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EDUCAZIONE E SOCIETÀ

Storia

Il 1900 fu caratterizzato inizialmente dalla Belle Époque caratterizzata da avanzamenti nell’economia, nella cultura nell’arte e nella scienza. La prima guerra mondiale ha poi spazzato via questo ottimismo e, dopo essere nata l’unione sovietica, essere crollati tre imperi e esserci stata la crisi del 1929, hanno iniziato a susseguirsi diversi regimi totalitari e i precari equilibri che erano stati raggiunti dopo la prima guerra mondiale furono sconvolti nuovamente dalla seconda guerra mondiale.

Società di massa

La popolazione in questo periodo è aumentata e si è concentrata nelle aree urbane. La scolarizzazione si è estesa e la società è orientata al consumismo su vasta scala. Anche i sistemi di comunicazione di massa contribuirono a creare una cultura di massa.

Nuova concezione dell’uomo

L’uomo fu visto in un modo diverso e ne venne esaltata l’individualità ma al tempo

Stessol'omologazione. Scontro tra regimi totalitari e sistemi liberal democratici

I regimi totalitari soppressero la libertà e negarono quindi la tradizione liberale mentre invece i sistemi democratici difesero questa tradizione.

Acquisizione del consenso

Sia i regimi totalitari che quelli democratici dovevano ricevere consenso ma lo fecero in modo diverso. Le dittature hanno soffocato il dissenso con la violenza utilizzando una propaganda persuasiva che non ha risparmiato l'educazione e la scuola. I sistemi democratici invece hanno ricercato il consenso sulla base dell'espansione della libertà e dell'impegno educativo in senso lato.

La nuova concezione dell'uomo e della società ha portato quindi a rinnovare le finalità e i metodi dell'educazione. Per i regimi autoritari l'educazione era esaltata come una propaganda, come un asservimento allo Stato per conformare l'uomo e il cittadino al nuovo ordine; la pedagogia

Veniva quindi negata come scienza. I sistemi democratici invece ponevano attenzione sull'educando (che includeva adulto, donna e disabili) e l'educazione era tesa a valorizzare attitudini e metodi personali per la formazione di un uomo responsabile e di un cittadino portatore di diritti e doveri; la ricerca pedagogica quindi permetteva di mediare anche altre scienze ormai mature come la psicologia. Durante il 900 l'ascolarità è cresciuta e anche il sistema di comunicazione si è affermato come potente strumento educatore.

SCUOLE NUOVE (Fine ottocento inizio novecento)

Sono istituzioni d'avanguardia e isolate, precorritrici dell'attivismo (un vero e proprio evento di portata internazionale che riguarderà in particolare Europa e Stati Uniti).

Negli ultimi anni dell'800 è di fronte un'infanzia abbandonata, a livello di teorie assistiamo a un notevole cambiamento nell'immagine di infanzia.

Freud 1899 pubblica

l'interpretazione dei sogni e propone una concezione di psiche attraversata da istanze non unitarie con la coesistenza di istanze che spesso entrano in conflitto, alcune delle quali sono non consce (es) e questa non unitarietà riguarda anche il bambino. Freud arriva a definire il bambino un perverso polimorfo, ossia una persona che ha dentro molte istanze e pulsioni sessuali (scandaloso per i tempi). Ciò che accade nei primi anni di vita segna tutta l'esistenza. Freud analizza il piccolo Ans, Anna O e ciò dimostra come l'origine delle nevrosi adulte sia da collocare nei traumi infantili a causa di pulsioni sessuali. In questo periodo nacque anche la psicologia e quindi c'è il primo tentativo di occuparsi dell'età dello sviluppo, per esempio nel primo novecento viene elaborata la scala di misurazione (Binet), uno strumento per misurare il quoziente intellettivo. Questo strumento fu criticato perché era visto come normale peralcuni bambini ma non per i bambini delle classi sociali disagiate, nonostanteciò grazie a questo strumento nasce l'idea che possiamo misurare il bambino stabilendo dei criteridi misura (esce dall'idea di spontaneità per arrivare a una immagine di bambino misurabile =>epoca che risente del positivismo). Ellen Key scrive il testo "il secolo del fanciullo" che vienetradotto nelle altre lingue europee e quindi suscita un dibattito vivace. L'autrice riflette sul ruolo deigenitori, sul diritto dei minori e sulle istituzioni per i minori scolastiche e non scolastiche. Il titoloriassume l'idea dell'autrice: il XX secolo diventerà il secolo nel quale il bambino e i suoi bisognisaranno al centro della riflessione. Anche la maternità diventa oggetto di pubblicazione scientifichee divulgative: nascono i primi manualetti per le madri per come crescere i figli, allattare..Sicomincia a vedere la maternità come una

funzione importante perché la madre è colei che cresce i bambini che devono essere al centro delle nostre riflessioni. In questo contesto vivace culturalmente si afferma il fenomeno delle scuole nuove.

Scuole nuove

Sono nate da un bisogno di rinnovamento dovuto a:

  • L'insoddisfazione per la scuola tradizionale nozionistica
  • Una nuova concezione dell'infanzia dovuta alle ricerche della psicologia dello sviluppo che ha confermato la specificità della prima età (il bambino deve essere attivo)
  • La scuola doveva aprirsi all'ambiente naturale e permettere di fare esperienze perché il bambino apprende in modo globale tenendo insieme sia attività intellettuali che pratiche
  • L'apertura all'ambiente non significava lasciar vivere i bambini in uno stato di natura ma piuttosto lasciare che ci fosse una continuità orizzontale tra il dentro il fuori della scuola

Le scuole nuove sono esperienze d'avanguardia isolate, che

Nascono come sperimentazioni d'avanguardia per contestare il modello tradizionale scolastico nozionistico e proporre un modello alternativo. Una delle caratteristiche fondamentali delle scuole nuove è quella di essere situate in zone non urbane quindi di campagna o boschive. Queste scuole sono puerocentriche perché pongono al centro della loro progettazione il bambino, i suoi bisogni e la sua libera esplorazione. Pongono l'attenzione a un'educazione sensoriale (fare esperienza) in cui la manipolazione è importante e rifiutano la lezione astratta. C'è una revisione del ruolo dell'adulto. Già Froebel aveva parlato di maestra che sa fare un passo indietro, con le scuole nuove si ha una visione di insegnante come adulto che cerca di avere un ruolo di regia, progettazione e che cerca di favorire le relazioni. Queste scuole erano spesso create da forti personalità che davano alla scuola una certa direzione: un aspetto positivo.

È che sono offerte originali ma l'aspetto negativo è che quando il fondatore viene meno non va avanti il progetto. Queste scuole nascono quindi dalla tensione di questi pensatori che vogliono proporre una nuova educazione perché secondo loro la scuola deve rivoluzionare la società (nesso tra scuola e società). Sono anche esperienze che mirano a cambiare gli aspetti istituzionali, gestionali e organizzativi del modello tradizionale di scuola: viene messa in discussione la divisione in discipline, la divisione in classi omogenee differenziate per età (affermatasi alla fine dell'800), il fatto che gli insegnanti decidono e gli allievi no. L'idea sottesa a questa scuola è che l'educazione tradizionale impone regole che però non sono rispettose dei bisogni dei bambini i quali sono anche costretti a vivere in condizioni non adatte a loro (città). I bambini sono costretti a dei vincoli considerati necessari per.

Poter entrare poi in società ma sarebbe meglio slegare i bambini dai vincoli sociali lasciandoli più liberi.

Temi della cultura del tempo che influenzano le scuole nuove:

  • Fondate psico e etologia

Tema degli spazi e dei materiali:

La psicologia della gestalt parla dello spazio come vissuto psicologico (spazio percepito in base alla nostra sensibilità e al nostro vissuto) in cui ciò che conta è il rapporto tra ambiente e persona.

Per l'Etologia e Lorenz lo spazio è dove noi possiamo marcare il nostro dominio, possiamo dare messaggi al gruppo, possiamo rifugiarci. L'etologia esprime queste idee parlando di animali ma vale anche per l'essere umano.

L'antropologia parla del legame tra regole e spazi.

Un'esperienza particolare: l'esperienza di Tolstoj

Tolstoj era un esponente di una famiglia agiata che possedeva molte tenute e che si trovava nel contesto sociale russo in cui c'era un'enorme massa di contadini quasi

ridotti alla servitù dell'agleba, analfabeti, priva di diritti (la Russia zarista era caratterizzata da grandi disparità sociali). Nel 1859 in Russia decise di aprire la scuola di Jasnaja Poljana ossia un’ iniziativa privata, unasorta di Villa di campagna con l'obiettivo di offrire un’istruzione gratuità (tutto pagato da lui) ai figli dei contadini (anche femmine). Nel 1862 fondò una rivista “Jasnaja Poljana“ con l'obiettivo di proporre uno spazio di riflessione sui problemi educativi. Ebbe una certa diffusione in Russia e rappresentò un manifesto delle idee pedagogiche di Tolstoj. “La scuola cambia aspetto non solo ogni anno, giorno e ora, ma è anche sottoposta a temporanee malattie, crisi e cattivi stati d’animo”. La sua scuola era in un contesto agricolo e cambiava aspetto perchè il giardino della scuola poteva essere coperto di neve o fiorito ma anche perché la scuola prevedeva illavoro nei campi e quindi poteva essere che venivano tagliati alberi o che qualcuno portasse a scuola nuovi materiali. Inoltre cambiava perché le insegnanti andavano e venivano. Principi della scuola - ogni ragazzino poteva sedersi dove voleva (fuori o dentro). - L'ordine deve arrivare spontaneamente senza un'imposizione da parte dell'adulto (libero ordine). - L'insegnante non deve mai alzare la voce ma relazionarsi serenamente - Non ci sono suddivisioni in classi, materie, lezioni e compiti (non ci sono orari stabiliti dall'adulto) - La scuola è una società di persone che si devono autoregolare tra loro. A furia di essere lasciati liberi i bambini si danno delle regole, raggruppandosi per livello di competenza (gruppi spontanei omogenei per capacità) - La scuola non deve occuparsi degli aspetti educativi che è compito della famiglia. La scuola non deve insegnare i valori (rispetto) ma deve istruire e, siccome i bambini

Raggiungeranno un certo livello di istruzione, apprenderanno poi anche i valori (questa cosa non è effettiva perché già entrando in una scuola

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
87 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martinaa4444 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e delle istituzioni educative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Seveso Gabriella.