico innovato. Qui si aveva anche una scuola per bambini piccoli

(infanzia e primaria) dove si ha una coeducazione dei sessi, ovvero bambini e bambine convivevano

assieme.

In ambito tedesco abbiamo lo sviluppo di movimenti giovanili: LANDERZIEHUNGSHEIME o le scuole di

campagna (particolare attenzione di educazione secondo natura ripresa da Rousseau).

Da noi in Italia si diffonde un'altra terminologia grazie a Giuseppe Lombardo che è quella di: scuola

serena -> qui si ha ancora un ideale di scuola popolare e quindi l’educazione nuova si sviluppa in una

natura popolare. Es di scuole qui sono:

• SCUOLA DE “LA MONTESCA

• SCUOLA DI ROVIGLIANO

• SCUOLA-GIARDINO DI PORTOMAGGIORE

• Ecc.

Tutti questi sono accumunati da un’obbiettivo: rinnovare dall’interno la scuola con nuove pratiche

didattiche per contribuire attraverso il rinnovamento della scuola a un rinnovamento della società

che stava affrontando sfide importanti come quelle della industrializzazione/modernizzazione e che stava

avendo una nuova idea di bambino: da promuovere con i suoi diritti e non solo da tutelare, attività, con il

suo logos ecc.

Il problema qui è che di queste relative di conoscenza sono ancora poco diffuse e bisogna attendere

qualche anno affinché si possa giungere a pubblicazioni di carattere pedagogico sul tema della pedagoga

dell’educazione nuova: attivismo pedagogico.

Abbiamo due correnti di influenza e sviluppo di questo attivismo che hanno il loro massimo sviluppo

con la Prima guerra mondiale:

• Attivismo anglofono: che vede coinvolti studiosi delle Stati Uniti come: John Dewey, Helen Parkhurst,

William Heard Kilpatrick, Carleton Washburne

• Attivismo francofono: che vede coinvolti francesi e tedeschi come: Claparède, Adolphe Ferrière, Pierre

Bovet, Robert Dottrens, Ovide Decroly. Qui abbiamo anche studiosi svizzeri che hanno come punto di

riferimento l’università di Ginevra

- L’inizio del Novecento: fra secolo del fanciullo e nascita di nuove pedagogie

John Dewey e la sua rivoluzione copernicana: processo di rinnovamento educativo Stati Uniti e a

livello mondiale

Lui afferma che questo processo è talmente profondo che può avere una definizione paragonata nei

termini di spostamento del centro di gravità scoperto con la rivoluzione copernicana dov’è si scopre che

non è il sole che gira ma la terra e gli altri pianeti -> questo perché si era ritenuto fino ad allora l’insegnate

e i testi come il centro di tutto il sistema educativo (come si pensava era la terra), si è andato a

riconoscere con la rivoluzione che è invece il fanciullo che deve stare al centro educativo (come il sole)

(cosa però non nuova e affermata da lui ma già con Rousseau le si riconosce la centralità con il

puericentrismo; solamente che qui però, nella rivoluzione, non è più utopico/ideale, questa sua

centralità, come prima ma diventa concreto e sperimentale).

Lui si rivolge spesso agli insegnanti perché il suo insegnamento era rivolto a insegnati ed educatori dove

inizia a insegnare filosofia all’università di Chicago e poi alla Columbia University a New York.

Lui considera il pensiero uno strumento per la conoscenza e il cambiamento della realtà -> proviene da

una famiglia puritana/luterana proveniente dell’Inghilterra ma durante il suo percorso di studio lui si

avvicina molto alla nuova corrente del pragmatismo, la quale rispetto all’ idealismo ha una visione molto

differente del concetto di realtà, pensiero (che viene visto come strumento) e natura umana che viene

vista come una continua esperienza di forme. Qui la conoscenza umana è frutto di un’indagine (= inquiry)

dell’uomo nell’interazione con l’ambiente, dove ricerca risposte alle sue domande e questo comporta a

una trasformazione della realtà -> L’interazione fra uomo e ambiente è all’insegna dello strumentalismo.

Esperienza e conoscenza non si identificano, poiché il pensiero è uno strumento per costruire piani futuri

Il bambino non è un adulto incompleto o in miniatura (= adultismo), questa sua fase di vita non è una

mera preparazione alla vita adulta, ma è una immaturità da intendersi come possesso di potenzialità,

semi che gli permettono di sviluppare poi abilità/competenze che lo rendono sempre più autonomo,

capace di pensare ecc. : è un essere in sviluppo progressivo. Dewey riprende, a tal proposito, le tappe di

sviluppo psicologico nell’età evolutiva elaborate da Stanley Hall e le applica in campo educativo. Qui non

si intende educazione progressiva ideale come quella di Rousseau e si evolve in base al momento di vita

del bambino, qui si ha una visione concreta di educazione che cambia a seconda dell’età ma c’è anche

una connotazione/ finalità politica perché per lui serve anche per migliorare la società e formare

democraticamente le nuove generazioni -> Introdurre l’allievo nella società civile attraverso la

trasmissione di apprendimenti formali, si ha una ricostruzione della vita sociale -> duplice finalità della

scuola: trasmettere, istruire, far conoscere i saperi fondamentali (scienza, storia, lingua, matematica) ma

anche preparare cittadini di una società democratica a prescindere dal

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
53 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ale_z di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Scaglia Evelina.